Capitolo 24 🤮

E mentre sono appoggiata con entrambe le mani ai lati della tavoletta del water rivolta con la testa verso il basso, per un breve momento di pausa,arriva Damian con dell'acqua.
"Merda di nuovo"
Veloce appoggia il bicchiere e mi prende i capelli per non farli sporcare, lentamente mi massaggia la schiena e il calore che proviene dalle sue mani mi fa sentire meglio.
"Sai, non pensavo mai che il primo giorno emmezzo in casa mia lo avremmo passato così"
Non mi sembra il momento di scherzare.
Spero vivamente che questa sia l'ultima volta che rimetto.
Mi alzo dal pavimento per andare a sciacquarmi la bocca e lavarmi il viso.
"Hai bisogno di qualcosa?" Mi chiede gentilmente.
"No grazie" cerco di sorridergli.
Aspetto alcuni minuti prima di avviarmi verso la porta, quando inaspettatamente, Damian mi solleva ed io istintivamente mi aggrappo al suo collo con entrambe le braccia.
Il contatto con la sua pelle, i suoi occhi dentro i miei e le nostre labbra così vicine...
Poggio delicatamente la mano sulla sua bocca.
"Tranquilla, non avevo intenzione di baciarti" dice accennando un sorriso malizioso.
Pff, non ne sarei così convinta.
"Pensi di mettermi giù o di rimanere, per qualche ora fermo così sulla porta?"
"Mmm passo" dice iniziando a muoversi e una volta arrivati al divano mi posiziona su di esso e mi passa una coperta e la borsa dell'acqua calda.
"Grazie, vorresti dire che sono grassa?" Dico scherzando tirandogli un cuscino.
Subito si mette a ridere.
Poche volte mi è capitato di sentire la sua risata da quando lo conosco, è così contagiosa.
"Non fraintendermi ma non posso dire che sei una piuma"
Gli faccio una linguaccia e lui sorride.
Ho così bisogno di distrarmi, di non pensare a lui a lei e a come la mia vita cambierà.
Appena starò meglio devo assolutamente chiamare Valeri per darle una spiegazione.
"Il tuo telefono squilla da ore, ho dovuto metterlo silenzioso, non mi sembrava il momento adatto per parlare con lui "
Deve aver intuito qualcosa, non ci vorrebbe una laurea a capirlo ma è carino da parte sua non farmi domande.
Mi passa il telefono e il suo nome è dappertutto, ci sono chiamate, messaggi su WhatsApp e sul telefono persino su Facebook.
Alcune di quelle chiamate e messaggi sono da parte di Valeri, sarà così preoccupata.
"Grazie" gli sorrido.
"Sicura di non volere niente?"
Annuisco.
Si avvicina per sentire se ho la febbre ma si avvicina così tanto che sento il suo respiro sulle mie labbra.
Cavolo Damian.
"Non hai la febbre ma se hai  bisogno di me, fammi una squillo, ti ho salvato il mio numero" dice prendendo la giacca di pelle lasciata sul bordo del divano.
"Vai da qualche parte?"
Non vorrei rimanere da sola ma non voglio nemmeno interferire nei suoi programmi.
"Torno presto" dice facendomi l'occhiolino.
Chissà come si sarà salvato, va beh non è il momento di pensarci.
Compongo il numero e con coraggio premo il pulsante verde e la chiamata parte.
"Nataly?" Dice preoccupata.
"Scusa se non mi sono fatta più sentire ma..."
Inizia a parlare talmente veloce che non mi lascia il tempo di finire la frase.
"Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo ti fosse successo qualcosa di grave, stai bene? Dove sei ? Vengo subito li"
"Sono stata meglio ma tranquilla, Damian è stato con me per tutto questo tempo."
"Sei a casa di Damian?" Chiede sorpresa.
"Mm si" dico aspettandomi una battuta ma non ricevo risposta.
"Non sapevo chi chiamare, in quel momento la prima persona che mi è venuta in mente è stata lui." Continuo.
"Scrivimi la via che ti raggiungo"
"Va bene" riattacco.
Passano pochi minuti e suona il campanello.
Non è possibile che sia già arrivata, oh beh forse è Damian, chissà cosa doveva fare...
Mi affaccio alla finestra e quello che vedo non è sicuramente qualcuno che avrei voluto vedere o che mi sarei aspettata di vedere.
Faccio un profondo respiro ed apro la porta.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top