Insecure Hero

Taehyung quella mattina si svegliò come al solito alle sei e trenta del mattino, si fece una doccia calda ed impiegò il resto dei minuti a prepararsi per rendersi impeccabile come ogni giorno.

C'era da dire però che non si vedeva così perfetto come la gente lo dipingeva: anzi, odiava il suo sorriso.
Troppo quadrato per i suoi gusti; ne voleva uno come il suo amico Jimin che vedeva solo nei fine settimana perché studiava fuori città.
Quel naso troppo largo e leggermente a patata: lo avrebbe voluto più stretto e ogni giorno per nascondere quello che secondo lui era un difetto inguardabile metteva su strati e strati di trucco.

Insomma, Taehyung non si piaceva affatto e desiderava cambiare ogni centimetro del suo viso se avesse potuto ma, sapeva di non aver il coraggio per rifarsi il naso e di certo, non esisteva qualcosa in grado di modificare il suo sorriso perciò aveva lasciato quei pensieri per sé senza rendere partecipe gli altri che sicuramente avrebbero disapprovato.

《Tae, hai finito lì dentro?》 Chiese dall'altra parte Jin.

《Quasi Hyung; mi sto arricciando i capelli se vuoi, entra.》Rispose aprendo la porta.

《Non mi serve il bagno... fuori piove e la mamma ha detto di accompagnarti. Quindi fai veloce. 》Disse l'altro in tono serio.

《Va bene Hyung, grazie.》Rispose poi, tornò velocemente a sistemarsi l'acconciatura: una volta finito di prepararsi prese lo zaino e scese di sotto raggiungendo il fratello più grande.

《 Dove vuoi andare cosí? Devi impressionare qualcuno?》Gli chiese facendogli l'occhiolino.

《No, Hyungie. Lo faccio per me non per gli altri.》Rispose inarcando leggermente il sopracciglio: ed era la verità.
Le persone intorno a lui lo ammiravano e invidiavano ma Taehyung in realtà, era insicuro e le provava tutte per apprezzarsi almeno un pochino solo che non ci riusciva affatto.

Allora, aveva iniziato da due anni a cambiare tutto ciò che non gli piaceva di se stesso a cominciare dal suo viso.
Poi, passò a tingersi i capelli.
Cambiava colore due volte l'anno ma doveva ammettere che l'argento gli donava parecchio e probabilmente, lo avrebbe tenuto anche di più.
Infine, iniziò ad andare in palestra nonostante la sua natura pigra odiasse praticare ogni genere di sport e movimento vari.

《Beh se lo fai per te é diverso. Ma sei sempre carino.》Replicò Jin, sperando che quella fosse solo una fase e che non sfociasse mai in qualcosa di più serio.

Da fratello maggiore, aveva capito almeno in parte cosa passasse per la testa del suo adorato fratellino e spesso temeva che quei complessi potessero trasformarsi in qualcosa di più grave.

《Senti chi parla. Tu sei la perfezione fatta persona.》Ribatté Taehyung ridendo.

《Appunto. Se lo dice la personificazione della perfezione dovresti crederci.》Disse ridendo a sua volta.

《Dai andiamo, così non ti faccio entrare in ritardo.》Aggiunse alzandosi dalla poltrona e insieme, raggiunsero la macchina.

《Grazie Hyung. Oggi abbiamo di nuovo il professor Lee alla prima ora e non posso entrare assolutamente in ritardo.》Rispose in tono plateale.
Ma in realtà era che non voleva lasciare Jungkook da solo a subire le angherie di quell'uomo.

《Accidenti. Come fa ancora ad insegnare quello lì? 》Chiese più a se stesso che al fratello.
Jin ricordava perfettamente i suoi anni da liceale e, per colpa di quel professore non furono affatto sereni: amava prendere di mira le persone apparentemente più deboli e, faceva pesar loro ogni minimo difetto.
Insomma si poteva dire che abusasse del potere che gli conferiva quel ruolo e, trattava gli studenti a cui insegnava in modo disuguale.

《Sfortunatamente si, Hyung. Ha preso di mira il ragazzo nuovo perché non ribatte alle offese che riceve da quel nano coi capelli unti.》 Rispose Taehyung, con faccia disgustata.

《Mioddio, é vero!》Esclamò iniziando a ridere.

《Erano così unti che se li spremevi potevi farci l'olio per i motori! 》Aggiunse continuando a ridere fino alle lacrime.

《Che schifo Hyung! Io non mi fiderei a sgrassare il motore con i suoi capelli!》Disse il più piccolo, cercando di dare un freno a quelle speculazioni sull'odiato professore; ma il tono di voce ancora divertito e spezzettato dalle risate generò ancora più ilarità fra i due.

Taehyung adorava letteralmente Jin: era una persona capace di strapparti una risata anche nelle giornate più brutte.
Si riteneva molto fortunato ad aver un fratello come lui e col tempo, avevano istaurato un rapporto veramente forte e profondo.

《Beh, Siamo arrivati.》Disse proprio quest'ultimo, fermandosi davanti al cancello della scuola.
《Allora chi é il ragazzo nuovo?》Gli chiese con curiosità cercando fra la calca di studenti che aspettavano il suono della campanella.

Taehyung, cercó con lo sguardo Jungkook ma non lo trovò affatto: infatti non riusciva a capire dove si fosse nascosto.
Perse cinque minuti buoni per trovarlo e finalmente lo vide: non poteva sbagliare.
Quella giacca di pelle nera, le lenti scure, i capelli lunghi raccolti in uno chignon morbido e i pantaloni aderenti infilati dentro gli anfibi; poteva essere solo lui.

《Quello, lì vestito da metallaro.》 Gli rispose indicandolo col dito.

❝Adesso capisco perfettamente perché era così agitato. ❞ Pensò per un attimo.

《Auguri allora. Sono sicuro che avrà davvero bisogno di te per fuggire dal nano coi capelli unti.》Disse sarcasticamente.

《Grazie, Hyung.》Replicò con lo stesso tono usato dal fratello.

《Non vai a salutarlo?》Gli chiese, per spronarlo a scendere.

《No, poi scappa via come ieri.》Rispose imbronciandosi.

《Forza TaeTae, se non ci provi non puoi ottenere i risultati che speri...》Lo incoraggiò il maggiore.

《 E tu dici che avrò qualche possibilità?》Domandò incredulo.

《Certo, ma non devi perderti d'animo.》Gli rispose pazientemente Jin ed in quel momento, pensò che forse le insicurezze che gli aveva mostrato in questi giorni il fratello minore erano dovute proprio al fatto che questo ragazzo, non fosse caduto immediatamente ai suoi piedi come il resto della scuola.

《Grazie Hyung... allora ci proverò.》Disse scendendo dalla macchina.

《Buona lezione, Tae. Se hai bisogno che ti venga a prendere scrivilo e scappo via dalla lezione di Design. Okay?》

《Sei sempre il Migliore Hyung, grazie.》Disse poco prima di scendere dalla macchina.
Poi, gli diede un bacio sulla guancia e sparí anche lui fra la calca di studenti.

Le lezioni erano iniziate: Jungkook come al solito aspettò che l'androne si svuotasse un po' per non incontrare troppe persone: la notte prima era riuscito a dormire dopo aver preso il sonnifero e oggi, si sentiva più riposato.
Soltanto che quella mattina non percorse da solo il corridoio che portava nella sua classe dal momento che, con lui c'era Taehyung; il quale non appena lo vide gli si era appiccicato come una cozza allo scoglio dopo averlo salutato.

Non comprendeva il motivo di così tanto interesse nei suoi confronti.

❝Ma non si scoccerá a dover parlare sempre e solo lui?❞ Pensò continuando ad ascoltare le sue chiacchere.

《E poi... mi piace suonare la chitarra.》Gli disse.
Quell'ultima frase, accese per la prima volta qualcosa in Jungkook ma Taehyung non poteva saperlo, dal momento che quelle lenti nere nascondessero del tutto il suo sguardo.

Entrarono in classe; il professore era già entrato e dopo averli rimproverati aspramente per essere in ritardo di due secondi, li mandò al posto in tono brusco.

《Bene oggi interroghiamo.... Jeon.》Disse con un sorrisetto maligno stampato in volto.

❝Col cavolo che mi faccio interrogare, devo ancora recuperare due mesi di programma. ❞ Pensò Jungkook.
Erano passati neanche due giorni e già si era scocciato delle ingiustizie subite da quell'essere viscido.

《Ah, non vuoi venire Jeon? 》Gli domandò aspettandosi una risposta da parte del ragazzo.
《Allora ti metto un voto insufficiente.》Continuò in tono irritante.

《Scusi professore, come può pretendere un'interrogazione di quel genere da uno studente che sta in questa classe da neanche due giorni?》S'intromise Taehyung: lo sapeva, che non poteva lasciarlo da solo.

《Signorino Kim, le ho per caso dato il permesso d'intromettersi? 》Domandò quell'uomo viscido.

《No, professore ma sa... é davvero facile accanirsi su qualcuno che per varie ragioni non può rispondere. Perché invece non se la prende con me? 》Rispose Taehyung, sapendo di poter scatenare una protesta piuttosto facilmente grazie alla sua popolarità.

《Ah, vuole venire al posto del suo assistito?》Gli chiese divertito.

《No, professore. Non verrà nessuno di noi a farsi interrogare finché non inizia a rispettare gli studenti.》Rispose.

《Perché, quello che sta facendo é una vera e propria ingiustizia. Quindi... 》Aggiunse poco dopo, guardando i suoi compagni di classe che non vedevano l'ora d'incoronarlo capo del consiglio studentesco per il secondo anno di fila.

《Noi, smetteremo di studiare la sua materia o considerarla come autorità se, non la smetterá di comportarsi in questo modo col mio compagno di banco. 》Concluse risoluto.

Il resto della classe, applaudì a quello che consideravano un vero eroe ed in quel momento: il professore con sguardo profondamente irritato si alzò, andando a chiedere aiuto  dal direttore della scuola.

Taehyung, sapeva di essere finito nei guai a causa di Jungkook: ma avrebbe continuato finché quell'essere spregevole non avrebbe smesso di trattar male gli studenti.

❝Fosse l'ultima cosa che faccio.❞
Pensò incrociando fieramente lo sguardo con il suo compagno di banco.

Angolo autrice:

Ops, Il nostro impavido ma insicuro Taehyung si sta per mettere nei casini.
Secondo voi la spunterà?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto ❤️
Buona lettura e buonanotte 😉❤️

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