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Sono abbastanza agitata. Troppo per la situazione che sicuramente è un falso allarme, anche se stamattina appena ho controllato tra le notifiche del telefono e ho visto che in realtà sarebbe dovuto arrivare dieci giorni fa, mi sono quasi sentita male.
Ho un ritardo di quasi due settimane, quindi non dovrebbe essere nulla. Può capitare.
È ciò che continuo a ripetermi mentre mi vesto ed invio un messaggio a Grace. Ho bisogno di parlarne con lei.
"Dove vai?"
La voce di Louis mi fa sussultare e porto una mano sul petto, respirando più velocemente.
"Scusa, credevo mi avessi sentito"
"Da Grace"
Siamo appena rientrati da casa di Gregg e so che non ha senso non essere passati prima , ma speravo lui restasse a casa. Mi scruta attento e sono certa abbia notato che non sono tranquilla.
"C'è qualcosa che non va?"
Scuoto la testa e sforzo un sorriso.
"No, tutto apposto"
Non se la beve e continua ad osservare ogni mio movimento.
"Sai che non sai mentire, vero?"
Arrossisco, colta in fragrante, prima che le sue braccia mi circondino e mi faccia sedere su di lui.
"È successo qualcosa?"
Lo guardo negli occhi e poi lo bacio. Ne ho bisogno, ho bisogno di sapere che lui vuole me.
Se dovesse essere reale, cosa farà? Resterà con me? Cosa penserà?
Sono io a non volerci pensare adesso.
"Non mi freghi così, Sulkin"
Sorrido più serena, senza allontanarmi dalle sue labbra, grata che i miei siano da Gregg che è ormai tornato a casa.
"Non ti sto fregando, ho solo voglia di baciare il mio ragazzo. Non posso?"
"Mm, dovrebbe chiedere un permesso speciale signorina"
Rido alzandomi e afferrando le chiavi.
"Aspetta, vengo anche io. Devo parlare con Harry"
Mi blocco un attimo e anche lui se ne rende conto nonostante cerchi di non darlo a vedere.
"Eloise mi devi dire qualcosa?"
Scuoto la testa energicamente e gli sorrido prima di pronunciare un "andiamo". La farmacia è da escludere, spero Grace abbia una soluzione.
Il viaggio è silenzioso perché lo sono io. Lo sto tagliando fuori ma cos'altro dovrei fare? Dirgli che ho un ritardo e che potrei essere incinta? No prima voglio essere sicura.
Mi lancia delle occhiate fugaci e sembra nervoso e preoccupato.
"El, c'è qualcosa che ha a che fare con Daniel?"
Siamo nel parcheggio di casa di Harry , ma nessuno due è ancora sceso.
"Cosa? No! Perché?"
"Perché sei strana e non so cos'altro pensare. Ti ha cercata ancora? O è successo qualcosa che dovrei sapere?"
Stavolta non ho bisogno di mentire perché la risposta alle sue domande è senz'altro no.
"Niente di tutto ciò. Dopo te ne parlerò okay? Ho bisogno di farlo prima con Grace, ma ti assicuro che Daniel è l'ultimo dei miei pensieri in questo momento. Al primo ci sei sempre tu"
Gli accarezzo il viso, lascio che legga nei miei occhi tutta la sincerità e l'amore che provo per lui. Perché lo amo così tanto che a parole non si potrebbe spiegare.
"Okay"
Un bacio veloce e scende intrecciando le sue dita con le mie.
"Sono comunque preoccupato."
"Non esserlo. Ti amo"
Si ferma e mi bacia prima di parlare con ancora le sue labbra sulle mie.
"Anche io. Tanto"
Con ancora la mia mano nella sua, bussa a casa dei nostri amici e il sorriso accogliente del riccio ci invita ad entrare.
"Grace posso parlarti?"
Lo dico velocemente prima che qualcun altro possa parlare e lei annuisce un po' perplessa e ci allontaniamo, sotto lo sguardo attento di Louis.
"Che succede?"
Non so da dove cominciare.
"Ricordi l'applicazione che ho sul telefono che segna il ciclo mestruale?"
Annuisce, l'ho fatta scaricare anche a lei. Le mostro la notifica che non ho ancora cancellato e poi continuo a parlare.
"Il problema è che non è..non..ho un ritardo grace."
Bisbiglio perché ho paura che dall'altra stanza mi possano sentire.
"Lui lo sa?"
Scuoto la testa mordendomi l'unghia del pollice.
"Sei stressata questo periodo, potrebbe starci no?"
"Si questo sì. È stato psicologicamente pesante. Ma ho paura, sinceramente"
Annuisce di nuovo, pensierosa , prima di aprire un cassettino.
"Avete preso protezioni?"
"Grace!"
Arrossisco in imbarazzo.
"Che c'è? Ti stai imbarazzando con me?! Tu?!"
Mi indica con la piccola scatola lunga in mano.
"Ma se non facevi altro che prendermi in giro per Harry! Ti devo ricordare che mi hai sfottuto per un giorno intero quando quel cretino del mio fidanzato ha finito i preservativi e ha dovuto chiamare Louis per farseli prestare?"
Rido ancora solo al ricordo.
"Per non parlare di lui che chiama nei momenti meno opportuni e ancora una volta quel cretino di Harry risponde e poi dice che sta facendo palestra! E sai cosa ha risposto Louis?"
Scuoto la testa perché questa non la sapevo .
"Potete darci dentro anche all'ottavo mese? Avrei voluto sotterrarmi, e adesso ti imbarazzi?"
"Oh, smettila. E comunque si, che io ricordi per lo meno"
Arrossisco di più, mentre mi porge il test.
"Fai questo. Poi l'altro più tardi, potrebbe essere un falso negativo e vogliamo esserne sicure giusto?"
Annuisco nervosa mentre lo osservo.
"Ne hai un arsenale?"
Sorride accarezzandomi il braccio.
"Una bella scorta. Dopo Mya ho capito che è meglio non esserne sprovviste. Anche perché andare a comprarlo significa finire sui giornali in due secondi " ,indica la scatola che rigiro tra le mani prima di ridere, "Non morde eh. Ti aspetto fuori"
C'è scritto che bisogna aspettare almeno cinque minuti e sono i cinque minuti più lunghi della mia vita.
"Grace lo guardi tu?"
"No, lo guardi tu"
Non bastano neppure i miei occhi supplicanti.
"E se dovessi essere..."mi schiarisco la voce incapace di pronunciarlo " ..credi che lui vorrà ancora..insomma, credi che resterà?"
Solleva un sopracciglio e non è un buon segnale.
"Gli converrà. Perché se dovesse scappare lo cercherò fin in Antartide e non sarò gentile quando lo avrò trovato!"
Rido e questo aiuta a smorzare la tensione che risale quando il timer segna il termine dei cinque minuti.
"Okay"
Mi tremano le mani e mentre lo afferro e lo osservo ho paura di sentirmi male.
"È negativo Grace?"
Si avvicina e osserva da sopra la mia spalla.
"È negativo"
Tiro un sospiro di sollievo.
"Grazie al cielo"
"Rifai l'altro stasera El. Non si sa mai"
Annuisco ma sono comunque più tranquilla.
Appena torniamo in cucina, le iridi azzurre di Louis si piantano nelle mie e sembra davvero inquieto e perplesso nel vedermi apparentemente rilassata.
"Andiamo?"
Mimo con le labbra e annuisce, nonostante Harry e il bel faccino di Mya insistano nel farci restare.
Il viaggio di ritorno è silenzioso, io guardo fuori e lui che guarda la strada mentre stringe il volante un po' più del solito. Scendiamo sempre in silenzio e mi piace osservarlo anche se è così nervoso.
"Eloise non ce la faccio a vederti così. Cosa ho fatto?"
Chiudo la porta alle mie spalle e sono sicura che il mio sguardo si sia addolcito nel vederlo così insicuro e preoccupato.
"Vieni qui"
Si siede accanto a me e ho bisogno di perdermi nei suoi occhi prima di parlare.
"Ti amo, questo lo sai vero?"
"Credo"
Sorrido scuotendo la testa.
"Tu mi ami?"
"Si"
Risponde subito, senza un minimo di tentennamento e il mio cuore potrebbe scoppiare d'amore in un attimo.
"Ho un ritardo"
I suoi occhi diventano più chiari e grandi, schiude le labbra sorpreso.
"Sei incinta?"
"No. Per lo meno il test che ho fatto da Grace è negativo ma devo rifarlo"
Annuisce e non mi guarda più. Sono preoccupata adesso.
"Va tutto bene?"
Glielo chiedo con un filo di voce.
"Si. Sono solo un po'..non so spiegartelo" accenna un sorriso " perché non me l'hai detto subito?"
"Perché ho avuto paura. In realtà avevo paura di dirtelo anche adesso"
Le sue mani corrono ai lati del mio viso, punta gli occhi nei miei prima di parlare.
"Sai che se fossi incinta io ne sarei felice? Che sarò accanto a te e che non potrei immaginare una persona migliore con cui costruire una famiglia? Questo lo sai, sì?"
Prima che termini di parlare, inizio a piangere perché è tutto di ciò di più bello che avrebbe potuto dirmi. Ed è inaspettato, come tutto quello che sta facendo per me in questo periodo.
"E sai che sei il regalo più bello che la vita potesse farmi? Lo sai vero? Ti amo Eloise e se quel test stasera sarà positivo credo che piangerò con te"
Muove i pollici per asciugare la scia bagnata e un singhiozzo scappa dalle mie labbra.
"Avevo paura volessi andartene"
Lo sussurro senza il coraggio di guardarlo in viso.
"Stai scherzando? Non riesco ad allontanarmi da te per più di un'ora e credi che ti lascerei da sola nel crescere nostra figlia?"
Sorrido curiosa.
"Figlia?"
"Mh mh. Perché sarà una bambina. Lo so già. Con i tuoi capelli ed i miei occhi"
Rido adesso scuotendo la testa e posandola sul suo petto.
"Sei pazzo"
"Di te"
Lo bacio perché non so cos'altro fare per non implodere sotto la potenza delle sue parole.
"Non credi che stiamo correndo un po' troppo però?"
Si scosta di poco, quanto basta per guardarmi.
"In che senso?"
"Nel parlare di bambini e se io fossi davvero..insomma non stiamo insieme neanche da un anno e abbiamo già iniziato a convivere prima ancora che ci fosse qualcosa.."
Porto le mani sul viso che lui toglie prontamente.
"Probabilmente si. Ma non mi importa perché se accadrà significa che è così che doveva andare. Non sono perfetto, ma ci sto lavorando e credimi se ti dico che voglio che funzioni"
"Ti credo"
È più rilassato, sembra quasi felice.
"Se fosse negativo, potremmo sempre metterci al lavoro"
Sollevo un sopracciglio in un monito che non vuole cogliere.
"Non abbiamo appena detto che stiamo correndo troppo?"
"Chi se ne frega"
Lo guardo seria e spaventata.
"Lou"
Mi blocca prima che la mia mente parta.
"Sto scherzando El. Aspetteremo quando sarà il momento giusto. Okay?"
"Okay"
Controllo che sia tutto apposto e lo è. Ha un ampio sorriso sul viso ed è davvero felice a prescindere. Osservo ogni particolare come a volerlo imprimere nella memoria , come se potesse fuggire e mi servisse rievocare ogni dettaglio per sentirlo vicino, reale.
"Perché mi guardi così?"
"Perché mi sto chiedendo come possa essere così fortunata da avere te"
I complimenti su di lui hanno sempre lo stesso effetto: sorride con gli occhi che si assottigliano ed il viso che si addolcisce.
"È il contrario. Mi chiedo cosa abbia fatto di buono per poter avere te"
Fingo di pensarci prima di ridere sulle sue labbra a cui non resisto.
"Ti amo ti amo ti amo" sussurro senza allontanarmi per non rovinare la bolla magica che dopo tanto si è creata di nuovo tra noi due.
"Che ne dici se..partiamo io e te per un fine settimana"
"Dove?"
Gioca con i miei capelli, facendo scorrere l'altra mano fino alla mia guancia.
"Questo non te lo dirò. Dimmi solo sì"
Vorrei tanto poter andare, ma non posso più chiedere permessi a lavoro.
"Lou, c'è scuola..sai che non posso più chiedere giorni liberi"
Non c'è bisogno che specifichi il perché. Lui sa.
"Facciamo così : partiamo un venerdì in cui finisci all'una e torniamo domenica pomeriggio."
Afferro il telefono e controllo gli orari prima di guardarlo e sorridere.
"Va bene. Tra due settimane"
"Te l'avevo detto che ti avrei preso da qualche parte prima o poi. Non è NYC, ma.."
La mia mente va a quella sera sulla terrazza.
"Abbiamo anche litigato quel giorno"
"Si, perché non volevi che ti dicessi la verità"
Sollevo gli occhi al cielo, non lo ammetterò mai.
"Tu stavi mettendo il naso in affari che non ti riguardavano"
"Mi riguardavano eccome perché si trattava di te"
Mi ritrovo distesa sotto di lui.
"Ma ero fidanzata e ancora non-"
Inizia a baciarmi su tutto il viso ed il collo facendomi ridere divertita per il suo attacco inaspettato.
"Se non avessimo avuto solo due giorni, avrei optato per il caldo. Vederti in costume tutto il tempo.."
Lo sguardo malizioso, le dita che scorrono sulla pancia mi distolgono da ciò che dovrei rispondere.
"Non giocare sporco"
Mi specchio nei suoi occhi, rapita da quell'azzurro così chiaro.
"Non fingere che ti dispiaccia"
Sussurra ad un millimetro dalle mie labbra e devo appellarmi a tutto l'autocontrollo che possiedo per divincolarmi dalla sua presa, alzarmi e non perdere la piccola sfida a cui abbiamo appena dato vita.
"Non fingo affatto"
Non mi volto, sento i suoi occhi sulla schiena, sento un lieve movimento d'aria e sento le sue braccia circondarmi e sollevarmi.
Rido sorpresa, lo faccio anche quando mi ritrovo sul letto, col suo corpo che sovrasta il mio.
"Devi svelarmi un segreto"
Lo ascolto attenta, come una bambina che vuole apprendere.
"Come fai ad essere così bella?"
Un sorriso ampio nasce sul mio volto e con quello stesso sorriso lo bacio.
"Arrossisci ancora, mi piace"
Appena lo dice, divento ancor più paonazza.
"E tu lo rimarchi sempre, non mi piace"
Si stende accanto a me, mi attira sul suo petto e rimaniamo così, abbracciati in silenzio.
"A che pensi?"
Improvvisamente voglio sapere tutto ciò che gli passa per la testa.
"A quanto la mia vita sia cambiata da quando ti conosco"
Questo suo essere così diretto, mi spiazza sempre e non replico. Lascio che il suono delle sue parole mi culli, finché non riesco più ad aspettare e devo fare l'altro test. Sono di nuovo agitata e anche lui se ne è accorto.
"Vado"
"Vuoi che venga con te?"
"Magari ti chiamo"
Sarebbe abbastanza imbarazzante altrimenti. In realtà avrei voluto chiamarlo dopo i cinque minuti, ma non riesco ad aspettare da sola.
Ci ritroviamo seduti per terra, con me su di lui, adagiata sul suo petto e lui che continua a baciarmi il capo.
"Sono felice a prescindere. Basta che ho te"
Non fa altro che sussurrarmi frasi di questo tipo e nonostante sia strano sentirlo, non posso che esserne felice.
"Il timer è scattato"
Sussurro nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
"Vuoi che guardi io?"
"Possiamo farlo insieme?"
Annuisce e mi scosto per permettergli di spostarsi. Mi stringe di nuovo e insieme ci avviciniamo a guardare il test.
"Negativo"
Sospiro senza essermi accorta di aver trattenuto il respiro mentre lui continua a baciarmi il capo.
"Sarà per la prossima"
"La vuoi smettere?"
Sto sorridendo perché so che è il suo modo di sdrammatizzare.
"Eloise sto scherzando ma sappi che sono anche serio. Voglio che il mio futuro contempli te, sia fatto di te e me insieme. Voglio una famiglia con te, voglio svegliarmi ogni mattina e ritrovarti seminuda nel mio letto, con i capelli sconvolti e il sorriso dolce. Voglio poterti guardare con le guance arrossate, gli occhi lucidi e le labbra gonfie dopo aver fatto l'amore. Voglio poter tornare a casa e sapere che tu sei qui e non c'è nessun altro posto dove vorrei andare. Tu sei il mio obiettivo Eloise. E non sono disposto a perdere. Per cui, sarà per la prossima volta che avremmo una bambina. Quando lo vorrai tu"
Sono senza fiato. Completamente. E per la seconda volta nell'arco della stessa giornata mi ritrovo a piangere mentre lo guardo.
"Probabilmente ti sto spaventando, ma è da un po' che ci penso"
Sussurra, cerca di sollevarmi il mento per tranquillizzarmi ma non riesco a parlare.
Lo abbraccio di slancio e lo bacio, tra le lacrime, lo spingo sul letto e mi stendo su di lui.
"Ti amo più di quanto immagini Lou"
È tutto ciò che sussurro, perché ho intenzione di dimostrarglielo adesso, domani ed ogni giorno che vorrà passare con me al suo fianco.
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Non sarebbe stato giusto in questo momento. Ma per proseguire con il periodo tranquillo che hanno avuto, perché non far prendere un altro colpo ad Eloise?🙈
Se ve lo state chiedendo: la gif mi piaceva 😍 e no, non sono io che vi parlo. È la mia controfigura, io devo ancora riprendermi dalla Ig story di Louis. 🙈
Il prossimo capitolo sarà intrecciato con quello di Flash! Quindi prima passate a leggere da Moonlight92 e dopo ci sarà il mio 😉
Spero possa piacervi e niente.
Ps: ho pubblicato una nuova storia, "Sophia" , sempre su di Louis. Se vi va, fateci un salto e fatemi sapere che ne pensate !
A presto ,
Luisa 💙
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