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L'idea è stata mia, ma Jamie ed Harry hanno accettato di buon grado ed è per questo che adesso io e il biondo ci troviamo in quella che diventerà la cameretta della bambina. Anche se Jamie continua a sostenere che sia un maschietto, io sono certa sarà femmina. Le rotondità di Grace ne sono la prova. È ingrassata soprattutto sui fianchi e non ha la pancia a punta.

"Ricordami perché mi sono fatto convincere" si lamenta mentre tinteggia il muro al mio fianco.

"Perché sono irresistibile, Bower"

Harry ci osserva divertito dalla soglia, ricordandoci che Grace arriverà tra un'ora e mezza.

"Credo che dovremmo sbrigarci Jamie. O ci troverà ancora intenti a finire questa parete"

"Colpa del tuo abbigliamento che non ti permette di muoverti. Che razza di persona viene vestita come te a pitturare delle pareti?"

Osservo la tutina corta e il crop top che ho recuperato con fatica dall'armadio.

"Chi non ha nient'altro di vecchio da mettere. Scusa se non posso permettermi di buttare un Burberry sporco di vernice"

"È vecchio"

"È sempre Burberry , Jamie"

Harry concorda con me prima che qualcuno suoni alla porta.

"Sulkin muovi il culo o mi addormento qui. Sei più lenta di una lumaca"

Sto per ribattere quando qualcosa di liquido cola sulla mia coscia. Mi volto incredula, giusto in tempo per vedere il mio migliore amico sghignazzare mentre la vernice si asciuga sulla mia pelle.

"Jamie!! Che diavolo stai facendo?!"
Continua a ridere della mia espressione.

"Ho finito e mi sto annoiando. Così impari a venire vestita come se stessi arrivando dal ghetto"

Sorrido facendogli credere che non me la sia presa, ma la mia vendetta incombe su di lui. Ed è proprio quando si avvicina per aiutarmi con l'angolo in alto, che infilo due dita nella pittura e traccio velocemente due strisce sulla sua guancia.
Scappo, ho un po' di anticipo grazie al fattore sorpresa, ma a causa delle sue falcate riesce a raggiungermi appena arrivo in salotto. Mi solleva cercando di immobilizzarmi e mentre mi dimeno come un'anguilla impazzita, mi ricopre di vernice le guance e il fianco lasciato scoperto dalla maglia corta.

"Due a zero per me, bambina" esclama quando mi lascia andare tra le risate dei presenti.
Louis, Niall e Gemma sono seduti sul divano e hanno visto tutta la scena. Saluto imbarazzata prima di rendermi conto in che condizioni sono.

"Dovremo star dentro finché Harry non le mostra la stanza, e tutto a causa tua Bower"

Sto parlando di Grace che non sa nulla, nemmeno lo sospetta perché crede che io sia a lavoro. Invece ho fatto un favore a una collega, ho sostituito il giorno libero questa settimana e ho pensato di dipingere la cameretta. Un colore chiaro e abbastanza neutro di modo che possano ricoprirlo o comunque abbinare qualsiasi colore sceglieranno. Anche Harry ha concordato sul fatto che potesse essere un'idea carina.
Il telefono vibra nella tasca posteriore e cerco di recuperarlo con la mano asciutta.

"Gregg?"
La voce di mio fratello arriva lontana, segno che ha il viva-voce. Evito di guardare Harry ma so già che la sua espressione non è sicuramente serena. Succede sempre quando si tratta di Gregg.

"Is c'è Daniel qui. Dove sei?"

"Daniel? Sono da Grace. Stiamo pitturando la camera della bambina."
Sono abbastanza perplessa in realtà. "Digli di raggiungermi. Perché non ha chiamato me?"

Sento mio fratello riferire ciò che ho detto. Non sono ancora abituata al fatto che riescano ad avere una conversazione civile quei due.

"L'ha fatto ma non hai risposto. Arriva"
Chiude e poco dopo suonano alla porta costringendo Harry ad alzarsi nuovamente. Il mio ragazzo fa il suo ingresso, bello ed ordinato come sempre. La camicia bianca un po' aperta sul petto e quegli occhi che cercano i miei e non li lasciano andare.
Saluta tutti i presenti, risoffermandosi sulla mia figura dopo aver dato una pacca al padrone di casa. So che Harry non simpatizza tantissimo per lui, ma non è neppure così ostile quanto Jamie.

"Ciao piccola"
Tenta di baciarmi, ma gli porgo la guancia imbarazzata.

"Continuo io di là" afferma Jamie dandomi un'occhiata strana prima di scomparire ed è per questo che mi scuso un attimo e lo seguo.

"C'è qualcosa che non va?"
Si volta con il pennello appena imbevuto che gocciola.

"No bimba, resta con lui. Finisco quest'angolo ed è pronto"

Un bacio sulla guancia e con un mega sorriso torno in cucina.
Daniel si è accomodato su una poltrona davanti al divano dove sono seduti gli altri. Non sembra a disagio ma è silenzioso. Mi agguanta e prima che possa sedermi sul bracciolo, mi sistema sulle sue gambe.
Sorride nel vedere la vernice e spero non chieda come ci è finita o Jamie potrebbe essere fulminato con lo sguardo, nella migliore delle ipotesi, tra qualche minuto.

"Come ti sei vestita per pitturare una stanza?"
È divertito nel notare il mio abbigliamento.

"Che avete tutti? È roba vecchia e non avevo altro qui" sono calma ma questa storia sta iniziando ad infastidirmi.

"Beh sei mezza nuda, piccola"
Un sorrisino furbo si dipinge sul suo viso ma si spegne appena sente la mia risposta.

"Non quanto la tua assistente di solito, Dan"

Quanto la odio. Cerca sempre il modo di mettersi in mostra davanti a lui e so che cerca di portarselo a letto. Prima o poi andrò a cercarla e non sarà una visita piacevole.

"Ancora con questa storia? Neppure la guardo" sorride ancora, lasciandomi un bacio delicato sul collo.
Noto i ragazzi scambiarsi degli sguardi prima che Gemma esclami un "Mi piaci ragazza. Harry dovresti portarla più spesso a casa quando venite con Grace"

"L'ho addestrata bene. È una tosta"

Jamie riappare facendomi un occhiolino, e prima di sedersi su uno sgabello accanto alla finestra, stappa una birra che offre a Daniel.

"Per risollevarti il morale, amico"

Sono curiosa di vedere che accadrà. Daniel non ha mai digerito il fatto che il biondo stia sempre con me e che ci sia anche Grace, per lui è un dettaglio irrilevante.
Accetta la bottiglia e la solleva per brindare con lui, ma sento la sua stretta aumentare sulla mia coscia.

"Va tutto bene?" Sussurro appena gli altri parlano d'altro.

"Non sono proprio a mio agio, ma posso resistere"

Sorride e non riesco a non accarezzare i suoi capelli e lasciare un bacio sul suo naso, prima di accorgermi che Louis ci sta guardando ma distoglie lo sguardo appena incrocia il mio.
Non si erano mai incontrati, sono, però, certa che Daniel lo abbia riconosciuto e questo sia il motivo del suo atteggiamento protettivo nei miei confronti.

"Niente lavoro oggi?"

È alquanto strano dato che hanno deciso di tenere aperta la clinica anche di notte e il suo tempo libero è praticamente pari a zero finché il nuovo collega non acquista un po' di esperienza. Ciò significa che le possibilità di vederci sono veramente poche.

"Ho due ore prima di dover scappare. Infatti speravo di poterle passare diversamente con te, ma è colpa mia. Avrei dovuto avvisarti prima"
Lascia un bacio all'altezza dell'attacco della mandibola facendomi arrossire violentemente.

"Dan, smettila"
Mi ritrovo a sorridere mentre lui porta una ciocca, sfuggita dal mio chignon, dietro l'orecchio.

Le chiavi girano nella toppa, segno che Grace sta arrivando e questo distoglie il mio fidanzato dal farmi imbarazzare ancor più, risalendo la schiena con la mano.

"Ciao" saluta stanca e sorpresa di trovarci qui.

"Ciao piccola"
Harry scatta come una molla e si avvicina come se fosse il suo magnete.
È sempre stato strano il loro rapporto, strano in senso positivo, strano in senso di magico. E non è solo perché sono di parte, ma lo è sul serio.

"Abbiamo una sorpresa per te!"
Ci guarda interrogativa, ma si lascia condurre da Harry e capisce immediatamente quando nota l'abbigliamento mio e di Jamie.
Daniel mi stringe la mano e quest'attimo non potrebbe sembrare più giusto.

"Ti piace? Poi potrai aggiungere inserti di ogni colore"

"Non è la stanza di Arlecchino Jamie" affermo con aria saccente, avvicinandomi a Grace che ha gli occhi lucidi.

"Non puoi piangere o inizierò anche io perdendo la reputazione da ragazza tosta che ho appena guadagnato"

L'abbraccio mentre la vista inizia ad appannarsi e acchiappo anche Jamie che ci guarda in disparte, senza avvicinarsi.

"È anche merito tuo" gli ricordo.

Daniel è fermo sulla porta e mi sorride. Vorrei solo riuscisse ad integrarsi di più tra noi ma so anche che non è possibile. Almeno non per ora. Non è presente per la maggior parte del tempo e non si apre quanto me. Credo non conosca neppure la versione più spensierata di me stessa, quella che I miei amici, invece, conoscono eccome. Nonostante tutti questi anni.

Ricambio il sorriso e mi avvicino a lui, sollevandomi sulle punte a causa delle differenza d'altezza, per poterlo baciare. Nessuno presta attenzione a noi, posso lasciarmi andare tra le sue braccia muscolose fasciate dalla camicia bianca che amo tanto.

"Vorrei tanto andare via" sussurra trascinandomi lentamente in corridoio.

"Sono tutti qui, mi piacerebbe restare anche se.."

Lascia  un bacio all'angolo della bocca e quello sguardo che mi rivolge mi piace terribilmente.

"Anche se?"

"Anche se il tuo tacito invito è interessante"

Un rumore sordo interrompe il nostro momento e Louis ci passa affianco con una sigaretta tra le mani.

"El, Grace ti cerca dentro" è tutto ciò che dice.
Il mio ragazzo lo segue con lo sguardo, improvvisamente interessato.

"È quel cantante per cui avevi una cotta?"

"Tecnicamente.." il mio tono colpevole non serve ad addolcire il suo sguardo.

"Ti chiama El?"

"Sei geloso?" lo abbraccio più forte.

"No, ma non mi piace sia così vicino. Prima  era irraggiungibile , no?"

Porto la mano ad accarezzargli la guancia e la sua barba in contropelo mi fa il solletico.

"È un amico di Harry. Ed io ho te, Dan"

Non è molto contento della mia risposta ma l'accetta.
Mi allontano per controllare che succede ma quando chiedo alla mia amica spiegazioni, afferma di non ricordare d'aver mandato nessuno a chiamarmi.
Sono abbastanza confusa ma non ho tempo di preoccuparmi di questo. Anche perché probabilmente ha davvero chiesto di me non vedendomi dentro. La saluto, tornerò più tardi quando Daniel dovrà ripartire.

"Possiamo andare" protendo una mano verso di lui e lo porto via, verso casa.

"Dovrei salutare" risponde facendo passare le sue braccia dietro la mia schiena.

"Oh te li ho salutati io. Gregg stava uscendo giusto?"

Risponde con un bacio lento, passionale e perdo completamente la lucidità.

"Andiamo via prima che escano da quella stanza"
Lo sussurra, rendendo una frase così banale, tanto sexy.
Mi accarezza la guancia per poi soffermarsi sulle labbra.

"Andiamo" rispondo con un sorriso lasciandomi trascinare da lui, senza accorgermi che qualcun altro ha seguito la scena dalla terrazza mentre fumava una sigaretta.

Buon pomeriggio!!!
Nuovo capitolo per festeggiare il mio esame che è andato! 🙈 Spero vi piaccia e se avete qualche domanda sarò felice di rispondere 😊 posso spifferarvi anche tutti i segreti di Moonlight92 , se volete 😝 (scherzo Gracy, you know! Però voglio dirti una cosa:
"Arrivi tu,
che sai chi sono" )
Al prossimo, se vorrete.
Luisa

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