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Oggi sono particolarmente stanca dopo i tremila impegni a cui ho dovuto far fronte, ma non posso lasciar andare Grace a fare la spesa da sola. Non dovrebbe portare pesi, nonostante continui a sostenere di non essere malata e di essere in grado di farcela.

"Eloise per favore. Non farmi sentire inutile"
La ignoro concentrandomi sulla cassiera.

"Può darmi un altro sacchetto, per favore?"

Ci sta tutto in un unico, ma non ho voglia di sorbirmi le lamentele della mia amica per tutto il tragitto, quindi le darò questo sacchetto leggero, pieno solo di patatine e caramelle gommose.

"Stai scherzando?"

Mi guarda incredula quando capisce cosa ho intenzione di fare.

"No e se non smetti di lagnarti ti lascio qui a piedi. Così partorirai prima del previsto a furia di camminare."

Mette su il broncio ma so che appena arriveremo a casa sua, le passerà tutto. Harry dovrebbe essere rientrato secondo i miei calcoli e sarà felice di vederlo.

"Sono solo incinta!"

"Non vuoi avere delle perdite e finire in ospedale per poi essere costretta ad un assoluto riposo, vero?"

So di aver centrato il punto quando ammutolisce anche se non mi guarda in viso.

"Ecco, quindi zitta e andiamo. Sono abbastanza stanca, Grace"

"Resti a cena?"

Non ho voglia di cucinare ne di tornare a casa dopo la litigata di stamattina con Gregg, ma non voglio neppure rubare del tempo a loro due.

"Vediamo dopo okay?"

Sono certa che insisterà finché non accetterò, così rimandando la discussione a casa sua, potrò scappare prima che mi convinca. Potrei chiamare Jamie ed uscire a cena con lui. O forse ordinare una pizza a casa.

"Non mi hai ancora detto che pensi del nuovo cappotto Eloise."

Non mi ero accorta fosse nuovo. Oggi sono proprio a terra.

"Scusami non mi sono concentrata. Mi piace, nonostante sia un regalo di Harry e sappiamo cosa succede quando 'Harry' e 'abbigliamento' si trovano nella stessa frase"

Ride prima di ribattere che il suo fidanzato ha stile.
Da paura, per l'appunto.

"Non capisci nulla ,El"

"Oh cosa dovrei capire della sua camicia trasparente Grace? È orribile!"

Ride concordando con me e so che sta conducendo una crociata contro quella camicia, ma non credo sia davvero motivata o avrebbe già vinto.

"Posso almeno aiutarti nel fare le scale?"

La guardo minacciosa. Non mi faccio aiutare mentre cammina, figuriamoci se le faccio prendere dei pesi per le scale!

"Neanche se mi paghi con tutti i risparmi di Harry"

La sento ridere mentre aspetta l'ascensore che non prenderò più dopo esservi rimasta chiusa dentro.

"Perché quelli di Harry?"

"Perché sono di più" rispondo mentre le porte si aprono ed il riccio appare sulla soglia.

"Come fai a sapere che sono di più i miei?"

"Ho controllato il tuo estratto conto. Matematica, Styles no?"
Appoggio la busta sul tavolo, respirando profondamente.

"Allora resti a cena?" chiede interrogativo  mentre Grace si libera del cappotto.

"Non voglio disturbarvi, quindi credo che andrò via"

"Avanti, c'è anche Louis"

Non capisco se sia un colpo basso oppure la realtà.

"È in bagno e resta a cena. Allora, che decidi?"

Guardo Grace titubante prima di accettare.

"Solo perché sono stanca"

Ridono sotto i baffi ma non ho voglia di replicare. Questo divano è troppo comodo e la tentazione di chiudere gli occhi è alta.

"Come mai Louis è qui?" li sento bisbigliare.

"Mi ha accompagnato a casa e gli ho chiesto di restare. Ti dispiace?"

È sempre così dolce nei suoi confronti e ne sono felice. Lei se lo merita.

"Ciao Grace, ciao Eloise"

Ed eccolo lì che sbuca dal corridoio con un sorriso stampato in faccia.
Sollevo la mano in segno di saluto per ricambiare.

"Come va?"

"Bene dato che nessuno mi fa fare niente qui. E sono solo incinta"

Sollevo gli occhi al cielo mentre la mia amica cerca una spalla per avere manforte.

"Louis, secondo te, una donna incinta dovrebbe sollevare pesi? No, giusto? Quindi il caso è chiuso. Harry ti prego falla stare zitta in qualche modo."

I due ragazzi ridono mentre lei mi guarda disperata ma so che è divertita in fondo in fondo.

"Che ne dici se usciamo fuori a fumare così Harry la zittisce?"

Non avrebbe dovuto dirlo, non davanti a Grace che acquisisce un improvviso interesse per la frase del castano.

"Usciamo a fumare?" mi guarda inquisitrice.

"Lui fuma ed io gli faccio compagnia" specifico per evitare che Louis dica di più.

"Quindi tu non fumi, giusto?"

"Dipende dai punti di vista" ribatte Louis prima che possa dire qualcosa.

"Intende il fumo passivo, Grace. Okay Harry è il momento, ciao"

Afferro per un braccio Louis e lo trascino in terrazza.

"Non c'era bisogno di dirglielo. Non fumo più"

È divertito e non mi piace pensi che io abbia paura di Grace. Perché non è questo. È solo che non voglio lo sappia.

"Pensavo lo sapesse"

"Pensavo sapessi tenere un segreto"

"Pensavo di dover tenere solo quelli che credevo essere segreti, non il fatto che una ragazza maggiorenne possa fumare"

"Sei sempre così fastidioso?"

Ride della mia espressione esasperata.

"Solo quando me lo permettono"

Questa versione di Louis non è compatibile con la versione assonnata di Eloise.
Mi siedo sulla panca ed aspetto che fumi la sua dannata sigaretta, resistendo all'impulso di avvicinarmi ed aspirare per una volta.

"C'è qualcosa che non va?"

Soffia il fumo verso la mia parte, sornione. Non ha ancora capito che se Eloise Sulkin vuole resistere a qualcosa, resisterà. Che sia Louis tomlinson nudo davanti a lei o una stupida sigaretta.

"No, ho solo sonno e mi sarei addormentata se non mi avessi trascinato qui fuori."

"Tecnicamente l'hai fatto tu"

"Praticamente l'hai proposto tu ed è colpa tua se adesso Grace pensa che io fumi e ci sta spiando dalla porta a vetri."

Vedo che si sporge e saluta la mia amica, colta in fragrante.

"Come facevi a saperlo?"

"La conosco"
Reprimo uno sbadiglio, facendogli spazio per sedersi.

"Come mai sei così stanca oggi?"

Non so se voglia conversare solo per non stare in silenzio o perché gli faccia piacere.

"Ho lavorato tutto il giorno e stamattina ho dovuto gestire due classi. Mi hanno risucchiato tutta la linfa vitale"

"Di cosa ti occupi principalmente?"

"Insegno all'asilo ma alcune volte sostituisco a scuola. Quando succede devo preparare la lezione per l'indomani e non è sempre così semplice. Soprattutto se devo anche seguire i corsi di aggiornamento"

Sembra interessato, ciò mi porta ad escludere che lo stia facendo per non stare in silenzio.

"Corsi di aggiornamento?"

"Si sono obbligatori. Ogni tanto viene qualche esperto in una tecnica di apprendimento particolare e ti spiega come metterla in pratica nel miglior modo"

"Sono efficaci?"

"Personalmente credo che alcune lo siano e ne ho il riscontro tutti i giorni. Altre credo siano solo stupide ipotesi di luminari annoiati che non applicherò mai sui miei bambini "

Vedo che ci riflette su prima di parlare.

"Perché? Cioè alla fine chi sei tu per poterle giudicare stupide? Non voglio sminuirti, non so se hai capito ciò che intendo"

Ho capito perfettamente e so che ha solo formulato male la domanda.

"Perché il loro modo di approcciarsi al sapere, al conoscere nuove cose dipende da te. Se tu sbagli e dai loro un input errato, li rendi poco propensi al conoscere. Se non sono interessati e stimolati in maniera corretta, i bambini non ti ascolteranno ne si applicheranno per apprendere. Hai presente quando c'è una canzone che non ti piace ma se qualcuno ti spiega il testo con una chiave interpretativa diversa, tu inizi a cambiare idea e ti interessi ad essa? Funziona un po' così. Ho cercato di semplificare un discorso in realtà molto più complicato, ma son troppo stanca per concentrarmi Lou"

Annuisce comprensivo ma posso affermare con certezza che sia ancora dubbioso.

"Che ne dici di rientrare?"

Mi porge la mano in attesa che io l'afferri. Fa effettivamente freddo qui fuori e se non fosse stato per questo, sarei rimasta qui. Forse l'avrebbe fatto anche lui, o forse ho chiuso bruscamente il discorso senza accorgermene. Mi sento improvvisamente in colpa e cerco di scorgere qualche segnale sul suo viso. Sembra tranquillo e il sorriso che mi rivolge ne è la conferma, quindi poso la mia mano sulla sua e mi lascio aiutare da lui. È strano questo contatto, la mia pelle troppo fredda a contatto con la sua troppo calda. Dura il tempo di rialzarmi ma è piacevole.

"Cosa stavate facendo là fuori?"

Harry non ha svolto bene il suo lavoro, evidentemente.

"Cose vietate ai minori di 18 anni" rispondo senza pensare a ciò che sto effettivamente dicendo e davanti a chi. Appena sento Louis ed Harry sghignazzare e la mia amica spalanca la bocca, realizzo ciò che ho detto ed avvampo immediatamente.

"Eloise!"

"Non ho riflettuto prima di parlare ed è evidente che non è così, quindi non c'è bisogno di- ah andate a farvi un brodo!"

Stanno ridendo di me e non ho il coraggio di guardare Louis in faccia. Che mi è saltato in mente?

"Ammetto che non è la realtà, anche se non mi sarebbe dispiaciuto"

So che sta scherzando e lo sta facendo solo per mettermi in imbarazzo, ma alle parole di Louis avvampo ancora di più.

"Sei fucsia El" riesce a dire tra le risate Harry.

"Okay okay, potrebbe essere interessante ma adesso a tavola"

Mimo un grazie alla mia amica mentre prendo posto e Louis fa lo stesso, sedendosi accanto a me. Non riesco a smettere di pensare alla figuraccia appena fatta e per mia fortuna il suo telefono suona. Ma contrariamente a quanto mi aspetto, osserva il mittente e lo poggia sul tavolo senza cliccare il pulsante verde.
Finge di sistemare il tovagliolo e continua a guardare verso Harry e Grace che stanno per portare le pietanze.

"Non rispondi?" non riesco a non chiederglielo quando inizia a squillare per la seconda volta, subito dopo il termine della prima.
Mi guarda un po' infastidito, e credo ce l'abbia con me che non mi faccio mai i cavoli miei, ma quando parla capisco che non è così.

"No. È Briana. E non la sopporto più"

Vorrei potergli dire che forse è urgente, che si tratta di Freddie, ma dalla sua risposta capisco che è molto più complicato di quel che penso e che se non lo fa ha un motivo ben preciso. Ed è per questo che non insisto, ma afferro la bottiglia, già stappata, di vino bianco vicino a noi e ne verso un po' nei nostri bicchieri.

"Bevi?"

Probabilmente ricorda la mia ultima esperienza alcolica al compleanno di Harry e mi affretto a chiarire che non avrà lo stesso effetto.

"Era più forte, si tratta solo di un sorso stavolta."

Sorride poco convinto e fa scontrare il suo bicchiere con il mio.

"Ai treni passati e perduti e a quelli presi"

Trovo strano questa sua affermazione ma non approfondisco.

"Ai sogni. Grandi o piccoli che siano"

Ma quando guardo i miei amici scambiarsi un tenero bacio prima di raggiungerci, capisco che in realtà avrei dovuto brindare ad un'altra unica cosa: l'amore.

Disclaimer: non intendo offendere nessuno ed i fatti sono ovviamente inventati. Sarebbero dovute passare due settimane, ma il capitolo era pronto ed avendo postato solo il prologo, non ho resistito. Quindi due giorni, anziché due settimane. Il due, per lo meno, l'ho rispettato 😅 .
Spero vi piaccia e ringrazio chiunque abbia votato / commentato nel precedente capitolo. Se vorrete lasciare un pensiero anche qui sarò felice di rispondere. ☺️
A presto, Luisa.
Ps: quanto posso amarli mentre battibeccano?
Pps: chi concorda con me sulla camicia di Harry?

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