HEADCANON JERCY

PRIMA DI INIZIARE VI INFORMO CHE NON È AMBIENTATO NEL MONDO DI RICK. È UNA AU (ALTERNATIVE UNIVERSE)
BUONA LETTURA!

Percy ama andare sullo skate, soprattutto quando il Sottomondo è quasi vuoto. Il Sottomondo è un edificio sotterraneo usato dagli adolescenti di New York per esibirsi e fare giravolte su rampe e piste contorte. Viene chiamato così perché l'atmosfera ricorda molto il Paese delle Meraviglie; il luogo ha come unica fonte di luce delle lampadine al neon nere sul soffitto e dei graffiti sulle rampe con la pittura fosforescente, in grado di brillare al buio.
Percy ci va soprattutto perché da un po' ha adocchiato un ragazzo e cerca sempre di fare bella figura. Non sa molto di lui tranne che si chiama Jason e che è veramente bellissimo. Adora vedere i suoi capelli biondi scompigliarsi quando ci passa una mano e vederlo sorridere quando parla con la sua ragazza Annabeth, lei è il motivo per cui Percy non ha mai parlato con lui.
Arrivato sul bordo della pista, Percy fa un respiro profondo e si prepara a eseguire un ollie. Mette il piede posteriore sulla coda dello skate e si lancia, spinto dall'adrenalina del momento. Sta tenendo gli occhi chiusi e quando li apre vede il cemento della pista farsi sempre più vicino e un'ondata di terrore lo avvolge completamente. Il piede anteriore scivola dalla tavola, facendo finire Percy sul pavimento della pista con un colpo violento. L'atterraggio lo lascia senza fiato, il fianco destro gli brucia terribilmente. Si mette seduto lasciandosi scappare un gemito di dolore e solo in quel momento si accorge che qualcuno si è avvicinato a lui.
Jason, inginocchiato di fianco a lui, ha un'espressione preoccupata in volto e lo stomaco di Percy fa una giravolta. Il ragazzo da vicino è ancora più spettacolare: viso perfetto, occhi blu e labbra rosee.
Jason nota che Percy non proferisce parola perciò gli chiede
-Tutto bene?- Percy annuisce in fretta e si alza.
-Hai fatto un bel volo!- esclama Jason alzandosi a sua volta -Era un ollie quello che volevi provare?-
Percy annuisce ma non ha il coraggio di fiatare. Jason si morde il labbro imbarazzato e l'altro ragazzo ci si sofferma più del dovuto, diventando bordeaux.
-Sicuro di stare bene?- chiede il biondo.
-Si si sto benissimo. Non preoccuparti Jason davvero- risponde Percy andando in iperventilazione e l'altro ragazzo aggrotta le sopracciglia.
-Come sai il mio nome? Non mi sembra ci conosciamo-
-No!- esclama Percy -No non ci conosciamo ma ehm... hai, si insomma, una faccia da Jason-
-Okay...-
-Io sono Percy!- si affretta a presentarsi -Percy Jackson-
Entrambi conoscevano il nome dell'altro, Jason infatti aveva già notato in passato Percy. Lo vedeva spesso lì al Sottomondo, talmente spesso che aveva iniziato ad andarci solo per guardarlo. Il ragazzo non sa neanche andarci sullo skate, la prima volta che lo aveva visto aveva accompagnato Annabeth.
A volte credeva, o sperava, che anche l'altro ragazzo venisse lì per vederlo ma quando ci pensava lo trovava stupido. Per quanto ci provasse però non riusciva a toglierselo dalla testa, con quei suoi capelli neri e gli occhi verdi.
Ad interrompere quella situazione imbarazzante è l'arrivo di Annabeth che grida il nome di Jason per farsi sentire. Al biondo non sfugge la smorfia sul volto di Percy e si trattiene dal ridere.
-La tua ragazza ti chiama- gli fa notare il moro.
Jason ride e scuote la testa.
-Non è la mia ragazza, solo un'amica- afferma divertito.
Percy sgrana gli occhi e boccheggia come un pesce in cerca d'aria mentre Jason si allontana.
-A domani Percy!- il diretto interessato riesce a rispondere a fatica al saluto
-A domani!-

Quando Percy torna nel suo appartamento viene subito raggiunto dalla sua coinquilina Piper che gli chiede notando un taglio sul mento
-Hai cercato di fare colpo su qualcuno?- Percy si lascia cadere sul divano.
-No...- risponde facendo finta di niente.
-È carino?- chiede Piper con un sorriso malizioso e Percy si lascia andare ad un sospiro.
-Si-

Jason si trova a casa di Annabeth, la sua migliore amica, per raccontarle l'incontro con Percy.
-All'inizio non riusciva neanche a parlarmi. Sembrava quasi come se gli mettessi paura- spiega Jason e la ragazza ride.
-Io non la chiamerei "paura"-
-No?- la ragazza scuote il capo.
-La chiamerei più "sono quasi tre mesi che ti guardo da lontano e ora che sei qui davanti a me vorrei ficcare la testa nel terreno e sparire"- quando Jason non accenna ad una reazione Annabeth sbuffa e chiede sconcertata
-Davvero non te ne sei accorto?! Vi mangiate con gli occhi da mesi!-
-Aspetta!- esclama Jason -Tu intendi dire... cioè... ne sei sicura?!-
-Stai parlando con una Chase. Io ne sono assolutamente sicura, visto che tutti i giorni mi trascini al Sottomondo usandomi come scusa-
-Che dovrei fare?- chiede Jason.
-Provaci- esclama Annabeth con sicurezza.

Dopo alcune settimane di incontri e uscite, Jason e Percy sono ormai molto affiatati. Quel giorno in particolare sono entrambi al Sottomondo e Percy sta cercando di eseguire dei trick sullo skate, senza successo. Riesce però a guadagnarsi le risate di Jason, quindi gli va più che bene.
-Ehi Superman!- lo chiama Percy raggiungendolo sulla panchina di metallo dove Jason è seduto.
-Ti sei arreso?- chiede Jason sorridendo.
-No!- nega il moro -Ho solo bisogno di riprendere fiato-
Jason gli passa una bottiglia d'acqua e Percy ne beve un lungo sorso prima di dire scoraggiato
-Non riuscirò mai a eseguire un ollie correttamente! Sono già caduto tre volte oggi, tra cui una di quelle sul sedere- Jason si morde il labbro e trova il coraggio per dire
-Forse ti serve una giusta carica- Percy lo guarda confuso e fa per chiedere qualcosa ma Jason lo anticipa e lo bacia. Dapprima un bacio casto si trasforma in un intreccio di labbra e lingua. Si baciano con foga e passione, ognuno che cerca di dominare sull'altro. Jason stringe i fianchi di Percy con le braccia e l'altro gli mette le mani fra i capelli, prolungando quella sensazione intensa e calda.
Quando i loro visi si allontanano i loro occhi si incontrano.
Percy vede degli occhi blu, ma non semplice blu. Sente l'elettricità attraverso quel blu brillante. Vede il cielo notturno illuminato da fulmini e saette.
Jason vede degli occhi verdi, ma neanche per quelli è semplice verde. Sente il sapore di acqua salata attraverso quegli occhi color verde mare. Vede il fondale del più pulito degli oceani popolato da creature marine.
Quel gioco di sguardi dura per quelli che sembrano secoli, ma Percy brama le labbra del ragazzo davanti a lui e le preme di nuovo contro le sue.
Sentono con le bocche quello che hanno sentito prima con gli occhi. Le labbra di Jason provocano scariche elettriche. Le labbra di Percy sanno di acqua salata.
È iniziata una tempesta in cielo e in mare. Percy e Jason ne sono i protagonisti.

SPAZIO PER ME
OKAY FORSE HO UN PO' ESAGERATO MA LE PAROLE SCORREVANO E IO NON RIUSCIVO A FERMARMI😂😂😂
CREDO CHE INIZIERÒ A SHIPPARLI!!😍😍😍

- IL SOTTOMONDO NON È UN'AMBIENTAZIONE INVENTATA DA ME MA HO PRESO ISPIRAZIONE DA "IL MIO SPLENDIDO MIGLIORE AMICO" -

CHE NE PENSATE DI QUESTO MEGA CAPITOLO?

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