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Un paio di giorni dopo, Namjoon osservò infastidito Jungkook e Hoseok che correvano e giocavano con l'aria mentre Jimin sedeva goffamente accanto a Seokjin e Yoongi, che parlavano a voce bassa con lo sguardo occasionale verso i due delulus che suonavano.

Namjoon si guardò le mani e lasciò vagare la mente. Taehyung era uno dei suoi amici più cari e gli mancava moltissimo. La vista del corpo spezzato e sanguinante del secondo più giovane che riposava nell'abbraccio lamentoso di Jungkook lo avrebbe perseguitato per sempre per il resto della sua vita.

Il fatto era che non era che Namjoon non volesse che Taehyung fosse vivo perché, che ci crediate o no, lo faceva. Oh, come avrebbe voluto dare a Taehyung un ultimo abbraccio. Namjoon voleva così tanto essere in grado di ridere e sorridere alla linea completa di maknae che correva per il dormitorio, causando scompiglio e malizia. Ma soprattutto, gli mancava quel sorriso enorme, luminoso, rettangolare che poteva illuminare un'intera stanza e curare la tristezza di chiunque. Era (uno dei) sorrisi preferiti di Namjoon (secondo a quello di Jimin), e onestamente Namjoon non sapeva come fosse sopravvissuto così a lungo senza di esso.

Gli occhi del leader si spostarono consapevolmente su quelli di Jimin, che lo stava già fissando e distolse lo sguardo imbarazzato quando incrociò gli occhi di Namjoon. Namjoon arrossì e si voltò. In momenti come questi, in cui Namjoon e Jimin sentivano di poter parlare solo tra loro, erano i più difficili.

Ma almeno li ha aiutati a scoprire i loro sentimenti reciproci.

"Namjoon?" Namjoon guardò in alto e fu accolto dalla presenza del suo manager.

"Oh! Ciao, Hyung," Namjoon si costrinse a sorridere.

"Joon, vieni a fare una passeggiata con me", ha detto il manager Sejin poco prima di girare sui tacchi ed uscire dalla sala prove. Namjoon sbatté le palpebre un paio di volte confuso prima di guardare in direzione di Jimin per un secondo e correre dietro a Sejin.

"Avevi bisogno di qualcosa, Hyung?" chiese Namjoon quando si trovarono in un corridoio abbastanza lontano dalla sala prove.

"Namjoon, cosa sta succedendo a voi ragazzi? Non c'è stato altro che tensione intorno a voi da un po' di tempo ormai". Il capo sospirò e si sedette per terra, appoggiandosi al muro. Il manager ha seguito il suo esempio.

"Beh, uh, parecchio tempo fa, Jungkook è venuto da noi una mattina e lui... .-ci ha affermato di poter vedere Taehyung. Gli occhi di Sejin si spalancarono e fissò Namjoon scioccato. "Si lo so. Sembrava pazzo. Ha anche coinvolto la maggior parte degli altri membri, ma io e Jimin non l'abbiamo fatto".

"Fai . . . Credi che abbia le allucinazioni?" chiese esitante Sejin. Namjoon sospirò di nuovo e si prese la testa tra le mani.

«Io... non lo so! Voglio dire, lo facevo, ma recentemente ho pensato . . . W-E se dicesse la verità?" Sejin tace e guarda dritto davanti a sé, immerso nei suoi pensieri. C'era una grande possibilità che Jungkook e gli altri stessero dicendo la verità. Ma era anche una possibilità che Jungkook non sapesse di essere falso e che il resto lo stesse solo seguendo per renderlo felice.

"Ti dirò una cosa", iniziò Sejin, "Andrò a Jeongguk e vedrò se c'è un modo per "vedere" di nuovo Taehyung. E se è vero, te lo dico io, e viceversa. Sai che non ti mentirò mai". Namjoon pensò attentamente. C'era la possibilità che Sejin fosse coinvolto nel possibile piano di Jungkook, ma c'era una possibilità ancora più grande che il manager di Namjoon volesse solo aiutarlo.

Namjoon annuì esitante. "Va bene, Hyung. Per favore, torna subito quando lo scoprirai.

"Va bene."

***

"È vero."

Gli occhi di Namjoon si alzarono e si arrampicò goffamente al suo tatto. "C-cosa?!"

"Lo-lo so, sembra pazzesco, ma come se mi avessero fatto ripetere una frase tre volte, e poi potevo vederlo. Non riuscivo a crederci anch'io!"

Il rapper più giovane sospirò e si guardò le mani. "Va bene, lo farò." Sejin sorrise prima di riportare Namjoon nella sala prove.

"Ehi ragazzi, Namjoon è pronto per vedere Taehyung", ha detto Sejin una volta raggiunta la loro destinazione. Namjoon annuì timidamente in segno di affermazione da dietro di lui.

"Che cosa?!" Namjoon si voltò bruscamente e incontrò un fumante Jimin.

"Jimin, io..."

"Namjoon, ti unisci a loro?" Namjoon si fece avanti alla vista dell'espressione ferita di Jimin. "Io... anche tu mi lascerai."

"No, Jimin, io..."

"Lui non è qui! Taehyung è morto..." Namjoon si avvicinò e sbatté le labbra sui più giovani, facendolo tacere. Gli occhi di Jimin si spalancarono per la sorpresa prima di chiuderli lentamente e ricambiare il bacio appassionato. Namjoon si staccò presto e afferrò dolcemente il viso di Jimin con entrambe le mani. Jimin distolse lo sguardo imbarazzato.

"Guardami." Gli occhi di Jimin tornarono obbedienti a quelli di Namjoon. "Baby, non ho intenzione di lasciarti." Jimin deglutì.

"Ma-"

"Amore, lo farò. Non devi; nessuno ti obbliga". Jimin rimase in silenzio. "Non ho intenzione di lasciarti, amore. Non ti includerò nelle cose o non ti butterò tutto in faccia, va bene piccola?" Jimin annuì inconsciamente; il potere che Namjoon aveva su Jimin era come un alfa e il suo omega.

Namjoon lasciò la faccia di Jimin e si voltò verso Jungkook e gli altri, ignorando lo shock sui loro volti.

"Va bene, sono pronto."

E Namjoon poté rivedere Taehyung.

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