Capitolo XIII: Un'amicizia inaspettata

Capitolo XIII: Un'amicizia inaspettata

Una sera di alcuni giorni dopo, Leilani stava facendo shopping nel prestigioso centro commerciale Ala Moana di Honolulu: suo padre avrebbe compiuto sessantacinque anni di lì a pochi giorni, e lei desiderava regalargli una bella cintura di cuoio italiano, mentre sua madre l'aveva incaricata di procurarle un portafogli nuovo; così, si era recata alla Bottega Veneta, che vendeva il meglio della produzione italiana del settore, ed aveva trovato entrambi gli articoli. Passando davanti alla vetrina di Victoria's Secret, venne attratta da una romantica camicia da notte in seta e pizzo e si fermò ad ammirarla; costava un occhio della testa, ma ne sarebbe valsa la pena, se non altro per vedere l'espressione di Steve quando l'avesse indossata... il tempo perché lui gliela togliesse, naturalmente. Stava valutando se entrare ad acquistarla o meno, quando si sentì chiamare

"Leilani, Leilani!"

Si voltò e vide Grace, la figlia di Danny, avvicinarsi in compagnia di una bella donna bruna elegantemente vestita, chiaramente sua madre. Stette attenta a non cambiare espressione: sapendo quanto aveva fatto soffrire il suo amico, nutriva qualche pregiudizio nei confronti di Rachel. Tuttavia, chi era lei per giudicare?

"Grace! Ciao", la salutò Leilani sorridendo. Grace si voltò verso la madre e tutta compita le disse:

"Mamma, questa è la signorina Leilani Rivelli, collega di papà. Leilani, questa è mia mamma."

La bella donna bruna allungò sorridendo una mano:

"Rachel Edwards", si presentò, "Piacere di conoscerla, signorina Rivelli, mia figlia mi ha parlato di lei."

Parlò in puro accento di Oxford, e Leilani ricordò che Danny le aveva detto che l'ex moglie era di origine britannica.

"Piacere mio, signora Edwards", rispose, stringendole la mano, "Anche sua figlia mi ha parlato di lei."

"Dai, andiamo a prendere un gelato insieme?", le invitò Grace, a cui non pareva vero di vedere assieme due delle tre donne che erano le sue eroine.

"Non so se la signorina Rivelli ha tempo...", obiettò Rachel, un po' imbarazzata.

"Se ha tempo lei, signora Edwards, sarò felice di sedermi davanti ad un bel gelato, col caldo di oggi ci vuole proprio", dichiarò Leilani sorridendo, non volendo deludere le aspettative di Grace.

"Oh la prego, mi chiami Rachel", disse l'altra donna, decidendo all'istante che la collega del marito le piaceva.

Da parte sua, Leilani cominciò a pensare che forse l'ex moglie di Danny non era poi tanto male.

"Allora io sono Leilani", la ricambiò, mentre si incamminavano verso la vicina gelateria. Trovarono posto ad un tavolino e si sedettero; venne subito una cameriera a portar loro la lista delle specialità. Grace scelse gelato al cioccolato, com'era prevedibile, mentre Rachel optò per una coppa con gelati misti alla frutta, e Leilani un misto alle creme. In attesa che arrivassero le loro ordinazioni, Rachel si rivolse a Leilani:

"Grace mi ha parlato di un dolce tipico hawaiano chiamato kulolo. Ho cercato la ricetta in internet e ho provato a farlo, ma mia figlia dice che è diverso da quello che fai tu."

Decisamente, Rachel non era per niente male, pensò Leilani.

"Ho un ingrediente segreto", le confidò con un'aria misteriosa che fece ridere la bambina, "ma, dato che sei tu a chiedermelo per poterlo fare tal quale alla mia giovane amica Grace, te lo svelerò: ci metto un pizzico di cannella, un pizzico abbondante."

"Grazie per aver condiviso il tuo segreto con me", le sorrise Rachel, pensando d'aver trovato conferma alla sua prima impressione di Leilani, "Ti farò sapere appena mi capita di rifarlo."

Arrivarono i loro gelati e cominciarono a mangiare con gusto la fresca pietanza. Chiacchierarono piacevolmente per tutto il tempo, con Grace che era entusiasta di vedere sua madre e Leilani così bene assieme.

Alla fine, Rachel insistette per essere lei a pagare tutte e tre le consumazioni.

"La prossima volta offrirai tu", disse, lì per lì senza rendersi conto di star dando per scontato che si sarebbero riviste.

"Ne sarò felice", disse Leilani, "Chiamami, qualche volta", aggiunse, mandando definitivamente a farsi benedire i pregiudizi che aveva avuto nei confronti dell'ex moglie del suo amico, "Questo è il mio telefono."

Le diede il numero di cellulare, e Rachel ricambiò dandole il proprio.

Fu così che tra le due donne scattò un'amicizia inaspettata, ma che il tempo avrebbe ben presto rivelato genuina.

OOO

Il mattino seguente, Leilani pensò bene di raccontare a Danny il suo incontro a sorpresa con Grace e Rachel all'Ala Moana: non aveva infatti alcun senso tenerglielo nascosto, dopotutto non c'era niente di disdicevole in ciò, ed inoltre la figlia gli avrebbe ben presto spiattellato tutto.

Danny si sentì intrigato dalla novità:

"Sul serio hai fatto amicizia con la mia ex?", fece, incrociando le braccia sul petto muscoloso in un gesto che gli era tipico, "E come ti è sembrata?"

"Simpatica", rispose sinceramente Leilani, "e disponibile. Dopo pochi minuti stavamo parlando di questo e di quello come se ci conoscessimo da anni. Ci siamo scambiate i numeri di telefono, ed è probabile che ci rivedremo."

"Beh, mi fa piacere che Rachel abbia trovato un'amica", dichiarò il detective, "Tempo fa mi ha detto che aveva difficoltà a stringere nuove amicizie, qui. Stan è sempre in giro per il mondo e quando viene a casa non ha molta voglia di fare vita mondana, così da presentarle i propri amici, mentre i vicini sono tutti dei gran spocchiosi", le sorrise, "Inoltre, sono contento che l'amica in questione sia tu, sei una persona fantastica e lo è anche Rachel: sono sicuro che in breve diventerete amiche sul serio."

Il tono con cui parlò di Rachel disse a Leilani che ci teneva ancora molto, all'ex moglie; l'aveva sempre sospettato, ma ora ne aveva la prova.

OOO

Alcuni giorni dopo, Rachel telefonò a Leilani mentre stava rientrando a casa dal lavoro:

"Scusa se ti disturbo, ma volevo chiederti un consiglio..."

"Nessun disturbo", rispose l'esperta di informatica nel bluetooth, "Sarò lieta di aiutarti, se posso."

"Ho sentito parlare di un massaggio hawaiano chiamato lomi lomi nui, ma nel centro estetico che frequento non lo fanno: sai dirmi dove posso andare?"

Leilani sorrise:

"Ho il posto giusto per te", rispose, "Conosco un beauty center dove lo fanno. Anzi, siccome ne ho voglia anch'io, che ne dici se prenoto per tutte e due? Basta che mi dici una sera che sei libera."

"Va bene qualsiasi sera, non ho impegni particolari..."

La sua dichiarazione confermò a Leilani quanto le aveva detto Danny sul fatto che Rachel non aveva amici, a Oahu.

"Benissimo", disse, "allora chiamo Steffy e sento cosa mi dice, poi ti faccio sapere."

Dopo aver riattaccato, Leilani cercò in rubrica il numero all'istituto di bellezza della sua estetista e fissò un appuntamento di lì a due giorni, il venerdì sera. Poi richiamò Rachel e le comunicò l'orario e l'indirizzo; si salutarono con l'intesa di trovarsi direttamente da Steffy.

OOO

"Vado con Rachel a farci fare un massaggio", annunciò Leilani a Danny la mattina dopo al lavoro.

"Di che tipo?", domandò incuriosito Steve, anche lui presente.

"Lomi lomi nui", rispose la giovane donna. Vedendo Danny assumere un'aria smarrita, spiegò, "Si tratta di un massaggio tipicamente hawaiano, molto rilassante."

"Sì, ti fa star benissimo", confermò Steve, "Dovresti provare anche tu, qualche volta."

"Beh, ci penserò", rispose il detective, senza sbilanciarsi, "Intanto divertitevi, tu e Rachel..."

Poco dopo, Steve si affacciò sulla plancia dell'Enterprise dove frattanto Leilani stava provvedendo ad avviare tutti i computer, tranne il server che rimaneva perennemente acceso.

"Mi sembra che Danny sia contento che tu frequenti la sua ex", osservò. Leilani annuì:

"Sì, me l'ha detto fin da subito. Rachel non è riuscita a farsi degli amici, da quando è venuta a Oahu, così a Danny fa piacere che abbia trovato me."

"Anche a me", affermò Steve, "Mi è sembrata una brava persona, quando l'ho conosciuta. Si è data molto da fare per aiutarci."

Si riferiva ad un caso che avevano seguito, riguardante una rapina milionaria di diamanti, poche settimane prima dell'arrivo di Leilani nella Five-0, quando avevano dovuto sorvegliare una villa proprio da quella dove abitavano Rachel e Grace; dapprincipio, poiché era in lite con Danny, Rachel li aveva trattati con freddezza, ma poi quando Danny si era trovato in difficoltà non aveva esitato ad intervenire, distogliendo l'attenzione dei sospettati con un diversivo e dimostrando un notevole coraggio. In seguito a quell'episodio, lei e l'ex marito si erano riappacificati ed avevano ricominciato a parlarsi civilmente, anzi addirittura con un certo calore, aveva notato Steve. Tuttavia le cose non erano andate più in là di così.

"Sì, Danny me l'ha raccontato, dopo che gli ho detto che l'avevo incontrata", confermò Leilani, controllando il programma di pulizia antivirus che il server lanciava automaticamente ogni due ore, "Ti confesso che avevo delle riserve, nei confronti di Rachel, sai, per via di Danny, ma ho cambiato idea quasi subito."

Steve annuì, poi le fece un cenno di saluto ed andò nel proprio ufficio.

OOO

Leilani e Rachel si incontrarono come d'accordo nell'atrio dello Steffy's Traditional Hawaiian Beauty, dalle parti di Waikiki. Entrarono in due salette separate; Leilani aveva chiesto alla titolare di occuparsi personalmente di Rachel, mentre lei veniva trattata da un altro massaggiatore.

Finito il massaggio, le due donne in accappatoio vennero accompagnate in un'altra saletta, dove furono invitate a sdraiarsi su delle chaise longue a riposare una mezz'ora, prima di rivestirsi.

"Santo cielo", commentò Rachel, "Steffy mi ha letteralmente smontata e rimontata!"

Leilani rise di cuore:

"È proprio l'effetto che fa il lomi lomi nui! Non ti senti divinamente bene, adesso?"

"Sì, è vero", ammise l'altra donna, ridendo a sua volta, "Solo che non me l'aspettavo."

"Vedrai domani", le anticipò Leilani, "Starai ancor meglio."

Più tardi, dato l'orario, andarono a prendere un aperitivo in un localino affacciato sulla celebre spiaggia di Waikiki, da cui ammirarono uno scenografico tramonto.

"Sai, a volte non riesco ancora a capacitarmi di vivere alle Hawaii", Rachel confidò alla sua nuova amica, "Mi sembra di stare in paradiso."

"Di certo è il più bel posto sulla Terra", affermò Leilani, che andava molto fiera della sua patria, "Un clima straordinariamente mite tutto l'anno, una natura spettacolare, spiagge meravigliose, un mare fantastico, niente inquinamento, e un modo di vivere molto più rilassato che sul continente. Io ho vissuto per anni a Los Angeles, in confronto a qui è una bolgia."

"Sì, hai ragione", confermò Rachel, "Non credo che mi muoverò più da qui. Grace si trova benissimo, si è fatta un bel giro di amicizie... qualche volta va a dormire da un'amichetta, oppure una di loro viene da noi a dormire, in questo modo si sentono già grandicelle..."

"Lo facevo anch'io, alla sua età."

"Sì, anch'io..."

Chiacchierarono del più e del meno per un po', poi si congedarono, dato che Rachel aveva detto alla babysitter che sarebbe tornata per le sette.

OOO

Una decina di giorni dopo, le due donne si rividero, stavolta con Grace: Rachel aveva nuovamente chiesto un consiglio a Leilani, inerente ad un posto dove trovare un costume hawaiano per la figlia. La maga del computer l'aveva indirizzata ad un negozio di sua fiducia, dove sapeva che trattavano veri costumi hawaiani e non imitazioni per turisti ingenui, e dove praticavano prezzi equi. Poiché si era trovata benissimo, qualche giorno dopo, per ringraziarla, Rachel l'aveva invitata a cena da lei e Grace, e Leilani era stata lieta di accettare; ebbe così modo di vedere la spettacolare villa in cui madre e figlia vivevano assieme al nuovo marito di Rachel, che naturalmente non c'era, trovandosi in viaggio d'affari in Sudamerica. Dopo che Grace fu andata a letto, le due donne rimasero a chiacchierare sulla veranda vista mare, sorbendo un drink poco alcolico, ricetta personale della padrona di casa, che si dilettava nella preparazione di cocktail.

"Cosa pensi di Danny?", chiese Rachel di punto in bianco. Leilani si era aspettata che, prima o poi, quella domanda sarebbe saltata fuori.

"È un uomo fantastico", disse in tutta sincerità, "Se non mi fossi innamorata di Steve, avrei potuto facilmente innamorarmi di lui."

Anche se era la pura verità, lo disse con intento leggermente provocatorio: voleva sapere cosa lei pensava dell'ex marito.

Evitò di guardare Rachel, limitandosi ad osservarla di sottecchi; la udì sospirare.

"Hai ragione, è davvero un uomo fantastico", ammise Rachel a bassa voce; in essa c'era una nota di nostalgia, "A volte mi domando..."

S'interruppe; Leilani notò che si stava tormentando la fede matrimoniale, girandola e rigirandola sul dito, ed attese qualche secondo prima di esortarla a proseguire:

"A volte ti domandi cosa, Rachel?"

"Perché l'ho lasciato!", proruppe l'altra donna, poi scosse la testa, "No, in realtà lo so benissimo: non sopportavo più l'ansia e la preoccupazione che il suo lavoro di poliziotto mi davano ogni giorno. I miei nervi non hanno più retto, così me ne sono andata. L'ho abbandonato. All'inizio ho dato tutta la colpa a lui, ma col tempo... Col tempo ho capito che anch'io avevo le mie responsabilità. Dopotutto, quando l'ho sposato sapevo benissimo quale fosse il suo mestiere."

S'interruppe, piuttosto sorpresa di essersi lasciata andare così tanto con una persona che, dopotutto, conosceva ancora poco; ma il suo riserbo, così tipicamente britannico, era andato in frantumi di fronte al calore autentico dell'amicizia offertale da Leilani, un'amicizia che percepiva genuina e disinteressata. Santi numi, quanto tempo era che non si confidava con un'amica? Non si era accorta della pressione che si portava dentro fin quando non era scoppiata.

"Potevi chiedergli di cambiar lavoro", osservò Leilani pacatamente.

"Non avrei potuto", rispose Rachel, "Fare lo sbirro è la sua ragione di vita..."

"No, la sua ragione di vita è Grace", la contraddisse Leilani con lo stesso tono quieto di prima. Rachel aggrottò la fronte, riflettendo sull'affermazione dell'amica.

"Sì, è vero", ammise, "ma combattere il crimine è come una missione, per lui. Sapevo allora e so adesso che non avrei mai potuto chiedergli di rinunciarci. Se non sono riuscita ad adattarmi, è solo colpa mia. Così, ho rinunciato io", fece una pausa, durante la quale sorseggiò la sua bevanda, poi riprese, "Qualche mese dopo ho incontrato Stan. Bello, affascinante, colto, ricco sfondato. Si innamorò di me in un istante, e io gli diedi retta. Dopo due mesi mi chiese di sposarlo e di venire a vivere con lui alle Hawaii. Non accettai subito, era troppo affrettato. Ma quando tornò alla carica, qualche settimana dopo, non riuscii a dire di no. Così venni qui con Grace. È un posto fantastico dove vivere. E Stan è un uomo veramente stupendo, premuroso, generoso, affettuosissimo...mi tratta come una regina, e Grace come una principessa...Non potrei chiedere di meglio."

"Come mai sento un ma seguire tutte queste lodi?", domandò Leilani sottovoce. Rachel abbassò la testa in atteggiamento quasi vergognoso.

"Non sono innamorata di lui", confessò, "Oh, all'inizio credevo di sì... e infatti gli voglio molto bene, ma... non ha niente a che fare con l'amore."

"E allora perché stai con lui?"

"Perché continuo a sperare di potermi innamorare di lui", rispose l'altra a voce bassissima, "Se lo merita."

"Non ne dubito... ma non si può amare a comando", osservò Leilani, ripensando a quando aveva desiderato la stessa cosa, solo pochi mesi prima, credendo che Steve non provasse altro che stima ed amicizia per lei.

Rachel si asciugò una lacrima furtiva e sospirò.

"Scusami, Leilani", disse, sforzandosi di render ferma la voce, "non volevo infastidirti coi miei problemi sentimentali."

"Nessun fastidio, Rachel", la rassicurò Leilani, "Sono onorata che tu abbia voluto confidarti con me."

"Non dirai niente a Danny, vero?", le domandò Rachel ansiosamente, "Non voglio che si faccia strane idee, o che si preoccupi per me..."

"Non ho l'abitudine di spifferare le confidenze di un amico ad un altro amico", rispose Leilani, "Stai tranquilla."

Sollevata, la padrona di casa le sorrise. Finirono di bere, poi Leilani si congedò per tornare a casa.

OOO

Trascorsero alcune settimane; Rachel telefonò una volta a Leilani per dirle d'aver fatto il kulolo con l'aggiunta della cannella come da lei suggerito, e che Grace ne era stata completamente soddisfatta; poi una volta portarono la bambina al luna park, dove anche loro si divertirono come pazze, ed un'altra volta decisero di andare a cena insieme loro due sole, un venerdì sera.

Scelsero un locale informale dove si gustava dell'ottimo sushi, preparato con pesce pescato il giorno stesso, ed altre specialità giapponesi. Qualche bicchierino di sakè sciolse le loro lingue.

"Ti va di raccontarmi di te e di Steve?", domandò Rachel.

"Credo di essermi innamorata di lui quasi fin dall'inizio", ammise Leilani, "ma poiché è il mio diretto superiore, ho cercato di dominare i miei sentimenti per lui. Sai, non sarebbe regolare: nell'FBI, in polizia e anche nelle forze armate è vietato fraternizzare, all'interno di una catena di comando o di una stessa unità di lavoro. Ma la Five-0 non è niente di tutto questo, fortunatamente, e quello che è consentito o proibito lo stabilisce unicamente Steve."

Proseguì raccontando di come Steve avesse involontariamente origliato mentre lei parlava con Danny, con quanto era seguito.

Poi fu la volta di Rachel di lasciarsi andare ad altre confidenze su Danny:

"Sai, mi ha colpito subito, non appena l'ho conosciuto. Per avere una scusa per rivederlo, ho inventato che non sapevo guidare a destra – nel Regno Unito si guida a sinistra – e lui si è offerto di insegnarmi. Sempre il perfetto cavaliere... Mi ha baciata solo alla terza uscita. Alla quarta l'ho invitato a casa mia e l'ho sedotto. Gli sono saltata letteralmente addosso, se fosse stato per lui chissà quanto ancora ci avrebbe messo... Comunque, una volta senza vestiti si è dato parecchio da fare..."

Le due donne sghignazzarono come adolescenti, ma una volta passato il momento ilare, Rachel si fece malinconica. Leilani se n'accorse.

"Sei ancora innamorata di Danny?", le domandò a bruciapelo.

"Non lo so", mormorò Rachel, "Proprio non lo so..."

"Sì che lo sai", la contraddisse l'amica, "solo, non sei ancora pronta ad ammetterlo."

Rachel aprì bocca per protestare, ma incontrò lo sguardo franco di Leilani e si bloccò.

"Non voglio pensarci, adesso", dichiarò, a disagio, "Ti spiace se cambiamo discorso?"

"Sì che mi spiace, ma non voglio obbligarti, ci mancherebbe", rispose l'altra, sorridendole con comprensione, "Ti va di prendere quel dolce di riso...?"

Sollevata, e grata all'amica per averla accontentata, Rachel disse di sì. Finita la cena, passeggiarono un poco sul lungomare, divertendosi ad osservare la variegata fauna umana che si aggirava per il luogo, ed infine si salutarono, dichiarandosi entrambe soddisfatte della bella serata.

"Era moltissimo tempo che non facevo un'uscita così", rivelò Rachel, "Grazie per essere mia amica, Leilani."

"Non è difficile essere tua amica, Rachel", dichiarò la maga del computer, sinceramente, "Sei una persona deliziosa. Capisco perché Danny non riesce a dimenticarti."

La buttò lì apparentemente in modo fortuito, ma la verità era che aveva deciso di fare di tutto per rimettere insieme Danny e Rachel: adesso che era amica di entrambi, voleva vederli felici, e la felicità di ciascuno, che lo ammettessero o meno, stava nell'altro.

"Dici davvero?", mormorò l'altra, in tono emozionato, "Mi pensa ancora?"

"Ehm, non posso esserne sicura", borbottò Leilani, fingendo di rimangiarsi tutto, come pentendosi di essersi lasciata scappare un segreto di Danny, "Diciamo che è la mia impressione."

Rachel annuì e salì in macchina – una prestigiosa berlina della Mercedes – con aria molto pensierosa. Leilani si complimentò con se stessa per essere riuscita a metterle la pulce nell'orecchio. Prossimo passo: metterne una anche a Danny.

OOO

Lo fece lunedì al lavoro, quando trovò il modo di parlare da sola con Danny.

"Sai, Rachel ed io siamo andati a mangiare giapponese, venerdì sera", cominciò in tono fintamente casuale, "Mi ha raccontato di come vi siete conosciuti."

"Sul serio?", fece lui, incerto di come prendere la notizia: sapeva bene come le donne riescono a parlare in modo molto spinto, tra di loro, "E... cosa ti ha detto?"

"Che ha finto di non saper guidare a destra pur di poterti rivedere", rispose Leilani, percependo il suo imbarazzo e sentendosene divertita, ma nascondendolo accuratamente, "Mi è sembrato che ripensasse alla faccenda con una certa dose di nostalgia."

"Ah sì...?"

"Già. Secondo me, ti pensa ancora..."

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