37.
Harry si sentiva pervadere da una meravigliosa eccitazione.
A fatica riuscì a conquistare l'autocontrollo necessario per entrare nell'atrio della Q2RV con atteggiamento composto e dignitoso.
Ovviamente, già lo conoscevano di vista per via del documentario.
Un uomo alla reception si offrì subito di accompagnarlo alla sala riunioni dove Louis e tutti i dirigenti della stazione televisiva lo stavano aspettando.
La sala riunioni sembrava affollata solo da uomini di una certa età, che si alzarono all' unisono appena Harry fece il suo ingresso.
Louis avanzò per salutarlo con aria tranquilla come se non stesse accadendo nulla di strano.
Con un completo grigio in tre pezzi dal taglio impeccabile spiccava per classe ed eleganza tra i vari dirigenti e comunque, a parte l'abbigliamento, era il tipo che si sarebbe distinto in qualunque ambito.
Era un lupo solitario che incuteva rispetto e timore.
"Signor Styles..." esordì stringendogli la mano in una presa calda, forte e possessiva.
In netto contrasto, gli occhi esprimevano un freddo autocontrollo che non tradiva nulla dei suoi pensieri o sentimenti, ma sulle sue labbra affiorò l'ombra di un sorriso quando gli disse:
" Spero che il tuo viaggio in auto sia stato piacevole."
" Payton, come tu sai, è molto affidabile " rispose lui asciutto sperando di riuscire a frenare l'improvviso rossore che si sentiva salire alle guance.
Louis faticava a trattenere una risata.
"È sempre più raro trovare una persona affidabile di questi tempi " commentò con uno sguardo allusivo. "La coerenza è una delle qualità che ammiro maggiormente."
"Non quando riguarda qualcosa di negativo, come gli indici di ascolto della Q2RV."
Quella affermazione lo scosse, facendolo tornare serio.
"Naturalmente" convenne lasciandogli la mano per prendergli con delicatezza il gomito. " Passiamo subito al lavoro."
Lo pilotò alla poltrona che gli era stata riservata alla destra del suo posto a capotavola.
Lo fece accomodare, poi con un gesto autorizzò tutti i presenti a sedersi e infine si rivolse all'assemblea in tono secco e conciso.
" Il signor Styles, come tutti sapete, assume da oggi la carica di amministratore delegato. Mi aspetto da parte vostra una completa disponibilità a fornire qualsiasi informazione che lui possa richiedere e a seguire qualunque direttiva decida di impartire. I nostri indici di ascolto, non è una novità, lasciano molto a desiderare. Non sprecherò tempo nelle presentazioni. Quelli di voi che non conoscono ancora il signor Styles possono presentarsi a lui subito dopo la riunione. Confido nel vostro impegno di squadra per raggiungere gli obiettivi a cui tutti aspiriamo."
Si rivolse a Harry con un mezzo sorriso di incoraggiamento.
"E ora sono sicuro che il signor Styles vorrà dirvi qualche parola...prego."
" Grazie, signor Tomlinson. "
Louis sedette e Harry si alzò in piedi.
Fu lieto di vedere due donne giovani sedute all'altro capo del tavolo: lo facevano sentire meno isolato in quel gruppo costituito prevalentemente da uomini di una certa età.
Aveva bisogno di raccogliere tutte le sue forze per iniziare il suo discorso, poiché era certo che Louis non sarebbe stato più così rilassato e compiacente una volta udito quello che lui aveva da dire.
Gli occhi dei presenti si puntarono su di lui.
Per esperienza Harry sapeva che la gente oppone sempre una certa resistenza ai cambiamenti perché danno un senso di confusione e di insicurezza, quindi doveva assolutamente infondere loro la speranza in qualcosa di migliore e convincerli a essere più flessibili nel loro modo di pensare.
Rivolse un sorriso cordiale a tutti.
Era importante avere la loro collaborazione e lealtà.
Chi non risica non rosica, pensò e si lanciò nel discorso.
" Permettetemi, per illustrarvi la situazione della nostra stazione televisiva, di rifarmi a un evento storico" esordì.
Riuscì a catturare l'attenzione dei presenti.
" Quasi seicento anni fa, nel giorno di San Crispino, venne combattuta la storica battaglia di Agincourt " spiegò con semplicità, poi passò al nocciolo della questione.
" Non è esagerato affermare che la Q2RV si trova nella stessa difficile situazione degli inglesi assediati dal potente esercito francese sulla piana di Agincourt. Le prospettive di un ribaltamento della situazione non erano affatto buone e per riuscirci fu necessario molto coraggio, forza d'animo e l'assoluta convinzione che ogni alternativa era inaccettabile."
Negli occhi degli astanti balenò un lampo di interesse.
Harry trasse un rapido respiro.
" Quindi ho intenzione di farvi la stessa offerta che il re Enrico V fece alle sue truppe. Se non avete abbastanza fegato per la battaglia che ci aspetta, se preferite abbandonare subito, fate pure. La decisione più difficile è rimanere, disse Enrico V, perché vi prometto solo lacrime sudore e sangue. Personalmente posso dirvi che sarò sempre a vostra disposizione ventiquattr'ore al giorno in questa nostra battaglia, ma fino a che gli indici di ascolto non avranno raggiunto un livello accettabile mi aspetto lo stesso impegno da tutti voi. Quindi, per favore, chi tra voi preferisce intraprendere un'altra strada lo faccia adesso. Visto quello che ci attende, nessuno potrà biasimarlo."
Ormai aveva conquistato la loro totale attenzione.
Nessuno si mosse, non batterono ciglio nè guardarono Louis per capire che cosa stesse pensando.
Nemmeno Harry osò farlo.
Lasciò passare qualche secondo, poi sorrise per allentare la tensione.
" Anch'io sono convinto che la decisione giusta sia restare.
Tuttavia non sarà facile poiché il problema che abbiamo qui non può essere risolto con qualche aggiustamento. Ci hanno provato più volte, ma è stato inutile. C'è bisogno di un attacco frontale, di idee rivoluzionarie.
Inizierò dandovi qualche idea sul mio piano per alzare gli indici di ascolto poi vi chiederò di..."
" Potrei interromperti per un momento, signor Styles?" intervenne Louis con voce tagliente.
Ecco la resa dei conti, pensò Harry con una stretta al cuore.
Buon Natale a tutti 💕💕💕💕
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