Hattori, sei papà!

-Spiegami che sta succedendo a Kazuha!

Heiji sbatté con propria grazia il suo pugno sulla scrivania di Shinichi in casa Kudo.

Il detective dell'Est sobbalzò, mentre la cugina, intenta a leggere un libro, sbraitò:

-Per l'Angelo, Hattori! Un po' di calma e tranquillità no?!

Heiji la ignorò, tornando a guardare Shinichi, pretendendo tutte le risposte. Shinichi alzò un sopracciglio, guardandolo con aria scettica.

-Amico, che succede?

-Kazuha si comporta in modo strano con me... Io... non lo so! Credevo di piacerle! E' passato praticamente un anno da quando ci siamo messi assieme... Ma da tre giorni si comporta in modo strano!

-Hai per caso fatto male qualche mossa sbagliata in quella camera d'hotel che avete prenotato, sporcaccione?- Shinichi ridacchiò, appoggiando il mento sulla mano destra.

Hattori si sentì arrossire fino alla punta delle orecchie, sentendo la strana ed improvvisa voglia di stritolare quel tonno.

Fu Sarah ad andare in suo soccorso, alzandosi e menando uno scappellotto dietro la nuca al cugino, facendolo fare testa e scrivania.

Il rumore fu abbastanza forte e secco, ma mai come l'urlo di Shinichi.

-Ma sei tutta scema?!- Sbraitò- Conan sta dormendo!

-PORCO INFAME!- Urlò la strega in risposta- UN PO' PIU' DI TATTO NO?!

-LUI MI HA CHIESTO UN PARERE, ED IO GLI HO RISPOSTO!

-SEI DISGUSTOSO!

-E TU SEI ODIOSA! NON AVRAI MAI UN MARITO CON LA DELICATEZZA CHE TI RITROVI!

-Ragazzi...- Tentennò Heiji.

-COME, PREGO!?

Shinichi farfugliò delle scuse, guardando l'espressione di dolore mal celata dalla cugina che non sembrò accettarle, prendendo il suo libro ed andandosene chiudendo la porta con fin troppa foga.

Heiji rivolse uno sguardo confuso a Shinichi.

-Piantala.- Disse quello in risposta- Anche tu e Kazuha litigate così. Ad ogni modo... Che intendi dire con il fatto che Kazuha si comporta in modo strano?

-Da un po' sembra sempre più persa nel suo mondo, è distaccata e... sperduta, ecco. E inoltre non vuole tornare ad Osaka. Dice che sta pensando di trasferirsi qui.

-Per tutti i tonni!- Esclamò il detective dell'Est, sinceramente stupito per quello che gli aveva raccontato Heiji- E tu? Cosa hai risposto?

-Beh... Ecco...

C'era da dire che urlare contro Kazuha non era stata la cosa migliore. Lei gli aveva rinfacciato che a lui non importava dei suoi amici, visto che se ne stava sempre per conto suo ad Osaka, ed Heiji era intervenuto con il dire che Kazuha non aveva più amiche li.

Lei evidentemente si era sentita particolarmente risentita, soprattutto perché Kazuha non aveva mai avuto tanti altri amici, oltre Heiji.

La ragazza con la coda di cavallo l'aveva letteralmente cacciato dalla camera d'hotel, intimandogli di tornare quando avrebbe preso spunto da un fidanzato modello.

-E sei venuto da me?- Shinichi, una volta sentita tutta la vicenda, sembrava particolarmente sorpreso.

-Beh, Shiho ti ama nonostante tu ti sia comportato da...- Seguì un lieve colpo di tosse che servì a camuffare qualcos'altro-...molte volte.

-Mai sentita la frase: "Al cuor non si comanda"?

-Kudo, parla.

Shinichi si passò una mano fra i capelli. Heiji lo invidiava, ultimamente: aveva ottenuto tutto. Una famiglia, una ragazza da schianto -ma lui non aveva occhi che per Kazuha- e di nuovo la sua 'fantastica' vita.

Peccato che si era ritrovato quel fardello di fangirl con il "Mar Rosso" costante come cugina.

-Hattori, ti giuro che non lo so. Non posso aiutarti, se sapessi come lo farei ma... diciamocelo: io non capisco un cavolo di universo femminile. Prova a capire se hai sbagliato qualcosa. O forse ha litigato con i suoi... non so.

Il detective spalancò gli occhi, come se stesse facendo due più due.

-O forse nel fare qualcosa...

Okay: Shinichi come al solito non serviva a niente. Heiji non salutò quando se ne uscì, troppo perso nei suoi pensieri.

Dove aveva sbagliato? Nel fare "ciccipucci" come diceva Sarah? Nel comportarsi da bravo fidanzato?

E se Kazuha amava un altro?

E se i suoi genitori non approvavano la relazione fra loro due?

E se la stessero minacciando?

E se uno stalker la stesse spiando?

E se gli unicorni le avessero fatto il lavaggio del cervello?

Troppo perso nelle sue assurde fantasie, Heiji non si accorse di essere finito nel parco di Beika e di essere sbattuto contro qualcosa che fece un forte "crack".

Barcollò all'indietro, guardando a terra: un mucchio di costruzioni colorate erano rovesciate e staccate da quello che evidentemente doveva essere un...

-Castello... rotto... Heiji cattivo!

Conan Kudo, il figlio di Shinichi era rimasto a fissare il castello, seduto sull'erba. Poi gli occhi gli si riempirono di lacrime, e scoppiò ad urlare e piangere come... un moccioso. Quello che era, del resto.

-Oddio! Scusa, piccoletto! Ma che ci fai qui da solo?

Heiji stava per chinarsi verso il piccolo, quando pensò che non era affatto capace di consolarlo, perchè i bambini non erano proprio il suo forte.

Si bloccò a mezz'aria, notando anche che Conan non era solo, bensì in compagnia della ragazzina che Sarah aveva trovato in fasce a Notturn Alley.

Mei, così l'aveva chiamata, lo fissava immobile, con i suoi occhi verdi che non nascondevano una sorta di rimprovero.

-Ehm... Non l'ho fatto di proprosito...

-Hattori, ti prego, piantala.

Kaito Kuroba arrivò letteralmente dal nulla, seguito da Sarah che lo fissava in modo strano. Il ladro prese in braccio Conan, cullandolo.

Il bambino dopo un po' smise di piangere, ed emise addirittura un ruttino di sollievo.

-Wow... Io ero convinto avesse digerito...- Replicò Kaito, guardando Sarah che abbassò lo sguardo e si precipitò a prendere Mei in tutta fretta.

-K...Kaito, porta Conan e Mei da qualche parte, poi ci vediamo davanti casa tua.

-Ma avevi detto che fino a che Shiho non avesse fatto i controlli per la nascita della piccola Kudo noi due avremmo badato assieme...

-LO SO. MA ORA VAI UN SECONDO, PER FAVORE.

L'ex ladro non se lo fece ripetere due volte, correndo via con i piccoli.

Conan ridacchiava in braccio a Kaito, mentre Mei insisteva nel voler camminare da sola agitando le piccole gambette e rischiando di inciampare.

Heiji rivolse uno sguardo a Sarah: stava fissando Kaito e Mei con aria dolce... molto dolce.

-Non ci sai fare con i bambini, eh?- La sua espressione ora era velata, e si concentrò sul detective.

Lui arrossì.

-Beh, no. Ho il terrore di quei piccoli mocciosi. Fanno la pipì, piangono e...

-Shrek è fra noi.- Sarah alzò le braccia al cielo, con aria solenne- Seriamente: come puoi odiare i bambini? Okay, capisco che quando hai a che fare una continuazione con familiari maschi più piccoli di te in intelligenza c'è da urlare... Però voglio dire... I piccoli sono così carini!

-Nemmeno tu te la passi bene con Mei, noto.

-MA CHE CI AZZECCA? MEI E' PERFETTA. E poi... co-con Kaito io ci sto lavorando. Stiamo cercando di darle una famiglia... solida... ecco...

"No, ti prego, non cominciare a fare la tsundere!"

Hattori non si era mai trovato solo con Sarah, e sapeva che era abbastanza pericolosa.

-So che hai bisogno di aiuto.- Dichiarò la strega- E tranquillo: so come occuparmi di tonni e pesci vari, quindi spara.

Heiji non era sicuro che fosse un complimento, ma alla fine raccontò dei litigi con Kazuha, del suo comportamento, degli unicorni malvagi che facevano i lavaggi nel cervello e della sua preoccupazione: perdere la donna più importante della sua vita.

Sarah ascoltò con molta attenzione, annuendo, certe volte.

-E' da tre notti che tu e lei fate... cosucce?- Chiese inaspettatamente la strega, facendo arrossire il detective dell'Ovest.

-S...Sì ma...

-Sai che Sonoko Suzuki aka arpia sgualdrina ha avuto una figlia, vero?

-Ah, davvero? Non lo sapevo...

-Ed hai notato che stiamo facendo i bravi genitori con un sacco di pupilli sbucati come funghi, no?- Lo interruppe di nuovo lei- E che Shiho è incinta di una bambina?

Heiji arrossì, chiedendosi perchè tutti quei discorsi.

-E allora?- Chiese.

-OH MY FANGIRL HEART! NON E' OVVIO?! PENSAVO CHE L'AVESSI PENSATO CON SHIN, MA CHE ALMENO ADESSO LO AVESSI CAPITO!

Sarah si alzò in fretta e furia dalla panchina dove si erano seduti precedentemente, con aria furente ed esasperata.

Heiji, totalmente stufo di tutto quel mistero e dello stress, chiese con fare poco carino.

-Che cazzo è ovvio, signorina 'Ho sempre ragione'?!

Sarah socchiuse gli occhi, giocando con le radici dei suoi riccioli, colorati di rosso.

-E' una cosa che ha capito Tonnichi e tu no, idiota. Quindi pensa quanto è grave il fatto. Come fate voi detective ad essere sempre così scemi?!

Con poca grazia, la strega sollevò Heiji, guardandolo.

-Ora tu vai da Kazuha e ne parlerete con calma. E' un momento importante per lei, ed anche per te. Quindi evita di svenire.- Il suo tono era calmo e piatto.- Promettimi che la ascolterai, perchè lei ora è spaventata.

-Spaventata?! E' qualcosa di grave? Svenire? Che sta...?

-VAI DA LEI! CORRI!

Sarah lo spinse, e lo fissò con aria di una che non ammetteva repliche.

Confuso, Heiji cominciò a correre guardando la figura della Kudo farsi sempre più piccola e, troppo perso nei suoi pensieri, non si accorse del palo che gli andò letteralmente contro.

***

Dopo interminabili incubi di cherubini e bambini cavalcanti unicorni che lasciavano scie arcobaleno dal 'lato B', Heiji sentì finalmente una voce familiare chiamarlo.

-Heiji? Heiji!

Il detective aprì lentamente gli occhi, trovandosi quelli preoccupati ed arrossati di qualcuno che conosceva anche fin troppo bene.

-Ka...Kazuha?

-HEIJI! GRAZIE AL CIELO STAI BENE! ERO COSI' PREOCCUPATA!

-Che cosa è successo, Kazuha?- Heiji sentiva la testa dolergli, mentre si alzava facendosi forza con i gomiti.

Kazuha lo aiutò ad alzarsi raccomandandogli di stare attento.

-Sarah ti ha portato qui, in ospedale. Ha detto che stavi venendo da me quando hai battuto la testa contro un palo. Sul serio, UN PALO, HEIJI! COME HAI FATTO A NON NOTARE UN PALO!?

La ragazza sembrava preoccupatissima, isterica e sull'orlo delle lacrime.

-Kazuha... Dato che ti comporti in modo strano, non è che il tuo periodo è piuttosto doloroso?- Borbottò, cercando di tranquillizzarla.

Sospettò in seguito, però, che forse non era il modo migliore.

Kazuha scoppiò in un pianto isterico, menandogli uno schiaffo sulla spalla.

-Sei un idiota!- Urlò- Avevo così paura per te e tu mi chiedi queste cose?! Avevo paura che non sarei più riuscita a dirti... a dirti...

-A dirmi cosa?

Ma la ragazza aveva semplicemente preso saldamente la mano di Heiji nella sua, portandola sulla pancia di lei.

Kazuha era sempre stata molto magra, quindi Heiji inizialmente non capì; poi invece comprese.

Boccheggiò, guardando la sua ragazza, che cercava di ottenere uno sguardo risoluto.

-Il mio ciclo è in ritardo, Heiji... Tu... Tu sei papà. Heiji? Dai, Heiji, non PUOI SVENIRE ORA!

Ma Heiji buttò la testa all'indietro, cadendo sul cuscino, cercando di metabolizzare la cosa.

Un bambino, un bambino?

Oddio: e se non era capace di fare il papà?

E se il piccolo lo odiava?

E se erano due gemelli?

E se non fosse stato bello come lui?

-Heiji?

Poi lui pensò a Kazuha: quel bambino era suo, e di Kazuha. Quel bambino aveva bisogno di un papà, ed anche se era frastornato, di certo non avrebbe abbandonato la sua ragazza.

-Avevo paura di dirtelo... Temo che forse non lo accetterai ma... Ecco...

Kazuha si bloccò, come se fosse stupita. Heiji stava per aprire gli occhi e chiederlo, quando capì perchè: sulle sue guance sentì un liquido caldo, lacrime.

Heiji Hattori, il famoso detective di Osaka che non piangeva mai, si era emozionato per un bambino.

-Tutto bene, Heiji?! Non sarà mica una commozione celebrale?!

-MA CHE COMMOZIONE CELEBRALE, CRETINA! PIUTTOSTO INTERIORE! SONO UN PAPA'!- Heiji saltò letteralmente dalla gioia prendendo le mani di Kazuha nelle sue- TI PROMETTO CHE SARO' IL MIGLIOR PAPA' DEL MONDO, E CHE IL PICCOLO AVRA' TUTTO CIO' CHE VORRA', CHE SARA' UN BRAVO RAGAZZO E CHE SARA' BRAVO DOVE IO FACCIO SCHIFO!

Kazuha lo fissò, continuando a piangere anche lei, quindi fece un sorriso dolce e colmo di amore.

-Quindi sarà un genio in matematica?

-Sarà un genio in matematica.














Questa piccola One-shot la dedico ad Anna_Avadakedavra perchè so che ama questa coppia e perchè sì e perché sto rosicando dato vhe voglio la continuazione di Love will never leave us e non riesco ad aspettare quindi, Anna, datti una mossa :3

Tranquilli, non sono sparita! So che ho un milione di storie da aggiornare, però devo ancora fare gli esami orali (esatto, la regina delle ConAi super modesta è di un anno più piccola della maggior parte di voi) e per di più mi sono pure stati rinviati.

Maledetta scuola.

Coooomunque: come sempre molti già sapranno che il genio in matematica di qui parliamo è quel bono (?) di Seiji Hattori, fidanzato di Rachel Kudo (QUANTO AMO SCRIVERE QUESTA FRASE!)

E quindi... Niente. Volevo dirvi che quindi non sono sparita e volevo farmi sentire pubblicando questa storia che mi è venuta a cavoli oggi.

Baci a tutti da Sarah Kudo!


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