Un'altra settimana era passata e, Mackenzie, in quel lasso di tempo aveva ricevuto sempre più minacce di morte e insulti molto pesanti da parte delle fans di Ethan.

Non ce la faceva più. Ormai per il nervoso vomitava quasi tutte le sere, infatti stava cercando di farsi vedere meno spesso da Ethan e Rebecca per quel motivo. Si vedeva chiaramente dal suo aspetto quanto stesse male. Era molto pallida, gli occhi color nocciola erano contornati da profonde occhiaie e a stento si reggeva in piedi.

Aveva usato la scusa del "raffreddore" e del "non voglio contagiarvi" per evitare che il suo fidanzato e la sua migliore amica si presentassero a casa sua. Rispondeva sempre ai loro messaggi o alle loro chiamate, ma cercava sempre di evitare invece le videochiamate, perché se si fosse fatta vedere, avrebbero sicuramente capito che stava male per altro.

Era veramente stanca. Era stanca di ricevere messaggi con scritto di suicidarsi, di sparire dalla vita di Ethan, di buttarsi giù da un balcone, di quanto fosse brutta e inutile per lui. Era stanca. Era arrivata al suo limite e a volte pensava che forse era davvero meglio se poneva fine alle sua inutile vita. Tanto non sarebbe mancata a nessuno e avrebbe rivisto sua madre e sua sorella che le mancavano tanto.

«Papà, io esco.» mormorò con un filo di voce, proprio per non farsi sentire da lui poi si chiuse dietro di sé la porta di casa e sorrise amaramente, inviando un ultimo messaggio a Ethan e Rebecca.

Quel giorno avrebbe posto fine alla sua vita e lo avrebbe fatto nell'unico posto in cui si era sentita se stessa e dove aveva ricevuto il suo primo bacio e anche quello che l'aveva riportata ad essere la fidanzata di Ethan.