capitolo 8~ l'addestramento
L'avevo detto che dovevi ucciderlo, baby.
"Uh,va era un po' che non rompevi"
Mi alzo cercando di non ascoltare la voce nella mia testa, un po' di tempo fa era diventata insostenibile, l' omicidio di ieri deve averla risvegliata.
Sento bussare alla porta.
-Avanti- entra Toby con in mano un giornale e un sorriso a trentadue denti.
È ancora in pigiama e ha tutti i capelli scombinati.
-Jane, il nostro omicidio in una sola notte è entrato nella top 10 degli omicidi più crudeli d'America - dice lanciandomi il giornale in grembo.
Sorrido e leggo la prima pagina.
-E, Jeff è di pessimo unore, solitamente è lui sulla prima pagina- mi avverte.
Annuisco seria.
-Ieri abbiamo fatto baldoria - dice ancora Toby stendendosi sul mio letto senza troppi complimenti.
-Tu e chi?- chiedo mettendomi accanto a lui.
-Io e le mie voci - mi guarda con quei due occhioni castani.
-Sono felice di non essere l'unica pazza ad averne - dico.
-Qua quasi tutti abbiamo voci, alcuni hanno casi meno gravi altri un po' più seri- spiega chiudendo gli occhi e girandosi da un lato.
-E dai alzati! Che qua la gente pensa male - rido mentre cerco di spingerlo fuori dal mio letto.
Lui si mette in ginocchio sul materasso e poi mi butta contro i cuscini ridendo.
-Sei lenta Jane - dice mentre mi blocca con i polsi sopra alla testa.
Mi divincolo ma senza troppi risultati, sembra un ragazzo debole specialmente dal corpo eccessivamente magro ma mi sono accorta che non è così.
-E dai, mollami! - dico scalciando.
-No Jane - mi guarda serio e io ricambio. - è giunta la tua ora-.
-Cos... - ma non finisco la frase che lui comincia a farmi il solletico sui fianchi.
Scoppio a ridere in una maniera incontenibile inarcando la schiena e scalciando, il solletico è sempre stato il mio punto debole sin da bambina.
Sento bussare alla porta, molto probabilmente qualcuno che mi ha sentita urlare e ridere come una perfetta dodicenne al concerto del suo idolo.
Toby si ferma e si alza a sedere.
Faccio lo stesso.
-Chi è?- chiedo.
-Ma che cazzo stai facendo là dentro?- chiede la voce che riconosco essere di Jeff.
E che cazzo vuole questo adesso?
-Cosa te ne frega?- chiedo perdendo la pazienza e andando ad aprire.
Me lo ritrovo davanti, ai tempi della scuola eravamo alti uguali ma adesso mi ha superato di circa venti se non più centimetri.
Devo alzare la testa per incrociare il suo sguardo freddo.
Stende il collo e quando vede Toby riabbassa gli occhi su di me.
Non sono mai stata così vicina a lui.
Ammazzalo e facciamola finita!
"Certo genio! Lui e Toby sono amici, se lo uccido non ci metterebbe niente a consegnarmi a Slender e se muoio io muori tu "
Jane vaffanculo a te e ai tuoi pensieri di merda
E poi mi fa la grazia di stare zitta.
-Jeff,amico ero solo venuto a...- cerca di immischiarsi Toby affiancandomi.
-Non me frega niente, vieni con me- lo prende per la manica del pigiama e lo trascina da qualche parte dietro all'angolo.
Quanto mi da sui nervi!
Sbatto la porta e mi butto sul letto.
Prendo il coltello e lo fisso attentamente mentre il mio occhio verde si riflette nella lama lucida e affilata.
Lo lancio con forza e la punta va a conficcarsi nel legno della porta che conduce al bagno.
Jeff' s pov
Prendo Toby per il bavero del pigiama e lo alzo da terra di alcuni centimetri per poi sbatterlo con le spalle al muro,ha un anno più di me ma è più basso e questo potrebbe essere un mio vantaggio.
-Devi starle lontano!- sibilo furiosamente.
-Da chi? Da Jane?- chiede con una faccia confusa.
Che testa di cazzo.
-Si da Jane- dico sbattendolo di nuovo contro la parete.
Lui mi da un calcio e mi colpisce un punto in cui non avrebbe dovuto.
Mi accascio a terra e cado su un fianco dolorante.
-Prima di tutto ti calmi e mi spieghi bene la situazione: tu l'hai quasi uccisa, giusto?- dice e io per rispondere mi limito ad annuire in quanto sono certo che la mia voce è cambiata a causa del colpo. -Bene, e lei ti odia - annuisco nuovamente. -e tu invece? Come mai mi hai chiesto di starle lontano?- chiede incrociando le braccia con un sorriso beffardo.
Mi metto in ginocchio e poi faticando in piedi, cerco di riportare la mia voce ad un calibro normale e poi gli rispondo.
-Non sono affari tuoi, ti basti sapere che se ti ritrovo in camera sua perderai la possibilità di procreare-.
-Un po' come te adesso, insomma - si poggia con le spalle al muro ridendo.
Sto per mandarlo a fanculo ma la voce metallica di slender riempie la casa.
-proxy e assassini nel giardino sul retro,addestramento!-.
-Come come come? Ma è sabato!- mi lamento.
-Il male non riposa mai Jeff- Toby scompare oltre la porta della sua stanza probabilmente per andare a cambiarsi.
Quanto mi fa uscire di testa quel ragazzo!
Jane pov's
Addestramento, noi, killer psicopatici che abbiamo imparato ad uccidere ancora prima di fare due più due abbiamo bisogno di un addestramento?
Esco dalla stanza infilandomi la felpa nera e recuperando il coltello.
-'Giorno Jane- mi saluta Zero affiancandomi.
-Ciao Zero, come va?- noto che tra le mani stringe un pesante martello dal manico lungo.
-Non mi lamento- fa spallucce lei. - Tu invece?-.
-Tutto nella norma-.
-Ho saputo dei tuoi disguidi passati con Jeff, sei tranquilla con lui in casa?- mi chiede dannatamente seria.
-Si si, non preoccuparti, è tutto okay- certo, non sono all'apice della mia stabilità mentale sapendo che devo condividere la mia aria con l'assassino dei miei genitori, ma non ne ho paura,so che se prova anche solo a torcermi un capello Slender lo manda via a calci nel culo.
Quindi sono abbastanza serena.
- va bene - sorride Zero.
Ci affianca anche Clockwork ancora mezza addormentata.
- Voglio un caffè!- ha gli occhi rossi come se non avesse dormito per niente la scorsa notte.
-se ve lo chiedo per favore sareste disposte ad uccidermi? Che significa "addestramento alle otto di sabato mattina?" - Judge Angels ci raggiunge tenendo la spada che scava un piccolo solco nella moquette nera del pavimento.
-Quel che significa - Nina supera tutte,ma è sempre così questa?
Arriviamo in giardino e troviamo lo Slenderman affiancato da Masky, Hoodie, Sally e Ben.
-Oh, finalmente, allora, le regole sono molto facili, ma prima di esporle vi anticipo che sarà un addestramento di coppia- molti sbuffano per protestare. -Per "vincere" dovrete uccidere più persone possibili, Masky e Hoodie con l' aiuto di Ben sono stati tanto gentili da prelevare dieci ragazze e quindici ragazzi dalla città vicina per farvi fare questo allenamento in preparazione ad una azione futura che potrebbe capitare in coppia -.
Slender ci dice le coppie, sono con Liu, almeno non mi è capitato Sorrisino che invece è con Miss. Ciocca fucsia.
Nina saltella verso di lui e gli getta le braccia al collo.
Distolgo lo sguardo infastidita, perché ho questa tremenda voglia di ucciderla e di attaccare i suoi organi ad un albero?
-Stai bene?- chiede Liu dandomi un buffetto sotto al mento per farmi alzare lo sguardo verso di lui.
-Si certo, dobbiamo farli fuori tutti- dico sorridendo in modo inquietante sotto alla maschera.
-Via! - urla Slender con un tono che quasi mi spacca i timpani.
Io e Liu ci addentriamo nella foresta correndo e ci aggrappiamo ad un ramo per poi ritrovarci su un albero a fissare la scena dall'alto.
- Penso che sia conveniente continuare via ramo - dice Liu estraendo il coltello dalla tasca della felpa.
-La penso come te- convengo.
Dopo venti minuti in cui abbiamo ucciso solo una donna propongo di dividerci.
-Saremo più veloci- spiego pratica.
-E sia - mi batte il cinque e io scendo dall'albero atterrando in piedi.
Cammino per un po' furtiva tra gli alberi e dopo alcuni minuti trovo un bambino biondo che si guarda intorno spaventato.
Mi acquatto dietro ai cespugli pronta a saltargli addosso quando una furia dalla felpa imbrattata di sangue blocca il piccolo di forse dieci anni con le spalle ad una quercia.
Salto fuori dal mio nascondiglio e prendo Jeff per il cappuccio.
Lo allontano dal moccioso.
-Quel mocciosetto è mio!- urlo indicando la preda.
-ANCORA TU!?- mi urla contro alzandosi con il naso grondante di sangue.
-Jeff!- non fare che ci si metta anche quella.
Nina mi lancia il pugnale che io schivo prontamente.
Lancio il mio coltello che la blocca all'albero per il polsino della felpa viola.
Jeff si alza e mi spinge via per poi gettarsi sul bambino che sta cercando di scappare.
Mi butto sopra di lui e lo schiaccio a terra per poi prendere il piccolo per il collo e sbatterlo ripetutamente contro la quercia fino a spaccargli la testa e far uscire materia grigia dal retro del suo capo assieme a sangue viscoso che che mi inebria i sensi.
Sentiamo un fischio riecheggiare per il bosco.
-Vincono Bloody Painter e Judge Angels con un totale di sette vittime - Sono felice che abbia vinto Dina,è una ragazza simpatica, ma la cosa che mi rende più felice è che non ha vinto la Squad "Sorrido sempre.ciao".
Nina si libera dal mio coltello e lo fa infilzare ai miei piedi andandosene inviperita.
Rimango nella radura con il cadavere del bimbo tra le mani e Jeff che mi guarda ancora puntellato sui gomiti.
-Ti ho sottovalutato - dice alzandosi e togliendosi la terra dai pantaloni.
Lascio andare la carcassa ormai informe a causa della mia rabbia.
-In molti lo fanno- raccolgo la mia arma e poi sposto i capelli dal viso sporcando la maschera di sangue a causa delle dita sporche della sostanza ferrosa.
Lo supero e me ne vado.
Esco dal bosco e vado ad abbracciare Dina.
-Complimenti- le dico sorridendo.
-È merito di Eren, non ce l'avrei mai fatta da sola - dice prendendo l'interessato sottobraccio.
Scommetto che sotto la maschera il poveretto è rosso ciliegia a giudicare dalle gambe che tremano come budino.
Cerco Liu con lo sguardo ma noto che sta parlando con Lily, meglio lasciarlo perdere.
Tornata a casa mi butto sul letto affondando la faccia nel cuscino.
Tra un'ora dovremmo scendere a fare pranzo quindi decido di ficcarmi sotto alla doccia un po' per soffocare i pensieri troppo rumorosi e un po' per togliere il sangue dalla pelle e dai capelli.
Quando io e Jeff eravamo lì da soli... certo, è stato per pochi secondi, ma mi sono sentita strana, non volevo quasi andarmene, sto impazzendo del tutto, forse.
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