capitolo 20~ nuovi arrivi

Jane's pov

La sveglia suona e ci metto poco a zittirla e ad alzarmi in piedi.
Mi trascino fino in bagno e ne esco con la faccia da cadavere.
Dopo essermi guardata allo specchio per poco non mi viene un colpo e allora mi sbrigo a mettere la maschera, questa mattina faccio più schifo del solito.
Mi vesto e scendo.
Non tutti sono già qua ma noto subito che quelli che sono in salotto, se ne stanno riuniti in cerchio.

-Buongiorno- commento.
Tutti mi guardano e da un piccolo squarcio nella folla posso vedere due persone nuove: un ragazzo con una strana maschera metà nera e metà bianca, una sciarpa a righe bianche e nere e dei guanti uncinati.
Poi la ragazza, sembra quasi che fluttui, indossa un abito bianco e lungo fino alle ginocchia, le gambe e le braccia sono ricoperte di tagli, la pelle è di un bianco luminoso e i capelli sono chiarissimi come anche gli occhi.

-Salve - mi saluta allegramente il ragazzo.

-Ciao- fa freddamente la ragazza.
Lui le cinge le spalle con un braccio ridacchiando.

-Scusatela ma l'ho costretta a venire qui-.

-Come mai?- fa Eyeless Jack incrociando le braccia.

-Abbiamo una casetta in una radura non molto lontana da qua, ma ci hanno trovati e abbiamo chiesto a Slender di poter rimane qua- spiega lui.

-Ma non ci hanno trovati!-.

-Sadie, siamo al centro del loro mirino, avevamo bisogno di venire qua, ce ne andremo quando sarà tutto tranquillo- dice lui sospirando annoiato.

-Se lo dici tu- alza gli occhi al cielo lei per poi sparire sul pianerottolo.

-Scusatela ma non sopporta l'idea che qualcuno le dia ordini- ci spiega il ragazzo mortificato.

-Non fa niente, sappiamo quanto è difficile ambientarsi- commenta Lj posandogli una mano sulla spalla.

-Oh, che sbadato, non mi sono presentato, Kagekao, piacere di conoscervi-.

-Il piacere è nostro- commenta Liu.

-Sono parecchio stanco e mi chiedevo se qualcuno potesse accompagnarmi alla mia stanza-.

-Ma certo, seguimi- dice Lily sorridendo.
I due salgono le scale parlottando.

-Colazione?- chiede Sally sbadigliando.
Tutti assentiamo e andiamo in cucina.
Sto per portare la colazione a Jeff ancora costretto al letto a causa della gamba ma Nina mi si para davanti.

-Ehm... desideri?- chiedo.

-Porto io la colazione a Jeff - e cerca di strapparmi il piatto dalle mani.

-Neanche per sogno! Ann ha detto che devo farlo io! - e tiro il piatto dalla mia parte.

-Ehi, ehi, signorine, non litigate, Jane gli porta il piatto e Nina puoi andare anche tu- dice LJ cercando di farci calmare.
Io e Nina ci guardiamo in cagnesco.

-Va bene- diciamo in coro.
Saliamo le scale.

-Si vede che ti sei presa una bella cotta per lui, ma sai che ti dico, tesoro?- dice Nina. -Lui è mio!- e si indica il petto con il pollice.

-Se tu pensi che mi sia innamorata sei totalmente fuori strada, mi ha quasi ucciso!-.

-Beh, gliene dovresti essere grata-.

-Ma tu sei completamente fuori di testa, il fuoco ti ha anche divorato il cervello per caso?-.
Senza accorgermene abbiamo alzato la voce fermandoci in corridoio.

-Ragazze, ma che...- Ben si affaccia dalla sua stanza stropicciandosi gli occhi.

-Zitto!- lo attacchiamo in coro noi due quasi ringhiando.
Lui spaventato si richiude in camera.

-Ma non ti accorgi che non sei autonoma!? Sembri ogni giorno di più il suo cagnolino!- strillo ancora.

-Io gli devo molto, ma non sono il suo cagnolino!-.

-Guarda, lascia perdere, hai il cervello avariato, e non capiresti- dico superandola e entrando nella stanza di Jeff verso la fine del corridoio.

-Buongiorno, ragazze - dice Jeff quando ci vede entrare.
Sto per ricambiate il buongiorno quando Nina se ne esce con una domanda che mi fa arrossire sotto alla maschera.

-Preferisci me o lei?-.
Jeff fa uno sguardo stupito.

-Ma cosa...- e fa scorrere lo sguardo da me a Nina e viceversa.

-Lascia perdere- dico a denti stretti poggiando il piatto sul comodino.

-Rispondimi- fa Nina testarda.

-Nina, ti ho detto di smetterla con l'alcool di prima mattina- fa Jeff con la faccia di chi ha capito il problema.

-Ti sembro forse ubriaca?- chiede avvicinandosi.

-No, sembri solo completamente andata, che domande sono queste?-.
Non riuscirò a restare qua a lungo, finirò per picchiarla se continua così.

-Vado a fare colazione, buona giornata- dico uscendo e chiudendo la porta.

Jeff's pov

- Cosa ti è preso?- chiedo.

-A me? Ma cosa è preso a te!-.

-Nina, sai che non devi usare quel tono con me- dico irritato mettendomi dritto.

-Ti sta condizionando quella ragazzina!-.

-Pff... ma figurati, sei solo tu che sei invidiosa -.

-Di cosa? Io sono perfetta mentre lei è imperfetta, ha un viso orribile sotto quella mascher...-.

-Basta così!- tuono battendo un pugno al muro.

-Io non ti riconosco più- poi si avvicina al mio letto sedendosi sul bordo.
Mi accarezza i capelli per poi avvicinarsi al mio orecchio ridacchiando.

-Oh Jeffy, tanto lo sai, se non ti avrò io non ti avrà nessuna-.
Ma che cazzo...?

-Nina, sta impazzendo completamente- le faccio notare.

- Un tempo ti piacevo quando facevo la pazza- e si avvicina pericolosamente.

-Ero fresco di incidente e non ragionavo, in questo momento preferirei una Nina quantomeno "normale"- dico facendo delle virgolette con le dita intorno all'ultimo aggettivo.

-Tu sei diventato cosí dopo che quella è arrivata qua!- urla ancora.
Mh... se non la smette subito la strangolo. Lo giuro!

-Basta Nina- ripeto con tono di ammonizione.
Ma lei continua, continua a parlarmi di quanto sia inutile la presenza di Jane, di tutte quelle imperfezioni che secondo me non sono tali, di come si starebbe meglio senza di lei.
Quando non ne posso più la prendo per il bavero della felpa e l'avvicino a me.

-Quando dico basta, è basta! Sta zitta!- sibilo furiosamente spingendola per poi farla sbattere contro il comodino.
Si rimette dritta sotto al mio sguardo pazzo.
Mi fa uscire di testa, quello che dico io deve essere rispettato in questa fottuta casa, se solo potessi ora mi alzerei e la gonfierei di schia... no! Jeff che stai dicendo? Non puoi farlo Nina è un'assassina, ma che cosa mi prende? La mia parte pazza sta prendendo il sopravvento nel mio cervello, forse è colpa del mese che ho passato al letto.

Jane's pov
Quando sto per tornare in camera mia incontro Kagekao appoggiato al muro del corridoio.
Accenno un sorriso che lui ricambia con la parte di maschera nera.
Si avvicina a me.

-Jane the killer, ho sentito molto parlare di te - dice.

-Veramente?-.

-Certo, sei una delle serial killer più spietate di questo secolo, davvero complimenti e poi non capita sempre che una così formidabile assassina sia anche una così bella ragazza - mi sento arrossire, menomale che ho la maschera.

-Ti ringrazio, ma tu il mio viso non l'hai visto - dico.
Lui posa le mani sul bordo della mia maschera.

-Ehi, ma che fai?- chiedo indietreggiando di parecchi passi.

-Voglio vedere il tuo viso- dice.
Non so perchè lo sto lasciando fare.
Quando finisce di sfilarmi la maschera, la parte nera sorride ancora più ampiamente.

-Sei stupenda, davvero complimenti- dice lanciandomi tra le mani la maschera.
Mi sbrigo a rimetterla.

-Va beh, Jane, ci si vede in giro - e poi scende le scale.
Che ragazzo gentile, mi sta simpatico.

Angolo me
Jane ha un talento innato per riconoscere le persone giuste e quelle sbagliate, mi dicono.
Voi che ne pensate?
Che succederà?
Beh, queste domande non avranno mai una risposta :D
No dai, scherzo... o forse no, ma si dai.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top