capitolo 10~ JEFF!

Jeff's pov
Mi avvicino a loro e prendo Jane per un braccio facendola alzare.

-Hai bevuto troppo- dico.
Lei si aggrappa alle mie spalle per non cadere e ridacchia.

-E tu per niente,lasciati andare Jeffrey- mi irrigidisco, nessuno mi aveva più chiamato in quel modo.
Jane semba accorgersene perchè ridacchia di nuovo e si stacca da me salendo le scale.
E adesso dove va?
Decido di seguirla, per essere sicuro che non faccia qualche cazzata.

-Perchè mi stai seguendo?- chiede voltandosi verso di me e mettendo la schiena contro il muro.

-Sei completamente sbronza, potresti fare qualunque tipo di cazzata-.
Si avvicina pericolosamente, è così vicina che riesco a cogliere ogni piccola sfumatura dei suoi occhi verdi.

-Citamene qualcuna - mi sfida.

-Non so, potresti...-.

-Fare questo- e sento le sue labbra sulle mie.
Quando si stacca mi rivolge un sorriso dolce che da lei non mi sarei mai aspettato.
Sto per farle una domanda ma la vedo che cade a terra come un sacco di patate.

-Mai più tutta quella vodka - la alzo a sedere chinandomi accanto a lei.
La prendo in braccio e entro in camera sua per poi posizionarla sul letto.
Faccio per andarmene ma lei mi trattiene per la manica della felpa.

-Jeff... sto male - dice facendo quegli occhioni dolci a cui non riesco a resistere.
Mi siedo accanto a lei.

-Vuoi che ti porto su qualcosa?- le chiedo accarezzandole la fronte sudata.

-No, chiama Ann...-.

-Ann non è casa fino alla prossima settimana, lo sai...-.

-ma io sto male - fa lei in un mugolio.

-Sei stata una incosciente - dico vagando per la stanza. -Prova a farti una bella dormita, domani sarà tutto passato - le assicuro.

Jane's pov
Allora, parto col dire che non ho idea di cosa sia successo ma ho solo una domanda in questo istante: perchè Jeff dorme accanto a me e io uso il suo braccio come fosse un cuscino?
Mi stringe i fianchi, mi sento sfiancata.
Chiudo di nuovo gli occhi  e me li sfrego, deve essere un incubo.
Ma haimè non è un incubo, è la mia vita da incubo.
Mi alzo di scatto dal letto svegliando Jeff che mi guarda assonnato per un paio di secondi prima di capire chi io sia ma quando comprende la situazione spalanca gli occhi.

-COSA CI FAI NEL MIO LETTO...?- scatta in piedi e mi tappa la bocca con una mano.

-Posso spiegarti tutto ma non urlare!Se ci sente qualcuno mi prenderanno in giro a vita - mi sussurra.
Annuisco e lo sprono a farmi raccontare di ieri sera.

Quando finisce mi vergogno di me stessa.

-Ce dell'altro?- chiedo.

-Beh, in corridoio, prima di cadere tu...- ma le parole gli muoiono in gola.

-Che cosa ho fatto?- chiedo.

-Mah... niente di importante- dice grattandosi la nuca a disagio.

-Jeff...- lo riprendo severa.

-Ho detto, niente di importante - sta cominciando ad irritarsi e questo mi da fastidio.
Stringo gli occhi a fessura.
Fa per uscire ma lo riprendo per un polso strattonandolo verso di me.

-Se non è niente di importante non ti dispiacerà condividerlo con me - dico con tono di sfida.
Strattona il braccio e si libera dalla mia presa.

-Lasciami stare - ed esce.
Dopo un attimo di esitazione lo seguo.
Quando sono fuori casa lui ha imboccato il sentiero principale del bosco.
Continuo a corrergli dietro finchè ne perdo le tracce.
Sono in una zona del bosco che non conosco, gli alberi sono fitti ed è freddissimo.
Batto i denti, mi sento osservata.
Mi guardo intorno, solo orribili alberi rugosi, non sembra esserci altro.

-JEFF, SE TI PRENDO TI TRANCIO LE PALLE!- urlo sperando che mi senta.
Sono inquetata, so di essere uan killer ma quell'orribile sensazione di essere scrutati dall'ombra fa rabbrividire anche me.
Cammino finchè ad un certo punto inciampo a causa di qualcosa che si arrotola intorno alla mia caviglia.
Abbasso lo sguardo per vedere un filo dorato che mi trattiene.

-Ma che cazzo...? - ma non finisco la frase che la strana corda si tira facendomi rimanere sospesa a mezz'aria a testa in giù.
Mi tengo la gonna a pieghe mentre un ragazzo esce dalla boscaglia sorridendo.
Un fascio di luce oro gli esce sia dagli occhi che dalle labbra, la sua pelle è grigia e il viso beh.... non so se definirlo affascinante o inquietante, una via di mezzo... ha un fascino inquetante.

- Ciao, Jane- dice.

-Chi sei? Come sai il mio nome? Mettimi giù!- esclamo.

-Calma adesso ti spiegheró tutto, nonappena saremo alla tana -.

-No aspetta, cosa?- il ragazzo prende una pietra e me la sbatte in testa talmente forte da farmi perdere i sensi.

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