☆ Una mano tra Serpeverde
"Allora, che avete in mente?" - Draco mormorò la domanda rivolto gli altri tre Serpeverde, ovvero Silva, Literius e Valery.
Erano seduti tutti e quattro al lungo banco nella sala grande. Larissa non era ancora arrivata e questo dava ai quattro la possibilità di consultarsi senza problemi. Valery era seduta accanto a Literius, Draco e Silva erano di fronte a loro.
"Il piano c'è" - cominciò Literius, squadrando le due amiche. Valery continuò la frase per lui - "Ma non sappiamo se basterà a fermarla".
"Parlate allora" - Draco alternava lo sguardo tra il trio e il portone della sala, con la paura crescente che Larissa potesse entrare da un momento all'altro. Non ricorda bene da quando, ma la Kraggle gli stava sempre appiccicato addosso. Parlava solo di sé stessa e di quanto fosse influente la sua famiglia, dei suoi capelli stupendi e di quanto fosse perfetta e superiore all'intera scuola. Buffo, perché era praticamente la copia sputata di Draco Malfoy. Dicono "chi si somiglia si piglia", ma a quanto pare non funziona per tutti.
"La spaventeremo" - rispose Valery - "con l'unica cosa di cui ha veramente paura". Lo sguardo della rossa e del moro si posò su Silva, seduta accanto a Draco dall'altra parte del tavolo.
Il biondo si girò verso gli occhi ora blu della ragazza, con i capelli corvini ormai ai gomiti - "Me" - sussurrò con un sorriso tagliente.
[ • • • ]
Era sera. Tardi, molto tardi. Larissa era ancora in piedi, reduce da una delle sue bravate con le sue due amichette. Avevano appena nascosto tutti i libri di una Corvonero e intinto d'inchiostro il comodo letto di una Tassorosso, quando fecero il loro ingresso nella sala comune dei Serpeverde. Appena la porta si chiuse, scattò il piano.
Per organizzare questa piccola vendetta Silva era ricorsa all'aiuto di una Grifondoro, un'amica stretta di quel tale, Harry Potter. Ogni anno tutta la scuola parlava di lui... ma lasciamo perdere. Il punto era che Silva aveva chiesto aiuto a questa Hermione Granger e lei, dopo aver sentito le motivazioni della Serpeverde ed essersi fidata di lei, decise di aiutarla dandole la ricetta e le istruzioni per la pozione polisucco. Avevano preparato la pozione e Draco, Literius e Valery avevano assunto le sembianze di Silva. Più di una volta Silva l'aveva spaventata, con il suo stare sveglia fino a tardi, con quegli occhi di ghiaccio che sembravano trafiggere l'anima. Certo, gli occhi ormai erano cambiati e le sue ore di sonno erano tornare moderate, ma Larissa manteneva ancora dentro di sé un po' di terrore all'idea di essere assalita di notte da una tipa stramba come Silva.
Per pura fortuna le due tirapiedi di Larissa la lasciarono sola, perché avevano dimenticato di lasciare le boccette d'inchiostro con sopra il nome di un certo "Neville Paciock" sotto il letto della vittima Tassorosso. Giusto per sviare sospetti e farsi due risate in più. Larissa si mise comoda davanti al caminetto con svogliatezza, già impaziente per il ritorno delle due amichette che dovevano tornare a servirla.
Draco era nascosto dietro ad una tenda, Literius dietro ad una poltroncina e Valery era strisciata da una piccola libreria fino alle spalle di Larissa. Silva era proprio davanti a lei, nascosta dietro l'angolo del caminetto. Al segnale di Literius di spegnere le luci, iniziò la festa.
Le luci nella stanza si spensero tutte insieme in una folata di vento. Larissa scattò in piedi - "Ma cosa... chi è stato?!".
All'unisono, con i volti illuminati da un debole lumos proveniente dalle proprie bacchette, i ragazzi balzarono fuori dai loro nascondigli sussurrando e bisbigliando.
Larissa, totalmente inmersa nel buio e presa alla sprovvista, si vide circondata dai volti della ragazza più raccapricciante che avesse mai conosciuto. Ultimamente era cambiata ma Kraggle credeva fosse tutta una facciata, sotto sotto restava quella ragazzina solitaria che passava ore a fissare il cielo con i suoi occhi vacui, che non dormiva la notte e ti fissava fino all'alba. "Shiver-downyour-spine", così la chiamava; le faceva più paura del preside, più del professor Piton o dei suoi stessi genitori.
Larissa era terrorizzata, non sapeva dove fuggire perché era praticamente circondata. La vera Silva sbucò da dietro il caminetto e si lanciò su di lei, parlando con voce alta e spaventosa - "Dovresti smetterla d'infastidire i tuoi compagni...".
Larissa cadde all'indietro, finendo sul divano. Il cuore stava per esploderle in petto per la paura, non aveva più la forza di scappare o urlare aiuto.
"Smetterla di comportarti così..." - la voce di Valery sopraggiunse dalle spalle di Larissa come un sospiro.
Literius si unì alla cantilena - "Smettila di combinare guai...".
"Smettila di rompere le scatole a Draco..." - potete immaginare da chi provenisse quel sussurro.
"Se ti comporterai male, io lo verrò a sapere, Larissa" - la battuta passò di nuovo alla vera Silva, più spaventosa che mai con quella tenue luce ad illuminare i suoi lineamenti deturpati da un'espressione raccapricciante.
"E te la farò pagare... ti taglierò tutti capelli, ti brucerò tutti i vestiti, ti darò in pasto alle peggiori creature che il mondo magico conosca!" - a metà di quella frase Larissa si era già alzata e stava cercando di scappare, ma le altre copie di Silva le bloccavano la fuga ogni volta che cambiava direzione.
"La tua pelle diventerà uno splendido tappeto! Oh! I tuoi occhi... cosa potrei farne? Sono così belli che potrei strapparteli via e tenerli tutti per me! I tuoi capelli... sono perfetti per una parrucca! O per la spazzola di una scopa!".
Silva non si arrendeva e più parlava, più gli altri sorridevano e ghignavano. Era un incubo.
"Corri finché sei in tempo!
Corri finché hai ancora le gambe!
Ahahahah!".
E così fece. La lasciarono passare e Larissa, in lacrime e spaventata a morte, lasciò la sala comune per rifugiarsi nel bagno delle ragazze.
"Ahahah! Wow! Che fifona!" - esclamò Draco non appena furono soli. Le luci si riaccesero e sulla bocca di tutti i presenti trionfava un sorriso vittorioso.
"Guarda che anche tu ogni tanto tremi di fifa davanti a Silva..." - il saggio Literius espose la sua osservazione con calma, ed il fatto che fosse una verità fece sobbalzare il compagno.
Valery s'intromise - "Finitela o la vera Silva la farà pagare ad entrambi! Eheh!".
La vera Shiverspine assisteva alla scena con un sorrisetto divertito. Tutti e tre erano identici a lei. Le sembrava di assistere ad un dialogo tra le sue personalità: la sfacciataggine e l'astuzia, la calma e la saggezza, la felicità e il coraggio.
"Oh sì! Ti scompiglierò tutti quei bei capelli tirati all'indietro che ti ritrovi, Draco!" - ed iniziò a corrergli dietro. "Voglio scoprire quanta gelatina ci metti! Ahahah!".
"Cosa?!" - Draco, vedendo Silva avvicinarsi pericolosamente, corse nel dormitorio maschile - "Non osare toccare i miei capelli!!".
[ • • • ]
Qualche giorno dopo regnava la pace. Draco non era più assillato da quell'arpia di Larissa, la quale teneva le distanze da tutti ormai, specialmente Silva. La guardava di sottecchi come una preda con il cacciatore e quando gli occhi bluetti di Silva incontravano quelli oltremare di Larissa, la castana abbassava lo sguardo ed andava via. Non ci furno più "spiacevoli incidenti" da quel giorno. L'unico peccato era che Draco continuava a comportarsi come se il trio che l'aveva aiutato non esistesse. Silva sperava di poterlo "convertire" almeno un po'... ma evidentemente era chiedere troppo o magari non era compito suo, ma di qualcun altro.
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