Tutto comincia da una fine
Silva corse in sala comune più veloce che poté, raggiungendo Valery e Literius giusto in tempo per vedere Silente posizionarsi come al solito davanti al leggio. Pochi minuti dopo arrivò anche Piton, e Silente cominciò il suo discorso prima di aprire la cena.
Per una volta agli occhi di Silva tutto sembrava perfetto. Degli amici con cui divertirsi l'ultimo giorno dell'anno senza dover passare la serata chiusa in camera, un professore che tutt'ora le rivolgeva sguardi fugaci, che con la sua compagnia speciale l'aveva fatta sentire unica e... normale.
La cena passò tranquilla, animata da canzoni e divertimenti. Si fecero le undici e mezza e tutti gli studenti iniziavano già a disperdersi. Chi si avvicinava alle finestre per trovare un posto comodo per ammirare i fuochi, chi usciva in cortile (sorvegliati ovviamente da un prefetto o un professore) o chi si ritirava nei dormitori per continuare i festeggiamenti. Il trio Serpeverde si avviò discretamente alla biblioteca, seguiti a qualche metro di distanza da Severus, che con circospezione controllava i dintorni. Nessuno doveva sapere dove e con chi stava andando... o la sua reputazione me avrebbe risentito.
Quando finalmente si ritrovarono in biblioteca, mancavano una decina di minuti alla fine dell'anno.
"Dite che si vedranno bene da qui?" - domandava Literius, affacciandosi curioso su una finestra appannata dal freddo.
Valery lo raggiunse ed insieme a lui analizzò la vista - "Hmm... forse! Ma vediamo da quella lì che vista c'è!" - indicò una finestra non troppo distante da quella che stavano guardando, ed entrambi si spostarono sulla seconda. Nel mentre, Silva e Severus erano entrambi appostati davanti al camino.
Silva guardava col sorriso le fiamme danzare ai suoi piedi, con quella adorabile mollettina tra i capelli. Da quando gliel'aveva regalata la metteva tutti i giorni. E le stava d'incanto. In quei pochi minuti, la ragazzina iniziò a pensare.
Si era affezionata tanto in poco tempo alla persona più impensabile di questo mondo... e proprio per questo motivo sapeva che non sarebbe andata avanti a lungo. Eppure si sentiva così felice in sua compagnia... si sentiva speciale per quella che era, unica al mondo.
E la cosa in un certo senso valeva anche per Severus. Dopo Lily credeva che il fato non gli avrebbe riservato mai più un incontro del genere... nessun'altra sensazione che gli inebriasse l'animo facendogli pensare "allora qualcuno c'è". Silva era una Serpeverde con un cuore, proprio come lo era lui un tempo, e non avrebbe lasciato farle fare la sua stessa fine... deriso e tradito da quelli che credeva amici. Ma Hilton e Rastamarvious sembravano affidabili. Ci tenevano a Silva, era evidente...
"Avanti voi due!" - Valery richiamò l'attenzione di entrambi, facendoli voltare all'unisono - "Manca meno di un minuto a mezzanotte, che state aspettando?" - la rossa sorrideva, con gli occhi che le scintillavano dalla gioia.
Silva reagì con uno dei suoi sorrisi imbarazzati e raggiunse gli altri due, voltandosi poi per invitare silenziosamente il professore a fare lo stesso. Quest'ultimo esitò nei primi istanti, ma si fece coraggio a raggiungere i ragazzini. La finestra era affiancata da entrambi i lati da due grossi scaffali, e proprio davanti aveva un grosso tavolo con sopra la lanterna che si erano portati dietro. A destra c'era Valery, con le ginocchia su una sedia per poter guardare fuori, e dall'altro Literius, seduto composto e con lo sguardo sognante rivolto verso l'esterno, in attesa delle luci colorate che di lì a poco sarebbero volate alte nel cielo. Silva e Severus erano quindi al centro, davanti alla parte corta del tavolo.
L'ultimo minuto terminò, e con l'anno nuovo arrivarono anche i fiori luminosi nel cielo, che sbocciavano tra fantasie di ogni colore.
"Auguri!!" - l'urlo di Valery si alzò insieme al primo fragorso scoppio, facendosi seguire dall'applauso di Literius e la voce di Silva - "Buon anno a tutti!".
Severus, giusto perchè sapeva che quell'applauso era solo un pretesto per trascinarlo nelle felicitazioni, si mise anche lui a battere le mani, con un sorriso modesto in volto. Era forse la prima volta, dopo tanti Capodanni, a sentirsi più leggero. Sarà stata la presenza di soli tre giovani maghi nella stanza e quindi la distanza da occhi consapevoli, o il solo fatto di aver conosciuto Silva e che il suo affetto albergasse nel suo cuore... ma si sentiva davvero bene in quei momenti. E sperava che durassero il più a lungo possibile.
C'era da stabilire un'unica cosa prima che quel sogno finisse. Una volta accertatosi della sua ipotesi, avrebbe dovuto lasciar stare Silva... com'era giusto che fosse. Storie come queste non hanno mai un lieto fine... perché, semplicemente, uno dei due avrebbe raggiunto la fine prima dell'altro.
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