HARRY POTTER & LA GUERRA PERSONALE, seconda parte
Parte II: Botte nella Notte
ATTENZIONE: questo capitolo contiene dosi ridicole di mascolinità.
La vostra testa potrebbe implodere ed esplodere contemporaneamente.
Siete avvisati.
Mentre Luxa stava facendo atti che non possiamo descrivere per mantenere un minimo di classe in questa fanfiction (seh, illuso!), la porta venne sfondata e Gazza fece irruzione, brandeggiando un fucile a pompa e uno scudo anti-sommossa.
< Ma che caz--- > riuscì a dire Luxa, prima che il custode la riducesse peggio di Peter Weller nella scena d'apertura di "Robocop".
< Ridete adesso del Magonò, brutti stronzetti. > ghignò Gazza, facendosi roteare il fucile un paio di volte in mano.
Alla fine era successo: si sperava che quelle creature fossero scomparse con la fine della Seconda Guerra Magica... ma erano tornate.
Gazza tornò nel suo ufficio, ignorando gli studenti che si affollavano per vedere la carneficina da lui compiuta.
Tirò una leva segreta, che gli aprì una botola sotto i piedi, facendolo cadere su uno scivolo che lo portò alla sua base nascosta.
Armi e prodigi di epoche e mondi lontani adornavano le pareti, raccolti nell'arco della sua lunga carriera.
Aveva sopportato il doversi spacciare per un semplice bidello ossessionato dalle punizioni corporali.
Aveva sopportato il dover lavorare per Dolores Jane Umbridge.
Aveva sopportato gli scherzi e le male parole degli studenti.
Aveva sopportato.
Era un piano di contingenza di Silente, perché Silente ha sempre un piano, ovviamente: e, come accade più spesso che no, aveva ragione a ritenere che quelle creature sarebbero tornate.
Ammirò le numerose reliquie che lo circondavano, mentre avanzava tra le rastrelliere di pistole e fucili: oggetti magici di tempi che furono, armi incantate, amuleti, talismani, e ogni genere di strumento arcano.
Per costruire quell'arsenale, in attesa del momento giusto, aveva viaggiato nel tempo e nello spazio, oltre i più remoti e irraggiungibili confini dell'Impossibile.
Poiché era giunta, infine... la Notte delle Mary-Sue Viventi.
E così, si armò, fregandosene del fatto che la tecnologia Babbana non doveva funzionare a Ovgrozz: lui aveva i permessi speciali del Preside col Codice Fiscale che Uccide.
Due Magnum S&W M500 nelle fondine alla cintura.
Lanciagranate a tamburo M32A1 a tracolla.
Fat Man e Cannone d'Assalto Cobra incrociati sulla schiena.
Boltgun in una mano e Daikatana Vorpal +12 nell'altra.
Spada a Catena alla cintura.
Era il momento di ripulire la Squola.
Emerse dal suo ufficio e vide subito una ragazza dai capelli lillà che brillavano di luce propria, armata di falce di cristallo.
Senza darle il tempo di prepararsi, puntò il Boltgun e fece fuoco, inchiodandola al muro, per poi decapitarla con la Daikatana.
Mentre degli altoparlanti apparsi da chissà dove sparavano la mitica sigla "Dakishimetai Dare Yori Mo", Gazza assunse una posa tamarra degna di Dante Sparda, preparandosi a fare sfracelli delle Mary Sue che stavano sbucando da un po' ovunque nel corridoio.
< Let's Rock! >
https://youtu.be/fB4hwVf_0aY
Le cose non andavano molto meglio nella Sala Comune di Grifondoro, stretta d'assedio dalle creature, che stavano cercando di sfondare la porta principale, mentre Ron e Harry cercavano di puntellarla col mobilio e tenevano pronti gli Schiantesimi.
< Amore, non per metterti fretta, ma qui siamo un po' alle strette! > urlò Ron, all'indirizzo di Hermione, che stava consultando dei libri in cerca di una soluzione.
Prima che potesse trovarne una, sentirono all'improvviso una serie di rumori assordanti provenire da dietro la porta, che venne prontamente sfondata da Gazza, vestito con giubbotto di pelle, occhiali da sole e bandana, intento a fumare un sigaro.
< Venite con me, se volete vivere. > disse.
< Sei qui per ucciderci? > domandò Ron, deglutendo a vuoto.
< No, sono qui per proteggervi. > rispose Gazza, voltandosi a sterminare qualche altra Mary-Sue.
Il Magico Trio fece spallucce e cominciò a seguire il bidello armato pesantemente.
Sparando e fendendo a più non posso, Gazza fece loro strada verso l'ufficio della Preside McGranitt, per poi barricarli all'interno.
La Preside stessa reggeva tra le braccia un M-60 con lanciagranate integrato, e si preparava a vendere cara la pelle.
< Riflettiamo con calma. > disse Harry < Cosa farebbe mio padre? >
< Tuo padre era un maiale. > gli rispose il ritratto di Piton.
A Godric's Hollow, una tomba esplose, e poco dopo lo zombie di James Potter, vestito con il simbolo della Casata di El, piombò nell'ufficio dalla finestra.
< Dovete chiamarmi... Signor Maiale! > strepitò, prima di lanciare un urlo incoerente e gettarsi nella pugna, calciorotando le Mary-Sue come una specie di strano Chuck Norris non fondamentalista.
< O-kay? > disse Harry, perplesso < Cosa farebbe mia madre, invece? >
< Tua madre era una puttana con il culo grasso! > urlò dalla finestra Robert Baratheon sull'aliante di Goblin, lì solo perché aveva sbagliato universo fantasy.
E per la cronaca, no, non era sull'aliante di Norman Osborn, alias Green Goblin, stava usando un deltaplano fatto di Goblin della Gringott.
< Ragazzi, torniamo nel nascondiglio segreto di Gazza. > ordinò la McGranitt, caricando una granata nell'arma e preparandosi a vendere cara la pelle < Fortunatamente Albus sta fornendo una distrazione non da poco. >
Intanto, nella Sala Grande, le Mary-Sue stavano assaltando un quintetto di valenti guerrieri.
Silente era una figura torreggiante, a torso nudo, dal fisico nerboruto, con delle fiamme tribal rosse luminescenti tatuate in petto e armato di una Odachi di fuoco violaceo, mentre in una mano preparava un brillamento solare.
Sparò il colpo, disintegrando una Mary-Sue in armatura rossa metallizzata, mentre un fendente della lama ne tagliava a pezzi altre otto, ma continuavano ad arrivare, come un'orda infinita.
Per fortuna non era da solo.
Brandendo un Martello Tuono dell'Adeptus Astartes, il Miltank di Chiara piombò dal soffitto, colpendo il suolo con l'arma e riducendo una Mary-Sue in poltiglia, subito prima che l'onda d'urto elettrificata ne abbattesse altre sei.
Non pago, elettrificò se stesso e cominciò a usare Rotolamento per travolgere le forze del nemico.
Tails, della serie "Archie Comics" di Sonic, richiamò i prodigiosi poteri del Multiverso, fondendosi con sue versioni provenienti da altre linee temporali e tramutandosi in Titan Tails, un bestione alto cinque metri abbondanti e pompato oltre i limiti dell'inverosimile, con gli occhi che spandevano luci arcane.
Accanto a lui si trovava l'unico altro essere che era riuscito a sopravvivere al reset della linea temporale: un possente Giapponese in karate-gi adorno di cintura nera.
< Dovete giocare alla Sega Saturn! > ordinò Segata Sanshiro, afferrando una Mary-Sue e scaraventandola contro una dozzina di altre con la sua proiezione di Judo, con tanta forza da farla esplodere due volte.
Infine, c'era il loro leader: muscoloso, dal fisico assolutamente perfetto come quello di una statua greca, l'afro inossidabile e il completo Anni '70 impeccabile, stava usando de candelotti di dinamite accessi come Nunchaku.
Il poliziotto più cazzuto del panorama Blaxploitation, Black Dynamite, era sceso in campo.
E con la sua presenza, il Pugno Mortale dei Cinque Artigli era riunito.
Erano stati addestrati nelle arti marziali anni addietro da Maestro, il Maestro più Maestro di tutti.
Nessuno sa con esattezza chi invece avesse addestrato Maestro, ma si sa che venne sottoposto ad un rigidissimo regime d'allenamento da se stesso in persona per diventare il fulgido agglomerato di cazzutaggine che è oggi.
Sotto di lui, gli studenti che sarebbero divenuti il Pugno Mortale dei Cinque Artigli vennero sottoposti ad esercizi massacranti, volti ad infrangere i limiti delle loro capacità fisiche, e spingerli oltre, nel regno di coloro che avevano il potenziale per diventare vere e proprie leggende viventi.
La loro prima prova fu affrontare i Diecimila Demoni del Monte Demone, e fu in quello scontro che Silente ottenne la sua spada, strappandola al Signore dei Demoni e dominando lo spirito maligno dell'arma con la propria volontà d'acciaio.
Successivamente, avevano viaggiato nello spazio, aiutando il famoso poliziotto russo Capitano Pronin a combattere il malvagio regime dittatoriale di Darth Bootleg, e si erano uniti agli Ebrei Spaziali nella lotta contro il Male.
https://youtu.be/9YrzBKuv5aA
Dopo la guerra nello Spazio, si erano scontrati con Galactus, il Divoratore di Mondi, e successivamente, ad Asgard, con il Deconsecrator, il malvagio clone Death Metal di Thor.
Ed ora, quei cinque guerrieri erano schierati contro l'onda crescente delle Mary-Sue, pronti a vendere cara la pelle.
Black Dynamite calciò una Mary-Sue così forte da farle volare via la metà superiore della scatola cranica, per poi estrarre dal proprio Afro il Chernobog, la falce a tre lame, con cui cominciò a sparare fendenti d'energia rotanti, disintegrando i ranghi delle Mary-Sue.
Perché puoi essere dichiarata figa quanto vuoi dalla tua autrice, ma non sarai mai figa quanto il Pugno Mortale dei Cinque Artigli.
Titan Tails ne diede prova sparando raggi fotonici dagli occhi, mentre Segata Sanshiro usava la sua Sega Saturn gigante come mazzafrusto, Miltank continuava a usare Rotolamento col martello, e Silente adoperava i suoi fenomenali poteri cosmici dove la spada non arrivava.
Intanto, lo zombie di James Potter continuava ad abbattere le Mary-Sue, mentre Re Robert Baratheon era sceso dal suo aliante, brandendo il suo fidato martellone da guerra.
< Per tutti gli Inferi, voglio suonarle a qualcuno! >
Colpendo col maglio, aprì a Gazza, McGranitt e al Magico Trio una strada di distruzione e morte, fino all'ufficio del bidello, che prontamente fece entrare il bizzarro gruppetto e sprangò la porta.
< Armatevi, ragazzi. > disse, ricaricando il Boltgun < Stavolta essere dei maghetti adolescenti potrebbe non bastare. >
Artigli, fruste energetiche, falci d'oro, tridenti e spade orientali di ogni tipo cominciarono a farsi strada attraverso la porta dell'ufficio, mentre Harry prendeva in mano due nunchaku-motoseghe e Ron si incatenava alle braccia due Bolidi da Quidditch.
Hermione invece si sentì come richiamata da una strana spada azzurra e oro, dalla guardia improponibile, che sembrava chiamarla con una voce cantilenante.
Appena la prese in mano, sentì l'irrefrenabile impulso di cantare, mentre i suoi vestiti venivano sostituiti da una tuta da combattimento corazzata che lasciava molto poco spazio all'immaginazione.
https://youtu.be/FOXaWCRv_68
Quando la trasformazione fu completa, Hermione aveva anche canini iper-sviluppati e occhi rossi che brillavano nel volto coperto d'ombra, e brandiva tra le mani l'immane spadone.
Ron, comprensibilmente, spalancò la bocca, basito e stranamente eccitato.
< Miseriaccia... > riuscì a dire, prima che le Mary-Sue sfondassero la porta, trafiggendolo da dietro con le lame e con i loro arcani poteri.
Prima ancora che il Rosso potesse cadere a terra, Hermione latrò e ruggì come una bestia feroce, e si gettò sul nemico, brandendo la Durandal e fendendo le Mary-Sue a più non posso.
La Battaglia per Ogvartz era appena cominciata.
Ed eccoci ad un nuovo capitolo, l'elemento Crossover sta aumentando abbestia e, spero, anche la demenza della cosa.
Ci vediamo nel prossimo^^
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