Rosemaire

Gli sorrisi grata ancora una volta prima di sparire dietro l'angolo.
Dovevo trovare a tutti costi Celine o in alternativa Scorpius.
Dovevo parlarle e mettere in chiaro tutto prima che fosse troppo tardi..
Ma - come al solito - sorgeva un piccolo inconveniente: Dove diavolo era Celine?
Ritornai sui miei passi sperando in una sua risposta.
- Franz, tu per caso sai dove posso trovare Celine?
Capii immediatamente di aver fatto la domanda sbagliata.
Alzò gli occhi al cielo e sbuffo - Non ti ho già aiutata abbastanza per oggi?
Si, forse pretendevo un pò troppo da lui, non era certo un oracolo..
- Si, scusa, hai ragione. - mi affrettai a dire.
Lui sospirò - Beh, cos'aspetti, ora vai! Su..!
- Si, vado.. - annuii ripercorrendo il percorso già fatto.
Nei panni dell'eroina non ero esattamente il massimo, eh.
Un bivio, dannazione.
Destra o sinistra? Destra o sinistra?!
Sinistra.. Bene, destra!
Avevo imparato a non dare mai ascolto al mio istinto.
Anche perchè era matematicamente accertato che ogniqualvolta io scegliessi sinistra, la direzione giusta fosse destra e questo non valeva solo per il senso dell'orientamento, no, valeva per tutto!
- Rose!
Mi girai di scatto.. Grazie Merlino, grazie.
- Celine!
- Ti stavamo cercando. - m'informò avvicinandosi.
- Anch'io. - le disse andandole incontro.
- Pensa che Steph stava già correndo ai ripari sostituendoti con una nostra vecchia prozia.
Mi sembra ovvio, solo una vecchia prozia può prendere il mio posto! Magari la cara Stephanie pensava che in questo modo non si sarebbe notata alcuna differenza, tutt'altra cosa sarebbe stato sostituirmi con una top model australiana, me ne rendevo conto..
- Ehm, Celine.. Io non ti stavo cercando solo per il Matrimonio, cioè si ma.. - no, quel discorso non mi avrebbe portata da nessuna parte, stavo iniziando a farneticare, meglio arrivare subito al dunque - Celine, io so tutto.
Piuttosto enigmatico, ok.
- Tutto? - ripetè lei inarcando le sue biondissime sopracciglia confusa.
- So che questo matrimonio è combinato, so che tu non ami Scorpius - e spero col tutto il cuore che lui non ami te, meglio evitare - E so anche di Edward.
Al suono di quel nome dischiuse appena le labbra, ma nient'altro. Era come se non avessi parlato.
- Non so chi ti abbia detto queste sciocchezze, ma..
- Ma?! - la interruppi bruscamente - Celine, per favore, non mentirmi anche tu! Una supplica nella mia richiesta.
Abbassò il capo accusando il colpo - Non so quali intenzioni tu abbia, ma qualunque cosa tu voglia fare, sappi che è troppo tardi. Oggi sposerò Scorpius, così è stato deciso e così sarà..
- Ma non è giusto.. - protestai come una bambina di due anni.
E lei come una mamma mi spiegò l'ovvio - Esistono tante cose ingiuste in questo mondo ed il mio matrimonio non è certo la peggiore.. Imparerò a conviverci, mi abituerò.
- Ti abituerai? - un sorriso amaro mi dipinse il volto - E' una cazzata! Non ci si può abituare, non si può imparare ad amare una persona, o la si ama o non la si ama, non ci sono vie di mezzo, non in amore..
Alzò la testa scuotendola - Basta, ti prego Rose, basta.
Incrociai i suoi occhi lucidi e qualcosa mi colpì. Avevo già visto quello sguardo afflitto prima d'allora, avevo già letto da un'altra parte tutto quel dolore, quella delusione e quel tormento.
Ma dove?
Un ricordo riportò alla luce la risposta.
I miei occhi umidi riflessi nello specchio.
Era il mio stesso sguardo.
E - forse realmente troppo tardi - capii.
Capii di aver passato il tempo ad odiare, ad incolpare e perchè no ad invidiare l'unica persona che forse avrebbe potuto davvero comprendermi.
Avevo sbagliato, come sempre.
- Uh, eccovi qui! Sei arrivata finalmente.. - ragliò Stephanie rivolgendosi a me - Beh, cosa sono quelle facce? Siamo ad un matrimonio, non ad un funerale.
Non ricevendo nessuna risposta da parte nostra continuò - Celine, preparati, manca pochissimo e tu prendi questo - mi ordinò passandomi un piccolo bouquet - E mi raccomando, sorridi e cammina, sei la prima ad entrare - non mi mossi - Sai camminare, vero? Non è difficile, un piede dopo l'altro e..
- Stai zitta. - sbottai afferrando le rose - Per la questione "camminare" posso assicurarti che so farlo da circa ventisei anni, ma per quanto riguarda il sorriso.. Beh, puoi scordartelo. - ringhiai stizzita a due centimetri dal suo volto.
Non c'era nulla da sorridere o da festeggiare.
Proprio nulla.
Non si aspettava certo una reazione del genere da parte mia ed infatti ancora allibita guardò la sorella, forse in cerca di conforto.
Sostegno che non arrivò. Celine era troppo occupata ad ignorare i suoi veri sentimenti per potersi accorgere di quello che la stava circondando.
Ed io lo sapevo bene.

Non ricordavo che il rito del Matrimonio durasse così tanto.
Non avevo mai avuto esperienze in prima persona, certo, ma avevo già assistito - come ospite - ad altre cerimonie e nessuna di queste mi era mai sembrata così luuunga.
Mah, probabilmente era solo una mia impressione, probabilmente però.
In fin dei conti, se era vero che il tempo passa molto più velocemente quando ci si diverte, era vero anche che il tempo passa decisamente troppo lentamente quando non ci si diverte.
Ed io - in quella situazione - non mi stavo affatto divertendo.
Avevo passato tutto il tempo ad ammirare il curatissimo prato verde ed ad evitare accuratamente le occhiate insistenti di mio cugino, quelle fugaci di Scorpius e quelle rassegnate di Franz.
Trattenni a stento uno sbuffo.
- .. E se qualcuno dei presenti è a conoscenza anche di un solo motivo per cui questo matrimonio non dev'essere celebrato - stava recitando il prete - Parli ora o taccia per sempre.
Parli ora o taccia per sempre.
Parlare o tacere?
Alzai la mano - dettata da non so quale coraggio - e un attimo dopo l'attenzione del sacerdote, e non solo, fu su di me.
Dannazione, era un prete non Minerva McGranitt..
- Ha qualcosa da dire, signorina? - mi domandò l'uomo stranito.
Forse negli altri matrimoni che aveva celebrato, tutti avevano sempre taciuto.
Abbassai la mano - Si, io.. Ehm.. - forza Rose - Io non sono mai stata sposata - e forse mai lo sarò - Ma sono cresciuta in una famiglia dove l'amore è al primo posto così come i valori etici ed i principi morali.. - ok, non ero partita male, ma la mia famiglia e la mia infanzia alla Tana non erano certo gli argomenti di cui dovevo parlare ora. Come al solito stavo aggirando il vero e proprio discorso. Ero pessima. - Ed è per questo che ho qualcosa da dire. - respirai ignorando tutti gli sguardi - Questo matrimomio è d'interessi. Celine e Scorpius non si amano.
Questa mi sembrava una ragione più che sufficiente per sospendere il matrimonio, no?
- Lei è sicura di quello che sta dicendo? Sono accuse piuttosto gravi. - mi avvisò il prete.
Io annuii e quindi lui - non sapendo cos'altro fare - si rivolse ai quasi-sposi.
- E' vero? - chiese loro.
- No, non è vero! - s'intromise urlando Stephanie - Lei - gracchiò indicandomi - E' solo gelosa! E' solo una zitella in cerca di attenzioni.. E per di più è anche innamorata di Scorpius!
Gli invitati che fino a quel momento erano rimasti in silenzio - basiti e sconcertati dalla mia rivelazione - al suono delle parole della vipera iniziarono a borbottare qualcosa di simile a "L'invidia gioca brutti scherzi" e "Come si può mentire così spudoratamente ad un prete?".
Il sacerdote osservò la scena - A chi devo credere?
- Potrei anche essere una zitella - sorrisi - E potrei addirittura amare lo sposo, ma non è certamente..
- Per questo che lo dice. - concluse Scorpius per me.
Mi voltai verso di lui e Celine proseguì - Ciò che ha detto Rose è vero. E' tutto vero..
Per lo meno ora non rischiavo di essere additata come la bugiarda-rovina-matrimoni .
- Alla luce di queste nuove rivelazioni - disse il prete - Io non posso fare altro se non annullare questo matrimonio, mi dispiace, ma non posso celebrare un'unione di questo genere. Dovrebbe essere l'amore ad avvicinare questi due ragazzi e non un accordo tra le due famiglie. - guardò Scorpius e Celine - Ora potete andare.
Sospirai, ce l'avevo fatta. Ero riuscita a fermare il Matrimonio.
Ed ora?!
Scorpius sarebbe venuto da me dichiarandomi amore eterno o mi avrebbe semplicemente ignorata dichiarando ad un'altra il suo folle amore?
Notai con somma sorpresa e un pizzico di gioia che l'espressione dei coniugi Malfoy - a differenza di quella dei Wallace - non era tesa, arrabbiata o infastidita, no, sembrava quasi compiaciuta. Possibile?
Stavo per andare da Franz nelle ultime file - doveva come minimo complimentarsi con me per l'ottimo risultato ottenuto - quando sentii un urlo, in parte poi soffocato.
Mi girai preoccupata - avevo riconosciuto la voce - e con lo sguardo cominciai a cercarla.
La trovai qualche istante dopo, seduta su una sedia poco distante, le mani sul pancione ed il viso pallido e sudato.
Mi avvicinai correndo - Cosa succede?! - domandai allarmata accovacciandomi vicino e spostandole le ciocche di capelli che le ricadevano sulla fronte.
Respirava a fatica - Credo.. Credo che mi si siano rotte le acque.
Spalancai gli occhi turbata, mancavano ancora due settimane al parto, non poteva nascere ora..
Nel frattempo ci raggiunse Albus, che se possibile era ancora più bianco di Susan.
- Sta.. Sta per partorire? - mi chiese.
Annuii - Dobbiamo portarla in ospedale, subito.
Prese la mano di Susan e poi afferrò la mia - Andiamo.
Acconsentii prima di smaterializzarmi.

Albus era entrato - da più di venti minuti, ormai - nella Sala Parto insieme a Susan e da allora non era più giunta nessuna notizia.
Di tanto in tanto provavo a chiedere ad alcune infermiere di passaggio, ma nessuna sapeva darmi una spiegazione.
Non era un buon segno.
Il problema "Scorpius" era passato necessariamente in secondo piano ora ed infatti pur avendolo lontano solo pochi passi non gli avevo praticamente rivolto la parola.
Ma forse dietro a questo atteggiamento non c'era solo la preoccupazione per Susan, ma anche la paura ed il timore di quello che avrebbe potuto dirmi.
Sarei stata capace di reagire all'ennesima illusione?
No, forse no.
- Rose.
Alzai automaticamente la testa.
- Franz.
- Perdonami se arrivo solo ora - si scusò avvicinandosi - Ma ho pensato che i gatti non siano esattamente i benvenuti in ospedale e quindi ho riportato Grattastinchi a casa, anche perchè era piuttosto stanco.
- Stanco? - ripetei.
- Già.. Lo sapevi che Stephanie è allergica al pelo dei gatti?
E questo cosa c'entrava con la stanchezza di Junior?!
Gli lanciai un'occhiata dubbiosa - Cos'è successo?
- Oh nulla, o per lo meno nulla di grave.. O meglio, nulla di grave a Grattastinchi!
La mia espressione non mutò - Tra poco non vedrò entrare una barella con su Stephanie, vero?
- No, certo che no..
Perchè quel suo "No, certo che no.." non mi convinse per niente?!
- Comunque - continuò lui cambiando abilmente discorso - Non si sa ancora nulla di Susan e del bambino?
Scossi il capo - Nulla.
- Non preoccuparti, vedrai che andrà tutto bene. - mi rassicurò.
- Lo spero. - dissi appoggiando la mia fronte al suo petto. - Non voglio pensare al peggio.
- Non farlo. - mi sussurrò accarezzandomi i capelli.
Con la coda dell'occhio vidi Scorpius irrigidirsi.
Possibile che fosse geloso?!
E come se avesse letto i miei pensieri François mi chiese - Hai chiarito con.. Hai capito, no?
- No, non credo che sia il momento più adatto. - mormorai semplicemente.
Passarono altri quindici minuti e la situazione non migliorò, fino a che..
- C'è Albus! - mi avvertì Franz con un sorriso.
Mi voltai appena in tempo per essere stretta da due braccia possenti.
- Sono padre!! - esclamò commosso stringendomi.
- Beh, questo lo sai da quasi nove mesi.. - gli feci notare.
- Lo so ma.. - ridacchiò sciogliendo l'abbraccio - Vederla, poterla tenere in braccio e cullarla.. E.. Wow, è diverso.
Non l'avevo mai visto così felice, ma un attimo aveva detto vederla, poterla e cullarla..?!
- E' una bambina?!
- Si, è una bellissima bambina. - confermò stringendo la mano a Scorpius che si era avvicinato per congratularsi.
- Susan come sta?! - domandai.
- Bene, era anche lei al settimo cielo.. Il parto è stato difficile, ma ora stanno tutte due bene e questo è l'importante. - rispose Albus passandosi una mano tra i capelli.
- Sono zia di una bellissima bambina! - esclamai allegra.
- Non sei sua zia, sei sua cugina di secondo grado. - precisò Franz.
Ma era sempre pronto a rovinarmi tutto?!
- Sottigliezze. - borbottai accompagnando la parola con un gesto della mano.
Alzò gli occhi al cielo ed io proseguì rivolgendomi ad Al - E come si chiama la nuova arrivata in casa Potter?
Ero tremendamente curiosa.
- Beh.. - sospirò mio cugino - Voleva dirtelo Susan, ma visto che so già che insisterai.. Te lo dico.
- Dai! - lo incitai.
- Abbiamo deciso di chiamarla Rosemarie, Marie era il nome della nonna di Susy, mentre Rose..
- E' il mio nome.. Avete dato il mio nome alla vostra bambina? - domandai con la paura di aver capito male.
- Esatto. - mi sorrise.
Rosemarie Potter era un nome.. Dolcissimo.
Sbuffai, stavo per piangere, di nuovo.
Con un'unica differenza, queste erano lacrime di gioia.
Ero diventata una piagnona.
- Preparatevi ad avere una pazza schizofrenica in casa se oltre al nome prende anche il carattere della cugina.. - ironizzò Franz avvisando Albus.
- Zia. - insistetti tirandogli un leggero pugno sul braccio - Sono sua zia.
- Come vuoi.. - si arrese il mio migliore amico facendo spallucce - Albus, ti va di prendere un caffè? Un caffè con Al?!
Al massimo poteva prendere un caffè con me, non con mio cugino.
Albus sembrava sorpreso quanto me, ma non rifiutò - Certo.
- Perfetto. Così puoi raccontarmi un pò com'è la sensazione di sentirsi padre, eh? - gli propose dandogli una pacca virile sulla schiena ed allontanandosi.
Che scortese, non mi aveva neanche chiesto se volevo qualcosa dal bar o meno.
- Ehm ehm. - si schiarì la voce Scorpius, fino a quel momento era rimasto in silenzio - E' stato gentile da parte sua lasciarci soli, non tutti i fidanzati l'avrebbero fatto.
Ah, giusto. Lui non sapeva ancora la verità, l'ultima volta non era riuscita a dirglielo..
- François non è il mio fidanzato, ha finto solo di esserlo.. Lui è il mio migliore amico. - spiegai fissando la parete bianca davanti a me.
- Pensavo di essere io il tuo migliore amico..
- E lo sei. Lui è il mio migliore amico di Sheffield, tu sei quello di Londra.
Preferii diverderli in queste due categorie e non in "Migliore Amico Gay" e "Migliore Amico Che In Realtà Amo".
- Capito.. - respirò - Rose..?
- Si?
- Pensi davvero quello che hai detto in chiesa? - mi domandò.
Sapevo perfettamente a cosa si riferiva e così cercai di aggirare la domanda - Cosa? Che sono una zitella?
- No, quello che hai detto dopo..
- Che sono innamorata di te?! - provai già sapendo si aver fatto centro - Beh, si. Potrei pensarlo davvero.
Ed in quel momento fece l'unica cosa che non mi aspettavo, rise.
- Sai, te lo dico per il tuo futuro, Malfoy. Non ridere mai più in faccia ad una ragazza che ti ha appena confessato i suoi sentimenti.
- Ridere è una reazione istintiva quando si è felici. - mi disse prendendomi la mano e girandomi verso di lui.
- Ah, è così sei felice? - lo sfidai senza opporre resistenza - E perchè?
- E' semplice, ora posso finalmente onorare l'unico patto che io abbia mai voluto e desiderato, veramente.
Non potevo credere a quello che stavo sentendo.
Sperai con tutte le mie forze che non si stesse riferendo ad un altro patto fatto con un'altra persona.
- Ah si?
- Si. Anche perchè abbiamo ventisette anni, no?
- Così dicono. - annuii.
- E siamo entrambi single, giusto?
- Tu solo da qualche ora, ma si. Siamo single.
- Quindi..
- Quindi?!
Doveva dirlo lui, doveva esporsi lui almeno per una volta, io avevo già fatto fin troppo. Mi sorrise - Vuoi sposarmi?
- Forse.
- FORSE?!
- Si, non voglio che il nostro matrimonio sia un obbligo..
- Credi davvero che sia un obbligo sposarti per me, Rose? Io voglio sposarti e lo voglio da circa dieci anni, da quando quella sera te lo chiesi e tu titubante mi risposi di si. Non ho mai provato solo amicizia nei tuoi confronti, ho sempre provato quel qualcosa in più che mi tormentava giorno e notte.. E che si chiama amore.
- Scorpius, ti rendi conto che questa è una dichiarazione d'amore, vero?!
Ridacchiò - Certo, io ti amo, perchè non dovrei dirtelo?!
Ah, bella domanda..
- Ti amo anch'io.
- Ed ora posso baciarti, o credi che anche questo sia un obbligo per me?!
- Permesso accordato, stupido. - mormorai prima di azzerare la distanza e baciarlo.

E tutti vissero felici e contenti.

Fine?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top