Vita da madr...ina
Harry Potter si stava rigirando per l'ennesima volta nel letto di casa Dursley quando sentì qualcosa graffiare il vetro della finestra.
Si alzò dal letto e vide che la causa di quel rumore era una piccola gattina, o meglio, Hlin trasformata in una piccola gattina e una busta tra i denti.
Harry sorrise aprendo la finestra così da permettere alla madrina di entrare.
- Auguri piccolo Ramoso - disse Hlin tornando umana e abbracciando il figlioccio.
- Grazie mille, sei l'unica che sia riuscita a farmeli di persona... Sirius come sta? -
- Rispetto a tre mesi fa bene, Silente ha voluto che si nascondesse meglio piuttosto che stare ben visibile qui a Londra.
Tu invece? Stai bene? Non hai una bella cera, sembri sconvolto e sei madido di sudore... è successo qualcosa? -
- No... nulla di importante... solo un brutto sogno -
- Vedrò di crederti... tornando al tuo compleanno: Sorpresa! È da parte mia, di Sirius e ho voluto che partecipasse anche Molly, lei ha scelto il modello di giacca e il papillon, Sirius la camicia e io le scarpe -
Dalla borsa Hlin tirò fuori un sacchetto contente un completo da sera.
Harry lo guardò con sorpresa, curiosità e felicità di poter avere un completo da sera.
- È ... molto bello Hlin! Ti ringrazio, ma non saprei quando indossarlo -
- Già da quest'anno avrà la sua occasione di essere indossato -
- In che senso? -
- Cosa ti dico sempre? -
- Ogni cosa ha il suo tempo? -
- Esattamente! Ora mangiamo i pasticcini prima che si sciolgano - disse prendendo un secondo sacchetto
- Sai... dopo due mesi non ti ho ancora chiesto come hai trovato Sirius; sì, lo so che ti sta già simpatico, però sai... la prima impressione non è stata delle migliori -
- Sono contento di aver saputo come sono andate veramente le cose, però se mi avessi detto tutto qualche mese prima non avrei tentato di ucciderlo -
- Lo so... però per quel fatto te la devi prendere con Remus e Silente.
Harry... parlando d'altro... posso usare il bagno? - chiese Hlin facendo una smorfia disgustata che Harry non riuscì a comprendere.
- Certo, basta che non fai rumore o sveglierai zia Petunia, ha il sonno leggero -
- Tutto chiaro, torno subito - e detto ciò si fiondò fuori dalla camera.
***
- Ma che...-
- Cosa succede? -
- Non riesco a trasformarmi -
- Hai provato con gli altri animali? Non ne so granché, ma forse c'è qualcosa che lo blocca -
- Ok...- sospirò Hlin seguendo il consiglio di Harry, prese un sospiro e provò a trasfigurarsi in un coniglio, ma nulla.
- Nulla? -
- Nulla...-
In quel momento videro la luce del corridoio accendersi e sentì i pesanti passi di zio Vernon.
- Sotto il letto, presto! - sussurrò Harry mentre la madrina si nascondeva sotto il suo letto e lui si infilava sotto le lenzuola.
Senti allora la porta aprirsi e poi richiudersi bruscamente, aspettarono qualche minuto giusto il tempo che la luce del corridoio si spense e si potesse risentire zio Vernon russare come un vecchio orso.
- Che maniere - borbottò Hlin uscendo dal suo nascondiglio.
- Da quando pensano che il mio padrino sia un pluriomicida e che la mia madrina è stata in prigione per varie infrazioni mi trattato in modo diverso... insomma, mi danno ancora ordini, ma meno duramente di prima -
- L'importante è questo... ora però dobbiamo trovare un modo per farmi uscire di casa -
- A meno che tu non ti vali dalla finestra non c'è modo... zia Petunia si mette sull'attenti non appena sente scattare la luce del corridoio -
- In tal caso non ti dispiacerà se la tua madrina dorme con te vero? -
- Affatto - sorrise Harry prendendo un vecchio pigiama di Dudley dall'armadio - Da quanto grande è penso che tu ci possa stare - disse poi mostrando a Hlin un'enorme maglia da pigiama nella quale sarebbero potuti starci Harry e Hlin insieme.
- Basterà la parte superiore come vestaglia, sicuramente mi arriverà alle ginocchia... non ti senti in imbarazzo a dormire con me, vero? - domandò poi ricordandosi che l'ultima volta che Harry aveva dormito nello stesso letto con lei fu quando il ragazzo aveva un anno.
- Be'... sei quasi come una madre per me, quindi non ho problemi - rispose tranquillamente Harry.
- Q...quasi come una madre? - Hlin rimase molto colpita da quella frase; certo, lei voleva un mondo di bene ad Harry ed era ovvio che lo considerasse quasi come un figlio, ma non pensava che Harry ricambiasse in quella maniera.
- Certo... mi hai aiutato a capire che non ero inutile come mi facevano credere i miei zii, mi hai aiutato quando sono arrivato ad Hogwarts e mi hai sopportato quando per un momento ho creduto che avessi tradito i miei genitori, non contando tutto il resto...- spiegò Harry.
- Non farmi piangere piccolo Ramoso!! - esclamò Hlin abbracciando Harry - Ora a letto.. immagino che i tuoi zii ti facciano alzare molto presto -
- Verso le sette solitamente... -
- Allora subito a letto -
Ma Harry per qualche strana ragione non volle saperne di dormire, si fece invece raccontare di lei, di Sirius e dei suoi genitori, sfogliando l'album di foto che Harry conservava gelosamente da quasi tre anni.
Si addormentò solo verso le tre del mattino, mentre Hlin gli raccontava della reazione di lei e Sirius quando Lily e James gli proposero di diventare il padrino e la madrina del ragazzo.
- Buonanotte, piccolo Ramoso...- disse allora dandogli un bacio sulla fronte e mettendosi a dormire a sua volta.
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