Un lupo mannaro per amico p.2
La strega fece per uscire dalla stanza, ma il gesto fece scricchiolare le vecchie assi del pavimento; i quattro animali si girarono a fissarla e il lupo mannaro ululò minaccioso.
Hlin indietreggiò terrorizzata, inciampando, così, su di uno scalino e ruzzolando giù per le scale.
Arrivata in fondo pensò bene di rialzarsi immediatamente, ma questo causò solo un peggioramento della lussatura che si era provocata alla spalla destra.
Dopo qualche secondo si ricordò in che guaio si era cacciata e in quel momento sentì degli zoccoli scalpitare sulle assi e, in un istante, ecco arrivare i quattro animali verso di lei.
Il cane nero sembrò parlare loro e poi, con grande stupore della strega, si trasfigurò nel solo ed unico Sirius Black.
- Hlin sei impazzita?? Se non fossimo stati qui lui ti avrebbe uccisa! - esclamò il mago chinandosi accanto a lei.
- Lui?? - domandò Hlin impaurita indicando il lupo mannaro.
- Ecco... Non ti impressionare... ma quel lupo mannaro è... Remus - le spiegò il ragazzo.
- Rem?? -
- Sì... e sei fortunata che abbia preso la pozione Antilupo o a quest'ora saresti già all'altro mondo -
Non appena Sirius finì di parlare, ecco che il lupo mannaro si avvicinò, a grosse e lnte falcate, al viso di Hlin.
La strega era in un vortice misto di paura e impressione ma, quando l'animale le poggiò la fronte sulla sua, guardandola fissa negli occhi, dovette ricredersi domandando ugualmente il significato di quel gesto.
- Vuol dire che ti ha riconosciuta Hlin e questo è molto raro che accada - le spiegò Sirius - Ora non possiamo portarti in infermeria, riesci a resistere fino all'alba? -
Hlin annuì e vide Sirius tornare ad essere un cane.
La mattina seguente i cinque amici tornarono al castello dirigendosi, per quanto velocemente Hlin potesse andare, verso l'infermeria.
- Avrei potuto ucciderti - disse Remus una volta che madame Chips le ebbe somministrato l'Ossofast.
- Però non lo hai fatto - sorrise la strega facendo, poi, una smorfia disgustata a causa del sapore della pozione.
- Sai che non puoi sempre cavartela così, vero? - le fece notare il migliore amico.
- Finché ci sei tu a tirarmi fuori dai guai, io posso stare tranquilla, i fratelli maggiori fanno così, no? - continuò lei tenendo fisso lo sguardo su Remus.
- Mi consideri un fratello maggiore? - chiese il ragazzo incredulo.
- Sì... tutti voi malandrini siete e sarete sempre come fratelli maggiori per me -
****
- Hlin... guarda chi ho appena trovato che vagava in corridoio - annunciò Remus.
- Harry! Vieni, stavo correggendo i compiti di Hermione, ma quanto scrive quella ragazza? E non c'è nemmeno un errore grammaticale, nemmeno una virgola fuori posto, potrei metterle il massimo dei voti senza nemmeno leggerli, ma devo per forza seguire la procedura - disse allegramente la strega.
- Questo... - disse invece Remus, una volta che l'amica ebbe finito di parlare, indicando una strana creatura posta in un acquario, che portava il nome di avvincino -... è un demone acquatico, non dovremmo avere problemi con lui, non dopo i kappa. Il trucco è allentare la sua presa. Vedi che dita lunghe ha? Forti, ma molto fragili -
- Una tazza di te? - chiese poi ricevendo una risposta affermativa da parte del ragazzo.
- Va bene...-
- Hlin posso farti una domanda? - domandò invece il ragazzo, nel mentre che il professore era impegnato a cercare le bustine del tè.
La strega alzò gli occhi dalla seconda pergamena di Hermione su cui era scritto tutto quello che c'era da sapere dei Kappa.
- Dimmi tutto -
- È una cosa che tutti gli studenti si chiedono: tu e...- fece cenno con la testa verso il professor Lupin che nel frattempo era girato di spalle per preparare il te -... state...-
- Cosa? No, Harry! Assolutamente! Il professor Lupin è già fidanzato! - rise allegramente Hlin non trattenendosi dal sussurrare.
- Hlin! - la rimproverò Remus girandosi di scatto.
- Che c'è? Ho detto la verità, tutti gli studenti pensano che noi due stiamo insieme, sfatiamo questo mito, no? Anche perché Dora ucciderebbe entrambi se venisse a saperlo - gli ricordò lei incrociando le gambe sulla sedia.
Harry non domandò chi fosse questa Dora, dopotutto erano affari privati.
Notò, però, la madrina comportarsi in modo strano: ella, infatti, cominciò ad annusare l'aria senza un apparente motivo, o meglio questo era quello che credeva lui, ma la strega avrebbe riconosciuto quell'odore fra un milione.
- Per mille snasi! - esclamò per poi correre fuori dall'ufficio e imboccando il corridoio.
- Che cosa le è preso? - chiese Harry confuso.
- Si sarà dimenticata di incantare la propria stanza così che il Fuoco Fatuo non la mandi a fuoco - ipotizzò il professor Lupin.
- Fuoco fatuo? -
- Già... lo studieremo tra qualche settimana... Hagrid non è l'unico che ama le creature strane e pericolose -
****
- Severus! Mi dispiace! - esclamò Hlin guardandosi il vestito sporco di pozione.
- Hlin, sai che pozione è questa?? - sibilò Severus Piton pulendosi la mano sporca di Antilupo.
- Temo di sì... era quella per Remus? -
- Esattamente e sei fortunata che ne ho un paiolo pieno -
- Scusami tanto, non so dove ho la testa ultimamente, mi perdoni? -
- Sì...- borbottò il professore per poi fare dietro front per andare a prendere altra pozione.
Ed ecco di nuovo quell'odore, che Hlin considerava più un profumo, un profumo che non si sarebbe scordata facilmente.
Senza essere vista si trasfigurò nella piccola bengala e continuò a seguirlo fino ad arrivare al giardininetto interno della scuola.
Lì, in mezzo ai cespugli, vide un grosso cane nero che la fissava.
- Per la barba di Merlino, Sirius sei pazzo?? Cosa ci fai qui?? - miagolò la gattina.
- Hlin... Harry è in pericolo - disse invece Sirius come se non avesse sentito.
- Cosa dici? Non vorrai fargli del male realmente -
- No, non sono io, ma Peter... Peter Minus! È qui ad Hogwarts-
- Cosa?? -
- Chi va là? - li interruppe una voce, quella della professoressa Mcgrannit.
- Fermo qui - disse per poi uscire allo scoperto e tornando umana.
- Sono io professoressa-
- Oh Hlin, cosa ci facevi trasfigurata in un cespuglio, se posso chiedere? -
- Ecco.. cacciavo dei topi, insieme a Grattastinchi, ma evidentemente lui si deve essere stancato, fino a poco fa era in quel cespuglio - mentì la strega.
La professoressa la squadrò per alcuni secondi, poi sorrise.
- D'accordo... buona caccia allora - disse infine per poi andarsene
- Grazie...- rispose lei educatamente tornando nella sua forma animale.
- Grazie amore -
- Tu sei pazzo! E se ti scoprissero?? -
- Non mi scopriranno, so come agire -
- Come puoi essere così stupido? -
- E bello -
- E stupido-
- Ma soprattutto bello -
- No... soprattutto stupido, ora devo andare, tenta di non cacciarti nei guai, chiaro? - concluse la strega uscendo dal cespuglio.
- Chiarissimo, forse... -
- Ti ho sentito! - miagolò lei da lontano.
****
- Sa... si è arrabbiato moltissimo quando lei non l'ha lasciato entrare - ghignò Peeves incontro ad Albus Silente - che caratteraccio quel Sirius Black, eppure i suoi sostenitori interni li ha, poteva chiedere loro una... zampa -
Hlin sentì il proprio cuore fermarsi per secondo infiniti.
Perché quel dannato poltergeist non sapeva tenere chiusa la bocca??
Non era nemmeno stata lei a far entrare Sirius ad Hogwarts e poi, la signora grassa sapeva sempre esagerare con le sue descrizioni: occhi come il diavolo, un anima nera quanto il suo nome... era appesa a quel muro da meno di un anno e già si credeva di sapere tutto del castello.
Non appena gli studenti furono riportati nella Sala Grande e quest'ultima fu resa idonea per passarvi la notte, Remus prese in disparte Hlin.
- Che cosa intendeva Peeves con "sostenitori interni"? - chiese serio come Hlin non lo aveva mai visto.
- Che cosa ne so io! Lo sai che quel dannato poltergeist dice stupidate su stupidate, magari avrà voluto solo spaventare gli studenti - s'inventò, anche se in ciò che diceva vi era una mezza verità.
- Spero in bene, non voglio fare scenate, perciò, per ora, la finiamo qui. Harry ha bisogno di una madrina, non dell'aiutante di un prigioniero -
- D'accordo signor saputello, farò secondo il tuo volere - concluse lei picchiettando l'indice sul naso del mago.
- Ho controllato la torre di astronomia e la guferia, signore, ma non c'è niente- disse Gazza arrivando con Mrs Purr al suo fianco e rivolgendosi al preside.
- Anche il terzo piano è sgombro, signore - lo seguì il professor Vitious.
- Io e Remus abbiamo guardato in tutto il primo, ma nulla - imitò Hlin
- Io ho guardato nei sotterranei signor preside, Black non c'è né lì né in nessun altro posto - disse infine il professor Piton.
- Non che mi aspettassi di trovarlo, Hlin, Remus potete andare, grazie del vostro aiuto, buona fortuna - sospirò Albus Silente.
I due professori, con un cenno del capo, uscirono dalla Sala Grande e si diressero di corsa nella stanza del professor Lupin.
- Hai preso la pozione ogni giorno? - chiese Hlin sedendosi sul letto dell'amico.
- Sì... questa volta non dovrebbero... esserci... esserci problemi- cominciò a balbettare Remus nel mentre che si toglieva il completo consunto rimanendo con solo i pantaloni.
Quello era il segno che Hlin doveva trasformarsi e così fece, attendendo con impazienza la trasformazione dell'amico.
"Forza amico mio, Ramoso e Felpato ci sono vicini come lo sono sempre stati" pensò mentre se ne stava seduta sul morbido materasso.
B
onjour potterhead, vero che siete contenti di essere interrotti da un mio capitolo durante le videolezioni? Certo che lo siete😂
Detto ciò spero che il capitolo via sia piaciuto e se vi è piaciuto lasciate una stella et bonne leçon.
Adieu❤
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top