Un'estate alquanto..

-...orribile! - esclamò Harry infuriato mentre aspettava il suo gelato.

- Harry non puoi farci niente, lo sai -

- Ma non è colpa mia, Edvige si annoia a stare rinchiusa, non mi danno nemmeno il permesso di lasciarla libera di notte! E in più... mi hanno chiamato... anormale - sussurrò l'ultima parola quasi impercettibilmente, ma Hlin capì ugualmente.

- Quegli sporchi babbani! - esclamò la ragazza tingendo i capelli di rosso e attirando l'attenzione dei maghi e delle streghe li attorno.

Si ricompose, si scusò tornando a sedere e guardando Harry, chiunque poteva vedere la voglia di libertà nei suoi occhi.
Era più in gabbia quel ragazzo che la sua civetta.
Gli mancava la sua nuova casa, gli mancavano i suoi nuovi amici, gli mancavano le lezioni, la sua sala comune, gli mancava il Quidditch, gli mancava tutto ciò che riguardava la magia.
A Hlin dispiacque vedere il suo figlioccio in quelle condizioni perciò gli disse ciò che diceva sempre alla sua migliore amica, Lily Evans, quando la vedeva giù di morale:

- La prossima settimana andiamo a fare un volo in moto -

- U...un volo? - ripeté Harry pensando di aver capito male - ma le moto non volano -

- Caro il mio figlioccio, devi ancora imparare molto sul nostro mondo, ora però è meglio che torni, non vorrei che ti mettessero in punizione tutta estate e so che ne sarebbero più che capaci -

Detto ciò riportò il ragazzo a casa e non appena furono lontani sia da occhi magici che da occhi babbani la ragazza si trasfigurò in Flame.

- Ti lascio la finestra della mia camera aperta - sussurrò Harry prima entrare in casa.

Appena la porta del retro si chiuse si sentirono i Dursley sbraitare come se il povero Harry fosse stato via di casa per anni per andare a fare la spesa, perciò Harry tirò fuori la scusa che gli aveva detto di dire Hlin:

- Il supermercato era chiusa, sono dovuto andare fino a Londra -

- Ah sì? E con quale mezzo? - ringhiò zio Vernon.

- Mi... Mi sono fatto dare un passaggio da un ragazzo che conosco - si inventò sul momento.

I Dursley non andarono oltre, preferirono, piuttosto, tornare a mangiare.
Harry si sedette con loro, ma zia Petunia lo interruppe.

- Che cosa ti abbiamo detto? -

- Non posso nemmeno toccare cibo? - domandò Harry contrariato

- I Mason arriveranno a minuto, vai in camera tua -

Il ragazzo obbedì senza battere ciglio andandosene sconsolato in camera sua, o meglio, nella seconda camera di Dudley che i Dursley gli avevano gentilmente donato.
Aprì la porta e subito andò a socchiudere la finestra; tre quarti d'ora dopo sentì un flebile miagolio provenire da essa, si girò e vide Flame con un sacchetto colmo di cibo in bocca.
Harry aiutò la gattina ad entrare e questa puntualmente tornò ad essere la sua madrina, con tanto di scrocchio del collo e della schiena.

- La prossima volta mi aspetti giù in giardino quando tutti sono a letto, perché a fare quell'arrampicata ho perso una delle mie vite feli...- non finì la frase perché si ritrovò Harry avvinghiato a lei.

La ragazza ricambiò materna sedendosi sul letto e tenendosi sempre Harry abbracciato a sé come quando lo teneva da piccolo anche se sapeva che, oramai, era un dodicenne, ma questo le importava meno di niente, perché lei in quel momento vedeva solo quel piccolo fagotto al quale faceva da babysitter e con il quale dormiva quando Lily e James si concedevano due o tre giorni di riposo al mese.

- Voglio tornare a casa - sussurrò il ragazzo.

- Lo so caro - rispose solo lei - e.. a proposito... Buon compleanno, non sarà una torta, ma è meglio di niente -

Detto ciò gli porse il sacchetto con dentro dei muffin leggermente schiacciati.

- Li ho fatti io stamattina prima di andare a Diagon Alley -

- Sono perfetti - sorrise Harry.

Solo allora Hlin notò l'album che Hagrid gli aveva regalato alla partenza da Hogwarts.

- No! È da una vita che non lo sfoglio - esclamò la ragazza andandosi a sedere alla scrivania.

Harry le andò vicino e la madrina gli fece cenno di sedersi sulle sue gambe, cominciando così a girare pagina per pagina, soffermandosi ogni tanto su qualche foto che le richiamava i ricordi alla mente.
Si soffermò soprattutto sulla foto del matrimonio dei suo genitori.
Harry indicò lei e un ragazzo, più alto, riccio e con gli occhi grigi che l'abbracciava da dietro, mentre le dava un bacio sulla guancia.

- Chi è? - domandò allora.

Hlin, che fino a quel momento stava osservando la foto di lei e Harry in moto sobbalzò guardando chi stava indicando.

- Ecco... Lui .. è un mio grande amico, mio e dei tuoi genitori - disse, sapendo di star mentendo sulla prima affermazione.

Ma un rumore dietro di loro li interruppe.

Buon inizio anno maghetti!! Di qualche giorno in ritardo, ma Oh... Mi sono svegliata tardi e ho dovuto usare la macchina dei Weasley.

Sciao🌚

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top