Piccoli aiuti

Mancavano due settimane all'undicesimo compleanno di Harry e una strega, in particolare, era eccitata all'idea di poter finalmente riabbracciare il proprio figlioccio.

Purtroppo quel giorno era il compleanno del cugino di Harry: Dudley Dursley.

Era un bambinone di almeno settanta chili, secondo Hlìn, biondo, alquanto antipatico, che non perdeva tempo per stuzzicare Harry

Flame stava beatamente dormendo sul prato dei Dursley, quando la voce stridula di Petunia Dursley la svegliò di colpo.

- Su, alzati! Subito! -

La micetta si affacciò alla finestra e vide Dudley saltare su e giù sulla scala, nel punto in un cui c'era il ripostiglio dove dormiva Harry, per infastidire quest'ultimo.

Flame provò l'istinto di sgattaiolare in casa e graffiarlo, come aveva fatto qualche settimana prima, quando Dudley fece cadere Harry, che si sbucciò un ginocchio.

Per ripagarlo, allora, Flame gli graffiò una gamba, ottenendo in cambio una zampa zoppicante, dato che, per schivare un calcio di Dudley, cadde dal muretto.

La gatta si destò dai suoi pensieri divertiti vedendo Harry uscire dal ripostiglio e dirigersi verso la cucina, così scese dalla finestra e andò nel giardino dietro casa, che si affacciava sulla cucina.

Non si sorprese affatto di vedere il tavolo di quest'ultima coperto di regali per Dudley, quel bambino era più viziato di un Malfoy*.

- Non bruciare il bacon! - sbraitò zio Vernon a mo' di buongiorno.

- Si zio Vernon - rispose quatto Harry.

- Quanti sono?! - esclamò invece Dudley riferendosi ai regali.

- Trentasei tesorino - sorrise Petunia.

- Trentasei?! L'anno scorso ne ho avuti trentasette!! -

Flame non poté far a meno di roteare gli occhi.

- Facciamo così, mentre siamo fuori ti compriamo altri due regali, Che ne dici tesoruccio? - si affrettò a dire la zia di Harry.

In quel momento il ragazzo vide Flame, così nascose un pezzo di bacon e trovò la scusa di andare a prendere la posta.

Appena aprì la porta la gattina iniziò a fare le fusa strusciandosi contro le sue gambe.

- Quanto vorrei che tu lo graffiassi di nuovo...- sospirò mentre la micetta mangiava di gusto il bacon, dalla mano di Harry.

Quando finì guardò il ragazzo come per dire che ci stava.

- Era retorico, non ci pensare nemmeno per sogno, vuoi di nuovo zoppicare o addirittura romperti una zampa? -

La micia fece le fusa.

- Harry!! - lo chiamò zia Petunia.

- Arrivo! - rispose poi sussurrò alla micetta - io ora devo andare allo zoo, ti lascio la porta della cucina aperta così puoi sgraffignare qualcosa...-

Flame aumentò le fusa ed Harry rientrò in casa.

Uscì poco dopo con i Dursley.

- Ancora questa gattaccia?! Sciò! - ringhiò Vernon Dursley - quante volte ti ho detto di mandarla via?? - sibilò poi rivolto ad Harry.

- Io ci ho provato, ma lei non vuole andarsene...- mentì il ragazzo e quando si girò per entrare in macchina fece un occhiolino fugace alla gattina.

- Quando torniamo chiamerò il canile così vedremo se gironzolerai ancora sul mio prato! - esclamò salendo e sbattendo la portiera della macchina.

Quando questa sparì dietro l'angolo della strada Flame ne approfittò.

Andò dietro casa Dursley e, come Harry le aveva promesso, trovò la porta socchiusa.

Entrò e si trasfigurò.

- Ora... vediamo di visitare questa baracca...wow Harry...i tuoi zii ti amano tantissimo...- disse sarcastica, notando che non c'era nemmeno una piccola fotografia del suo figlioccio.

- Quanto sei bravo a cucinare! - esclamò addentando del bacon che Harry le aveva lasciato.

- Puliti questi babbani...- continuò andando nelle camere da letto.

- Questi penso che piaceranno ad Harry...-

Prese dei soldatini, sapeva che Dudley li odiava perché lo aveva visto varie volte buttarli fuori dalla finestra dicendo che erano inutili.

Li portò nel ripostiglio dove dormiva Harry e scrisse su di un biglietto:

Questi sono per te, so che non hai nessun gioco è questo è ciò che sono riuscita a prenderti, divertito tesoro mio e non dire a nessuno che li hai tu

                                                      H.W.

All'inizio pensò fosse un po' esagerata come lettera, ma poi si convinse del fatto che Harry doveva sapere che qualcuno gli voleva bene, perciò la lasciò sotto ad un soldatino a cavallo.

Stava guardando con nostalgia la copertina che aveva Harry "quel" giorno, ma i suoi ricordi vennero interrotti da una portella che sbatteva violentemente e capì che era il momento di andarsene.

Chiuse la porta a chiave con un incantesimo e trasfigurandosi, andò davanti casa e si affacciò alla finestra.

Zio Vernon era infuriato con Harry per chissà quale altro motivo.

Prese il ragazzo per i capelli e sbraitò:

- Cosa è successo!? -

- Ah! Non lo so lo giuro! Il vetro un attimo prima c'era, poi è scomparso, come per magia! - si difese il povero ragazzo.

- Non esiste quella robaccia...la magia! - ringhiò lo zio chiudendolo nel ripostiglio.

- Pss.... Hlìn...-

La micetta sentì qualcuno chiamarla con il suo nome.... era Remus.

- Lunastorta! - esclamò sorridente appena tornò umana.

- È da un po' che non ti vedo in giro per Diagon Alley, è tutto ok? -

- Tutto ok? Mi maltrattano Harry! Come può essere tutto ok?! - gridò esasperata.

- Shh.. abbassa la voce...-

- Scusa... è che ho sempre l'istinto di trasfigurare quei tre babbani in....in....in maiali! -

Remus si mise a ridere.

- Che ti prende? - chiese sorpresa la ragazza.

- Sei buffa! -

- Senti chi parla, almeno io vado in giro vestita come il posto lo richiede...-

- Tusché, passeggiata? -

- Passeggiata... Dursley mi ha minacciata di chiamare il canile se osavo farmi vedere ancora in giro -

- Ci sarai andata un'infinità di volte e ne sei sempre uscita, tipo quella volta che inseguendo un topo sul marciapiede di Baker Street e ti hanno presa, ricordi? -

- Eccome! Sei dovuto venire a liberarmi perché mia zia mi aveva requisito la bacchetta...uh è quasi ora di cena! Bistecca! -

- Bistecca? -

- Harry cucina delle bistecche che sono spettacolari! -

- Ah...te ne approfitti...- Remus incrociò le braccia a mo' di rimprovero.

- Anche tu lo faresti se le assaggiassi...hai preso la pozione? - chiese cambiando discorso.

- Si, non me lo ricordare...- si passò una mano sul volto stanco.

- Bene...io vado, ci vediamo Lupacchiotto...-

- Vi vediamo Selvaggina -

- Questa mi è nuova! -

- Appena inventata! -

- Mi piace! - e tornò in forma felina correndo verso casa Dursley.

- Flame dove sei? - la chiamò Harry.

La gatta spuntò dalla siepe e e andò incontro al padroncino.

- Ecco, dimmi com'è...- le porse un pezzo di bistecca.

Flame lo mangiò e si leccò i baffi da quanto erano buona

- Sai...sul mio letto ho trovato i soldatini di Dudley, c'era anche un biglietto...H. W...chissà chi è...chiunque sia è stato gentilissimo, finalmente ho dei giochi miei... - sorrise contento.

Flame fece le fusa soddisfatta, poi le venne in mente l'episodio di qualche ora fa, così salto sulla ginocchia di Harry e premette la zampina sulla sua testa.

- Cosa c'è? Hai visto ciò che ha fatto zio Vernon vero? -

La gattina annuì.

- Vuoi sapere perché ha reagito così? -

Annuì di nuovo.

- Allo zoo io e Dudley stavamo guardando un Boa Constrictor, ma lui non si accingeva a fare niente perciò Dudley, dopo avergli dato fastidio, se n'è andato, io mi sono scusato con il serpente per il comportamento di mio cugino e lui mi ha risposto -

Flame non capì...Harry che riusciva a comunicare con un serpente?!
A meno che il serpente non fosse un Animagus, e ne dubitava fortemente, i maghi non potevano comunicare con gli animali.

Col dubbio ancora in testa tornò ad ascoltare il suo figlioccio.

- Dudley ad un certo punto mi ha spinto ed io sono caduto per terra e l'ho guardato male e in quell'esatto istante il vetro è scomparso...come per magia, quanto vorrei che fosse vero...- abbassò lo sguardo e, incrociando le braccia attorno alle gambe, poggiò il mento sulle ginocchia.

Flame, dispiaciuta da quella reazione, lo leccò su una guancia miagolando e strofinando il suo musetto sulla gota del ragazzo come a dire "Io sono qui per te".

- Grazie Flame...ora entro o penseranno che sia scomparso...non che gliene importi molto dopotutto... buonanotte...- e detto ciò rientrò in casa.

La gatta andò dietro la siepe e si trasfigurò in Hlìn.

- Oh Harry...- sussurrò con voce roca, segno che stava per piangere.
Poi alzò lo sguardo al cielo e lo riabbassò subito dopo.

- Lily...James...aiutatemi...-

La risposta non tardò ad arrivare, infatti la ragazza udì il verso di una civetta e da lì le venne un'idea.

- Ma certo...grazie ragazzi...-

Un piccolo aiuto da lassù ci voleva.

I maialini presi in braccio da Rob e rivolti al cielo stile "Re Leone" fanno sempre colpo!!

Shinimal sai di che parlo😂

Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto e come al solito se vi è piaciuto lasciate un commento e una stella e ci vediamo nel prossimo capitolo!

A presto Asticelli!❤

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