Meglio star nascosti
- Hlin...? -
- Mmh? - la strega emise un grugnito girando la testa dalla parte opposta al punto da cui proveniva la voce.
- Hlin sveglia -
- Mmh... ancora due minuti nonna...-
- Hlin sono Harry - disse il ragazzo mettendosi a ridere.
Hlin aprì lentamente gli occhi e la figura del figlioccio le si mise a fuoco poco a poco.
- Harry tesoro, che fai qui? - sbadigliò Hlin dando poi un bacio sulla fronte del giovane mago. - Dov'è Remus? -
-Mi ha detto di dirti che aveva un affare urgente da sbrigare - rispose Harry aiutandoli ad alzarsi.
- Un affare urgente? Mah.
Tu invece, come stai? -
- Ho lo stesso umore di questa mattina... ma ora che ti ho trovata mi sento un po' più sollevato. Avevo paura che vi fosse successo e così ho mandato un gufo al professor Lupin chiedendogli se nei tuoi anni ad Hogwarts avessi mai avuto dei posti in cui nasconderti quando eri triste. Quando mi ha risposto che eravate alla Stamberga Strillante sono corso qui subito dopo la fine delle lezioni. -
- Sei un tesoro, dovrei essere io a fare queste cose con te, non il contrario - disse Hlin sedendosi su una sedia li vicina.
- In realtà dovremmo aiutarci a vicenda, non credi? - tentò di consolarla Harry.
- Lo so... ma in questi anni avrei potuto fare di più... come strega sono inutile: l'anno scorso non sono stata nemmeno in grado di falsificarti il permesso per Hogsmeade: ci ha dovuto pensare Sirius perché io non sono mai stata in grado di usare quell'incantesimo. E non solo quello... sono una frana addirittura negli incantesimi domestici... insomma! Come fa una strega di trent'anni a non conoscere gli incantesimi domestici?? -
- Hlin - la bloccò Harry - Gli incantesimi domestici si imparano al quarto anno, giusto? -
- Sì, perché? -
- Non mi hai detto che tu al quarto anno sei andata a Beauxbaton? -
Ad Hlin si accese una lampadina.
- Sì certo, lì gli incantesimi domestici si imparano al primo anno -
- Appunto. Ma perché non hai chiesto al professor Vitious di insegnarteli privatamente quando sei tornata? -
- Be'... avevo intenzione di farlo dopo i M.A.G.O., poi però è successo quel che è successo con Voldemort e tutti i progetti sono andati in fumo: per undici anni non ho fatto altro che andare avanti e indietro per Azkaban per poter stare con Sirius e non farlo sentire solo, poi andavo avanti e indietro per Privet Drive per controllare anche te, poi c'erano le lune piene e Remus a cui dover tenere compagnia, i miei genitori ricoverati al San Mungo, il ruolo di insegnante di sostegno per teoria sotto consiglio di Minerva... insomma da dopo la morte dei tuoi genitori mi sono talmente incasinata la mente che a stento avevo tempo per me, figurati per studiare...-
- Mi lamento io di questi quattordici anni, ma nemmeno tu li hai passati rose e fiori - disse Harry cercando di metterla sull'ironico.
- Eh no, tesoro mio, siamo incasinati tutti e quattro -
- Quattro? - chiese Harry confuso.
- Io, te, Sirius e Remus - specificò Hlin - a cosa pensavi? -
- No, niente -
- Piccolo Ramoso... a cosa pensavi? - insisté Hlin cominciando a fargli il solletico.
- Per un attimo pensavo ti riferissi al bambino, poi hai detto quattro e così credevo fossero due gemelli - ammise Harry arrendendosi al solletico.
- Certo che tu piccolo Ramoso hai una fervida immaginazione - rise Hlin abbracciandolo -.
****
I giorni che precedettero la prima prova parvero scivolar via come se qualcuno avesse regolato gli orologi sulla doppia velocità. Quella sensazione di
panico a stento controllato seguiva Harry ovunque andasse, onnipresente
come le battute maligne sull'articolo della Gazzetta del Profeta.
Il sabato prima della prova, tutti gli studenti dal terzo anno in su ebbero il permesso di andare in gita al villaggio di Hogsmeade.
- Hermione come mai qui tutta sola? - chiese Hlin notando la giovane strega seduta da sola in un tavolo dentro I tre manici di scopo.
- Oh non sono so...- Hermione non fece in tempo a proferire parola perché Hlin si sedette proprio sulle gambe di Harry, facendo sobbalzare il ragazzo.
- Per tutti gli Snasi, piccolo Ramoso ma che fai? - chiese la strega capendo immediatamente.
- Si nasconde da Rita Skeeter... e da Ron - disse marcando il nome del giovane Weasley.
- Non ti biasimo, tesoro - disse Hlin sedendosi accanto al figlioccio.
- È venuta qui da sola? - domandò poi Hermione bevendo un sorso di Burrobirra.
- Oh no, assolutamente, quei due malandrini si sono assicurati che abbia la scorta ovunque vado, perciò sono in compagnia di Alastor e Hagrid -
Solo in quel momento i due Grifondoro si accorsero del mezzogigante in mezzo alla folla.
Harry si chiese come mai non lo avesse notato subito, visto che Hagrid era così grosso, ma alzandosi con cautela vide che Hagrid era chino verso il professor Moody.
Hagrid aveva di fronte il solito boccale enorme, ma Moody beveva dalla fiaschetta. Madama Rosmerta, la graziosa ostessa, non sembrava apprezzarlo molto;
Hagrid e Moody si alzarono per uscire, Moody fece cenno ad Hlin di seguirli; Harry da sotto il mantello agitò la mano, poi gli venne in mente che Hagrid non poteva vederlo. Moody però si fermò, l'occhio magico puntato verso l'angolo nel quale si trovava Harry. Diede un colpetto a Hagrid nel fondoschiena (non riuscendo a raggiungere la sua spalla),
gli borbottò qualcosa, e poi entrambi riattraversarono il pub diretti al tavolo di Harry e Hermione.
- Alastor non ne sbaglia una - disse Hlin dando un colpetto sul ginocchio di Harry, questo non capi cosa volesse intendere la madrina.
- Tutto bene, Hermione? - esclamò Hagrid a voce alta.
- Ciao - disse Hermione, ricambiando il suo sorriso.
Moody zoppicò attorno al tavolo e si curvò; Harry credette che stesse leggendo il quaderno di CREPA, finché non lo sentì mormorare: - Bel mantello, Potter - Harry lo fissò stupefatto. Così da vicino, il grosso pezzo mancante del
naso di Moody era particolarmente evidente. Moody fece un ghigno.
- Il suo occhio... voglio dire, lei può...? -
- Sì, può vedere attraverso i Mantelli dell'Invisibilità - disse tranquillamente Moody. - E a volte si è rivelato utile, te lo assicuro -
Anche Hagrid sorrideva a Harry dall'alto. Harry sapeva che Hagrid non poteva vederlo, ma evidentemente Moody gli aveva detto dov'era.
Hagrid si chinò con la scusa di leggere sul quaderno di CREPA e disse, in un sussurro cosi sommesso che solo Harry riuscì a sentirlo: - Harry, ci vediamo stanotte a mezzanotte alla mia capanna. Mettiti il mantello -
Raddrizzandosi, esclamò ad alta voce: - È stato un piacere vederti, Hermione, Hlin andiamo? - strizzò l'occhio e se ne andò. Moody lo seguì.
- Perché vuole vedermi a mezzanotte? - chiese Harry, molto sorpreso.
- Già, perché? - disse Hermione, allarmata. - Chissà che cos'ha in mente. Non so se dovresti andare. Harry...-
- Felpato - sibilò Hlin anticipando Hermione.
Hermione suggerì di spedire Edvige da Hagrid per dirgli che non poteva sempre che accettasse di portare il biglietto, naturalmente, ma Harry rifletté che era meglio andare e sbrigarsi, qualunque cosa volesse Hagrid.
Era molto curioso di scoprirlo; Hagrid non gli aveva mai chiesto di andarlo
a trovare così a notte fonda.
- Hlin forza! - tuonò Moody prima che Hlin potesse ribattere con Harry.
- Ci vediamo questa sera ragazzi - disse la strega, tentò di baciare la testa di Harry, ma rinunciò all'impresa mandandogli un semplice bacio con la mano.
Dai... per farmi perdonare del ritardo vi lascio una foto della mitica nonna Rosa:
Interpretata dalla bella Betty White (coincidenze😂?)😍
E il caro nonno Matthew, che ancora non è apparso ma che presto arriverà:
Interpretato dal magnifico Michael Caine😍
Spero che vi sia piaciuto il capitolo ed anche la scelta dei nonni.
Detto ciò, adieu❤
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