La prima prova
- Scusa Hlin! - esclamò Harry correndo fuori dall'aula di Difesa contro le Arti Oscure.
- Harry dove vai?! - disse Hlin confusa guardando il figlioccio allontanarsi.
- Dopo ti spiego! - urlò Harry dopo aver girato l'angolo.
Ancora più confusa Hlin entrò nell'aula per poi dirigersi verso l'ufficio di Moody, in cima alla scaletta sul fondo della classe, si era così tanto abituata a vedere quella stanza colma di Creature Oscure affascinanti, come piaceva definirle a Remus, che ancora si sentiva spaesata al vedere tutta quella serie di oggetti straordinariamente stravaganti che Moody doveva aver usato nei giorni in cui era un Auror; "Detector Oscuri" le aveva detto l'ex Auror il primo giorno di quell'anno, in cui lei era entrata in quell'ufficio.
Ciò che più in quella stanza la attirava, però, era uno strambo baule con sette serrature, nemmeno nei negozi di Diagon Alley ne vendevano di così sicuri, più volte Hlin gli aveva chiesto cosa contesse e più volte Alastor se n'era uscito con la stessa risposta: - Oggetti potenti utili se qualcuno tenta di attaccarmi - rispondeva sempre lui per poi sviare il discorso.
- Ciao Alastor, qui ci sono i compiti corretti dei Tassorosso del primo e secindo anno - disse porgendogli una cartella gialla - e qui quelli dei Grifondoro del secondo e terzo anno -
- Serpeverde e Corvonero? -
- Devo finire di correggerne alcuni dei Serpeverde, mentre quelli di Corvonero nemmeno li ho iniziati, se li correggessi tu mi faresti un enorme favore...- Hlin prese un respiro profondo sedendosi davanti alla scrivania di Moody, poi riprese a parlare - sai perché Harry è scappato fuori dall'aula in quel modo? -
- Gli ho solo dato uno spunto su quale incantesimo dovesse usare durante la prima prova - spiegò Alastor senza esitare.
- Un incantesimo semplice? -
- Molto più che semplice, ma serve una notevole concentrazione per utilizzarlo ad una grande distanza -
Hlin inarcò un sopracciglio, ma bastò una manciata di secondi e gli occhi le si illuminarono.
- Un incantesimo d'Appello! - esulto Hlin - ma a cosa gli può servire contro un drago? -
Alastor si sedette dall'altra parte della scrivania.
- Ho sentito che il tuo figlioccio è molto bravo a Quidditch - affermò Moody.
- Sì, ha ereditato il talento di James, questo è sicuro. Ma non capisco... - le si accese una lampadina -...aspetta, potrebbe usare la scopa per sfuggire dal drago! -
- Esattamente -
- Oh Alastor! Sei un genio! -
****
La mattina della sfida l'atmosfera nella scuola era di
grande tensione ed eccitazione. Le lezioni sarebbero terminate a mezzogiorno, dando modo a tutti gli studenti di scendere al recinto dei draghi, anche se naturalmente non sapevano ancora che cosa avrebbero trovato laggiù.
Harry si sentiva stranamente isolato da tutti, sia che gli augurassero buona fortuna sia che sibilassero - Teniamo pronta una scatola di fazzoletti, Potter - al suo passaggio. Era talmente nervoso che si chiese se nel momento di affrontare il drago non avrebbe semplicemente perso la testa, scagliando incantesimi su tutti quanti.
Solo Hlin, nonostante fosse nervosa quanto il figlioccio, e Rosa erano riuscite a scacciare anche solo leggermente l'ansia per la sfida.
- Forza caro, Hlin mi ha detto che hai affrontato un basilisco al secondo anno, quanto mai potrà essere diverso un drago - gli ricordò Rosa seduta di fronte a lui al tavolo dei Grifondoro all'estremità più vicina a quello dei professori.
I tavoli oramai erano quasi del tutto vuoti, molti degli studenti infatti si erano già incamminati verso il recinto dei draghi per avere i posti migliori.
- Rosa... un drago sputa fuoco, potrei fare la fine di un pollo carbonizzato - disse Harry torturando con la forchetta la coscia di pollo che aveva nel piatto.
- Suvvia, come ha detto Alastor hai una scopa, mentre nella camera dei segreti avevi una spada. Certo, una spada forse può sembrare più utile di una scopa, ma se scuoti un po' la zucca arriverai a capire che entrambe sono delle armi perfette. Ora finisci di mangiare le tue coscie. Devi avere energia per la sfida. - concluse Rosa.
Ma Harry non fece in tempo a portare il cibo alla bocca che la professoressa McGranitt gli corse incontro.
- Potter, i campioni devono venire giù nel parco adesso... dovete prepararvi per la prima prova -
- Va bene - disse Harry alzandosi, mentre la forchetta cadeva nel piatto con un tintinnio.
- Buona fortuna, Harry - sussurrò Hermione. - Andrà tutto bene! -
- Certo - disse Harry con una voce che non somigliava affatto alla sua.
Uscì dalla Sala Grande assieme alla professoressa McGranitt. Quasi non sembrava lei; in effetti, era preoccupata quasi quanto Hermione e Hlin.
- Nonna ho paura... - disse Hlin guardando il figlioccio allontanarsi e mettendo a nudo la propria ansia.
- Selvaggina, Harry è un ragazzo in gamba, se la saprà cavare seza problemi - disse una voce a lei fin troppo conosciuta.
- Lunastorta! - esclamò la strega abbracciando l'amico - cosa fai qui? -
- Felpato mi ha chiesto di venire e tenerti d'occhio, ti conosciamo talmente bene che sappiamo entrambi che cercheresti di aiutare Harry in qualche maniera -
- E non vi siete sbagliati nemmeno un pochetto - confermò Rosa ricevendo lo sguardo contrariato di Hlin.
- Raggiungiamo Harry? - chiese poi Remus come se avesse letto nei pensieri di Hlin.
- Raggiungiamo Harry - affermò lei con la voce tremante.
****
- Remus, per tutti gli Snasi, perché non mi hanno fatta entrare per vedere Harry? - chiese nervosamente Hlin tamburellando le dita sulle ginocchia.
- Hlin potevano assistere solo i presidi, stai tranquilla, tutta questa agitazione non ti fa bene e lo sai. Ti ripeto che Harry se la saprà cavare -
- Sì ma se...-
Hlin non fece in tempo a controbattere che Remus la zittì mettendole in bocca una tavoletta di cioccolata.
- Magna e tasi - le disse allora Rosa in italiano, assecondando il gesto di Remus.
Hlin allora non poté fare altro che tacere, mangiare la sua cioccolata e aspettare il fatidico momento.
Il primo campione della prova fu Cedric.
La folla urlò... strillò... trattenne il respiro come una sola entità dotata di molte teste, mentre Cedric s'ingegnava a superare il Grugnocorto Svedese.
E la cronaca di Bagman non aiutava di certo Hlin a mantenere la calma.
- Oooh, c'è mancato poco, molto poco - disse Bagman dopo che Cedric schivò di pochi centimetri la coda del Grugnocorto.
- Corre dei rischi, questo signore! - continuò vedendo Cedric tentare di avvicinarsi all'uovo senza essere visto dal drago. - Bella mossa... peccato che non abbia funzionato! - aggiunse dopo che il ragazzo provò a distrarre il Dorsorugoso con un incantesimo.
Dopo circa quindici minuti, durante i quali Hlin aveva tenuto per quasi tutto il tempo gli occhi chiusi, si udì un frastuono assordante che
poteva significare solo una cosa: Cedric aveva superato il suo drago e afferrato l'uovo d'oro.
Fu il turno di Fleur Delacour ed anche lì Hlin non osò guardare, le bastavano i commenti di Bagman per farle salire ancor di più l'ansia per quando sarebbe arrivato il turno si Harry.
- Oh, non sono sicuro che sia stata una mossa saggia! - - Oh... quasi! Attenta ora... Santo cielo, credevo che ci fosse riuscita! -
Dieci minuti dopo, si sentì la folla esplodere di nuovo in un applauso... anche Fleur doveva avercela fatta. Una pausa, mentre venivano mostrati i punti di Fleur... altri battimani... poi, per la terza volta, il fischio.
- Ed ecco il signor Krum! - strillò Bagman, e Krum usci ciondolando, la-
- Hlin ti stai perdendo tutta la sfida - le fece notare Remus togliendole le mani dagli occhi.
- Mi bastano i commenti di Bagman - disse allora Hlin.
- Esagera, non se la stanno cavando così male e quei draghi non sono così pericolosi -
Hlin aprì gli occhi e proprio in quel momento vide Krum passare coraggiosamente tra le zampe del Petardo Cinese.
-Molto audace! - stava urlando Bagman, e si udì il Petardo Cinese dare in un orrendo gemito ruggente, mentre la folla tratteneva il respiro come un sol uomo. - Sta dimostrando un bel coraggio... e... sì, ha preso
l'uovo! -
Gli applausi incrinarono l'aria invernale tesa come un vetro; Krum aveva finito; a momenti sarebbe toccato a Harry.
Si sentì il fischietto suonare. Harry usci dall'ingresso della tenda, il panico crescente dentro di lui.
Hlin strinse il braccio di Remus e si avvicinò al limite degli spalti.
Harry entrò nello steccato attraverso un'apertura.
Ogni cosa davanti a lui come se si trattasse di un sogno a colori vivacissimi. C'erano centinaia e centinaia di facce che lo fissavano da tribune che erano state erette per magia.
E c'era lo Spinato, all'altro capo del recinto, accoccolato sulla sua covata, le ali ripiegate a metà, i malvagi occhi gialli fissi su di lui, un mostruoso lucertolone dalle squame nere che agitava la coda irta di punte, scavando solchi lunghi
un metro nel terreno duro. La folla faceva un gran frastuono, Hlin teneva gli occhi fissi sul figlioccio.
Harry si decise a fare la prima mossa. Quindi levò la bacchetta.
- Accio Firebolt! - urlò.
Tutti attesero i silenzio, qualche secondo dopo Harry si voltò e vide la sua Firebolt che si scagliava verso di lui costeggiando il bosco, galleggiava nel recinto, e s'immobilizzava a mezz'aria accanto a lui, in attesa che la cavalcasse. La folla fece più rumore... gettò la gamba oltre la scopa e decollò. E un istante dopo, accadde qualcosa di miracoloso...
Mentre si alzava in volo, sentì di essere tornato nel suo elemento...
Quella era solo un'altra partita a Quidditch, ecco tutto... solo un'altra partita a Quidditch, e lo Spinato era solo un'altra brutta squadra avversaria...
Guardò giù il mucchio di uova, e riconobbe quello d'oro, che brillava contro i compagni color granito, tutti ammucchiati al sicuro tra le zampe davanti del drago.
Si tuffò. Il muso dello Spinato lo seguì; Harry conosceva le sue intenzioni, e scartò dalla picchiata appena in tempo; un getto di fuoco aveva investito il punto preciso in cui si sarebbe trovato se non avesse deviato facendo sussultare di paura la madrina che lo guardava dagli spalti... ma Harry non vi fece caso: era esattamente come evitare un Bolide...
- Santo cielo, questo è volare! - strillò Bagman mentre la folla gemeva e tratteneva il respiro. - - Visto che roba, signor Krum? -
Harry si levò più su, in cerchio; lo Spinato stava ancora seguendo la sua avanzata, con la testa che dondolava sul lungo collo - se continuava così,
l'avrebbe intontito un bel po'...
Harry scese a picco proprio mentre lo Spinato spalancava la bocca, ma questa volta ebbe meno fortuna: evitò le fiamme, ma la coda si alzò sferzante per intercettarlo, e mentre deviava a sinistra, una delle lunghe punte gli scalfì la spalla, strappandogli l'abito...
Udì strilli e gemiti salire dalla folla, tra cui sicuramente anche quelli di Hlin, ma la ferita non sembrava profonda... sfrecciò attorno al dorso dello Spinato.
Il drago non sembrava intenzionato a prendere il volo, era troppo impegnato a proteggere le uova. Anche se si contorceva e si agitava, spalancando e ripiegando le ali e tenendo gli occhi gialli fissi su Harry, doveva riuscire a indurlo a spostarsi, o non si sarebbe mai avvicinato alle uova.
Harry allora prese a volare prima da una parte poi dall'altra, non abbastanza vicino da provocare una fiammata, ma simulando una minaccia sufficiente affinché
gli tenesse gli occhi incollati addosso. Il testone dello Spinato dondolava da una parte all'altra, mentre lo guardava con quelle pupille verticali, le zanne scoperte...
Volò più su. La testa dello Spinato si levò con lui, il collo ora teso al massimo...
Harry si alzò ancora di qualche metro, e il drago emise un ruggito esasperato. Per lui Harry era come una mosca, una mosca che desiderava
scacciare; la sua coda si dibatté di nuovo, ma ora era troppo in alto per raggiungerlo... sputò fuoco nell'aria, e lui lo schivò... le sue mascelle si spalancarono...
- Forza ragazzo! - lo incitò Rosa dagli spalti con l'energia di un'adolescente.
Il drago si levò.
- Nonna! Hai incitato il drago o Harry?? - disse Hlin.
- Se quel drago ha pensato che stessi incitando lui non è colpa mia - rispose Rosa alzando le spalle.
Lo Spinato spalancò finalmente le grandi ali di cuoio nero, larghe come quelle di un piccolo aeroplano - e Harry si tuffò. Prima che il drago avesse capito ciò che aveva fatto, o dove fosse sparito, Harry sfrecciava verso il suolo a velocità massima, verso le uova ora non più difese dalle zampe anteriori armate di artigli.
- Via Harry! Forza! - si mise a incitarlo Hlin, l'ansia che aveva che aveva lasciato il posto all'adrenalina di quell'istante.
Harry levò le mani dalla Firebolt - ed eccolo afferrare l'uovo d'oro...
E con un'enorme accelerata era su, galleggiava sopra le tribune, il pesante uovo al sicuro sotto il braccio ancora sano, e fu come se qualcuno avesse appena rialzato il volume: per la prima volta, si accorse del fragore della folla, che urlava e applaudiva forte come i tifosi irlandesi alla Coppa del
Mondo...
Vide Hlin esultante tra le tribune e accanto a lei Rosa e Lupin che lo applaudivano.
E mostrò loro l'uovo d'oro, come avrebbe mostrato il boccino durante una partita di Quidditch.
- Ma guardate! - strillava Bagman. - Ma guardate un po'! Il nostro campione più giovane è stato il più veloce a prendere l'uovo! Bene, ciò abbasserà le quote sul signor Potter! -
Harry si prese qualche secondo facendo ammirare ai Grifondoro l'uovo d'oro poi dall'alto vide i guardiani accorrere per domare lo Spinato, e, all'ingresso
del recinto, la professoressa McGranitt, il professor Moody Hagrid, Rosa, Hlin e Remus che gli correvano incontro e gli facevano tutti segno di avvicinarsi, i sorrisi ben
visibili anche a quella distanza.
Tornò a volare sulle tribune, mentre il frastuono della folla gli pulsava nelle orecchie, e atterrò dolcemente, il cuore
più leggero di quanto non fosse stato da settimane... aveva superato la prima prova, era sopravvissuto...
- Ottimo, Potter! - urlò la professoressa McGranitt mentre lui scendeva dalla Firebolt: detto da lei era un complimento insolito. Notò che le tremavano le mani mentre indicava la sua spalla. - Devi andare da Madama Chips prima che i giudici ti diano i punti... laggiù, ha già dovuto sistemare Diggory...-
Harry corse incontro al gruppo e andò dritto tra le braccia di Hlin.
- Ce l'hai fatta, Harry! - esclamò Hagrid con voce roca. - Ce l'hai fatta! E proprio contro lo Spinato, te lo ricordi che cos'aveva detto, Charlie, che era il peg...-
- Grazie, Hagrid - disse Harry ad alta voce, in modo che Hagrid non continuasse a blaterare rivelando che gli aveva mostrato i draghi in anticipo.
Anche il professor Moody sembrava molto soddisfatto; il suo occhio magico ballava tra le palpebre.
- Come bere un bicchier d'acqua, caro! - esultò Rosa.
- Di là, Potter, nella tenda prontosoccorso, per favore...- insistette la professoressa McGranitt.
Harry uscì dal recinto, ancora ansante, e vide Madama Chips in piedi all'ingresso di una seconda tenda. Aveva l'aria agitata.
- Hai visto Hlin? Mi è bastato pensare che fosse come una partita di Quidditch - disse Harry acora elettrizzato.
- Harry, sei stato favoloso, geniale! - disse Hlin scompigliandogli i capelli. - Sono fiera di te...- rimase in silenzio per qualche secondo -... ma d'altronde quando mai non lo sono stata. Ora su, da Madame Chips -
Sono viva!!
Non ho la più pallida pallida idea del perché wattpad mi ha cancellato il capitolo😐
Eh vabbè
Capitolo lunghetto.
Spero vi sia piaciuto.
Adieu❤
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