La mappa del malandrino
- In questi giorni sto insegnando l'Incanto Patronus ad Harry, se non hai nulla in contrario naturalmente - commentò Remus riponendo il tema di una Tassorosso del primo anno.
- Perché dovrei avere qualcosa in contrario? Almeno c'è qualcuno che me lo tiene d'occhio, è capace di fare di tutto quel ragazzo, chiedilo ai dipendenti dello zoo di Londra, ora sono a corto di un boa constrictor -
Remus sorrise compiaciuto.
- Hlin sono le due meno un quarto, dovresti andare a dormire - disse poi guardando l'orologio appeso al soffitto.
- Quello tra i due che ha veramente bisogno di una dormita sei tu...- ribatté Hlin - ma in fondo hai ragione, finisco i temi di Hermione, Dean ed Harry sui berretti Rossi poi vado a dormire, d'accordo? -
- Va bene.. non esagerare con il whisky incendiario, l'ho capito che quello nel Calice non è succo di zucca -
- Beccata, tranquillo, ne ho preso solo un bicchiere -
- Pieno però...-
- Remus, non ero ubriaca all'addio al nubilato di Lily, secondo te mi ubriaco adesso? -
- Spero di no, non ho le forze per riportarti nella tua camera, perciò ti toccherebbe fare compagnia al berretto rosso che ho in ufficio -
- Preferirei evitare una randellata in testa da parte uno di quei mostriciattoli -
Remus scosse la testa divertito, salutò l'amica e si diresse verso la propria camera.
Hlin, dal canto suo tentòin varimodi di tenere gli occhi aperti per finire il tema di Harry, ma più si sforzava e più vedeva la pergamena del figlioccio sdoppiarsi, a quel punto lasciò il suo whiskey a metà e si addormentò sulla lunga pergamena.
La porta si spalancò all'improvviso.
- Stavo andando a letto lo giuro! - sobbalzò Hlin.
- Questo ora importa poco è il tuo figlioccio che a quest'ora dovrebbe essere nel suo dormitorio... entra... - esclamò Remus facendo passare Harry, che teneva lo sguardo basso - Non ho la più pallida idea, Harry, di come questa mappa sia entrata in tuo possesso ma, francamente, mi lascia esterrefatto che tu non l'abbia consegnata -
- Di che mappa parli? - s'intromise Hlin con voce assonnata.
- Guarda tu stessa...- sussurrò il professore porgendole una mappa che lei conosceva fin troppo bene.
- Harry...- continuò Remus -... non hai mai pensato che, questa, nelle mani e Sirius Black lo può portare a te? -
- No Signore...- disse Harry con un filo di voce.
- Sai... neanche tuo padre ha mai seguito molto le regole, ma lui e tua madre hanno dato la loro vita per salvare la tua e sperare il loro sacrificio andando in giro per il castello, non protetto, con un assassino in libertà è un modo vergognoso di ripagarli! -
-Remus!- lo rimproverò Hlin, ma l'uomo sembrava non averla sentita.
-Ascolta, io non ti comprerò un'altra volta, mi hai sentito? - continuò invece.
- Si...-
- Voglio che tu torni al tuo dormitorio è che ci rimanga... e non fare deviazioni, se lo farai, lo saprò...- gli ordini infine.
Harry si girò su se stesso e si diresse verso la fine della classe, ma si bloccò prima di appoggiare la mano sulla maniglia della porta e si girò verso il professor Lupin.
- Professore... affinché lo sappia... non credo che la mappa funziona sempre, poco fa indicava che c'era qualcuno nel castello, qualcuno che può essere morto -
- E chi sarebbe mai? - domandò Remus inarcando un sopracciglio.
- Peter Minus -
Hlin per poco non si strozzò con il suo whiskey incendiario.
- Questo non è possibile - negò scettico il professore.
- È solo quello che ho visto - si giustificò il ragazzo uscendo, poi, dall'aula.
I due amici posero la mappa sulla scrivania, estrassero le bacchette e pronunciarono la formula: Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.
Sulla mappa, in pochi secondi, vi apparve ogni angolo di Hogwarts è sopra il Castello si forma una scritta:
I SIGNORI CODALISCIA, FELPATO E RAMOSO CONSIGLIERI E ALLEATI DEI MAGICI MALFATTORI DANNO, A LUNASTORTA E FUSADORO, IL LORO BENTORNATO NE LA MAPPA DEL MALANDRINO.
-Avevo quasi dimenticato questa mappa e tutte le nostre scritte - sorrise malinconicamente Hlin.
- Di chi fu l'idea di inserire una magia che permetteva sola a ragazzi degni di essere malandrini di accedere alla mappa? - domandò Remus passando il dito sulla scritta comparsa poco prima.
- Tua e di Sirius... - s'interruppe sgranando gli occhi fissando lo sguardo su un nome- Remus... guarda...-
- Impossibile...- sussurrò quest'ultimo.
- Rem, è la prova che desideravi! -
- Non ci posso credere...-
- È la terza volta che lo dici, eppure ce l'hai davanti agli occhi-
-Ma com'è possibile che Peter si aggira indisturbato per i corridoi di Hogwarts!? qualcuno lo avrebbe senz'altro notato - continuò il mago incredulo.
-A meno che... qual era l'animagus di Peter?? - chiese Hlin mettendosi dritta in piedi.
- Un topo... se non ricordo male - rispose Remus assottigliando le palpebre fino a farle diventare due fessure.
- E quale studente, in tutta Hogwarts, a un top con animaletto?-
- Non starai insinuando che... quel bastardo...-
- Signor Lupin! Da quando i Prefetti dicono parolacce? -
- Da quando i loro amici li tradiscono facendo ricadere la colpa su degli innocenti!-
- Quindi credi che Sirius sia innocente?-
- Avrei dovuto capirlo prima tu che me lo hai sempre ripetuto...-
- Remus tranquillo, non è colpa tua trattino Se solo quel topastro mette le mani sul mio figlioccio... io - non finì la frase che un ruggito sostituì le sue parole il colorito della pelle dipende striato come quello di una tigre.
- Hlin ora quella che deve tranquillizzarsi sei tu! Guardami... Peter non riuscirà torcere un capello a Harry finché ci saremo noi a proteggerlo - la rassicurò lui poggiandole delicatamente le mani sulle spalle e guardandola negli occhi.
I ringhi di Hlin presto divennero come dei brontolii sommessi, fino a trasformarsi in un semplice respiro affannato.
Anche il colorito della pelle torno roseo e la strega presa calmarsi.
- Molto bene... questa forma di Metanimagus mi stupisce ogni volta di più -
- Tornando al discorso di prima... non avresti dovuto rimproverare Harry in quel modo -
- Si, effettivamente ho esagerato -
- Però, forse, questa sarà una scusa per poter far pace con lui - ipotizzò facendo un piccolo sorriso.
- Non ti arrendi mai, vero? -
- Non è nel mio vocabolario quella parola - sorrise lei alzando le spalle e correndo fuori dalla classe con la stessa felicità di una ragazzina.
Sapeva che Sirius era innocente, lo aveva sempre saputo, ed ora che anche Remus lo sapeva era più felice che mai.
Mancava solo Harry e poi tutto sarebbe stato perfetto, gliene avrebbe parlato il giorno seguente.
Hola!!
Scusate il giorno di ritardo, ma ieri è stato un giorno abbastanza incasinato!!
Coooomunque se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stella!!
Adieu piccoli nargilli.
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