La gazzetta del profeta
Non senza qualche escandescenza di Hlin tra cui: "Ma è matto, si farà avvistare di certo, però potremmo passare un po' di tempo con lui... ma è comunque una follia" placata immediatamente da Harry, di decisero a rispondere a Sirius che entrambi si sarebbero trovati davanti al fuoco della sala comune all'ora concordata; insieme ad Hermione, poi, passarono molto tempo a studiare piani per costringere eventuali intrusi a uscire dalla sala comune la notte in questione.
Nella peggiore delle ipotesi, avrebbero lanciato un sacchetto di Caccabombe, ma speravano di no: Gazza li avrebbe scuoiati vivi.
- Nel caso ti copro io - sorrise malandrina Hlin, in un certo senso le mancava burlarsi di Gazza.
L'attesa del 22 novembre non fu però delle migliori.
La mattina dell'11 novembre sia Harry che Hlin si trovavano nella Sala Grande.
Harry seduto al tavolo dei Grifondoro,in compagnia di Hermione che finalmente era uscita dall'infermeria e i suoi denti erano tornati alla grandezza normale; Hlin seduta al tavolo dei professori tra la professoressa McGrannit e la professoressa Cooman, che continuava a proporle i nomi più strambi da dare al bambino.
- Che ne dici di Riol? Oppure Caron, Danilio, Alistòn -
- Sibilla sono tutti nomi... belli e originali, ma ci terrei avesse il nome di una stella, come suo padre - disse Hlin rendendosi contro troppo tardi di ciò che aveva detto.
- Ahn... e come si chiama il padre, magari potrei avere qualche spunto? - chiese Sibilla fissandola con gli occhi spalancati.
- Ehm...-
- Sibilla scusa se vi interrompo.
Hlin, so che non dovrei farti agitare visto il tuo stato, ma credo che se lo venissi a sapere da altri ti agiteresti ancora di più - le interruppe Minerva McGrannit porgendo ad Hlin la Gazzetta del profeta, il giornale che Hlin aveva smesso da tempo di seguire.
- Cosa intendi? - chiese Hlin con sguardo confuso guardando poi l'articolo sulla Gazzetta.
Credo di aver ereditato la mia forza dai miei genitori. So che sarebbero molto fieri di me se potessero vedermi... sì, qualche volte la notte piango ancora per loro, non mi vergogno di ammetterlo... so che nulla mi potrà ferire durante il Torneo, perché loro vegliano su di me...
Ma Rita Skeeter era andata oltre: non solo aveva trasformato gli 'ehm' di Harry
in lunghe frasi stucchevoli, ma aveva anche intervistato altri sul suo conto e quello di Hlin, senza il loro permesso.
Harry a Hogwarts ha finalmente trovato l'amore. Il suo intimo amico Colin Canon dice che Harry è quasi sempre in compagnia di una certa
Hermione Granger, una ragazza straordinariamente graziosa, Babbana per nascita, che, come Harry, è una degli studenti migliori della scuola.
E la famosa madrina del ragazzo, Hlin White, nota per essere stata fidanzata con il pluriomicida Sirius Black, cosa pensa della partecipazione del figlioccio ad un Torneo mortale?
La strega si è rivelata alquanto preoccupata della partecipazione al Torneo Tremaghi del giovane Harry, tentando addirittura, in malo modo, di farlo ritirare dal Torneo stesso, ma dati i precedenti della signorina White, accusata (e poi "apparentemente" scagionata) giusto un anno fa di aver aiutato Black nella sua fuga da Azkaban, essa non è stata esaudita nemmeno da Albus Silente in persona.
Non ci meravigliamo di tale gesto, no?
Non ci meravigliamo di tale gesto...
- Hlin tutto bene? - la McGrannit notò i capelli di Hlin diventare nero pece con le punte così rosse che parvero prendere fuoco.
Non ci meravigliamo di tale gesto...
- Hlin, cara, ascoltami...- gli occhi, del colore dei capelli, parevano uscirgli dalle orbite.
Non ci meravigliamo di tale gesto...
- Hlin? - la strega sentì la voce Alastor Moody richiamarla una terza volta, ma invece di rispondere si alzò di scatto e uscì velocemente dalla porta dietro al tavolo dei professori, quella da cui era entrato Moody all'inizio dell'anno scolastico.
Una volta uscita si diresse verso il platano picchiatore, lo pietrificò, passò per il tunnel e arrivò fino alla stamberga strillante.
****
- Ragazzi, ragazzi! - li richiamò Hlin arrivando di colpo in una delle camere da letto della stamberga.
- Hlin! Ci hai fatto prendere un colpo - esclamò James sedendosi sul letto.
- Cos'hai da essere così emozionata? - domandò invece Sirius controllando Remus di tanto in tanto, che stava seduto in un angolo della stanza e fissava Hlin con sguardo stanco e agitato.
- Ce l'ho fatta! - esclamò Hlin attirando ancora di più l'attenzione dei malandrina.
- A fare cosa? - domandò Remus curioso.
Hlin sorrise e subito dopo cominciò a prendere le sembianze di un felino trasfigurandosi, infine, in una piccola Bengala e girando fieramente su se stessa per farsi vedere meglio dai quattro malandrini, che rimasero stupiti del fatto che anche Hlin fosse riuscita a diventare un'Animagus.
Sirius a quel punto, preso dall'emozione si trasfigurò in un cane nero e si avvicinò alla piccola Bengala abbaiando gioiosamente.
- Ragazzi, ora basta - li riprese James ricordandogli il perché erano lì.
Hlin e Sirius annuirono e si andarono a sedere accanto a Remus, seguiti da James e Peter trasfigurati rispettivamente in cervo e topo, attendendo la trasformazione del ragazzo, che non tardò ad arrivare.
- Hlin sei sicura di voler restare? - chiese Ramoso inclinando il muso.
- Certamente, Remus è mio amico, sono felice di poterlo aiutare - rispose Hlin facendo le fusa e guardando l'amico ormai trasformato in un lupo.
- Fusa... - biascicò Lunastorta sdraiandosi e guardando Hlin negli occhioni verdi.
- Cosa? - domandò Hlin drizzando le orecchie.
-...doro - dissero in coro Felpato e Ramoso.
- Fusadoro - squittì Codaliscia.
- Cosa vuol dire? -
- Il tuo soprannome, White - abbaiò fieramente Sirius.
- Il... il mio soprannome? -
- Certo, le tue fusa sono molto graziose - disse Felpato senza vergogna.
- Sentite il poeta - lo schernì Ramoso dandogli un colpetto con le piccole corna.
****
- A che pensi Fusadoro? - domandò qualcuno a lei conosciuto, sedendosi accanto a lei sul pavimento polveroso.
- A quando sono diventata un'animagus, Lunastorta - rispose Hlin appoggiando la testa sulla spalla dell'amico.
- Ho letto il giornale due ore fa e mi sono materializzato subito sapendo subito dove trovarti...- disse Remus.
- E Harry? -
- L'ho incontrato prima di venire qui, era insieme ad Hermione ed era preoccupato per te -
- Sono una stupida, dovrei essere io quella preoccupata per lui e invece sono qui a piangermi addosso -
- Hlin... Harry lo sa perché sei qui, ha letto la Gazzetta del Profeta come l'hai letta tu, le stesse righe che hai letto tu le ha lette anche lui... mi ha detto che per la storia con Hermione ci poteva anche passare su, è stato l'argomento riguardante i suoi genitori che lo ha turbato.
Poi ha letto la riga a te dedicata e li non ci ha più visto, se non lo fermavo sarebbe andato diretto da Rita Skeeter e l'avrebbe trasformata in un insetto - la rassicurò Remus.
Hlin inarcò un angolo sella bocca a mo' di sorriso.
- Rem, sono stufa - disse poi guardandolo negli occhi.
- Fusadoro si sistemerà tutto -
- Non è vero... è quattordici anni che dici così e ancora non si è sistemato nulla - mugugnò lei nascondendo la testa fra le ginocchia.
- Non è vero lo dico adesso io - la prese in giro Remus circondandole le spalle con il braccio destro.
Hlin lo guardò con sguardo interrogativo.
- Vediamo: - disse Remus cominciando a contare con le dita - Hai potuto finalmente dire ad Harry che sei la sua madrina; Harry ti vuole bene come se fossi sua madre; io ho finalmente capito che Felpato è innocente; Felpato, anche se dichiarato ancora colpevole, è fuori da Azkaban; tu e lui aspettate un bambino; Harry lo accetterà come fratello maggiore... devo continuare? -
- No... basta e avanza - Hlin stringendosi sistemandosi meglio sulla spalla di Remus.
- Sei stanca? - domandò il mago accarezzandole i capelli, sapendo che Hlin lo adorava.
- Molto...- disse Hlin chiudendo gli occhi.
- E il piccolo Felpato? O piccola Fusadoro? -
- Scalcia - sorrise Hlin continuando a tenere gli occhi chiusi.
- Lo sai, vero, che voglio esserne il padrino? -
- Quello era sottinteso, non potrei scegliere padrino migliore di te per un piccolo Black-White - sorrise la strega.
- Continui a insistere che sia maschio? - notò Lunastorta.
- Nonna Rosa dice di sì - rise la strega.
- Allora se lo dice Rosa dev'essere vero, e il nome? -
- Lo vuole scegliere Harry -
-La questione di fratello maggiore si fa seria -.
- Voglio farlo partecipe - disse la strega sbadigliando e biascicando le parole.
- Buonanotte - rise Remus sedendosi meglio sul pavimento.
- Buonanotte - biascicò Hlin di rimando per poi addormentarsi.
Un po' di Remlin non guasta mai...
...
O forse sì?
In ogni caso spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Adieu Nargilli💚
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