I quattro campioni

Perdonate l'assenza di giovedì... causa: covid.
Ma ora si ritorna in pista!
Buona lettura❤

- Allora... in quanti vogliono rischiare la vita per una misera coppa e qualche mese di fama? - domandò Rosa con tono scettico, mentre preparava una colazione all'italiana.

Harry guardò Hlin in cerca di un cenno di approvazione e questa ammiccò invitandolo a rispondere.

- In molti, non so il numero preciso. Alcuni sono andati a mettere il loro nome anche dopo che eravamo andati a letto -

- Di quei molti sicuramente la maggior parte l'avrà fatto per mettersi  in mostra, il vero problema sarà quando il calice sceglierà gli studenti, in quel momento capiranno lo sbaglio che hanno fatto. Ma dimmi - continuò Hlin dopo una breve pausa e con uno sguardo più malandrino - nessuno degli studenti più giovani ha provato ad oltrepassare la linea dell'Età? -

- Fred e George - rispose Harry sapendo già cosa volesse sentire la madrina.

- Te l'ho chiesto proprio per sentire i loro nomi. - disse soddisfatta dall'informazione ottenuta - E come gli è andata? -

- "Anche se devo dire che le loro barbe non sono nemmeno remotamente belle come le vostre". Questo è stato il commento di Silente vedendoli. - 

- Oh! Tipo così? - Hlin si concentrò con tutte le sue forze e subito il suo viso prese a mutare i capelli, di un vivace azzurro tendente al blu, divennero lunghi e argentati, si fece spuntare una lunga barba bianca, mutando il viso e rendendolo in tutto e per quello del Preside di Hogwarts - Anche se devo dire che le loro barbe non sono nemmeno remotamente belle come le vostre - disse imitando il tono di voce di Silente mentre si lisciava la lunga barba.

- Sei identica! - esclamò Harry sorpreso dalle capacità della madrina.

- Ho impiegato anni a perfezionare il controllo delle corde vocali, mio caro Harry - disse continuando a parlare con la voce e la cadenza del preside di Hogwarts.

- D'accordo basta, sei inquietante - disse Harry trovando alquanto strano vedere il volto di Silente sul corpo di Hlin.

La strega allora tornò al suo aspetto originale con tanto di occhi e capelli castani, con le punte di questi spruzzate di azzurro.

- Comunque il come si sono ridotti i gemelli è ciò che succede se vai contro a quanto detto da Silente. Non si scherza con quell'uomo. Quando dice una cosa quella è e basta. E sono contenta che almeno quest'anno tu l'abbia capito mio piccolo Ramoso - disse prendendo Harry fra le sue braccia e cominciando a fargli i dispetti. - e se quello che stai pensando in questo momento è "sono troppo grande per queste cose" scordatelo tu sei il mio piccolo Ramoso e lo sarai sempre - 

- Oh che carini! - esclamò Rosa strizzando una guancia ad Hlin dopo aver appoggiato il vassoio con la colazione sul piccolo tavolo. Ora su, mangiate. La colazione è il pasto più importante della giornata, soprattutto per chi aspetta un figlio e per chi è sciupato come te, giovanotto. - 

- Ma...- 

- Shh Harry, mai discutere con le nonne - sussurrò Hlin.

- Su, mangiate che si raffredda. E quando scendete in Sala Grande mangiate ancora qualcosina che non si sa mai - 

Harry non smise di guardare confuso Hlin, che continuava ad avere il suo sorriso compiaciuto stampato sulle labbra facendogli l'occhiolino una seconda volta.

- Altre novità? - chiese poi addentando una fetta biscottata.

Harry ci rifletté per qualche secondo poi, finalmente, gli venne in mente un buon argomento di conversazione.

- Hermione ha scoperto che nelle cucine ci lavorano degli Elfi Domestici - disse dopo aver bevuto un lungo sorso di latte.

- Non che sia una novità - commentò Rosa addentando un pezzo della sua brioche.

- Per me lo è stata, però lei ci è rimasta talmente male che ha deciso di fondare il C.R.E.P.A. - 

- C.R.E.P.A.? - fecero eco le due streghe.

- Una specie di associazione per aiutare gli elfi domestici - specificò Harry.

- Ma non le avete spiegato che ad una buona parte di loro, per quanto possa essere masochista, piace essere in schiavitù? Le avete spiegato che Dobby è stato un caso a parte, vero? - disse Hlin rimanendo alquanto sorpresa.

- Più di una volta - 

- Allora penso che sarà impossibile fermarla, giusto? - 

Harry annuì deciso.

- E, inoltre, mi ha chiesto di consegnarvi queste - continuò prendendo dalla tasca due spille con scritto sopra la sigla C.R.E.P.A. 

- Harry, non ho un bellissimo rapporto con gli elfi domestici. Esclusi questi ad Hogwarts la maggior parte lavorano per famiglie purosangue e in queste è inclusa la famiglia di Sirius e io con il suo elfo domestico non sono mai andata particolarmente d'accordo. Non ti posso promettere che aderirò pienamente a questa "assiociazione", ma potrei portare la spilla in giro con me -

- Ad Hermione farà piacere - 

Hlin sussurrò qualcosa di incomprensibile. 

- Come? -

- Nulla, mangia, presto. Tra un'ora hai lezione di Erbologia e qui la professoressa è molto severa sulla puntualità - disse indicando sua nonna che annuì di risposta.

****

Quella sera il banchetto di Halloween parve protrarsi più del solito. Forse perché era
il secondo banchetto in due giorni, ma Harry non riuscì a gustarsi le pietanze servite, come, d'altronde, chiunque altro nella Sala, a giudicare dai colli tesi, dall'espressione di impazienza dipinta su ogni volto, dal continuo su e giù per vedere se Silente aveva
già finito di mangiare.

E finalmente, quando l'attesa sembrava essersi fatta infinita, i piatti d'oro tornarono immacolati come in origine;
il rumore nella Sala crebbe bruscamente e scomparve quasi all'istante mentre
Silente si alzava. Ai suoi lati, il professor Karkaroff e Madame Maxime sembravano tesi e ansiosi come chiunque altro. Ludo Bagman sorrideva agli studenti. Il signor Crouch, invece, sembrava piuttosto indifferente, quasi annoiato.

- Bene, il Calice è quasi pronto a prendere le sue decisioni -  annunciò Silente. - Ritengo che abbia bisogno di un altro minuto. Ora, prego i campio-
ni che verranno chiamati di venire da questa parte della Sala, passare davanti al tavolo degli insegnanti ed entrare nella stanza accanto - e indicò la porta dietro il tavolo, - dove riceveranno le prime istruzioni -.

- Sono cossì nervosa - sussurrò Georgette girandosi verso Hlin.

- Non avrai mica messo il tuo nome nel calice? - chiese ironicamente Hlin con un sorriso beffardo.

- Non dire sciochesse - disse Georgette dando un colpetto amichevole sulla spalla di Hlin.

Silente estrasse la bacchetta e tracciò un ampio gesto; tutte le candele tranne quelle all'interno delle zucche intagliate si spensero all'istante, sprofondando la Sala nella semioscurità. Il Calice di Fuoco ora splendeva più luminoso che mai.
Tutti lo fissavano, in attesa... qualcuno continuava a controllare l'orologio...

Le fiamme ridiventarono rosse all'improvviso. Dall'interno del Calice si sprigionarono scintille. Un attimo dopo, una lingua di fuoco dardeggiò nell'aria, un pezzetto di pergamena bruciato ne volò fuori... tutta la sala trattenne il respiro.

Silente afferrò il foglietto e lo tenne in mano col braccio teso, in modo da poter leggere alla luce delle fiamme, che erano tornate di un bianco
bluastro.

- Il campione di Durmstrang - lesse con voce forte e chiara, - è Viktor Krum! -

-Lo sapevo, io! - strillò Ron, mentre una tempesta di applausi e urla invadeva la Sala.

Viktor Krum si alzò dal tavolo di Serpeverde e si diresse goffo verso Silente; girò a destra, avanzò lungo il tavolo degli insegnanti e spari oltre la porta che conduceva alla stanza accanto.

- Bravo, Viktor! - esplose Karkaroff, così forte che tutti lo udirono, anche sopra gli applausi. - Lo sapevo che avevi la stoffa! -

Gli applausi si spensero e l'attenzione si concentrò di nuovo sul Calice, che qualche istante dopo tornò a farsi rosso. Un secondo foglietto di pergamena ne schizzò fuori, sospinto dalle fiamme.

- Il campione di Beauxbatons - annunciò Silente, - è Fleur Delacour! -

La ragazza, che, a detta di Ron, somigliava tanto a una
Veela si alzò in piedi con grazia, gettò indietro la chioma brillante e avanzò leggera tra i tavoli di Corvonero e Tassorosso.

- Georgie, ti prego guarda le facce dei suoi compagni - sputò Hlin senza trattenere le risate, fortunatamente coperte dagli applausi della folla.

Due delle ragazze escluse di Beauxbaton erano scoppiate in un pianto dirotto, e singhiozzavano con la testa sulle braccia.
Georgette non poté fare a meno di unirsi alla risata, anche se in maniera più controllata di come stava ridendo Hlin, che si era appena fatta scappare un grugnito e si era dovuta nascondere dietro l'amica per non farsi vedere dagli altri professori.

- Hlin finiscila se non vuoi attirare l'attenzione di tutti - la riprese Severus Piton, che aveva assistito alla scena due sedie più a destra delle due streghe ed ora era in piedi, dietro di loro.

- Scusa Sev - disse Hlin ritornando serie, ma per quanto si sforzasse un piccolo accenno di un sorriso divertito lo si vedeva ancora sul suo volto.

Quando anche Fleur Delacour fu scomparsa nella sala accanto, calò di nuovo il silenzio, ma questa volta era un silenzio carico di un'eccitazione
quasi palpabile. Era la volta del campione di Hogwarts...
E il Calice di Fuoco divenne ancora una volta rosso; la lingua di fuoco scattò alta nell'aria, e dalla sua punta Silente prese il terzo pezzetto di pergamena.

- Il campione di Hogwarts -  scandì, - è Cedric Diggory! -

Ogni Tassorosso era balzato in piedi, urlando e saltando, mentre Cedric avanzava tra i compagni, con un gran sorriso sul volto, e si dirigeva verso la stanza dietro il tavolo degli insegnanti.
Silente ci mise un po' a farsi sentire di nuovo.

- Ottimo! - gridò allegramente, e alla fine il clamore si calmò. - Bene, ora abbiamo i nostri tre campioni. Sono certo di poter contare su tutti voi, compresi gli studenti di Beauxbatons e Durmstrang, perché diate ai vostri campioni tutto il sostegno che potete. Acclamando il vostro campione, contribuirete in modo molto...-

Silente s'interruppe all'improvviso, e tutti capirono che cosa lo aveva distratto.
Il fuoco nel Calice era tornato rosso. Una lunga fiamma dardeggiò nell'aria, e su di essa galleggiava un altro foglietto di pergamena.
Automaticamente Silente tese la mano e afferrò la pergamena. La allontanò da sé e lesse il nome.

Per un lunghissimo istante,
Silente fissò il foglietto, e tutta la Sala fissò Silente. Poi il Preside si schiarì la voce e lesse:

- Harry Potter -.

Domanda di importanza vitale: nel prossimo capitolo che versione di Silente volete? La versione calma e pacata del libro o quella psicopatica e omicida del film?😂
Capitolo extra lungo,  ma ultimamente mi escono così, spero vi piaccia❤
Adieu piccoli Snasi❤

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