Novità
C vdm oggi pom?
Yes, dv?
6? Testa di Porco? Ho 1 sorpresa x voi!
Cs? Sn curioso?
<<Harry puoi mettere il silenzioso al telefono? Quel rumore è dannatamente fastidioso>>
Ginny non esitò a sgridare il proprio ragazzo. Erano le sette del mattino ed Harry era intento a massaggiare con Ron. Si erano dati appuntamento, ed il moro aveva girato l'invito anche ad Hermione, così come aveva detto l'amico, sottolineando che se l'avesse fatto lui, la ragazza avrebbe quasi sicuramente rifiutato. Ancora a letto, lasciò il telefono sul comodino, si girò sul fianco sinistro e chiamò la ragazza: <<Ginny... Ginny sei sveglia?>>
La ragazza si rigirò su se stessa tirandosi le lenzuola con un forte strattone, <<Amore? sei sveglia?>> alla seconda chiamata Harry accompagnò anche un piccolo calcetto alle gambe della rossa.
La ragazza aprì gli occhi di scatto e nello stesso modo si voltò verso quell'essere ignobile che alla sette del mattino la stava importunando.
<<Ora, grazie a te, si. Mi auguro seriamente per te, che sia una cosa importante! Molto importante>> disse con tono minaccioso poi si mise seduta sul letto e sistemandosi i capelli aspettò che Harry parlasse.
<<R-Ron ci ha inviato per una bucchiere al Testa di Porco, stasera alle sei. Dice di avere una sorpresa per noi!>>
<<E?>> replicò in attesa la ragazza.
<<E niente, che altro, solo questo. Ah no, mi ha detto di invitare anche Hermione, magari vuole provare a tornare con lei!>>
<<Cioè, fammi capire bene, tu mi hai svegliata, distolto dal mio magnifico sonno, per dirmi solo questo? Harry Potter io ti uccido... con le mie mani>>, la ragazza si sdraiò nuovamente, e con la testa sotto le lenzuola borbottò un <<e senza magia, ti strozzo e basta...>>
Il ragazzo, impaurito, si alzò dal letto cercando di fare meno rumore possibile, provando a non muovere le coperte per non infastidire ancora Ginny, fortemente timoroso per una sua reazione. La giornata seguì normalmente, fino alle sei. Harry e Ginny si recarono al pub, dove con un po' di sorpresa trovarono Hermione già seduta, con un bicchiere davanti a lei, intenta a mangiarsi le unghia e le pelliccine delle mani, ormai visibilmente martoriate.
<<Ragazzi finalmente, sono qui già da... va beh, lasciamo stare da quanto, vi aspettavo. Ron mi ha contattata dopo che Harry mi ha convinta a venire, mi ha detto che ha una sorpresa per noi, voi ne sapete qualcosa?>>
Ginny le rispose di non saperne niente così come il suo ragazzo. Erano tutti davvero curiosi di conoscere la sorpresa che Ron aveva preparato.
In attesa dell'arrivo del rosso si misero a parlare ed Harry, ne approfittò per chiedere maggiori informazioni sul caso Veronica e se Hermione avesse già trovato una soluzione reale per contrastarla.
<<No Harry, ci sto lavorando. L'unica cosa che mi conforta è che possiamo contare sul fattore sorpresa. Lei non sa che stiamo rimettendo in piedi l'Ordine, così come non sa, che sappiamo che c'è lei, dietro tutto. A mio avviso, dovremo cercare di sfruttare questo, per sconfiggerla. Il problema è che ha già reclutato, diversi uomini, "seguaci". A quanto pare ha già messo in piedi un esercito vero e proprio. Kingsley, ha creato una squadra di una quindicina di uomini spia, sparpagliati in giro per l'Inghilterra, che stanno prendendo informazioni su quanto succede. Alcuni di loro, hanno comunicato di aver scoperto diversi punti di ritrovo in cui la feccia tra la feccia dei maghi inglesi si sta riunendo. Questo non può che farci pensare alla creazione di un esercito guidato da Dathe>>.
<<Ancora con questa storia? Ma non vi stancate mai di cercare problemi anche dove non esistono? Come devo dirvelo che è tutto una vostra fissazione?>> Ron fece la sua comparsa così come il suo solito. Aveva quel vizio, che Hermione tanto odiava, di sottovalutare ogni cosa. Quando stavano assieme, lei era sempre costretta a fargli capire l'entità dei problemi che lo circondavano.
<<Comunque... Vi presento Bherenike>>. Il rosso stringeva la mano di questa ragazza, bellissima, alta più o meno quanto Hermione, capelli scuri, lunghi, trucco perfetto. L'eyeliner creava una piccola virgola verso l'alto, ai lati degli occhi, il rossetto bordeaux, riprendeva perfettamente le forme dolci e morbide delle sue labbra, ora rivolte in un timido, ma non troppo, sorriso. A completare il tutto una spolverata, fatta ad opera d'arte, di terra, cosicché quelle imperfezioni, seppur già impercettibili, della pelle, svanissero definitivamente. Indossava una pelliccia nera smanicata, sopra ad un top dello stesso colore. Leggins di pelle, anch'essi neri, che giungevano fin poco più su delle caviglie e tacchi, che per quanto alti, a lei sembravano stare comodissimi. La ragazza porse la mano destra ad Harry come a presentarsi, anche se, ad anticiparlo ci fu subito Ginny. Gli occhi della rossa erano pervasi da uno strano fuoco, e le guance poco prima dolci e rosastre, divennero di un rosso tanto intenso da dare l'impressione, a chi la osservasse, che stesse per andare a fuoco: <<piacere Ginny. Lui è Harry, il "mio" ragazzo. Lei è Hermione>>.
La ragazza con la mano sinistra ancora stretta a quella di Ron, in maniera molto elegante sorrise alla rossa davanti a lei e, capendo la palese gelosia, ritrasse immediatamente quella stretta a Ginny, senza nemmeno tentare di presentarsi agli altri come normalmente si conviene. I cinque rimasero per qualche momento in un silenzio a dir poco imbarazzante, nel quale, cercando di dar meno possibile nell'occhio e fastidio ad una possibile conversazione, Bherenike si posizionò poco dietro Ron, mostrando quasi una resa nei confronti delle ragazze al tavolo. L'atteggiamento era quello di "sono qui, ma non voglio rubare niente a nessuno".
Fu Harry a cercare di instaurare una conversazione, più o meno riuscendoci; lui e Ron iniziarono a parlare tra loro mentre, seduta alla sinistra del suo ragazzo, Ginny, scrutava in cagnesco la nuova arrivata. Hermione invece, con gli occhi lucidi, teneva il viso chino sull'ennesimo bicchiere della serata. Era tanto persa nei suoi pensieri che non sentì praticamente nulla di quello che i due si dissero finché, la voce di Bherenike arrivò dritta al suo cervello, come un fulmine a ciel' sereno, con una frase che la catturò: <<...se il mio Ron sostiene che non vi sarà alcuna guerra, io, gli credo. E poi, anche se ci fosse perché preoccuparsi così tanto, voi, >> la ragazza a questo punto si avvicinò al tavolo, sfiorò delicatamente l'orecchio del rosso, con la punta del dito gli toccò dolcemente il naso,<<siete il Golden Trio, avete sconfitto Voldemort, il mago oscuro più potente del secolo. Chi mai potrebbe preoccuparvi?>>.
Qualche istante dopo, in cui nessuno seppe cosa rispondere, un pugno sul tavolino fece sussultare tutti quanti meno che l'autrice di quel gesto inaspettato. Hermione tentennò prima di parlare, e a dir la verità non fu chiaro se fosse perché perplessa o per i troppi bicchieri vuoti dinanzi a lei. Nonostante questo, seppur all'inizio singhiozzando, riuscì a vomitare fuori due parole: <<La Morte>>.
La nuova arrivata, tirò il collo indietro e spalancò la bocca, l'istante dopo, prendendo fiato e socchiudendo gli occhi, con tono palesemente confuso, replicò: <<come scusa? Credo di non aver sentito bene!>>
A quel punto il gelo calò sul tavolo.
Cercando di calmare Bherenike, e di cambiare argomento, Harry, subito dopo aver lanciato un'occhiataccia all'amica, spiegò che erano ancora solo supposizioni, solo ed esclusivamente pensieri.
<<Ok ora basta parlare di queste cose, altrimenti la, e mi annoierete. Passando ad argomenti più tangibili>> disse il rosso intervenendo nel discorso e portando il suo braccio attorno al collo della ragazza, <<siete stati invitati anche voi al ballo di Hogwarts, si terrà fra poche settimane. La lettera di invito mi è già arrivata. Pensate di esserci? Io non intendo assolutamente mancare>> continuò poi il rosso mentre sul suo volto si disegnava un'espressione più che soddisfatta.
<<Oh, il ballo!>> replicò Ginny schiaffeggiandosi la fronte proprio mentre portava i suoi occhi sul fidanzato, <<in tutto il trambusto di questi giorni, me ne sono completamente dimenticata... dovevo dirtelo, ma poi...>>
Harry, che non era mai stato proprio quel che si può definire un animatore di feste, sembrò quasi contento del suo ignorare quell'evento, ma i suoi pensieri furono interrotti bruscamente da un'uscita di Hermione che sibillò tra sé e sé: <<io già ero tentennante, ma ora sicuro non ci andrò>>. La ragazza sputò fuori, fra i denti stretti, quelle parole, senza pensare che fosse ascoltata, ma suo malgrado non fu così. Da quel momento né Hermione né Bherenike parlarono più. La serata trascorse, le ore passarono e Harry fu costretto più volte a dividere fratello e sorella pronti a picchiarsi. Bherenike, per quanto sorpresa di vedere tanto astio e tanto amore fra i due optò per un basso profilo, senza intervenire più. E così fu, nessuno dei presenti, nella ore a seguire quasi si accorse che era là, ad ascoltare, in silenzio, giocando talvolta con i suoi lunghi capelli.
Solo verso le nove e mezza, i ragazzi, rendendosi conto del tempo passato, optarono per iniziare a salutarsi. Anche qui, Bherenike, rimase in disparte, facendo solo piccoli cenni con le mani mentre si allontanava mano nella mano con Ron.
Una volta lontani Ginny provò timidamente a commentare la nuova ragazza del fratello, ma non avendo appoggio né in Harry né in Hermione, molto, molto più taciturna del solito, cessò immediatamente poi i tre si salutarono avviandosi più alla proprie abitazioni.
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