Taboo

- Ce l'hai fatta ad arrivare! - esclamò Al, accogliendomi in casa. Rabbrividii e appesi il cappotto all'ingresso - Ho avuto un contrattempo...per lavoro. - ed, in parte, era la verità. Dopotutto ero andata a cercare Scorpius per risolvere un problema di lavoro. Mica per altro.

Che poi avessi rischiato di morire per l'imbarazzo, quelle erano un altro paio di maniche...

E poi ero anche stata costretta a sorbirmi gli sguardi maliziosi dei colleghi del suddetto Malfoy, dato che eravamo rimasti chiusi in quel cavolo di sgabuzzino per quarantacinque minuti.

- Per lavoro...- ripeté mio cugino, radiografandomi con i suoi occhi verdi, identici a quelli dello zio.

- Naturalmente. Lily! Mi prepari un tè? - esclamai, dirigendomi a passo svelto in cucina, dove mi ritrovai tra le braccia di qualcuno. Qualcuno che mi stava stritolando.

- Hugo! - gridai con gioia, ricambiando l'abbraccio del mio adorabile fratellino.

- Rose! - disse lui, canzonandomi - Fatti guardare tesoro...oh, sei così sciupata, si vede proprio che non mangi abbastanza! - aggiunse, imitando il tono di voce che assumeva la nonna quando andavamo a trovarla. Risi e gli scompigliai i capelli, che erano rossi come i miei, anche se non altrettanto crespi ricci.

- Cosa ci fai qui? Credevo fossi ancora in viaggio! Ah, che importa, sono così felice di vederti! - gli lanciai nuovamente le braccia al collo, facendolo quasi cadere. Ed era strano, dato che era praticamente una cima.

- Ho pensato di farvi una sorpresa...- gli lanciai un'occhiata per nulla convinta - cioè, in realtà avevo finito i soldi ed ho pensato di tornare. - ammise, sbattendo le ciglia.

- Tipico! Che irresponsabile!

- Avevi detto che non ti importava...- ghignò ed io gli diedi un piccolo pugno sulla spalla che, ovviamente, non gli fece proprio nulla. Lily lo fissò imbronciata - Sappi che ce l'ho ancora con te, per non avermi portata.

- Ma ti ho portato un regalo stupendo! A dire il vero ho portato regali per tutti...forse è per questo che sono rimasto al verde.

- Già. Forse...- mormorai, mentre Lily mi offriva un biscotto.

- Allora; Lily sta con Lysander, finalmente aggiungerei, Albus sta in fissa con quella ragazza carina che è passata poco fa. Io ne ho lasciate così tante alle mie spalle, da poterci scrivere un libro... E tu? - gli occhi castani di mio fratello, gli stessi occhi di mamma, volarono ai miei - Hai deciso di procurarmi un cognato?

- Mi dispiace, caro mio latin lover, nessun cognato per ora. Accontentati di quello che hanno loro da offrire - con un cenno indicai i nostri cugini, che ridacchiarono. Al, a dire il vero, ghignò - Beh, in realtà qualcuno ci sarebbe, Rose.

- Non nominarlo! - scattai, arrossendo improvvisamente e Lily storse la bocca - Non mi piace.

- Non è che debba piacere a te. - replicò suo fratello, un po' acidamente.

- Certo che quando ti toccano Malfoy sei peggio di una mammina premurosa! - lo canzonò la sorella, mentre Hugo mi lanciava uno sguardo stralunato - Esci con Scorpius Malfoy?

- Sss...cioè, NO! No, non ci esco affatto! - mi affrettai a spiegare. Lily spalancò la bocca - Ci esci insieme? E da quando?

- Da quando ha accettato di accompagnarlo al Gala della Gringott, tra circa due settimane. - spiegò Al, impassibile. Arrossii, mentre Hugo faceva un'espressione disgustata.

- Un momento! - mi voltai verso mio cugino - E tu cosa ne sai? Quel...quel cretino te l'ha detto?

- Mi ha accennato qualcosa...- e sorrise, ammiccandomi. Mi sentii morire dall'imbarazzo. Gli aveva raccontato del ripostiglio, quel bastardo! Ed erano passate poche ore...

- Oh Merlino...io lo uccido...lo faccio a pezzi e poi...- i miei sanguinari propositi di vendetta vennero interrotti da mio fratello, che mi fissava serio...ed era strano, perché raramente Hugo sapeva essere serio - Ti ha dato di volta il cervello, vero? Te lo ricordi quello che ha combinato?

- Certo che me lo ricordo. Ma...ecco, gli sto facendo un favore! Se non lo faccio, lui mi tormenterà praticamente fino a che non dirò di sì! Sto solo evitando un esaurimento! E adesso che ridi? - sbottai, mentre mio fratello ululava e si teneva la pancia.

- Rose! Stavo solo scherzando! - come non detto. Scossi la testa rassegnata e lui proseguì - Dai, è passato così tanto tempo...e poi tu sai badare a te stessa, si tratta solo di un favore, no? Mica ti stai innamorando di lui, o cose del genere!

Inspiegabilmente mi sentii arrossire - Certo che no. Innamorarmi di Malfoy, ma per piacere.

- Sta attenta Rose. L'amore è dietro l'angolo, sempre. - mormorò Al, sibillino. Lily alzò gli occhi al cielo ed io lo fissai disgustata - Taci, Al.

- Già, taci, Albus Severus.

- Hugo...

- Sì, Albus Severus?

- Smettila di ripetere il mio nome!

- E tu smettila di dire cazzate!

Passammo un bel pomeriggio, all'insegna dei racconti di viaggio di mio fratello. Era incredibile che avesse visto tutti quei luoghi...soprattutto per me, che lo vedevo sempre come un bambino dal sorriso birbante e lo sguardo acuto.

Mio fratello era tutto per me; lo adoravo e mi era mancato immensamente, perché non lo avevo visto crescere, perché era partito per un anno intero, alla ricerca di un segno che gli facesse capire cosa voleva davvero dalla vita. Chissà se ci era riuscito...mentre lo abbracciavo, con la promessa di rivederci la Vigilia di Natale, mi ripromisi di chiederglielo.

- Okay. So che voi due dovete fare una lunga chiacchierata, per cui salgo in bagno e vado a prepararmi. - disse Lily, facendomi l'occhiolino. Le sorrisi, mentre lei agitava la mano e partiva a razzo in direzione delle scale, salvo per poi inciampare e cadere lunga distesa per terra. Ci avvicinammo per aiutarla, ma scosse la testa, si alzò e, come se nulla fosse, si avvio di sopra.

- Temo che qualche giorno ritornerà a casa con qualcosa di rotto...- borbottò Al, mentre entravamo in salotto. Sorrisi - Non è più una bambina. Se gli zii non si preoccupano per la sua goffaggine, non capisco perché debba farlo tu!

- Neppure Hugo è un bambino, ma ogni volta che lo vedi non fai altro che comportarti da mammina rompiscatole! - ribatté lui, accendendo il camino. Sollevai le mani, sconfitta - Okay, come non detto.

- Ma davvero tu e Scorpius vi siete chiusi in uno sgabuzzino? - la sua domanda fu come un fulmine a ciel sereno - Punto primo: non sono affari tuoi! Punto secondo: non è successo nulla...e punto terzo...mi ci ha portato lui, perché voleva privacy! - esclamai.

Al sogghignò - Ah...privacy? - capii il doppio senso celato nelle mie parole ed arrossi ancora

- Intendo dire...per parlare! Senti, smettila! Mi conosci. Gli ho semplicemente detto di sì per quella cavolo di serata e lui mi ha invitata a pranzo, okay?

Lui annuì - Lo so, non arrabbiarti. Solo che...la tua faccia - scoppiò a ridere - è troppo divertente!

- Ah, ah, ah. Sono felice di scatenare la tua ilarità, cuginetto...

- Dai, Rosie, non arrabbiarti. Scusa.

- Scuse accettate. - ribattei di malumore. Lui si stiracchiò e si lanciò sul divano, con la stessa grazia di una mandria di rinoceronti impazziti - Comunque...quella storia del patto è una stronzata, secondo me.

- Hai detto bene, secondo te. Per me è un'idea geniale. - replicai con somma alterigia. Lui storse la bocca - Mah, se lo dici tu. Vedremo chi aveva ragione.

- Io, fine della storia, Al. Cavolo, ma si può sapere perché Malfoy ti racconta i fatti suoi con tutta questa cura? Ora capisco perché stava con quella gran pettegola della Davies...

Con un colpo di reni, Al si mise dritto - Chi te l'ha detto? - sembrava guardingo. Lo fissai stupita.

- Beh, Lizzy mi ha detto che ai tempi di scuola si sono messi insieme, tutto qui...Al? - lo chiamai preoccupata. Aveva assunto un'espressione così seria, all'improvviso.

Lui sospirò, prima di lanciarmi uno sguardo serio e significativo - Rose. Qualunque tu cosa faccia e dica, quando sei con Scorpius...per favore, non nominare mai Vera Davies. Mai. A meno che tu non voglia essere odiata per il resto dei tuoi giorni.

- Cosa...? - cercai di sorridere, ma Al non lo fece - Sono serio, Rose. Lei è tabù.

- Perché? Cosa è successo tra loro due? - domandai, improvvisamente curiosa. Non ero mai stata un'amante del gossip, ma questa era un'altra cosa...e anche bella grossa, evidentemente.

Al scosse la testa - E' successo pochi mesi prima che tu ritornassi in Inghilterra, quindi circa cinque anni fa. Tutto il mondo magico ne era al corrente, c'è stato un casino pazzesco...che si è concluso...tre anni e mezzo fa. Scorpius è ancora parecchio scosso, quindi.

- Non ho capito niente. - dichiarai con sincerità e lui sorrise tristemente - Ecco, quando eravamo a scuola...- prima che potesse aggiungere altro, il campanello suonò.

- Merda, Scorp e Liam! - sbottò, mentre io arrossivo - Aspetta, non voglio vederlo! - Corsi all'ingresso e afferrai le mie cose, con mio cugino alle calcagna.

- Resta, chiama anche Dominique e Lizzy!

- Scordatelo, un'altra serata a coppie non la reggerei! E poi ho visto Malfoy stamattina, lo vedrò domani...mi basta e m'avanza. Saluta Lily! - esclamai, dandogli un bacio, prima di smaterializzarmi.

Arrivata a casa, notai che Domi non era ancora tornata; evidentemente era stata trattenuta per lavoro. Così, senza perdere tempo, mi diressi in bagno e riempii la vasca, nella quale mi immersi poco dopo, riflettendo.

Era successo un casino pazzesco...una storia dalla quale Scorpius era uscito male ...e Al sembrava davvero serio, quando parlava di tabù.

Ma che cosa diamine fosse successo non mi era dato saperlo, a quanto sembrava.

*

- Puntuale come un orologio svizzero. Ciao Rose!

- Ciao Malfoy...

- Scorpius...sai ho un nome anche io...

- E neanche troppo carino, se proprio vuoi saperlo! - lo canzonai, mentre lui mi fissava imbronciato - Non posso farci nulla se mi hanno appioppato questo...sempre meglio di Hyperion, no?

- Merlino...questi nomi così altisonanti non ti urtano? - mi ritrovai a domandare, mentre scendevamo lungo Diagon Alley. Lui annuì - Eccome. Ma è una rottura di scatole inoltrare le pratiche per cambiarli...quindi me li tengo. Ho prenotato in un locale carino, comunque...

Lanciai un'occhiata preoccupata al suo viso rilassato. Merlino, magari aveva prenotato in qualche ristorante superlusso ed io indossavo i jeans!

Improvvisamente Scorpius mi guardò sottecchi e sorrise - Tranquilla, niente di particolarmente chic ed elegante...

- Credi che non siano posti per me? - ribattei piccata. Certo, io ero una zoticona in confronto a lui, Scorpius Hyperion Malfoy, con quel suo nome così ingombrante...

Lui scosse la testa - Intendevo dire che non sono posti per me.

- Oh. - arrossii, sentendomi leggermente stupida - Scusa. - e lui alzò le spalle, fasciate dal tessuto del giaccone che aveva indossato la sera della festa. O Sera Del Disastro, come preferivo chiamarla io - Dovresti rilassarti, Rose, guarda che non mangio mica...- e mi lanciò un'occhiata maliziosa che mi fece sentire ancora più caldo, nonostante la neve.

- Come no, Scorpius, se c'è una cosa che ho imparato nella vita è che non ci si deve mai fidare di te. - ribattei, sfoderando un sorriso gelido. Anche lui sorrise - Mi stai sfidando? Adesso sarò costretto a farti ricredere...

- Sarà dura, ti avverto. - dissi piano, ma lui mi sentì comunque e non perse il suo cipiglio divertito.

- Vedrai...ah, siamo arrivati. - e mi indicò un ristorantino dall'aria semplice, dove ci fecero accomodare ad un tavolo abbastanza appartato, forse credendoci una coppia. Ordinammo cibo rustico dall'aspetto invitante e sorseggiammo Burrobirra, per riscaldarci.

***

- Allora...- cominciò Rose, esitante, proprio mentre portavano il conto -...da quanto tempo lavori alla Gringott?

- Sono uno Spezzaincantesimi da circa tre anni, se non ricordo male - spiegai e dentro di me sorrisi amaramente; mi ricordavo perfettamente il giorno in cui avevo cominciato a lavorare alla banca.

- Cosa ti ha spinto a fare questo lavoro? Cioè - aggiunse, con un sorrisetto - so che è molto avventuroso, eccetera, eccetera...ma...era questo a cui aspiravi, quando andavi ancora a scuola?

La fissai interdetto e lei mi rivolse un'occhiata tremendamente acuta. Non potevo dirle il perché del mio lavoro, sarebbe stato...troppo. No, lei non lo avrebbe saputo mai, erano fatti miei.

- Certo, ho sempre aspirato a diventare Spezzaincantesimi...è un mestiere davvero affascinante, sai. - mentii, sfoderando la mia migliore espressione appassionata. Lei annuì, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi - Capisco.

- Non mi credi? - esclamai, mio malgrado, mentre ci alzavamo per andare via. Rose sorrise e scosse la testa - Per niente. Cioè...sarà di sicuro un ambiente stimolante...per uno come te...ma...

- Uno come me? - ripetei, aprendole la porta.

Lei uscii tra la neve e si voltò - Uno come te...così amante delle "avventure"...- spiegò, lanciandomi un sorriso malizioso che mi fece arrossire. Dannazione.

- Uh-uh! Quindi anche Scorpius Malfoy è capace di diventare rosso! - mi canzonò con una risatina. Cercai di riprendermi - Mai come te. - e mi avvicinai repentinamente al suo viso, circondandole la vita con un braccio. Mi ritrovai a pochissimi centimetri dal suo viso, dai suoi occhi così belli, dalle sue labbra piene e leggermente socchiuse...e provai l'irresistibile impulso di baciarla.

- Hai visto? - poggiai un dito sulla sua guancia rossa e lei batté le palpebre - Non...non è vero!

- Oh sì che lo è...- mormorai, avvicinandomi ancora un po' di più, mentre la mia mente lavorava frenetica. Che diamine stavo combinando? Avevamo un patto, niente più gesti stupidi da parte mia...niente comportamenti ambigui...

E allora perché non mi fermavo e mi allontanavo? Perché lei non mi respingeva?

Ma in quell'istante - e per fortuna - qualcuno ci interruppe.

- Scorpius! - mi voltai di scatto e Rose mi spinse via, il suo viso ormai color porpora.

- Jackie..? - la mia migliore amica ci venne incontro, sorridendo così tanto che temevo le sarebbe venuta una paralisi. Colpendomi leggermente col suo pancione, mi diede due baci e poi si voltò verso Rose, radiosa di felicità. - Rose Weasley! Merlino, speravo davvero di incontrarti, che bello!

- Ah...ciao...- balbettò la rossa, leggermente confusa. Il sorriso di Jackie si spense - Accidenti, lo so che mi detesti...ma ti prego, accetteresti le mie scuse? Mi sono comportata piccola stronza acida, ma giuro che sono cambiata...perdonami! - e i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Rose, forse fiutando il pericolo, si lanciò in avanti, prendendole le mani - Ma no, non preoccuparti, mi fa davvero piacere vederti, dopotutto si tratta del passato...no?

- Certo, a lei dici che è il passato...- dissi a mezza voce e quella mi lanciò un'occhiataccia. Jackie sorrise e l'abbracciò di slancio, stritolandola quasi - Che meraviglia! Sono così felice! E poi...- ci guardò, sbattendo le ciglia con aria sognante - Adesso voi state anche insieme...perché non me l'hai detto, Scorp?

- Non è esatt...- cominciò Rosie, ma Jackie la ignorò - Dovete venire a cena da noi! Vi va bene giovedì?

- Io...- Rose mi fissò preoccupata ed io allargai le braccia, poi spostò lo sguardo sul viso radioso della mia amica e annuì - Sì, dovrei essere libera giovedì sera...

- E tu Scorpius, puoi...? Sai che se vuoi puoi anche portar...- cominciò ed io avvampai - SI! PORTERÒ IO IL VINO! Certo! - gridai terrorizzato e la mia amica affilò lo sguardo, capendo immediatamente che non ero stato esattamente sincero con Rose...ma, dopotutto, mica stavamo insieme davvero.

- Okay. Bene...ci vediamo giovedì prossimo allora! - si sporse in avanti e baciò un'interdetta Rose Weasley, poi me - Dobbiamo parlare. - dichiarò pianissimo, prima di agitare la mano e saltellare via, pancia permettendo.

- Bene...- mormorò Rose, fissando preoccupata la figura lontana di Jackie -...giovedì a cena da lei?

- Da lei e Matt...Goldstein. Stanno per sposarsi. - spiegai, mentre lei annuiva. - Okay...devo, devo portare qualcosa? Sai, dato che tu porti il vino...

- No, non preoccuparti...sai...ah! - un improvviso calore invase la tasca interna del mio giaccone, propagandosi sul mio petto. Senza troppe cerimonie aprii i bottoni ed afferrai una pietra azzurra, diventata improvvisamente luminosa e bollente. Merda!

Sollevai lo sguardo verso Rose, che guardava la pietra con educata curiosità - Devo andare.

- Come? Cioè...okay...- balbettò confusa. Mi sentii un po' in colpa, ma sapevo anche che di sicuro non avrebbe capito, checché ne dicesse Al. - Scusami, devo scappare adesso, è una cosa urgente! Ci vediamo, ciao! - esclamai, smaterializzandomi e lasciandola da sola. Probabilmente chissà cosa avrebbe pensato adesso di me...ma non importava, c'erano delle cose ben più importanti di cui dovevo occuparmi.

Mi materializzai davanti casa, sulla soglia della quale c'era Mrs Sheridan, la mia vicina. Quella mi salutò e mi fece cenno di entrare.

Dopotutto non importava, pensai, percorrendo il vialetto. Avrei inventato una scusa plausibile. Non dovevo giustificarmi mica, con Rose. Avevamo un patto, non una relazione.

Ignorai quella strana sensazione all'altezza del petto, sostituendola con l'ansia, ben più pressante, ed entrai, salvo per poi fermarmi di colpo.

E adesso dove cavolo lo trovavo il vino?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top