Sorry
Varcai l'ingresso dei visitatori con una certa titubanza...che aumentò alla vista della confusione in Sala d'Attesa. Come diavolo avrei fatto a trovarla e a distoglierla dal suo lavoro?
Il mio sguardo si posò sulla Stregaccoglienza, una donna di mezza età dall'aria arcigna. Oh, beh...un modo c'era.
Mi stampai sul viso il sorriso più accattivante del mio arsenale e mi avvicinai al bancone. Lei mi lanciò un'occhiataccia...che si trasformò in un'espressione più morbida, non appena le sorrisi. Dentro di me sghignazzai.
- Salve - cominciai con tono suadente e lei sorrise, cercando di rassettarsi i capelli - Salve! Desidera qualcosa?
- In effetti sì...avrei necessità di parlare con un Guaritore, al quarto piano...sa...- aggiunsi con tono triste, in risposta al suo sguardo, fattosi improvvisamente sospettoso - la mia povera sorellina...ho bisogno di un parere...capisce?
- Mi potrebbe dire cosa ha esattamente sua sorella?
Lanciai un sospiro molto melodrammatico - La prego...Marion...- mormorai, leggendo sulla targhetta appuntata al suo camice -...lei sembra così affidabile...ma vede, sono faccende tra mia sorella ed i guaritori del reparto Lesioni da Incantesimo...vorrei dirle tutto, ma non posso, poiché non si tratta di me. A proposito, entrando ho trovato questa collana - le mostrai una catenina di finto oro, una delle tante che utilizzavo per le scene di questo tipo - e credo che... - mi allungai e gliela misi, mentre quella non si ritraeva, arrossendo come una ragazzina - sì. Le dona moltissimo.
- Oh...io non...- balbettò lei, sbattendo le ciglia. Sorrisi - La tenga, la prego. Per me.
- Oh...d'accordo...sì, quarto piano...- sussurrò, leggermente annebbiata. Le sorrisi e, senza aspettare oltre, mi fiondai su per le scale. Cosa mi toccava fare...
Non fu difficile entrare in reparto, nonostante gli altri Guaritori mi guardassero con curiosità. Improvvisamente notai Lizzy e la chiamai con un gesto della mano. Lei corrugò le sopracciglia e si avvicinò - Scorpius? Che succede?
- Sto cercando Rose...dove posso trovarla? Non fare quella faccia! - aggiunsi, improvvisamente irritato, mentre lei si lasciava sfuggire un sorrisetto malizioso - Ha appena finito di visitare un paio di pazienti. Entra nel suo studio - e mi spinse dentro un ufficio incasinato - te la mando! Ma solo per cinque minuti...noi stiamo lavorando! - sibilò, prima di correre verso un ambulatorio poco lontano.
Mi voltai, osservando con interesse la stanza in cui mi trovavo. Era illuminata da tre grandi finestre e probabilmente sarebbe stata anche piuttosto grande, se non fosse stato per tutte quelle librerie ingombre di documenti e libri.
Avanzai con circospezione verso la scrivania, praticamente nascosta sotto la mole di fogli, cartelle, penne d'oca rotte e lettere ed estrassi la bacchetta, appellando quello che ero venuto a portarle. Mentre aspettavo che arrivasse, strappai un pezzo di pergamena pulito e scrissi forsennatamente quello che mi stava passando per la testa.
Quando ebbi finito, lo rilessi e mi sentii un idiota...che cavolo volevano dire quelle parole? Mi avrebbe detestato, lo sapevo. Odiava queste cose...
Sospirai e mi guardai intorno, notando alcune foto; una ritraeva Rose e la sua famiglia, un'altra tutti i suoi cugini (ma quanti erano?), un'altra ancora raffigurava lei e Dominique, con le divise di Beauxbatons, che reggevano tra le mani un diploma.
Il giorno del diploma...sembrava passata un'eternità...quante cose erano successe, da allora? Non ero la stessa persona che aveva lasciato Hogwarts, quel giorno...quello era il vecchio Scorpius; un idiota, che...
Non pensarci. Non ne vale la pena.
Proprio in quell'istante la finestra si spalancò, facendo entrare ciò che avevo chiamato, e la figura di Rose comparve dietro i vetri smerigliati della porta. Con uno scatto, girai su me stesso e mi Smaterializzai.
***
- Mh?
Entrai nel mio ufficio, convinta di trovarci "qualcuno di veramente interessante", come aveva detto Lizzy, e invece vidi la finestra spalancata ed un piccolo mazzo di...
D'accordo, sapevo che era stupido, ma...le rose erano davvero i miei fiori preferiti. E adesso ce n'erano circa sei, strette da un fiocchetto grigio...ed erano bellissime.
Mi avvicinai per annusarle, quando notai un biglietto. Sapevo di chi era, dopotutto, ma non potei impedirmi di fremere dalla curiosità. Lo afferrai e lo aprii.
So che sei arrabbiata, dato che non ti ho neppure mandato un gufo per chiederti scusa...ma sono stato inviato in missione in Francia e sono tornato solo stamattina. Inizialmente avevo pensato di salire per parlarti (non hai idea di cosa ho dovuto escogitare per entrare), ma poi ho scoperto quali erano i tuoi fiori preferiti...e...anche se ho giurato di non mandarti più nulla, devi ammettere che le rose sanno essere tremendamente belle.
Se non hai nulla in contrario, ti passerò a prendere stasera a casa.
Firmato: l'uomo dal nome altisonante
Non dovevo sorridere. Non dovevo. Era da sciocche, da immature...e poi...l'ultima volta che mi aveva fatto uno scherzo, mi aveva mandato un biglietto!
Eppure non riuscivo a togliermi quello stupido sorriso dalle labbra. E poi...perché diamine il mio cuore non poteva riprendere a battere normalmente? Accidenti a me, a Malfoy e a quel cretino di Al...perché lui c'entrava sempre con i miei casini.
- Okay, Rosie, stai calma. Dopotutto è una cena tra amici. Niente di che, giusto? - Dominique si sedette di fronte a me e prese a truccarmi, mentre io fissavo imbronciata il soffitto, torturando con le mani il pigiama.
- Sì, ma...e se poi viene fuori che sono tutti vestiti in modo elegante? Io...io non voglio sembrare una...con poco gusto.
- Ma Rose, tesoro...- Domi mi sorrise - tu non hai buon gusto! - e scoppiò a ridere, mentre io le davo un pestone. Quella si scansò e, continuando a ridere, corse in salotto, dove avevano appena suonato. Preoccupata, mi fermai e guardai l'orologio. - Merlino! - scattai in piedi e mi precipitai dietro di lei.
- NO! Domi, non aprire! É...- troppo tardi. Ritto davanti alla porta, indossando i suoi classici anfibi, i suoi jeans supersexy ed una camicia nera stava Scorpius, che mi lanciò un sorrisetto malizioso
- Carina quella tenuta.
Abbassai lo sguardo sulla mio pigiama azzurro, ormai vecchio, dal quale uscivano almeno sei centimetri di caviglie, ed arrossii. - Taci! Il mio pigiama è semplicemente...semplicemente...
- Un orrore? - concluse Domi per me, allontanandosi verso la sua stanza. Le lanciai uno sguardo supplichevole e lei sbuffò - D'accordo; aspetta un minuto.
Malfoy osservò il nostro scambio di battute con espressione vacua ed io, gettando quel poco di dignità che mi restava, spiegai - Mi sta prestando qualcosa lei. Dice che ho pessimo gusto nel vestire...
- Beh...- il biondino si tolse il giaccone e fece qualche passo avanti. Lanciò uno sguardo veloce al pigiama, poi al salotto e alla cucina - Questo non lo so...ma ti consiglierei di indossare della biancheria intima, la prossima volta...- e, incredibilmente, notai le sue guance cambiare impercettibilmente colore. E poi realizzai.
- COSA?! - abbassai lo sguardo e, con orrore, notai che all'altezza del seno la stoffa del pigiama era così usurata da risultare trasparente. Con un piccolo strillo mi voltai e mi coprii immediatamente, avvampando - Sei un porco!!!
- Ehi! Io sono un gentleman inglese! Non sono mica rimasto a guardare le tue tet...- mi voltai nuovamente e mi protesi in avanti, tappandogli la bocca con la mano. Ci mancava solo che Domi sentisse questo scambio di battute. Lui mi lanciò uno sguardo malizioso e mi strizzò l'occhio, togliendosi la mano dalla bocca - E dai, non c'è nulla di male...sei così innocentemente sexy...
- Smettila! - sibilai ad un palmo dal suo viso e lui sorrise, proprio mentre Domi entrava, cercando a tutti i costi di non guardarci - Abiti. - borbottò depositandoli sulla poltrona, prima di fare dietro front e scappare in camera sua.
- Vado a cambiarmi...non toccare nulla. - annunciai, allontanandomi.
- Se ti va puoi anche farlo qui, ormai siamo amici intimi no?
- NO. Idiota. - e mi lanciai verso la stanza di Domi, la quale era seduta sul letto e si limava le unghie - Avete finito di flirtare come due ragazzini?
La fissai irritata - Flirtare? Mi ha guardato le tette!
Lei si strinse nelle spalle - Beh, se tu gliele piazzi davanti...
- Io.non.gliele.ho.piazzate.davanti! - sbottai, finendo di vestirmi e prendendo nota di gettare quel pigiama nel bidone della spazzatura.
- Beh... Malfoy è un uomo...e tu una donna! E si vede che vi piacete...quindi è normale che ci sia una certa attrazione...
- Frena. Piacerci? - esalai, indossando le scarpe. Lei annuì - Ma dai, Rose, si vede...non mentire.
Beh...no, in effetti non potevo. Quel cretino era così dannatamente affascinante che...
- Piacerebbe a chiunque. - dissi, cercando di apparire tranquilla. Domi storse la bocca - A me no.
- Questo perché tu hai dei gusti orribili, l'ho sempre detto...- aggiunsi, scansando per un pelo il cuscino che mi aveva lanciato. Le mandai un bacio ed uscii, finalmente pronta.
Peccato che lui non fosse più in salotto.
- Malf...Scorpius? Dove..? EHI! - sbottai, spalancando la porta della mia stanza - Chi ti ha dato il permesso di entrare qui?
- Dovresti fare un po' di ordine, Rose...seriamente. - ribatté quello, con una piccola smorfia. Arrossii - E tu dovresti farti gli affaracci tuoi, davvero. Fuori.
- Neanche per idea...che sono queste cose? - chiese, indicando la mia collezione di CD. Gli lanciai un sorrisetto di superiorità - Mi deludi, Scorpius...credevo fossi un uomo di mondo. Sono CD, servono per ascoltare la musica. Li hanno inventati i Babbani. E sono decisamente geniali.
- E come fai ad ascoltare la musica se...- cominciò lui, ed io accesi la radio e premetti il tasto Play. Dopo pochi istanti, le note di "In My Place" dei Coldplay invasero la stanza. - Così.
Lui rimase in silenzio, fissando affascinato le custodie e agitando la testa - Wow! - esclamò infine
- Hai altre diavolerie Babbane da mostrarmi?
- Vorrei...ma è davvero tardi. Facciamo un'altra volta? - mi ritrovai a proporre, stupita. Non credevo che Scorpius Malfoy sarebbe riuscito ad apprezzare cose come quelle...ma era ovvio che non lo conoscevo abbastanza.
O meglio, mi corressi, mentre mi tendeva la mano per Smaterializzarci, non lo conoscevo affatto.
- Siete arrivati! Come va? Ho cucinato tanta di quella roba che scoppieremo...e ho preparato anche i muffin! Rose, ti piacciono i muffin vero? - la voce squillante di Jackie ci accolse ancor prima di riuscire a vedere il suo volto radioso di felicità. Lei e Matt abitavano a South Kensington, in una delle tante case bianche che si vedevano per le strade di quel quartiere.
Scorpius ed io ci scambiammo un'occhiata divertita - Fa sempre così...è esagerata al massimo. - sussurrò lui, sospirando.
- Li adoro, grazie! - mi ritrovai ad esclamare e Jackie si lasciò sfuggire un urletto eccitato
- Ah, sono così contenta! - e mi abbracciò.
- Jackie? Vorresti lasciar respirare la nostra ospite? - Matt Goldstein comparve dal salotto, sorridendo gentilmente - Ciao Rose. Come va?
- Ehm, tutto bene grazie. A te? - balbettai, riuscendo a malapena a respirare. La pancia di Jackie era piuttosto...pesante.
Riluttante, la sua compagna dovette mollarmi - Matt, dovresti smetterla di stuzzicarmi...potrei anche decidere di mollarti all'altare!
- E lasciare a me l'arduo compito di consolarlo? No, grazie...- si intromise Scorpius, aiutandomi a togliere il cappotto. Jackie fece una smorfia impertinente - Potreste scoprire un nuovo universo...e magari alla fine mi mollereste entrambi per scappare insieme.
Matt scosse la testa - Idioti. Vieni Rose, accomodati e lascia che continuino a dire cazzate. Davvero, non stare ad ascoltarli troppo...è inquinamento acustico - spiegò, facendomi ridacchiare. Jackie ci superò e fece una linguaccia al fidanzato - Venite, sto servendo la cena! E tu non spaventare Rose!
- Sei tu che la spaventi, se prima la minacci col peso di nostro figlio e poi con l'idea che il suo ragazzo possa diventare gay! - ribatté quello e Scorpius arrossì
- E poi, come sta Al? Sono giorni che non lo sento... - chiese Matt, mentre ci accomodavamo attorno ad una ricca tavola imbandita.
Senza premeditarlo, io e Malfoy incrociammo i nostri sguardi e cominciammo a ridere - E' andato.
- E' cotto. - aggiunsi annuendo.
- A puntino.
- Lizzy mi ha detto che le ha addirittura dedicato una canzone!
Entrambi ci accasciammo sul tavolo, ridendo sempre più forte, sotto gli sguardi perplessi dei padroni di casa. - Beh...è una cosa carina no? - disse lentamente la bionda.
- Una cosa del genere non è da Al! - esclamammo all'unisono io ed il biondo. Ed era vero...Al era un gran bravo ragazzo, ma non l'avevo mai visto impegnarsi seriamente. Per dirla tutta, non lo avevo mai visto così preso. Ed era una cosa stupenda, certo...ma né io, né Scorpius potevamo impedirci di prenderlo un po' in giro. Era troppo divertente!
- Ma povero Albus! Non siate meschini!
- Oh, non preoccuparti, Jackie, Al sa difendersi molto bene. E' capace di fare un'abilissima tortura psicologica...- disse Scorpius ed io lo fissai meravigliata - La fa anche a te?!
Malfoy mi lanciò una strana occhiata - Ultimamente anche più spesso del solito. - ed io, senza alcun motivo, mi sentii arrossire. Che voleva dire?
Ci fu un breve istante di silenzio, durante il quale nessuno osò fiatare. Non capivo perché, ma quella frase così ambigua pareva possedere un doppio senso...che solo io non riuscivo a comprendere.
Mi schiarii la gola - Ehm, Scorpius - balbettai, raggiunta da un'improvvisa ispirazione - ma il vino dov'è?
Anche in quel caso, notai, i padroni di casa si scambiarono un'occhiata significativa...e le guance di Scorpius si incendiarono - Il vino, certo. Ecco. - evocò dal nulla una bottiglia dall'aria costosa e la posò al centro - Cercate di bere con parsimonia; mi è costata metà dello stipendio...
- Che simpatico, volendo potevi pure non portarlo...
- Ormai l'avevo detto!
- Sì, ma così non ci permetti di gustarlo a fondo!
- Che esagerati...ho solo detto che è costato...
- Materialista!
- Ha parlato quella con un armadio grande come la mia camera da letto! Rose, credimi, dovresti vederlo...
- Questo perché non hai visto quello di mia cugina...
Passammo il resto della serata a ridere ed a scherzare...e...davvero, mi divertii moltissimo. Scoprii che Malfoy aveva un ottimo senso dell'umorismo, che Matt era davvero il meno pazzo del gruppo e che Jackie era, oltre che un'ottima cuoca, molto simpatica.
- Ah, adesso arriva la parte migliore! - esclamò lei, circa tre ore dopo, scattando in piedi. Scorpius sorrise ed annuì, mentre Matt mi strizzò l'occhio. La sua compagna si precipitò - pancia permettendo - in cucina e, dopo pochi istanti, ne venne fuori reggendo una grossa torta dall'aria deliziosa. Invece di poggiarla al centro del tavolo, però, Jackie mi si avvicinò e la mise davanti a me. Abbassai lo sguardo e sentii il mio cuore scaldarsi " A Rose, sperando che perdoni tutte le nostre cazzate ed accetti la nostra amicizia! Scusaci!"
- Ah...- non sapevo cosa dire; ero imbarazzata...ma seriamente commossa. Sorrisi e sentii gli occhi pizzicare leggermente. Jackie mi sorrise - Siamo stati davvero orribili, quella volta. Erano giorni che mi chiedevo come farci perdonare...e Scorpius ha avuto l'idea.
- Sì, ma...quella non è la frase che avevo proposto io. - ribatté quello - Molto elegante, questa, davvero.
- Oh, sta zitto! - esclamai - Grazie! È stupenda!
- Allora mangiamola!
***
- Allora ci vediamo in questi giorni!
- Buona serata, ragazzi! Copritevi bene!
- Jackie...smettila! Buonanotte!
- Grazie, ciao!
Io e Scorpius ci allontanammo continuando ad agitare la mano, finché Jackie e Matt non rientrarono in casa. C'era silenzio per strada e faceva parecchio freddo. Mi strinsi nel mio cappotto - Freddo, eh? - dissi, giusto per parlare. Il biondo mi sorrise - Se vuoi ti do una mano...per riscaldarti, sai.
- Stupido...- borbottai, dandogli uno schiaffetto - Invece di dire idiozie, perché non ci smaterializziamo? Altrimenti ci metteremo una vita a tornare...
- Hai ragione, scusa. Vieni - mi tese la mano ed in pochi istanti ci ritrovammo sulla soglia di casa mia. Sollevai lo sguardo verso il mio appartamento e notai tutte le luci accese; evidentemente Domi mi aspettava per sapere tutto di quella cena.
- Sembra che tua cugina ti stia aspettando...- commentò il biondo con una risatina. Gli lanciai uno sguardo sorpreso - Mi leggi nel pensiero? Stavo pensando la stessa cosa...
Si strinse nelle spalle - Magari sì, magari sono un Legilimens e non lo sai...
- Che paura...e cosa sto pensando adesso? - mi piazzai davanti a lui, sorridendo sarcastica. Lui finse di concentrarsi - Mmmh...stai pensando che...sono davvero sexy e che non ti dispiacerebbe uscire ancora con me. Giusto?
Arrossii - Ma fammi il piacere! - esclamai scandalizzata - Un'altra uscita con te ed il tuo gigantesco ego?
Scorpius si avvicinò un po' di più - Per conoscermi meglio...il Gala si avvicina...
- Vuoi uscire con me? - domandai stupita e lui arrossì - No...io...cioè, se vuoi. - borbottò, preso in contropiede. Voleva davvero uscire? Con me? Mi venne da sorridere, ma mi strinsi nelle spalle, fingendo indifferenza - Mh, devo vedere cosa dice la mia agenda...ehi...guarda! - sollevai gli occhi e sorrisi - Nevica! - Minuscoli fiocchi di neve cominciarono a vorticare verso il basso, posandosi sulle nostre teste, i nostri cappotti, sulle mani infreddolite. Li fissavo incantata e fu così che non mi accorsi immediatamente del fatto che Scorpius mi stava fissando. Aveva un'espressione indecifrabile, come se mi stesse studiando e, nel contempo, stesse pensando a qualcosa di molto importante. Gli lanciai un'occhiata confusa - Che succede?
Lui tese un braccio e mi sistemò un ricciolo dietro l'orecchio. - Niente, è che...- il suo sguardo si fece veramente intenso - Stasera mi sono divertito, sai. E...tu sei davvero...
- Ehi, ciao ragazzi! - entrambi trasalimmo e ci allontanammo, udendo la voce divertita di Liam alle nostre spalle. - Ehi, Liam! - esclamai, forse con troppa enfasi - Come ti va? Eri...eri con mia cugina? - che domanda idiota. Quello sorrise - Eh, già! E voi...vi ho forse disturbato? - chiese, senza per questo apparire pentito. Scorpius sbuffò - Certo che no. Rose, io devo andare. Ci vediamo in questi giorni. Buonanotte...- aggiunse, senza guardarmi. Salutò con un cenno della testa Liam, che ghignò in modo particolarmente sarcastico, e si smaterializzò.
- Vado anche io Rose, buonanotte...e complimenti! - disse il moro, strizzandomi l'occhio.
- Complimenti? - borbottai, ancora troppo confusa per capire che diavolo fosse successo in così poco tempo. Lui annuì - Beh, sei riuscita a far sciogliere Scorpius...oltre che imbarazzarlo oltremodo! Continua così e si innamorerà di te!
- Che sciocchezza! - esclamai, avvampando, mentre quello scompariva con un'ultima risata.
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