14. ALEXANDER

Gideon: stiamo uscendo di casa

Osservai a lungo quel messaggio e mentre servivo i clienti sia al bancone che ai tavoli, non riuscivo a non smettere di pensare nemmeno per un secondo ad Harper che si vedeva con il tipo di Grindr.

Harper lo riteneva un amico, con cui parlava, con il quale aveva un rapporto di vera amicizia fondata su libri che leggevano. Mi ero sentito messo da parte e infatti dopo esserci visti a casa mia, avevo acquistato anche io un kindle, la versione meno costosa, che mi era arrivato questa mattina. Era nello spogliatoio, ancora dentro la scatola di Amazon perché non avevo avuto tempo nemmeno per andare in bagno.

Il locale era strapieno ed era l'ultimo sabato prima delle vacanze natalizie.

Non vedevo l'ora di staccare anche perché volevo sapere come stava andando l'appuntamento. Gideon non mi aveva più scritto e fissavo il parco davanti al negozio con la speranza di vedere Gideon che attraversava le strisce pedonali e sentirlo lamentarsi.

Invece erano passate le ore, erano quasi le sei e nessuno mi aveva scritto.

Quando Logan finalmente mi diede il cambio, scrissi un messaggio a Gideon ma non mi comparve la seconda spunta, come se fosse spento. Cominciai a preoccuparmi.

Presi la scatola di Amazon e la aprii. Dentro c'era il kindle appena uscito, colore verde matcha che sapevo ad Harper piacesse molto.

Dopo averlo tolto dalla scatola, scattai una foto e gliela inviai.

Non mi rispose.

Dire che ci rimasi male era poco. Harper non impiegava mai tanto a rispondermi.

Ripresi a lavorare fino alla chiusura. Quando ripresi il cellulare in mano, Harper mi aveva risposto e avevo fissato lo schermo con la bocca aperta.

Harper: l'appuntamento, se così possiamo chiamarlo, non è mai avvenuto. Gideon ha fatto il pazzo. Ah, se lo cerchi, chiama me, il coglione ha rotto il cellulare.

Quando arrivai a casa, scrissi ad Harper se potevo chiamarlo e dopo avermi scritto che potevo, feci partire la chiamata mentre mi sdraiavo sul letto.

Harper rispose quasi subito.

"Hey"

"Ciao. Stai bene?"

"Si, sto bene. Anche se non me lo aspettavo" disse Harper.

"Immagino. Io... non sapevo di Bradley. Ma... sta con Charlotte Potter. Si sono lasciati?"

Harper sospirò.

"Te lo racconto, ma tu non dire mai niente"

Accettai e Harper prese a raccontarmi tutto quello che sapeva da Bradley e da Gideon e come erano quei due finiti in questa situazione.

"Stai scherzando?" chiesi sedendomi sul letto quando Harper mi raccontò la scena della doccia.

"No! Me lo ha raccontato lui! Chiederò conferma a Bradley a questo punto, ma quando me lo ha raccontato era tutto rosso e per poco non sviene... Ti giuro non faccio altro che ripensarci. Dovevi vederli oggi! La tensione tra quei due..." disse Harper per poi stopparsi bruscamente.

"La tensione tra quei due... cosa?" chiesi a quel punto.

"Sono stati cosi carini e si piacciono, anche se Gideon continua a negare l'ovvio! Bradley è così tenero!" disse e il mio cuore impazzì.

"Ah" dissi con il cuore a pezzi.

Lo avevo perso definitivamente.

"Cioè, è oggettivamente un bel ragazzo, ma so che è preso da mio fratello e non esiste proprio per me. Ma il modo in cui si sono guardati, mio fratello che non lo sopporta, lui che aveva occhi solo per Gideon. Gideon che lo prende a pugni ma si è fatto male alla mano e Bradley era tutto preoccupato mentre controllava che non si fosse fatto male. Ti giuro. Le ginocchia hanno rischiato di cedermi. Era così dolce verso Gideon, non sai quanto mi eccitano i bravi ragazzi..." disse Harper.

Mi ritrovai a deglutire.

"Ti eccita Stokes?" chiesi sentendo la gelosia colpirmi.

"No." Fu la risposta secca di Harper. "Non ho mai voluto lui... Volevo uscire con lui solo per dimenticare un ragazzo che non mi vuole"

Dimmi che sono io, pensai.

"Chi non ti vuole è un pazzo. Ci sono ragazzi che farebbero di tutto per stare con te, solo che hanno paura di rovinare tutto" dissi io.

Harper rimase in silenzio per qualche secondo.

"Non si rovinerebbe nulla, Gideon è possessivo e geloso, ma se sa che se sono felice, sarà felice anche lui. Se mi dovessi mettere con il ragazzo dei miei sogni, voglio aiutare Bradley a conquistare Gideon. Ti andrebbe di aiutarmi?" chiese Harper.

"Certo, cosa devo fare?" chiesi.

"Ti va di uscire con me?" chiese Harper.

"Come amici o...?" chiesi io.

"Non sei mio amico. Non lo sei mai stato per me, da anni..." sussurrò.

Chiusi gli occhi deglutendo e cercando di calmare il battito del mio cuore impazzito.

"Ho una proposta per te..." dissi sentendo il nervoso colpirmi.

"Una proposta indecente?"

"Idiota" dissi ridendo.

"Peccato. Ma dimmi"

"Verresti a Paradise con me per la settimana di Natale? So che non ti sto dando molto preavviso, ma chi doveva venire con me mi ha dato buca ed io voglio conoscerti meglio. So di essere pazzo, ma ti voglio da tanti anni anche io e ora che sono in Inghilterra non voglio lasciarti andare" dissi io.

Dall'altra parte ci fu solo silenzio ed io mi maledissi per quello che avevo appena fatto. Ci stavo provando con il fratello del mio migliore amico.

"Harper?"

"Me lo chiedi come seconda scelta o mi vuoi davvero li?"

"Ti voglio con me. Non solo a Paradise. Ma sempre. Fanculo Gideon. Voglio conoscerti meglio. Vieni a Paradise con me..."

"Hai una casa?" chiese Harper.

"Ne ho presa una per una settimana. Dovevo...." Dissi bloccandomi.

"Scopare, immagino"

"Si. Ma... sarebbe stata la mia prima volta per me con un ragazzo"

Harper rimase in silenzio.

"Anche per me"

Volevo rispondergli che lo sapevo, che avevo il suo quaderno con le sue fantasie da realizzare, ma rimasi in silenzio.

"Allora passa le vacanze con me, per Capodanno saremo a casa"

"Devo parlarne con i miei. Mi rapisci per le vacanze di Natale. Vuoi metterti contro Gideon?"

"Fanculo Gideon. Mi sono stancato di tenermi tutto dentro. A volte rimpiango di essere partito. Magari le cose tra di noi sarebbero andate in modo diverso" dissi e Harper sospirò.

"Chi lo sa" disse.

Io deglutii e poi lo sentii urlare:

"Ma che stronzo sei? Ti sei comprato il Kindle nuovo? Quello verde?"

"Uhm, si. Mi è arrivato oggi ma non ho avuto tempo di accenderlo e usarlo." Dissi felice di aver cambiato argomento.

"Oh, ti spiego tutto io e... ti mando qualche romanzo che dovresti leggere prima di partire. Cerca di interpretare i miei book boyfriends al meglio..."

"Book... Boyfriends? Più di uno?" chiesi perplesso.

Che erano, poi?

"Oh, Alexander, mica penserai di essere l'unico nei miei pensieri. Dovevo trovare un modo per non pensarti troppo... Ora devi guadagnarti un posto nel mio cuoricino" disse lui ed io sorrisi.

"Mi piace come suona. Mandami quello che vuoi. Sarò il miglior real life boyfriend del mondo e non vorrai sostituirmi a nessun altro..." dissi convinto.

Harper rise sguaiatamente.

"E' bella la vostra sicurezza. I book boyfriends non li batte nessuno. Sono la perfezione! Mi piacciono i bravi ragazzi"

"Ancora non mi hai mandato i libri?"

Oh, musetto, non sai in che guaio ti sei appena cacciato, pensai mentre ascoltavo Harper parlarmi in modo entusiasta di due pattinatori su ghiaccio, agenti dell'Fbi e serial killer fissati con le carte da gioco.... 

Note autore: mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato! ~Galaxy~

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