13. HARPER
Avevo il cuore in gola. Dopo aver parcheggiato, scesi dalla macchina e poco dopo Gideon fu accanto a me.
"Se non te la senti possiamo tornare indietro. Non sei obbligato a incontrarlo, lo sai si?" mi disse ed io alzai gli occhi al cielo.
"Andrà tutto bene. Non capisco perché tu debba stare qui con me. Perché non vai da Alexander?"
"Ci andrò solo quando mi sarò accertato che lo schifoso che devi incontrare non voglia ucciderti." Disse Gideon, entrambe le mani affondate nel cappotto.
Mi bloccai in mezzo alla strada.
Gideon si voltò e sollevò un sopracciglio.
"Che c'è?" chiese.
"Ti rendi conto di quello che dici? Non è uno schifoso e se va male parleremo di libri." Dissi riprendendo a camminare mentre afferravo il cellulare.
Me: Hey! Sto arrivando. Ci vediamo dai giochi per bambini?
Infilai il cellulare in tasca e feci un cenno con la testa a Gideon.
"Ci vediamo dai giochi per bambini. Va bene?" chiesi io sarcastico.
Gideon borbottò qualcosa che non riuscii a comprendere.
Camminammo in silenzio e solo poco prima di arrivare, Gideon mi bloccò per un braccio e fece alcuni passi in avanti.
"Che cazzo ci fa qui quello stronzo?"
"Uh?" Chiesi seguendo il suo sguardo.
Seduto ad una panchina c'era Bradley Stokes.
"Lascialo stare, magari non è qui per me..." dissi avvicinandomi ai giochi.
Bradley era seduto sulla panchina, il busto in avanti con i gomiti sulle ginocchia. Aveva il cellulare tra le mani.
Lo vidi leggere il messaggio e poi sollevare la testa.
E... ok. Era un bel ragazzo. Oggettivamente. Ero gay e sapevo riconoscere la bellezza di un ragazzo.
Ma era fidanzato con Charlotte Pott-...
I miei occhi si posarono su un qualcosa accanto a lui.
Un libro.
Era la cosa che avevo scritto a RR quella mattina. Dovevamo scambiarci i libri da leggere.
Afferrai lo zaino e tirai fuori il mio romanzo.
Gideon accanto a me mormorò un "figlio di puttana".
Afferrai il cellulare.
Me: rainbow ruck o Bradley Stokes?
Bradley afferrò il cellulare e chiusi gli occhi trattenendo il respiro.
"Non è ancora arrivato. Perché non ti fai un giro...?" stavo dicendo, ma Bradley aveva afferrato il libro sulla panchina e si era alzato.
"Col cazzo che ti permetto di toccare mio fratello!" urlò Gideon prima di avventarsi su Bradley, mentre le mamme presenti al parco si voltarono verso di noi.
"Gideon!" Urlai, ma ormai era tardi.
Gideon gli diede un pugno sul petto, ma l'attimo dopo urlò, sventolando la mano e allontanandosi da lui.
"Pezzo di merda!" Ringhiò Gideon ma Bradley lo stava guardando preoccupato.
Lo vidi afferrargli dolcemente la mano portandosela al viso.
"Ti sei fatto male? Devi fare attenzione, non possiamo permetterci un tuo infortunio..." disse premendo la sua mano alle labbra.
Io ero a poca distanza e mi ritrovai a guardare la scena con interesse. Erano davvero carini e se mio fratello mi ascoltasse, a quest'ora sarei da Queen's Deli a sbavare per Alexander.
Invece dovevo fare aprire gli occhi a mio fratello.
Gideon fissava Bradley che a sua volta lo fissava intensamente.
Porca puttana.
E Gideon continuava ad odiarlo?
Era la rappresentazione reale dei miei romanzi preferiti.
Mi stavano dando un sacco di spunti interessanti per una nuova storia.
Bradley non si era nemmeno accorto della mia presenza, i suoi occhi erano fissi in quelli di mio fratello che era immobile e il suo viso era diventato tutto rosso.
Volevo fangirlare tantissimo, ma non volevo rompere quel momento meraviglioso.
Bradley gli baciò tutte e cinque le dita prima di massaggiargli la mano e solo a quel punto Gideon si staccò bruscamente da lui, facendo cinque passi indietro.
Non gli disse nulla.
Vedevo solo le nuvolette di aria che gli uscivano dalla bocca man mano che espirava.
Non gli aveva staccato gli occhi di dosso nemmeno per un momento.
E a quel punto capii tutto.
Capii chi era la fidanzata e chi era il ragazzo che gli aveva fatto perdere la testa.
Gideon si trovava in una fottuta situazione meravigliosa e non se ne rendeva conto.
Sospirai emozionato e solo a quel punto Bradley si voltò e mi fissò con i suoi occhi verde bosco.
E... smisi di trovarlo attraente.
Lo era, ma non per me. Tanto alla fine non lo volevo nemmeno. Volevo Alexander.
"Ciao Harper. Deduco che sia tu Flower Bloom" disse prima di posare il suo sguardo sul mio libro.
Sorrisi.
"Già. Non avevo idea fossi tu" dissi lanciando un'occhiata a Gideon che lo stava fissando in silenzio.
"Hem. Possiamo scambiarci i numeri?" Mi chiese guardando brevemente Gideon che ringhiò.
"Col cazzo! Tu non lo tocchi" disse afferrandolo per il bavero del giaccone che indossava, ma c'era una differenza fisica tra i due e Bradley non si mosse di mezzo millimetro, ma lo fissò con dolcezza.
"Stai tranquillo, voglio solo essergli amico"
"Col cazzo. È mio fratello" ringhiò. "Toccalo e ti uccido"
"Oh cazzo" soffiai.
Dovevo farli mettere insieme. Mi avrebbero dato un sacco di gioie!
Bradley chiuse gli occhi per un attimo, facendo un passo indietro. Lo vidi inspirare profondamente prima di riaprire gli occhi.
"Non dire certe frasi. Tu pensi siano una minaccia, invece è un incentivo..." disse sorridendogli maliziosamente ed io sentii le ginocchia tremarmi mentre mi mordevo il labbro.
Gideon lo guardò confuso.
"Che cazzo stai dicendo? È mio fratello! Non osare fare schifezze con lui! Giuro che dirò tutto a Charlotte lunedì!" Ringhiò cercando di strattonarlo per il cappotto.
Bradley gli strinse i polsi tra le mani.
"Oh, guarda, non vedo l'ora di vederti trovare il coraggio di parlare con lei. Fate gli stessi corsi e non le hai mai rivolto la parola.." disse mentre Gideon arrossiva e spalancava gli occhi azzurri.
"Basta voi due!"
Tutti ci voltammo verso la voce.
Era una donna in compagnia di due bambini che stavano giocando.
Tutti ci stavano fissando.
"Andate via di qui, state spaventando i bambini! Andatevene subito o chiamiamo la polizia!" minacciò la donna.
Gideon fece per protestare, ma Bradley gli afferrò un braccio e lo spinse via.
"Harper, il libro sulla panchina è per te" disse Stokes mentre trascinava via mio fratello.
Afferrai il libro dalla copertina nera e li seguii verso il percorso che facevano i runner durante i loro allenamenti.
"Ti calmi?" chiese Bradley guardando Gideon in faccia, ma mio fratello non lo stava guardando.
"Fottiti" ringhiò sedendosi sulla panchina.
Bradley arrossì e lo guardò mordendosi il labbro.
"È quello per cui mi sono iscritto sul sito" Disse facendomi poi l'occhiolino.
"Non guardarlo, cazzo!" disse Gideon fulminandolo.
"Perché, vuoi che guardi te?" chiese Bradley sedendosi accanto a Gideon, ma mio fratello si alzò di scatto e mi afferrò per un braccio.
"Fanculo, andiamo via!" borbottò trascinandomi via.
Alzai gli occhi al cielo e mi voltai verso Bradley che ci stava guardando.
"Ti scrivo" gli dissi, mentre Gideon accelerava il passo.
Non disse una parola per tutto il tragitto fino al parcheggio.
Quando fummo in macchina, rimasi fermo prima di mettere in moto.
"Ne vuoi parlare?"
"Cazzo. No. Porca puttana. Metti in moto!" ringhiò prima di incrociare le braccia al petto e guardare fuori dal finestrino.
"È un bravo ragazzo" dissi posando il libro sul sedile posteriore della macchina.
"Stai zitto, per favore?"
Misi in moto.
"Guarda che per me gli piaci."
"Cazzo non sono frocio" ringhiò.
Mi guardò e si passò una mano sulla bocca.
"Vedi come cazzo mi riduce quello stronzo?" disse e lo vidi arrossire.
"Non devi darti una definizione. Però..." mi bloccai.
"Però?" chiese.
Sospirai mentre mi immettevo nella strada principale.
"Io fossi in te gli darei una possibilità. Come amico. Hai possibilità di avvicinarti a Charlotte. Se lo tratti bene può presentatela" dissi io.
"Lo devo tollerare in squadra. Non voglio vederlo fuori dalla scuola." Disse lui guardando fuori dal finestrino.
Mi morsi il labbro.
"Mi pare di ricordare che l'episodio della doccia ti fosse piaciuto"
"Ancora con questa storia?" chiese avvampando.
"Io mi sarei unito" dissi.
"Tu perché sei gay. Io sono etero" rispose lui.
"Non devi etichettarti per forza"
"Mi piacciono le ragazze. So che per te è impensabile. Ma mi piace la fica. E le tette"
Mossi le labbra, pensieroso.
"Non è impensabile. Solo che finalmente siamo in un'epoca dove si può essere quello che si vuole. Puoi essere bisessuale, pansessuale..."
"Harper. Ascoltami. Non sono gay. Non mi piace il cazzo. Mi fa schifo. E con Bradley non succederà mai niente di niente" disse. "E ora stai zitto. Non voglio più parlarne"
Mi zittii e raggiungemmo casa in silenzio.
Quando entrammo in casa, io mi stavo spogliando, togliendomi il cappotto per metterlo sull'attaccapanni mentre Gideon saliva gli scalini di casa due a due per raggiungere la zona notte.
Aveva il cellulare in mano e lo stava guardando.
Si bloccò a metà rampa.
Lo guardai.
"Porca puttana sto pezzo di merda!" urlò lanciando sulle scale che si frantumò.
Sussultai.
"Gideon..." dissi raggiungendolo.
"Fermo! Stai. Fermo. È tutta colpa tua questa situazione!" ringhiò.
Corse via afferrando lo smartphone da terra ed io rimasi immobile ai piedi della scala, sobbalzando quando la porta della sua stanza sbatté con forza.
NOTE: ed eccoci qui con un nuovo capitolo!!! Che ne pensate? Secondo voi Bradley riuscirà a conquistare Gideon o, come dice lui, non succederà mai nulla tra di loro?
Mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, Galaxy ✨
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