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"I nostri successi piΓΉ felici sono contaminati dalla tristezza."
-Pierre Corneille
Soundtrack: Daylight β David Kushner
Il mio umore Γ¨ pessimo.
Ho bisogno di colpire qualcosa, e se fosse la faccia del mio agente, sarebbe l'ideale.Β
Qualcuno direbbe che in queste situazioni mantenere la calma sia la cosa migliore. Beh, non per me.
"Dovresti tenere sotto controllo lo stress, Davian."
Ecco il grande consiglio di quella testa di cazzo del mio medico, come se potessi controllare io il mio nervoso, o mi piacesse vivere in un costante stato di crisi.
Questo dovrebbe essere il momento piΓΉ bello della mia vita, l'attimo in cui la mia carriera ha una svolta, e intravedo la cima del mio successo.
L'ho sognato per anni quando scrivevo fino a notte fonda, ho passato ore e ore a comporre in studio, ho lottato contro chiunque per raggiungere i miei sogni, e ora che sono qui... non provo nulla.
Quello che è successo la notte di capodanno non sarebbe dovuto accadere, ma purtroppo i miei attacchi sono così. Non c'è modo di prevederli, e riescono a mandare a puttane ogni progetto.
Da lì in poi le cose non hanno fatto altro che precipitare, come i tasselli del domino che cadono giù uno dietro l'altro, ed è impossibile fermare l'impatto.
Ho odiato ogni istante che ho passato lontano da Maisie, e se ripenso all'espressione che aveva quando Γ¨ andata via da casa, vorrei sprofondare. PiΓΉ del dolore fisico, mi ha distrutto vedere il suo sguardo spento, devastato e stanco, e l'unico da biasimare sono io, per essermi concesso l'illusione che la nostra potesse essere una partita vincente.
PerchΓ© non le dici la veritΓ ?
Una piccola voce nella mia testa mi opprime con questa domanda, e la veritΓ Γ¨ che ho fottutamente paura di quello che succederΓ dopo. Se c'Γ¨ una cosa che odio, Γ¨ la pietΓ negli occhi della gente, il modo in cui ti iniziano a guardare dopo che scopri le tue fragilitΓ .
Se c'Γ¨ una cosa che amo di Maisie, Γ¨ il fatto che sia una donna libera di fare le sue scelte e di viversi le sue esperienze... e non voglio limitarla, o che passi il tempo a preoccuparsi per me.
Mi Γ¨ bastato vedere le sue condizioni in questa settimana, l'ho portata allo sfinimento.
Ma so che non Γ¨ altrettanto giusto privarla della possibilitΓ di scegliere.
Di fronte alla realtΓ dei fatti, lei resterebbe al mio fianco?
Non mentivo nei messaggi, l'altro giorno. Voglio essere sincero con lei, senza piΓΉ segreti a dividerci, anche se l'idea mi rende irrequieto.
Le ho chiesto di credere in noi per un'ultima volta, e l'unica cosa che posso fare adesso Γ¨ aspettare di vederla tra la folla.
Mi ha detto che ci sarΓ , mi fido di Maisie.
Per quanto le cose siano complicate tra di noi, io credo in ciΓ² che siano, nel legame che ci unisce anche quando siamo distanti.
Non sarebbe vittoria senza di lei, non riuscirei a dare il meglio di me. Soprattutto in questo periodo della mia vita, il suo sostegno Γ¨ quello che mi regge in piedi.
Vorrei poter stare meglio di così, far sparire i tremori della mia mano e il dolore che mi accompagna da giorni. Vorrei ritrovare me stesso.
Β«Davian, manca poco all'inizio. Stai bene? Hai bisogno di qualcosa?Β»
La voce del mio agente mi riporta alla realtΓ , neanche mi sono accorto che fosse entrato nel mio camerino.
Ora come ora, meno lo vedo, meglio Γ¨. Β«Sono a posto, vai pure. Se ho bisogno di qualcosa, avviso AsherΒ».
Credo abbia intuito la mia poca voglia di dialogare, quindi ha la decenza di rivolgermi un cenno e scomparire dalla mia vista.
Divento piΓΉ nervoso ogni secondo che passa. Questa Γ¨ la mia prima vera occasione, il momento in cui nutro la minima speranza che la mia musica venga premiata e apprezzata, e voglio vivermela.
Me lo merito di vincere, cazzo.
Β«Dove sei, Isie? Ti prego... arrivaΒ» mormoro tra i denti in una preghiera silenziosa.
Ho bisogno di lei.
Ho bisogno di sapere che c'Γ¨ speranza per noi, e che questi mesi non sono andati persi per una discussione.
Dalla direzione mi chiamano per avvertirmi che il red carpet avrà inizio a breve, e dovrò fare la mia entrata. Mi sistemo i capelli al meglio che posso, e sorrido per l'outfit che ho scelto insieme a Maisie, sono gli abiti del suo brand, così come le avevo promesso. Per l'occasione mi ha realizzato un completo elegante con una giacca rossa asimmetrica, dove il rever crea un contrasto di lucido e opaco, e mi ha raccomandato di lasciarla aperta per far vedere la camicia bianca al di sotto, su cui ha ricamato le strofe delle mie canzoni.
Solo lei poteva pensare a una cosa del genere.
Sul bordo delle maniche della giacca, ci sono ricamate due frasi diverse. A destra, c'Γ¨ scritto pirata, a sinistra invece, Koi no yokan.
Dovrei cercare cosa significa, non appena avrΓ² tempo. Spero non sia un insulto.
Mi sistemo il colletto della camicia, e controllo che il mio aspetto sia presentabile. Per fortuna, il livido che avevo sotto lo zigomo Γ¨ scomparso, dandomi la possibilitΓ di non sembrare appena uscito da una rissa.
Il mio cellulare vibra, non resisto alla tentazione di guardare.
Un solo secondo, poi uscirΓ².
Solo che quando guardo la schermata... il mio umore crolla a picco.
SarΓ uno scherzo. Non puΓ² essere.
Devo rileggere due volte la frase scritta da Maisie per essere sicuro di non avere le allucinazioni, e il senso di delusione mi avvolge il petto al punto da fare male.
Maisie non ci sarΓ ...
Provo a darmi una spiegazione logica alla sua scelta, senza trovarla. So di non essermi comportato nel migliore dei modi l'altra sera, ma cazzo, sono un essere umano anche io, con i miei difetti e le mie debolezze. Non credevo che le sarebbe bastato un piccolo errore per mandare al diavolo la nostra relazione.
Pensavo che ci sarebbe stata per me, a quanto pare ho sognato troppo in grande.
Non so cosa risponderle e il tempo stringe, quindi spegno il cellulare per lasciarlo in camerino, facendo del mio meglio per spostare altrove i pensieri.
A ogni passo che faccio, sento un vuoto al mio fianco.
Incontro lo sguardo di Asher quando esco dal camerino, e gli leggo la preoccupazione negli occhi. In questi giorni non so cosa avrei fatto senza il suo aiuto.
Β«Stai bene? Maisie Γ¨ arrivata?Β»
Respira, Davian.
Ingoio il groppo che sento in gola, e sospiro. Β«Non verrΓ , ha avuto un impegno improvvisoΒ».
Asher serra le labbra in una linea sottile, senza commentare oltre. Β«Mi dispiace, perΓ² forse avresti dovuto essere sincero con lei. Dovreste parlarvi senza urlarvi addosso, o non risolverete mai le cose tra di voiΒ» mi dice con il tuo solito tono distaccato. Β«Ora pensa a stare qui e prenderti quello che ti spetta. Riuscirete a chiarirvi piΓΉ tardiΒ».
Lo spero.
Annuisco senza aggiungere altro, e sfilo da solo sul red carpet. Ogni volta che giro lo sguardo, mi illudo che ci sia lei, mi sembra di essere tornato indietro nel tempo, quando speravo di vederla ovunque mi trovassi. La gente mi chiede di sorridere, eppure ogni mia espressione Γ¨ falsa. Priva di emozione.
Lei non Γ¨ qui, devo accettarlo.
Mi accomodo al mio posto quando comincia la serata, e impreco quando un dolore acuto mi colpisce alla schiena, facendo del mio meglio per non far notare il fastidio. Avevo fatto riservare un posto accanto al mio, che adesso Γ¨ vuoto, spoglio del suo sorriso e dei suoi occhi color oceano.
Fa male.
Se fosse stata qui, avrei potuto scherzare con lei per gli outfit assurdi che ho visto, per le frasi stupide dei presentatori e per qualsiasi altra cosa ci passasse per la testa. Le avrei detto ancora una volta quanto sia bella, le avrei accarezzato di nascosto la gamba, sussurrandole promesse sconce per quando saremmo rientrati a casa.
Non faccio niente di tutto questo. Resto in silenzio a contemplare una poltrona vuota, incolpando me stesso per i miei errori e per le mie illusioni.
La sua assenza si sente, Γ¨ un macigno da sopportare.
Me ne fotto dei premi, delle nomination e dei soldi. Me ne frego persino di essere qui, dove molti aspirano di arrivare, lei si Γ¨ presa tutto lo spazio disponibile nella mia testa.
Non posso perderla.
Che senso avrebbero le mie giornate?
La cerimonia inizia, e io non mi sento neanche esaltante. Guardo tutto come se fossi uno spettatore qualsiasi, e nemmeno sento il brivido dell'ansia quando arrivano le mie categorie.
Artista rivelazione britannico.
Singolo britannico dell'anno.
Il presentatore nomina i vincitori di ogni categoria, e quando arriva la prima, scopro di aver vinto. Dovrei esultare, saltare fino a mangiarmi il mondo, invece quando le telecamere mi inquadrano improvviso un sorriso a malapena tirato.
Mi alzo seguito da una marea di applausi, e una volta sul palco, non so che dire.
Β«Grazie a chiunque abbia creduto in me, ricevere questo premio Γ¨ un onore. Da adolescente, potevo soltanto sognare un momento del genere, e stento a credere che sia realtΓ . Avrei voluto condividere questo momento con la mia donna, stanotte. Non importa, anche quando non c'Γ¨, io la porto nel cuoreΒ» mi indico il punto del mio tatuaggio, provocando sospiri e applausi in tutta l'arena.
Avrei potuto fare meglio, ma la mia voglia di essere espansivo e solare Γ¨ inesistente.
Vinco anche la seconda categoria in cui sono nominato, e mentre i fotografi scattano senza sosta, io ripeto circa le parole di poco prima.
Quanto ti avrei voluto qui, leonessa. Saresti stata fiera di me?
Β«Davian, che ne dici di cantarci un tuo nuovo singolo? I tuoi fan aspettano con ansia il nuovo album!Β»
La voce di Jim, il presentatore, mi risveglia dal mio stato di apatia.
Merda.
Mai come adesso, l'ultima cosa che avrei voluto Γ¨ cantare un pezzo del nuovo album. Mi ricorderebbe di lei, accentuando il dolore per la sua assenza.
PerΓ² non posso rifiutarmi, non davanti all'intera Londra. Ho un sogno da portare avanti, e non mi arrenderΓ².
Annuisco, e rifletto su quale sia la scelta piΓΉ sicura.
Il problema Γ¨ che a ogni canzone c'Γ¨ un ricordo di lei.
Di quando ci siamo rivisti.
Di noi due nel nostro posto segreto.
Dei baci che ci siamo dati, delle notti e dei segreti condivisi.
Di quanto sia impossibile per me dimenticarla.
Alla fine, mi lascio guidare dall'istinto, e scelto una delle canzoni che il mio agente ha ritenuto passabili.
Chiudo gli occhi, e immagino che lei sia qui con me.
Forse sto davvero diventando un patetico romantico del cazzo, ma è colpa sua e dell'effetto che mi fa. Non esisterà mai nessun'altra per cui io possa provare qualcosa di così intenso e forte, né la vorrei.
Inizio a cantare non appena mi passano le cuffie e il microfono, eppure manca la mia solita grinta.
Ogni parola Γ¨ una coltellata al cuore, ci metto piΓΉ dolore di quanto avessi calcolato. La canto con l'anima a pezzi, permettendomi di far vedere al mondo che non sono perfetto, nΓ© tantomeno invincibile. La mia voce Γ¨ piΓΉ graffiata del solito, i miei accordi sono diversi dagli originali... perΓ² mi rispecchiano. Racconto di una sofferenza che non sono pronto a condividere con il mondo, di una mancanza che mi fa mancare il fiato, ma che resta in ogni caso la mia roccia. Esprimo me stesso tramite la musica, sperando possa curarmi.
Amo essere su questo palco, consapevole di essere un passo piΓΉ vicino alla vetta.
Odio che l'unica che avrei voluto vedere tra la folla, non c'Γ¨.
Ci sono applausi tra il pubblico, eppure non come al solito. Nessuno che urla, nΓ© complimenti che accompagnano la mia performance. Niente che la gente ricorderΓ in maniera positiva.
Torno al mio posto, aspettando la fine di questa infinita tortura.
In una serata di vittoria, io mi sento di esserne uscito sconfitto.
Voglio tornare a casa, dove non mi sento piΓΉ perso.
-
Come se non bastasse, quando esco dall'arena, c'Γ¨ il diluvio. Una vera e propria tempesta con lampi e fulmini che illuminano la notte.
Spero che Maisie stia bene.
Per quanto io sia amareggiato per la sua assenza, lei resta sempre in cima alle mie prioritΓ . Sono tentato di prendere il cellulare e scriverle, perΓ² mi freno. Se non vuole nΓ© vedermi nΓ© sentirmi, non posso continuare a tartassarla, forse dovrei lasciarla libera e basta.
Β«Davian, sbrighiamoci a tornare. Sta venendo giΓΉ l'inferno, al telegiornale hanno parlato di quartieri allagatiΒ» mi avvisa Asher, facendomi entrare in auto dopo aver liberato la strada dalla solita folla.
Ci mancava pure questa.
Guardo fuori dal finestrino, e l'ansia batte feroce nel petto, come un tarlo fisso. Accendo il cellulare per controllare i messaggi, e mi dispiace non vederne nessuno da parte di Maisie. Sulle sue storie di Instagram non c'Γ¨ nulla, nΓ© aggiornamenti da nessuna parte.
Dove cazzo Γ¨ andata con questa tempesta?
Provo a chiamarla, senza ricevere risposta, e questo peggiora il mio umore. Sono preoccupato da morire, al punto che camminerei in mezzo alla pioggia pur di andare da lei e assicurarmi che stia bene.
Arrivo al mio appartamento dopo mezz'ora di traffico, scendo dalla macchina per correre dentro casa, solo che una figura mi risalta all'occhio.
Γ rannicchiata sui gradoni del mio appartamento, sotto l'acqua battente del temporale che le ha inzuppato il corpo e il vestito. Tiene le ginocchia strette al petto e sussulta, come se stesse singhiozzando, perΓ² il buio e il cattivo tempo non mi permettono di vedere con chiarezza.
Dimmi che non Γ¨ Maisie.
Purtroppo, i miei dubbi vengono confermati subito, perchΓ© appena muovo qualche passo, la riconosco all'istante. La mia leonessa.
La prendo in braccio senza pensarci, stringendola contro il mio petto. Ha il trucco sciolto, i capelli zuppi e il viso pallido, e credo che stia per venirmi un infarto. Ha la pelle ghiacciata e trema, perΓ² non dice una singola parola. Mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, qualsiasi parola abbia in mente di dire le muore in gola. Sembra sotto shock, e io sono piΓΉ confuso che mai.
Β«Isie... sei fuori di testa. Cosa cazzo ti Γ¨ saltato in mente? Ti prenderai la polmonite!Β» sussurro, dandole subito la mia giacca nel frattempo che Asher apre la porta per entrare all'interno.
Le accarezzo i capelli e la metto subito vicino al termosifone, invece Asher corre a prenderle dei vestiti puliti e asciutti. Continua a non parlare, mentre io sono sicuro che manchi poco a un esaurimento nervoso.
«Isie? Qualcuno ti ha fatto del male? Cosa ci facevi lì fuori con questo temporale?»
Lei socchiude gli occhi, e catturo la sua lacrima prima che le cada sulla guancia. Ora sì che sono terrorizzato.
Vederla così è peggio di uno sparo in petto. Mi prenderei il suo dolore se potessi, mi assumerei il peso di qualsiasi cosa la stia tormentando.
Β«Mi dispiace. Mi sentivo persa... e volevo tornare a casaΒ» mormora con appena un filo di voce.
Così gioca sporco.
Restare arrabbiato con lei in queste condizioni Γ¨ impossibile, perΓ² mi fa impazzire non sapere cosa la sta tormentando.
Asher le porta abiti puliti, e lei si alza per andare in bagno senza aggiungere altro, mentre io resto ad aspettarla come un idiota. Mi tolgo la camicia ormai fradicia per mettere una felpa pulita, con i pantaloni piΓΉ comodi. Vado in cucina a prepararle una tisana calda, nonostante io abbia la testa piena zeppa di domande a cui solo lei puΓ² rispondere.
Perché invece di ridursi così non è venuta da me?
Maisie torna con i capelli ancora umidi e l'espressione vuota, e il mio cuore perde battiti. Mi sembra così piccola e indifesa, adesso. Mi ricorda la ragazzina di anni fa, quella che ho giurato di proteggere, e ho intenzione di tenere fede alla promessa.
Β«L'ho preparata per te. Vado a prendere un phon per asciugarti i capelliΒ» le dico, muovendomi verso il bagno.
Lei scuote la testa, avvolgendo le mani attorno la tazza. «Non serve, va bene così. Non ho bisogno di un baby-sitter» brontola, a voce bassa.
Ci rinuncio a capirla.
La guardo attentamente, e so che Γ¨ consapevole dei miei occhi su di lei, eppure si rifiuta di parlare.
Β«Per quanto ancora continueremo il gioco del silenzio?Β»
Maisie sospira, restando a guardare la tisana prima di alzare lo sguardo su di me. Β«Non ho molto da dire, Davian. La mia vita non ruota attorno a te, ho i miei problemi e i miei impegni anche io. Mi dispiace non esserci stata ai BRIT, perΓ² non vivo per teΒ».
Cosa cazzo dovrei rispondere, adesso?
Questa non Γ¨ la Maisie che conosco, non ci assomiglia neanche lontanamente.
Il senso di delusione torna a possedermi feroce, senza che io possa controllarlo. Γ come se i mesi precedenti non fossero mai esistiti, e noi fossimo tornati ad essere due estranei con un passato in comune. Non capisco neanche come ci siamo arrivati a questo punto.
Magari Γ¨ sempre stata una partita persa in partenza, solo che mi rifiutavo di vederlo.
Β«E questo cosa diamine significa, Maisie? Quello che fai non ha senso, e non perchΓ© voglio che vivi per me. Dici che hai un impegno, perΓ² poi ti trovo qui in lacrime sotto la pioggia, quasi mi Γ¨ venuto un infarto, dannazioneΒ» sbuffo, passandomi le mani tra i capelli.
Maisie resta in silenzio, battendo le dita contro la tazza fumante. Β«A quanto pare, tu hai i tuoi segreti, io ho i miei, e continueranno a separarciΒ».
Non posso accettarlo.
Ogni sua parola mi fa a pezzi il cuore, eppure lasciarla andare senza provare a raggiungerla non fa parte del mio carattere. ContinuerΓ² a provare e riprovare, perchΓ© so che quello che c'Γ¨ tra di noi non si puΓ² cancellare. Si puΓ² nascondere dietro la rabbia e la delusione, ma non svanisce.
Le prendo la mano quando cerca di andarsene, attirandola contro di me. Β«E se io non volessi questa distanza?Β»
La vedo esitare un istante, poi ritrae la mano, e io muoio ogni secondo di piΓΉ. Β«Cosa vuoi, Davian? Sono esausta, non ho voglia di parlareΒ».
Sto iniziando a perdere la pazienza. Se conosco Maisie, non si Γ¨ mai fatta problemi a dirmi cosa le dava fastidio, o a far valere le sue idee. Preferisco la sua versione combattiva rispetto a questa che ho davanti, che mi chiude fuori dal suo mondo senza che io abbia la possibilitΓ di capire perchΓ©.
C'Γ¨ qualcosa che non va, lo so.
Mi fido abbastanza di lei da sapere che non Γ¨ il suo tipico modo di porsi, non con me. L'unica cosa di cui ha bisogno, Γ¨ di una spinta che la porti a esplodere.
Β«Ti stai nascondendo, Maisie. Non mi interessa dei BRIT, nΓ© dei premi, nΓ© di qualsiasi altra cosa. Vorrei parlarti, solo che Γ¨ impossibile se tu mi chiudi fuori. In questi mesi non ho fatto altro che dimostrarti quanto ci tenessi a riconquistare la tua fiducia, a quanto tu fossi importante per me tenerti nella mia vita, andando contro tutto quello che mi ero ripromesso. Ti ho dato me stesso senza pretendere nulla in cambio, persino quando mi ripetevi che mi odiavi. PerΓ² non pensavo che ti saresti tirata indietro non appena le cose fossero diventate complicate. Quando piΓΉ avevo bisogno di te, tu non c'eri!Β»
L'ultima frase le fa sgranare gli occhi come se l'avessi colpita in pieno viso. Mi guarda stringendo le mani in un pugno, e si alza di scatto dallo sgabello su cui si era seduta.
Β«Ti odiavo perchΓ© mi hai spezzato il cuore, Davian! Mi avevi riempito di promesse che hai infranto, e fidarmi di te Γ¨ stato il rischio piΓΉ grande della mia vita. Sai quante volte ho avuto bisogno di te, e tu non c'eri? Eri oltre un fottuto oceano, a viverti la vita dei tuoi sogniΒ».
Β«Certo, perchΓ© tu sai tutto di me, giusto? Non sempre la vita dei sogni Γ¨ quello che sembra, a volte ha soltanto una bella superfice, ma al di sotto Γ¨ peggio dell'infernoΒ».
Mi pento ogni giorno di quella scelta, e la cosa piΓΉ giusta che dovrei fare Γ¨ spiegarle il perchΓ©.
Solo che se lo facessi adesso, sarebbe peggio. Non so cosa l'abbia portata a reagire così, ma lo scoprirò.
Lascio che mi butti addosso veleno, lo accetto senza ribattere. Β«Hai finito? O hai qualche altra cosa da dirmi?Β»
Sono esausto, dolorante e sfatto. L'ultima cosa che vorrei Γ¨ discutere con lei, anzi, mi avvicinerei per premerle la bocca contro la mia e mandare al diavolo quello che Γ¨ successo in questi giorni.
Non posso fare a meno di guardarla come se aspettassi un suo cenno, mi accontenterei anche solo un pezzo del suo cuore. La guardo come guardi qualcosa che ami, una rosa appena sbocciata, bella persino quando ti punge con le sue spine. La guardo e non posso fare a meno di amarla, contro tutto e tutti.
Lei sospira, chinando lo sguardo. «Smettila di guardarmi così».
Abbozzo un sorriso. «Così come?»
La sento trattenere il fiato. Β«Come se non potessi fare a meno di meΒ».
Mi sono arreso a questa veritΓ tempo fa, neanche mi sforzo di nasconderlo.
Azzero la distanza che ci separa, pregando che lei non mi respinga, e sospiro soddisfatto quando resta seduta lì, permettendomi di avvolgerle il viso con le mani. «Perché è così, leonessa. Che senso ha negarlo? Non importa quanto forte discuteremo, niente mi terrà lontano da te».
Maisie respira contro le mie labbra, e il suo profumo riesce a farmi sentire meglio, come se la stanchezza sparisse in un istante, e il cuore finalmente riuscisse a riposare.
Β«Non puoi rinunciare ai tuoi sogni per meΒ».
Di cosa sta parlando?
Qualsiasi cosa sia, farΓ² in modo di venirne a capo. Β«Rinuncerei a tutto per te, IsieΒ».
I suoi occhi diventano lucidi e tristi, e la abbraccio prima che possa sfuggirmi di nuovo.
Supereremo questa tempesta. Non saremo una partita persa.
Non resteremo un ricordo passato.
Β«Vado a dormire nella stanza degli ospiti, forse Γ¨ meglioΒ» mormora, perΓ² io sono piΓΉ testardo, e scuoto la testa.
Sarei un pazzo ad allontanarla adesso, e pur volendo, non ne sono in grado.
Β«Tu resti dove io posso stringerti, leonessaΒ».
Maisie accenna l'ombra di un sorriso, e dopo quella che mi Γ¨ sembrata un'eternitΓ , apre uno spiraglio tra di noi. Per stasera, me lo farΓ² bastare.
L'amore Γ¨ anche pazienza, lei ne ha avuta con me. Io farΓ² lo stesso per la mia leonessa.
Si lascia prendere in braccio fino a quando non raggiungiamo il letto, e accetto il fatto che mi dia la schiena. Io resto a guardarla, accarezzandole la spalla e i capelli.
Β«Non mi arrenderΓ² mai con te, leonessaΒ» le sussurro, senza ottenere risposta.
La aspetterΓ², qualsiasi sia la battaglia che stacombattendo. SarΓ² pronto per affrontarla al suo fianco.
β¨Spazio Autriceβ¨
Sventolo bandiera bianca, giuro!
Sono consapevole che questi capitoli non sono il massimo della felicitΓ , ma spero che mi perdonerete piΓΉ avantiβ€οΈβπ©Ή
Maisie e Davian combattono battaglie diverse, ma in fondo, si amano allo stesso modo.
Tenetevi pronte per i capitoli che seguiranno, perchΓ© ce ne saranno da vedereπ«£
Intanto, ringrazio ciascuno di voi per il supporto che mi date sempre, ormai siamo quasi a 60K. E per chiunque volesse commentare in DM, mi trovate su Instagram come fraanz_author!
Vi voglio beneβ€οΈβπ©Ή
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