πͺπππππππ ππ: π°π πππππ πππ ππ πππ π ππππππππππ.
"Γ difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato molto da ricordare."
-John Green
Soundtrack: Fire Meet Gasoline - Sia
Non avrei dovuto chiamare Davian, la parte razionale del mio cervello ne Γ¨ consapevole.
Γ stato un gesto istintivo, prima ancora che potessi avere il tempo di frenarmi. Durante questi anni, ci sono state almeno un milione di volte in cui sentire la sua voce avrebbe fatto la differenza, e ora che ne avevo la possibilitΓ , non ho voluto sprecarla.
Quando mi sento come un serbatoio vuoto, lui Γ¨ la mia benzina. Γ il fuoco che mi accende, la scintilla che mi spinge a fare del mio meglio, anche quando vorrei correre a nascondermi, rifiutandomi di affrontarlo.
à stato così fin dalla prima volta che ci siamo visti.
"Ricordi la prima volta che ti ho vista? Ti si leggeva dagli occhi che avevi paura, eppure non ti sei tirata indietro. Sei salita su quella moto, e hai dimostrato a tutti di che pasta eri fatta. Sei una leonessa, Isie, non sei fatta per mollare."
Non potrei mai dimenticare quella notte, quando tutto ha avuto inizio.
*
La paura mi attanaglia la gola, al punto che mi viene difficile persino parlare. Non so cosa mi abbia portato ad accettare l'invito di Kaiden, che a malapena conosco. Γ stata una vera follia, eppure non ho saputo rinunciare. Per quanto possa essere giudicato pericoloso e illegale, sogno questo ambiente fin da quando ero bambina, e guardavo papΓ correre.
Mi ha insegnato tutto quello che so, e ora sono qui.
Pronta a correre e dimostrare quanto valgo.
Mi costringo a muovere passi in avanti mentre raggiungo la mia moto parcheggiata poco più avanti, vicino la linea di partenza. Mi tremano le gambe, e credo che il mio cuore non sia mai andato più veloce di così. L'adrenalina mi brucia nelle vene, mi rende viva, dandomi la forza necessaria a non correre via a gambe levate.
Β«Sicura di essere nel posto giusto, biondina? Credo che tu ti stia dirigendo dalla parte sbagliataΒ».
Una voce roca e profonda mi costringe a voltarmi, fino a quando non mi ritrovo davanti l'ultima persona che avrei immaginato di vedere.
So perfettamente chi Γ¨, lo vedo ogni giorno.
Si tratta di Davian Harthley, la star della mia scuola. Tutti conoscono il suo nome.
Mi scruta dalla testa ai piedi, e io ho l'occasione di ammirare per la prima volta i suoi occhi verdi, talmente profondi da farmi rabbrividire. Indossa una semplice maglia bianca e un giubbotto di pelle, eppure riesce ad attirare l'attenzione di tutti senza il minimo sforzo.
Ma se c'Γ¨ una cosa che non sopporto, Γ¨ il suo sorrisetto sfrontato.
Β«Ne dubito. Quella Γ¨ la mia moto, e sono dove dovrei essere, nessun erroreΒ».
Le altre potranno pure pendere dalle sue labbra, io invece detesto essere sottovalutata.
Davian aggrotta le sopracciglia, soffocando una risata.
Β«Tu corri? Ho sentito bene?Β»
Β«Proprio come te lo sto dicendoΒ».
Lui guarda di nuovo me, poi la mia moto, come se faticasse a collegare le cose. Per un attimo resta scettico, poi la sua espressione ritorna a essere maliziosa e sfrontata, la stessa di chi non teme nulla e non si preoccupa di niente.
«Questo sì che è interessante. Come hai detto che ti chiami?» sogghigna, guardandomi più attentamente.
Io alzo un sopracciglio. Β«Non l'ho dettoΒ».
Lui ridacchia, quasi sorpreso dalla risposta, a cui si limita ad annuire intrigato.
Β«Bene, vuol dire che lo scoprirΓ² prestoΒ».
Β«Per il momento pensa a correre, HarthleyΒ».
Quando si volta di nuovo a guardarmi, il suo stupore Γ¨ evidente. Probabilmente non si aspettava che lo conoscessi, anche se lui non sa neppure che esisto.
Ma va bene, sono abituata a essere invisibile. Sono qui per cambiare la situazione.
Mi si avvicina di poco, abbastanza perchΓ© io riesca a sentire il suo profumo e percepire il calore della sua pelle. Credo che il verde dei suoi occhi mi tormenterΓ per parecchio tempo.
Β«Qui sono soltanto il pirata, tesoro. Farai bene a tenere la regola fondamentaleΒ» mi rifila un'altra occhiata, solo che io non abbasso lo sguardo. Lo fronteggio senza timore. Β«Qui si viene per correre e per vincereΒ».
Questa volta sono io che sorrido. Β«Allora sono nel posto giusto, pirataΒ».
*
Non Γ¨ stato il piΓΉ romantico degli incontri, perΓ² Γ¨ stato il momento che ha dato vita a tutto, e senza cui non sarei qui adesso. Dopo quella mia prima gara, con l'adrenalina che ancora mi scorreva nelle vene, Davian era venuto di nuovo da me, soddisfatto di aver scoperto il mio nome.
Γ stato il giorno in cui la mia vita Γ¨ cambiata, e nonostante tutto, non me ne sono mai pentita.
Pensare a quei momenti attanaglia parte dell'ansia che mi monta nel petto, la stessa che mi ha fatto avere un crollo nervoso nel bagno di servizio, quando tutto di me mi sembrava un disastro.
Vestito troppo largo, capelli arruffati, trucco osceno e delle occhiaie profonde che non sono riuscita a nascondere in alcun modo. Mi sembra di trovare imperfezioni in qualsiasi cosa io faccia, ed Γ¨ avvilente fingersi forte per tutto il tempo senza mai crollare.
Avevo bisogno di sentire Davian.
Avrei voluto che lui fosse qui, perchΓ© in questo dannato casino, non so come, la sua presenza cambia le mie giornate.
Dimenticarlo sarebbe stata la strada piΓΉ semplice, ma non Γ¨ quello che mi diceva il cuore, e non sono mai riuscita a remargli contro. Lui Γ¨ sempre rimasto lΓ , come un ricordo dolce amaro.
Aveva detto che sarebbe arrivato.
"E il party?"
"Tu vieni prima, Isie."
Vorrei davvero crederci.
Vorrei che mi desse la possibilitΓ Β di potermi fidare di lui e delle sue promesse.
Cinque anni fa, mi aveva rivolto le stesse parole. Come dovrebbe essere diverso adesso?
I ricordi sono un'arma a doppio taglio, in alcuni giorni mi curano, in altri mi tormentano. In ogni caso, sono momenti che mi porto per sempre dentro, e non ho intenzione di lasciare andare.
Β«Isie, dove sei?Β»
La voce di preoccupata di Candice mi riporta alla realtΓ , mentre io tento disperatamente di aggiustare il mio mascara sciolto e rendere presentabile il mio aspetto.
Ho chiamato Davian in un momento di follia, ora Γ¨ il tempo di raddrizzare le spalle ed essere la persona di cui lui sarebbe orgoglioso.
No, anzi. Di cui io voglio essere orgogliosa.
Mi sistemo meglio che posso, anche se non Γ¨ facile mascherare i miei occhi rossi e gonfi, o la mia espressione probabilmente stravolta. Esco dal bagno allisciando il mio vestito, rassegnata all'idea che non mi calzi alla perfezione.
Basta un secondo, e Candice capisce all'istante, era impossibile che riuscissi a nasconderle il mio stato d'animo. Tra me e lei molte volte non serve parlare.
Β«Ehi, Isie. Cosa succede?Β» mi domanda, preoccupata. Β«Sta andando tutto a meraviglia, gli abiti sono perfetti, e sono sicura che sarΓ Β un successoneΒ».
Non ne sono così sicura, ma tengo per me il pensiero.
Β«Ho chiamato Davian. Ho avuto un momento di crisi, e avevo bisogno di sentirloΒ».
La sua espressione muta all'istante. Da quando le ho detto che non sarebbe venuto alla sfilata per via della festa di Karol, Davian Γ¨ entrato a far parte della sua lista nera dei nemici.
Β«Non si meritava che lo chiamassi. Dovrebbe essere qui, non riempirti di parole e poi rompere ogni promessaΒ» sbuffa, irritata.
La cosa buffa, è che un senso di fastidio mi monta nel petto quando sento parlare così di lui, come se volessi proteggerlo da ogni accusa. Sappiamo soltanto io e lui cosa abbiamo vissuto, e cosa siamo. Nessun altro potrebbe capire.
Razionalmente, so che ha ragione e lo dice per il mio bene... ma io non so essere razionale con lui.
Probabilmente siamo un casino, un miscuglio aggrovigliato di sentimenti, ma Γ¨ comunque la mia realtΓ . Quando gli attacchi di panico non mi davano tregua, c'era lui. Quando festeggiavamo una vittoria, c'era sempre lui. Quando il mondo era un casino e la mia vita crollava a pezzi, avevo lui.
Β«Non Γ¨ una cosa che semplicemente posso controllareΒ» sospiro, stufa di giustificarmi col mondo per i miei sentimenti, come se fossero qualcosa di sbagliato.
Una punta di rammarico balena negli occhi di Candice, che abbassa lo sguardo.
Β«Mi dispiace vederti soffrire, lo detestoΒ».
Il modo di preoccuparsi di Candice mi addolcisce, ma ora come ora, Davian ha ragione, Γ¨ il mio momento, e non posso sprecarlo a piangere.
Β«Lo so, ma adesso ho una sfilata da gestire, mi aiuti?Β»
Candice annuisce, piΓΉ ripresa. Β«SempreΒ».
Γ tutto quello che mi serve.
Torno nei camerini con piΓΉ energia rispetto a prima, con la voglia di darmi da fare e dimostrare a tutti quanto impegno e fatica ci ho messo per arrivare fin qui. Lo farΓ² per me stessa, per avere un traguardo da festeggiare e una vittoria di cui andare fiera.
Sistemo gli abiti con le modifiche che ritengo opportune, li sistemo sui modelli fino a quando non mi convincono, e organizzo anche l'ordine di uscita.
A soltanto cinque minuti dall'inizio, sono soddisfatta del risultato finale.
Mi permetto di lanciare un solo sguardo al telefono, e mi rammarica non vedere alcuna chiamata da Davian, nΓ© messaggi. Non ha fatto altro che scrivermi tutto il giorno.
Forse sta davvero venendo qui.
Prendo un respiro profondo, eliminando la speranza prima che finisca per riservarmi una brutta sorpresa.
Le luci calano, e la musica che proviene dalla sala principale mi riporta al presente, dove parte del mio sogno sta per realizzarsi, e mi sento piΓΒΉ elettrizzata che mai.
L'evento Γ¨ stato organizzato in un vecchio magazzino nel centro di Londra, adibito per l'occasione. Hanno montato una passerella in modo da far sfilare i modelli, e delle sedie tutto intorno affinchΓ© tutti potessero sedersi. Poco lontano dall'entrata, ho fatto organizzare anche un rifresco, con bevande e stuzzichini per chiunque ne abbia voglia. Ho sponsorizzato l'evento sui social, aiutata anche Lily, la ragazza che ho conosciuto alla festa con Davian.
Sbircio dall'esterno, e devo ammettere che c'Γ¨ piΓΉ gente di quanta mi aspettassi. Mio padre mi rivolge un veloce saluto, seduto lΓ in prima fila, ma soprattutto, mi sorprende vedere mia Lottie e Mason, intenti a parlottare tra di loro in quello che suppongo sia una mezza discussione.
Non posso fare a meno di sorridere, perchΓ© noto il modo in cui Lottie lo guarda. Γ come io guardavo Davian.
Dopo di loro, c'Γ¨ un'altra persona che sono scioccata di vedere. Si tratta di mia madre.
Sono passati almeno due anni dall'ultima volta che l'ho vista, eppure Γ¨ qui, stretta nel suo tailleur nero e con l'aria incuriosita. Sento il cuore che martella come un tamburo nel petto, e non so neanche come reagire.
Ci penserΓ² dopo.
In qualitΓ Β di stilista, io non sarΓ² tra il pubblico, ma resterΓ a gestire la sfilata dietro le quinte per assicurarmi che sia tutto in regola, e uscirΓ² soltanto alla fine.
Da questo momento in poi, non ho la minima idea di chi sia entrato o uscito dalla sala, e a dirla tutta non voglio saperlo. Γ il momento di entrare in scena e farmi vedere dal mondo.
La musica parte, e io annuisco alla prima modella, che cammina dritta sulla passerella, provocando qualche mormorio di assenzo tra la folla, e pochi altri applausi. Cammina a ritmo della musica, e appena rientra, esce l'altra come concordato.
Vorrei che tu fossi qui, Davian. Lo vorrei così tanto che fa male.
Mi chiedo cosa penserebbe dei modelli, come li commenterebbe, se sarebbe fiero del lavoro che ho svolto. Qualsiasi cosa leghi me e lui, Γ¨ quel tipo di sentimento che non riesce a dissiparsi, resta lΓ in fondo al cuore.
Sono venti outfit in totale, dieci femminili e dieci maschili.
Posso farcela, andrΓ bene.
Non Γ¨ una collezione molto vasta, ma Γ¨ pur sempre un inizio. Meglio pochi, ma curati.
A ogni ragazzo che rientra, combatto contro il desiderio di affacciarmi per vedere chi Γ¨ presente, troppo timorosa di restare delusa. Non farei altro che cercare Davian, ed Γ¨ un punto interrogativo che mi spaventa. Sarebbe diverso se lo trovassi lΓ , e sarebbe devastante notare la sua assenza.
Preferisco non sapere fino a quando non avrΓ² altra scelta.
La sfilata prosegue, e io inizio a sudare freddo per il momento in cui dovrΓ² uscire.
Mi tremano le gambe, e non faccio altro che sistemarmi i capelli, l'abito o qualsiasi altra cosa. Sono attimi che mi sembrano scorrere al rallentatore, in cui provo con tutta me stessa a frenare le aspettative.
Γ come se fossi tornata alla notte del ballo, quando l'attesa era snervante.
I minuti passano, e quando anche l'ultimo modello rientra, so che non posso piΓΉ vaneggiare.
Devo affrontare i miei problemi.
Prendo un profondo respiro, butto fuori l'aria e mi ripeto di non crollare, qualsiasi sia la situazione all'esterno.
Γ quello per cui ho lottato.
Mi faccio coraggio ed esco ad affrontare la passerella, sorridendo al rumore dei forti applausi che mi attendono una volta che mi faccio vedere. Noto le espressioni incuriosite dei partecipanti, lo sguardo fiero di mio padre, quello emozionato di Candice e persino quello intrigato di mia madre.
Vedo tutto.
Anche l'assenza di Davian.
Non c'Γ¨.
Il mio entusiasmo muore nel preciso istante in cui lo realizzo, e la realtΓ Β mi riserva l'ennesimo colpo da cui difendermi. Ha mentito di nuovo.
Ha detto che ci sarebbe stato. Ero sicura che fosse sincero.
Mi costringo a mantenere un'espressione neutra e felice, nonostante dentro di me ci sia la tempesta. Non Γ¨ tanto il fatto che non sia qui, ma il modo in cui ha giocato con le mie speranze. Avrei preferito che fosse sincero e mi dicesse la veritΓ .
So che dovrei essere felice dell'evento, ma senza di lui Γ¨ come se fossi un motore senza benzina.
Un manichino senza abito.
Un piatto vuoto.
Vorrei solo...
Β«Un attimo, manca ancora un outfit, non andate via!Β»
Una voce risuona da un microfono alle mie spalle, che suppongo appartenga a Lily.
Di che diamine sta parlando? Non manca niente.
Nello stesso istante, parte una canzone che riconosco dalle prime note, anzi, dai suoi primi accordi. Γ la musica che ho creato con Davian, la stessa che in certi giorni Γ¨ stata la mia ancora.
Solo che quando parte il testo, non Γ¨ registrato...Γ¨ una voce che canta dal vivo.
Γ lui che sta cantando.
Ho a malapena il tempo di voltarmi, quando finalmente lo vedo.
Davian Γ¨ qui.
Indossa uno dei miei vestiti in esposizione all'atelier, e mentre intona le note della nostra canzone non fa altro che guardami, tenendo stretti tra le mani un mazzo di tulipani e rose bianche.
L'emozione che gli leggo negli occhi vale piΓΉ di un milione di parole, e quella musica parla al posto nostro, racconta quello che soltanto noi sappiamo, e che il mondo puΓ² soltanto immaginare.
I suoi occhi mi dicono che non mi ha mai dimenticata, e neanche io.
Riesco a malapena a muovermi, ragionare, o fare qualsiasi altra cosa di razionale.
Ogni parola Γ¨ un tassello del mio cuore che si ricompone, guarendo ferite di cui soltanto lui sa prendersi cura.
Quando avanza verso di me, mi sto sciogliendo, e credo di non essere mai stata più sopraffatta di così.
Ha mantenuto le sue promesse.
Sta cantando per me.
Indossa i miei vestiti.
Γ qui per me.
C'Γ¨ fuoco nel nostro modo di guardarci, come se il mondo all'esterno non esistesse, e fossimo rinchiusi in una bolla privata, che rende ovattato qualsiasi cosa attorno a noi.
Vedo solo lui.
Se sto sognando, non svegliatemi.
Capisco che Γ¨ reale soltanto quando lui mi afferra per la vita, attirandomi vicino a lui mentre io reggo i fiori per non farli cadere. Pare avere il volto stanco e tirato, ma sono troppo sconvolta per potergli dare un senso.
Forse sto impazzendo, e il mio cuore non ne vuole sapere di calmarsi.
Β«Sei quiΒ» mormoro, incapace di dire altro.
Lui mi sorride, e giuro che potrei anche perdermi. Potrei non voler tornare mai piΓΉ.
Β«Avevo una promessa da onorare. Ti ho giΓ Β deluso fin troppe volteΒ».
Vorrei poter dire che non Γ¨ vero, ma se scegliessi di appellarmi solo al lato negativo delle cose, non avrei la forza di andare avanti.
Β«Adesso cosa Γ¨ cambiato?Β»
Lui mi accarezza la guancia quel tanto che basta per avvicinare i nostri volti, e io spengo la testa. Mi inebrio nel suo profumo, nei suoi occhi indimenticabili, in quegli istanti che mi si scolpiscono dentro.
Lui respira sulla mia bocca, abbastanza vicino da farmene immaginare il sapore.
Voglio che mi baci. Che reclami quel fottuto bacio.
Β«Ho capito per cosa vale la pena lottareΒ».
Β«Per me?Β»
Lui mi sorride, con gli occhi puntati nei miei e le labbra a un palmo dallo sfiorarsi. Β«E per noi.Β»
E lo fa sul serio.
Mi bacia.
Questa volta non è un flebile contatto che dura qualche secondo, nè una recita per colpire il pubblico. à un gesto che rompe qualcosa dentro di me, e appicca un incendio, segnando il mio inizio e la mia fine.
La sua bocca mi reclama, e io non oppongo alcuna resistenza. Mi sciolgo sulle sue labbra, ne assaporo l'essenza e qualsiasi cosa abbia da offrirmi, mi godo quello che in questi cinque anni mi Γ¨ mancato da morire.
Γ un bacio disperato, folle e talmente intenso da farmi girare la testa.
Lo sento respirare contro di me per un secondo, prima di farmi piegare la testa per baciarmi più a fondo, come se fosse lì per prendersi tutto e io glielo offrissi su un piatto d'argento.
Ci baciamo come se la folla non esistesse, come se i fotografi non stessero immortalando tutto, e come se nient'altro potesse toccarci.
Aveva giurato che mi avrebbe consumato le labbra, e sta tenendo fede alla parola.
Le sue mani mi stringono dietro al collo, mentre le mie sono fisse sui suoi fianchi, anche per paura che possa perdere l'equilibrio. Tutto il mio corpo Γ¨ un fremito, risponde soltanto a lui.
Al ragazzo che non ho mai dimenticato.
Al mio pirata.
C'Γ¨ qualcosa di magico nel modo in cui le nostre lingue danzano una dentro l'altra, come se fossero nate per combaciare tra di loro. Γ la sensazione piΓΉ bella della mia vita, mi rende viva piΓΉ di qualsiasi altra cosa.
Il tempo si blocca, mi tiene prigioniera in un attimo che vorrei non finisse mai e in un bacio che segna la mia rinascita.
Quando ci stacchiamo, riesco a malapena a ricordarmi come si respira, e il modo in cui lui mi guarda mi fa rabbrividire, scatenando uno sciame di farfalle del mio stomaco che non ne vogliono sapere di fermarsi.
Β«Ho sognato di baciarti almeno un migliaio di nottiΒ» mi sussurra, posando per l'ultima volta le labbra sulle mie in un contatto piΓΉ dolce.
Quando non ero troppo impegnata a odiarlo, l'ho immaginato anche io.
Β«Hai reclamato il tuo premio, quindi?Β» mormoro, in modo che solo lui possa sentirmi.
Lui ridacchia, e mi sposta una ciocca di capelli da davanti al viso.
Β«Tu sei piΓΉ di un premioΒ» sussurra al mio orecchio. Β«E non ho intenzione di fermarmi a questo. Ma ora vai, e goditi il tuo momentoΒ».
Prende le distanze da me prima che io abbia il tempo di metabolizzare quello che Γ¨ successo, Γ¨ tanto da digerire, e io non so neanche come dargli un senso. Prima che si allontani, lo fermo di nuovo.
Β«Davian?Β»
«Sì?»
Β«Sei rimasto qui tutto il tempo?Β»
Lui mi guarda, e io trovo tutte le risposte che cerco. Non ho bisogno che mi risponda.
Β«Non potevo perdermi questo spettacoloΒ».
So esattamente a cosa si riferisce.
"Tu sei arte, Maisie. E sono sicuro che raggiungerai quella vetta, e io sarΓ² qui a godermi lo spettacolo."
L'ennesima delle sue promesse che ha mantenuto.
Non mi ero resa conto quanto si fosse impegnato a mantenere la parola fino a questo momento. Gli avevo chiesto dimostrazioni, ma la veritΓ Γ¨ che lui l'ha fatto fin dal primo istante.
Una cosa Γ¨ certa, da questo momento in poi, niente sarΓ Β piΓΉ lo stesso.
Per il resto della serata, mi sembra di essere sulle nuvole. La gente si congratula con me, dei potenziali acquirenti mi dicono che sarebbero interessati ai miei capi, le persone fanno domande sul mio lavoro e sul mio atelier, e nulla di questo Γ¨ finto.
Persino mia madre si avvicina, nonostante io non abbia molto da dirle. Onestamente, ha smesso di comportarsi da genitore da parecchio tempo.
Β«Sei stata brava, sapevo che potevi farcelaΒ» mi dice, quasi non avesse altro da aggiungere.
Β«Grazie, mamma. Non pensavo che saresti passataΒ».
Noto un briciolo di senso di colpa nel suo sguardo, perΓ² non mi intenerisce. Non piΓΉ.
Β«Ho spostato alcuni appuntamenti e ho preso un volo last minute dalla SpagnaΒ» mi dice, imbarazzata.
Un tempo, avrei fatto qualsiasi cosa per le sue attenzioni. Adesso, vedo soltanto l'ombra della madre che avrei voluto avere. Ci vedo la stessa che ha lasciato me e papΓ senza dare spiegazioni, perchΓ© la rendevamo infelice.
Posso capire che l'amore possa finire, ma non accetterΓ mai come ha voltato le spalle a me.
Β«Sono felice che ti sia piaciutoΒ» le dico, troppo sovrappensiero per dedicarmi a lei.
Domani ripartirΓ , e a me resteranno soltanto le briciole come sempre.
Mi allontano quando qualcun altro mi chiama, e in un certo senso gliene sono grato.
Per quanto cerchi di tenermi impegnata, la mia mente rivive il bacio tra me e Davian almeno un milione di volte. Γ un tarlo fisso nella testa, una sequenza di immagini che mi fa sognare a occhi aperti nella speranza di averne di piΓΉ. Aspetto che tutta la folla vada via, e quando anche l'ultimo dei partecipanti si dilegua, riesco finalmente a concedermi un attimo per lasciarmi andare ai miei pensieri.
Non so cosa sarΓ del nostro rapporto adesso, o cosa significhi per noi.
Non so neanche cosa siamo, maledizione.
Come se ne avesse sentito il richiamo, due braccia mi cingono la vita da dietro, e non mi serve girarmi per riconoscerle.
Β«Dov'eri finito, pirata?Β» ridacchio, restando senza fiato quando lui posa le labbra sul mio collo, dando vita a un calore nel basso ventre che non la vuole sapere di fermarsi.
L'effetto che ha su di me non cambia mai.
Β«Programmavo il tuo rapimentoΒ» sogghigna, e prima che io possa controbattere, mi prende di peso, caricandomi tra le sue braccia.
Dio mio.
Provo a dibattere, ma lottare contro di lui Γ¨ una guerra persa in partenza.
Β«Se me lo dici, non Γ¨ piΓΉ un vero rapimentoΒ»faccio del mio meglio per non ridere.
Lui non risponde, si limita a tenermi stretta mentre cammina verso l'uscita sul retro. Probabilmente Γ¨ da qui che Γ¨ entrato.
Β«Mi piace essere piΓΉ originale degli altriΒ».
Potrebbe trascinarmi ovunque, e lo seguirei lo stesso a occhi chiusi. Γ una consapevolezza forte, ma a cui non posso sfuggire.
Β«E se rifiuto?Β»
Lui sogghigna, mettendomi a terra per potermi guardare negli occhi. Β«Tenterei di farti cambiare ideaΒ».
Β«Fammi vedere comeΒ».
Non se lo fa ripetere due volte.
Mi spinge contro la parete alle mie spalle, e mi bacia di nuovo, questa volta piΓΉ profondamente, come se stesse morendo di fame e io fossi la sua portata principale.
Non voglio chiedermi dove questo ci porterΓ , o quale follia stiamo commettendo.
Voglio che sia il mio fuoco, e che mi bruci fino all'osso. Se è questo il prezzo per sentirmi così viva, sono disposta a pagarlo.
Nulla del nostro modo di baciarci Γ¨ casto, Γ¨ disperato come noi, passionale e selvaggio, come se non stessimo aspettando altro che mandare tutto al diavolo e dimenticarci di ogni cosa.
Lo bacio come se volessi recuperare tutto il tempo perso.
Nessun fotografo a immortalare il momento, nessuno spettatore. Γ un ricordo che sarΓ Β soltanto nostro, e intendo custodirlo gelosamente.
Il mio cuore non l'ha mai dimenticato, stava solo aspettando il suo ritorno.
Β«Portami via, pirata. Lontano da tuttiΒ».
β¨Spazio Autriceβ¨
Sono o non sono stata buona con questo capitolo?π
So che stavate aspettando questo momento con ansia, e finalmente eccolo.
Mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni, quindi non vi fate problemi a scrivermiπ₯Ή
L'AI non Γ¨ perfetta, ma volevo provare a darvi un'immagine del momento.
Cosa accadrΓ adesso?π
Non vi resta che scoprirlo!
BαΊ‘n Δang Δα»c truyα»n trΓͺn: AzTruyen.Top