Turned off
Pov Branden
Occhi verdi, labbra rosee e carnose, capelli nero cenere, due fossette che sporgono all'alba di un sorriso, tatuaggi che scalfiscono la sua pelle dorata.
Se sette mesi fa mi avessero detto che avrei incontrato un ragazzo così non ci avrei creduto.
Invece eccolo lì.
Fuori dalla classe in cui sono seduto.
È da circa venti minuti che non distolgo lo sguardo dal suo corpo perfetto.
Mi aveva ferito, ma la parte non razionale di me lo voleva.
Voleva sentire i suoi baci, le sue carezze, le mani sul mio corpo, sul petto, tra le natiche. I baci al collo , i denti sui fianchi, i suoi gemiti, le guance rosse e accaldate dopo aver fatto l'amore, il suo respiro mescolato al mio, la bocca aperta quando raggiugeva l'orgasmo, i muffin ai mirtilli che lasciava nella mia stanza dopo una giornata di allenamento intenso,e barrette che gli compravo alle macchinette perché non potevo permettermi altro. Le sue preferite erano al burro di arachidi e cioccolato. Tutto di lui mi mancava.
-"Johnson? Soldato Johnson?"- mi richiamò il professore.
-"Potrebbe svolgere questo calcolo alla lavagna?"-
Non risposi.
-"Dovrebbe stare più attento, ne parlerò con il capitano"-
-"No!"- urlai forse troppo.
-"Scusi?"-
-"Non ce nè bisogno"- cercai di calmarmi e nel mentre suonò la campanella.
Cercai di uscire dall'aula ma Ciak mi fermò.
-"Tutto bene?"-
-"Mm"- feci una smorfia.
Aveva uno sguardo diverso.
-"Hai scopato?"-
-"Cosa?! N-no!"- rispose con troppa enfasi.
-"Racconta"-
-"Ho detto di no"- arrossí timidamente
-"Daaai"-
-"No, muoviti che dobbiamo andare al laboratorio"-
-"Cazzo, me lo ero scordato"-
Uscimmo dalla classe e incontrai i suoi occhi. Il mio cuore sussultò.
Mi stavo innamorando nuovamente di lui.
Abbassai lo sguardo cercando di superarlo ,ma mi fermò per il polso.
-"Aspetta"-
-"Che vuoi?"-
-"Il professore mi ha informato che spesso sei distratto"-
Da te. Pensai.
Abbassai lo sguardo sulla sua mano ancora avvolta sul mio polso.
-"Scusa"- sussurrò lasciando la presa.
-"Devo andare ora"-
-"Mh. Vengo anche io."-
-"Perché?"-
-"Sono l'assistente del chimico"-
-"Oh"-
Così assieme raggiungemmo l'aula. Aveva un fondoschiena tipo wow. Non distolsi gli occhi da quel bel culo sodo e rotondo per minuti.
Si girò e mi beccò in fragrante.
Sorrise, arrosii ed entrai.
-"Buongiorno capitano"-
-"Giorno ragazzi, il chimico arriverà presto. Oh eccolo"-
-"Buongiorno ragazzi, io sono Lyel Jungle piacere di conoscervi"-
-"Buongiorno signor Jungle"- salutammo in coro.
-"Chiamatemi Lyel"-
Strinse la mano ad Aaron.
-"Iniziamo, oggi esamineremo un rene"-
Rene? Cosa? Odiavo il sangue. Sbiancai.
Ci divise a coppie e con dei semplici bisturi sfilammo in due il rene.
Mi sentivo poco bene.
-"Ciak, non ce la faccio"-
-"Che hai?"-
-"Sono sensibile"-
A qualcuno cadde dal ripiano del banco l'organo che schizzò del sangue sul mio viso.
Ansimai.
Mi mancava l'aria.
Mentre gli altri continuavano il loro lavoro, Ciak attirò l'attenzione del Capitano.
Lo vidi ridurre gli occhi a due fessure.
Si avvicinò e prese il mio viso tra le mani, pulendo con i polpastrelli il sangue.
-"Va tutto bene, è solo un po' di sangue"-
-"Sono sensibile"- sussurrai.
-"Pensi che non lo sappia?"- sorrise. I miei occhi brillarono.
Ecco perché lo amavo.
Era il mio eroe.
Ad un tratto sentii lo stomaco stringersi.
-"Devo vomitare"- corsi fuori e raggiunsi il bagno. Gettai fuori tutto quello che avevo sullo stomaco.
Sentii dei passi.
-"Tutto bene?"- chiese Aaron appoggiando una mano sulla mia schiena.
-"S-si"-
Sciaquai la bocca e il mio viso. I suoi occhi si trovarono a pochi centimetri dai miei.
Il suo naso poteva sfiorare il mio.
-"Aaron.."- sussurai
-"Uhmm"-
Guardò le mie labbra.
-"Mi manchi piccolo"- baciò il mio labbro superiore, posando poi un bacio su quello inferiore.
-"Cazzo, piccolo , sono in astinenza, ti voglio . Senza di te è come se mi mancasse l'ossigeno e senza ossigeno non si vive"-
I miei occhi divennero liquidi.
Non risucivo a resistergli, il mio orgoglio era andato a puttane.
Lo baciai.
Rimase imbambolato per un po' poi dischiuse gli occhi e il bacio divenne fuoco. Acceso, passionale, dovuto. Ci staccammo solo per riprendere fiato.
-"Anche tu"- sussurai
-"Cosa?"-
-"Mi sei mancato"-
Iniziò a baciare il mio collo, prendendo un lembo di pelle e succhiandola. Gemetti.
-"Come faremo con Steven?"-
-"Che mi cacci pure. Starò qui con te . Per sempre"-
Sorrise.
-"Ti amo"-
-"Anche io piccolo"-
-"Ringrazia il rene"-
-"Che?"-
-"Il rene."-
-"Ci sento"-
Disse cingendomi i fianchi.
-"Senza di lui tutto questo non sarebbe successo"-
Sorrisi baciandolo nuovamente mentre passava una mano fra i miei capelli appiccicati alla fronte per il sudore e lo sforzo di prima.
Pov Aaron
Dopo essere rientrati in classe e aver terminato quello strano esperimento ringraziai il chimico e seguii Branden che si stava dirigendo alla mensa.
Stavamo percorrendo il corridoio quando lo afferrai per una mano facendolo voltare. Intorno a noi non c'era nessuno.
Posai due dita sul mento e lo baciai, stringendo tra le mani le sue natiche. Un mugolio alla gola uscì dalla sua bocca.
-"Aaron"- ansimava. Sentivo il suo sesso che strusciava sul mio.
-"Vai a pranzo"- lo lasciai con la sua erezione pungente.
-"Ehyy"- urlò come un bimbo.
Mi fermai di colpo e andò a sbattere contro la mia schiena. Lo presi per mano e lo trascinai dentro ad una stanza. Oscurai le finestre.
-"Che fai?"-
-"Ti aiuto con il tuo problemino la sotto"-
Iniziai a strisciare il mio sesso sul suo, sbottonai con una lentezza estenuante i jeans.
-"A-aron tti prego"- ansimò.
Misi una mano all'interno dei suoi boxer e iniziai a masturbarlo sfiorando con l'indice la punta del pene.
-"Oh Dio"- si strinse a me.
Era duro come il marmo, il liquido pre-coito iniziava ad uscire. Dopo pochi minuti venne nella mia mano.
Aveva gli occhi arrossati, i capelli scompigliati e la bocca leggermente aperta.
Portai due dita alla sua bocca, iniziò a succhiare sentendo il suo sapore sulle papille gustative. Mi eccitava.
-"Dio Branden, fa qualcosa per me. Subito"-
Si abbassò sbottonando i jeans e facendo scendere anche i boxer. Inglobò in un solo colpo il mio membro rigido. Boccheggiai. Iniziò a succhiare con forza, passando la lingua lungo la vena del retto. Lo sentivo fino alla gola.
-"Guardami"- sussurai.
Alzò gli occhi incrociando i miei. Era stupendo.
-"Sto per..."-
Emisi un grido strozzato venendo nella sua bocca. Si alzò e mi baciò col mio sperma in bocca.
-"Sei così buono"- sussurò.
-"Ho fame"- brontolò subito dopo.
Risi.
-"Faccio questo effetto"- lo punzecchiai.
Dopo aver pranzato in mensa, Branden andò da Ciak e vidi Chandler salire le scale.
-"Ehy"-
-"Aaron"-
Lo abbracciai.
-"Che succede?"- chiesi.
-"Mi sono scopato Ciak"-
-"C-cosa?"- -"Ti sei scopato C- "- mi tappò la bocca.
-"Si cazzo si"-
-"Oh, e?"-
-"È stato fantastico"-
-"Che farai ora?"-
-"Non lo so"- si passò le mani fra i capelli.
-"Ti piace?"-
-"Non so, penso sia stata solo una scopata, dio sono così confuso"-
-"Non temere. Stasera ci distraremmo"-
-"Perché?"-
-"L'accademia ha organizzato una festa al palazzo Rej , il presidente voleva ringraziarci"-
-"Cazzo."- -"E verranno anche- "-
-"Si anche loro"-
-"Dai non pensarci. Andiamo in camera a scegliere un outfit decente"-
Sbuffò salendo le scale.
-"Questo?"- chiesi per la ventesima volta.
-"Troppo appariscente"-
-"Che difficile che sei. Questo?"- gli mostrai un abito Total Black.
-"Non è un funerale Aaronnn"-
Sbuffai.
Eravamo in camera da due ore e non avevamo ancora decise un bel niente.
-"Sono stanco"- disse sdraiandosi sul letto.
Alzai un sopracciglio.
-"Eh no bello. Alza il culo e aiutami a scegliere"-
Sbuffò. Mi afferrò per i fianchi iniziando a farmi il solletico.
-"No Chandler. Il solletico noo"- urlai con il fiato corto. Salii a cavalcioni su di me e mi bloccò.
-"Bastaaaaa!"-
Si fermò passandomi una mano fra i capelli mentre tentavo di recuperare fiato.
-"Mi sei mancato"-
-"Anche tu"- risposi.
Poi continuai.
-"Ci sei stato fin dall'inizio per me, sei ciò che tutti cercano da una vita e che io ho avuto la fortuna di incontrare. Ti voglio bene."-
-"Non farmi piangere, coglione"- si girò dandomi le spalle.
-" Hai gli occhi lucidi?"-
-"No"-
Lo abbracciai.
-"Non pensare che me ne sia dimenticato. Ora alza il culo e trovati un completo decente"-
Lo punzecchiai al sedere e scattò in piedi.
Dopo un'altra buona ora, decise di indossare una camicia bianca panna e dei jeans neri.
Io invece dei jeans blu oceano è una camicia della stessa tonalità ma più opaca.
-"Pronto?"-
-"Pronto"-
Pov Ciak
Stavamo andando al palazzo Rej con un taxi.
Era una festa di beneficenza organizzata dall'Accademia.
-"Siamo arrivati"- mi comunicó Branden.
Scendemmo e rimanemmo senza fiato. Era un palazzo enorme in vetro. La hall aveva al centro un tappeto rosso fuoco.
Di fronte a noi un'anta nera.
La musica si sentiva già.
Entrammo nella sala.
Un bancone laccato di nero reggeva gli alcolici e le bevande.
Branden andò subito da Aaron. Chandler era lì.
Mi allontanai per prendere qualcosa da bere.
-"Ciao"- risuonò una voce alle mie spalle. La sua voce.
Mi voltai e lo vidi. Aveva i capelli tirati all'indietro e indossava un completo mozzafiato.
-"C-ciao"- balbettai.
Iniziai a bere dalla cannuccia il punch per distogliere la tensione.
-"Non farlo"-
Mi accigliai.
-"Cosa?"-
-"Non bere così. Mi ecciti"- sussurrò al mio orecchio.
Le mie guance diventarono bordeaux.
-"Ma che dici"- mi girai imbarazzato.
-"Chandler!"- una terza voce si aggiunse.
-"Logan?"-
-"In carne ed ossa"-
Si abbracciarono.
Cos'era quel dolore all'altezza del petto?
-"Da quant'è che non ci si vede?"-
-"Quattro anni penso"-
Si sorrisero per poi rivolgere la loro attenzione a me.
-"Lui chi è?"-
-"Oh giusto. Logan lui è Ciak. Ciak lui è Logan"-
-"Piacere di conoscerti dolcezza"-
-"Piacere"-
-"Chandler andiamo a ballare?"-
Annuí.
Abbassai lo sguardo.
-"Ciak ci vediamo dopo. Devo parlarti"-
Annuii leggermente e Logan lo trascinò in pista.
Amo il suo tono di voce, il suo profumo, il suo sguardo e il suo sorriso.
Si limitò a guardarmi, quello sguardo mi disse tutto quello che c'era da dire.
Sorseggiai un bicchiere di Champagne. Branden e Aaron ballavano. Erano perfetti nella loro imperfezione.
-"Ehy bellissimo"-
Mi girai e notai un ragazzo alto con i capelli di un colore blu acceso e occhi della stessa gradazione.
-"Ciao"-
-"Sei solo?"-
-"No sono con degli amici"-
-"Ma ora sei solo"- ripetè con tono malizioso avvicinandosi.
Indietreggiai fin quando mi sentii circondare il bacino con un braccio.
-"È con me ora"- intervenne Chandler.
I miei occhi si illuminarono. Con le dita andò a sfiorare uno strato di pelle leggermente scoperta e i brividi invasero la mia schiena.
-"Sarebbe lui il tuo amico?"-
-"S-si"- balbettai.
-"Be' allora ci si vede in giro, dolcezza"- mi salutò passando due dita sulle mie labbra e una mano fra i capelli. Ero disgustato. Percepivo terrore in quel gesto.
-"G-grazie"-
-"Sta lontano da gente come lui"- il suo tono era fermo e freddo.
-"Chandler vieni!"- lo prese per mano Logan.
Mi veniva da piangere, continuava a tenermi stretto a se.
-"Scusate devo andare in bagno"- corsi via. Anzi scappai.
Salii le scale e andai in bagno.
Mi guardai allo specchio. Gli occhi leggermente lucidi, i capelli alla rinfusa e il suo profumo sulla camicia.
Mi sciaquai le mani e poi il viso.
Poggiai le mani sul lavabo e sospirai.
Cosa mi succedeva? Come potevo definire ciò che avevamo fatto la scorsa sera? Una sola scopata o qualcosa di più?
Percepii dei gemiti provenire da una delle stanze accanto.
Andai in corridoio, mi guardai attorno.
Quei gemiti aumentavano. Deglutii.
Sentivo una strana sensazione all'altezza dello stomaco.
Urlavano.
Aumetaii i passi e aprii una porta. Quello che vidi non l'avrei mai voluto vedere.
Chandler era disteso sul letto.
Completamente nudo.
Logan lo stava cavalcando. Gli occhi divennero liquidi. Avevo un nodo stretto fortissimo alla gola.
Chandler mi guardò ghiacciato.
-"I-io io ... Scusate"- balbettai e scappai.
-"Ciak ehy!"- mi sentivo chiamare, ma non mi fermai.
Sicuramente avevo la faccia di un cucciolo bastonato perché Branden mi afferrò il polso.
-"Che succede?"-
-"N-niente io devo andare, scusate"- lo scansai ed uscii.
L'aria fredda invase i miei polmoni.
Sospirai prima di iniziare a singhiozzare tenendomi la testa fra le mani e scivolare a terra.
Non erano affari miei chi si scopava, non eravamo niente, ma forse una piccola speranza era nata in me. Un qualcosa che mi diceva che avremmo potuto essere qualcosa, mi sentivo sporco. Quella speranza si era sgretolata. Quelle mani che avevano toccato il mio corpo, avevano toccato un altro.
Iniziai a graffiarmi le braccia, sbottonai la camicia e mi graffiai il torace.
Non volevo più sentire il suo tocco.
Ogni volta che mi affezionavo a qualcuno, questo sparisce. Se ne va. Mi distrugge.
Urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni.
La porta d'uscita si spalancò e uscii Chandler.
Mi alzai cercando di scappare ma mi afferrò il braccio.
-"Che cazzo vuoi?"- sbottai.
-"Ciak.."-
-"Cosa?"-
-"Perché reagisci in questo modo?"-
-"Mi prendi per il culo? Quello che abbiamo fatto ieri sera era solo una scopata per te?"- la mia voce si incrinò.
Silenzio.
-"O mio dio. È così vero?"-
-"Ciak.. io"-
-"Non toccarmi, non toccarmi!"- lo spinsi via.
-"Hai il suo cazzo di profumo addosso"- iniziai a singhiozzare.
Guardò il torace scoperto.
-"Che hai fatto?"- disse sfiorandomi i graffi, ma spinsi via la mano.
-"Fa male sai? Sento ancora il tuo tocco qui"- indicai il petto. -"Qui, le tue labbra, le tue dita, i tuoi respiri. Avverto tutto. Tutto!"- urlai.
-"Quindi"- presi a graffiarmi fino a far uscire del sangue.
-"Non ti voglio più sentire"-
-"Fermati, basta"-
-"No"- continuai
-"Basta cazzo!"- afferrò la mano. Aveva il respiro affannato. Non lo spostai.
-"Non ti voglio più vedere"- sussurai
-" Quello che è successo con Logan non era niente."-
-" A me sembra tutt'altro"-
-"Ho bisogno di te"-
-"No tu avevi bisogno di me. Ora non più"-
Con questo me ne andai.
-"Tu non eri solo una scopata"- sentii queste parole ma immaginavo di averle sognate quindi proseguii.
Arrivai all'accademia e mi chiusi in camera.
Non avevo più niente.
Mi sedetti sul letto prendendo le gambe e avvolgendole con le braccia. Avevo lo sguardo perso e come non mi era capitato da molto, spento.
Pov Chandler
-"Cazzo, cazzo, cazzo!"- urlai.
Andai all'interno del palazzo e raggiunsi i ragazzi.
-"A-aron"-
-"Che succede?"-
-"I-io non volevo"-
-"No, Chandler"- Aaron mi abbracciò.
-"Che è successo?"- chiese Branden poggiando una mano sulla spalla.
-"Ciak"-
-"Cosa?"-
-"Ci ha visti"-
-"A far cosa?"-
-"A scopare con Logan!"-
-"Merda"-
-"Che devo fare? Mi trovavo in un attimo di debolezza, mi ha portato in camera ed è successo. Oddio gli occhi di Ciak."-
Iniziai a sentire le lacrime agli occhi.
-"Andrà tutto bene"- mi assicurò Aaron
-"Lo ami?"- chiese Branden
-"Amore.."- cercò di trattenerlo Aaron.
-"No. Lo ami?"-
-"Tra sette miliardi di persone al mondo ho scelto lui"-
-"Allora va a riprendertelo"-
-"Non vuole avere più niente a che fare con me"-
-"Sei un idiota"- disse Branden
-"Come?"-
-"Lui ti ama cazzo. Mi ha parlato di te come nessun altro al mondo potrebbe descriverti. I suoi occhi carbone , il suo sorriso, le sue guance con gli zigomi alti, le labbra rosse e sottili. Ama tutto di te e te lo lasci scappare così? Perché ti sei scopato Logan?"-
Rimasi senza parole.
-"I-io.."-
-"Ora lascialo solo. Dovrà riprendersi"-
-"Ma.."-
-"Niente ma. Fidati di me"-
Il presidente posò due dita sul microfono iniziando a parlare
-"Siamo qui oggi per porre un ringraziamento speciale ai ragazzi che hanno compiuto diverse missioni salvando la vita a molte persone sia del nostre paese che di persone di paesi stranieri. Siamo molto orgogliosi di avervi ad Orange. Grazie."-
Tutti applaudirono.
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