Gennaio 2015
Ciao,
oggi non ho nulla da raccontarti. Non ho voglia. È stata un'altra giornata di merda. La mia vita sta diventando un inferno. Sono stanco di camminare da solo dentro la tristezza. Ho voluto trasformare il mio passato in futuro. Così, oggi, dopo che un mio amico mi aveva consigliato un negozietto in periferia dicendomi che era un ottimo tatuatore, ho deciso di raccontarti ciò che ho inciso sulla mia pelle alcuni anni fa. Amo i tatuaggi. Mi piace ammirarli, sapere la storia che c'è dietro ogni segno. Essi rappresentano la mia vita, ciò che go vissuto e che vivrò.

Mi sono tatuato questo a giugno del 2012. Avevo circa 17 anni. Rappresenta lo spirito libero, l'animo guerriero di un combattente. Mi appartiene. Non sopporto le imposizioni, non riesco a sottostare a regole od obblighi. Penso diversamente da come altri si aspetterebbero. Sono nato così. Sorrido tra le lacrime. Non voglio appartenere a nessuno semplicemente voglio appartenere a me. Non è egoismo.

È sulla mia pelle da aprile del 2012. Indica il continuo cambiamento. Già. La mia vita è cambiata in un attimo. Non mi piacevano più le stesse persone, le stesse cose. Il tempo cambia. In un primo momento non me ne ero nemmeno accorto di ciò.  Credevo di essere sempre io, invece un giorno l'ho capito. Non ho riconosciuto più niente nei miei modi di fare e parlare. Fu il caos più devastante. Sono cambiato per molti aspetti, tra questi la delusione e  la falsità . Questo però è stato l'inizio del mio viaggio.

Febbraio 2013.
Simboleggia il circolo della vita, il collegamento tra passato e presente. Indica il legame stretto tra due persone. Rappresenta la protezione e la famiglia. Mamma ha sempre detto che da piccolo amavo gli aerei. Amavo sedermi sugli scogli con le onde che si frantumavano e il vento che mi scompigliava i capelli. Nonostante tutte le mie incomprensioni e ciò che ho dovuto affrontare, tra urla,pianti,lacrime e sorrisi ,mamma rimarrà l'amore della mia vita. Devo a lei tutto ciò che sono oggi. Era la donna più forte che conosca, la mia spalla, la mia guida. Mi manchi tanto mamma. E papà? Cosa fa lassù? Si sta comportando bene? Se solo qualcuno osa sfiorarvi, ditemelo. Vi raggiungeró.
Babbo? Sei tu?
Questa sensazione tra i capelli? È la tua mano vero? Ci scommetto. Visto come sono cresciuto? Non dovete preoccuparvi di me. Sono forte. Prendetevi cura di voi.

Settembre 2014.
Indica il coraggio. La capacità di affrontare le sfide. Rappresenta la determinazione, l'orgoglio, la protezione, sicurezza e aggressività. Sono consapevole dei miei comportamenti, di quello che dico e faccio. Non mi scoraggio mai davanti ad un ostacolo.

Ottobre 2015.
"È inutile giocare a fare l'eroe cercando di salvare gli altri se non sai salvare te stesso". È ciò che dirò ai miei alunni che diventeranno dei piccoli grandi soldati.
Gli eroi non son sempre quelli che vincono, a volte perdono, però continuano a combattere e a provarci. Non si arrendono. Si fanno male, si feriscono, sanguinano, ma arrivano al cuore del problema. Un eroe è solo un umano. Se loro ce la fanno anche noi possiamo farcela. Non abbattiamoci. Sapete? Io non sono un eroe , ma papà lo era solo che i suoi vestiti mi stavano larghi.

Questo sono io.
Novembre 2015.
Oggi inizierà un' avventura. Sono stato nominato soldato. Non ci credo. Era da una vita che ci provavo. Ed ora ce l'ho fatta.
Ora scrivo a voi papà e mamma. Vorrei sapere cosa pensate di me. Sapere se vi manca il mio disordine in casa. Se vi manco io. Chiedetemi come sto. Vi prego ,ne ho bisogno. Vorrei un vostro abbraccio.  Vorrei sentirvi dire "Mamma e papà sono sempre con te."
A volte guardo il cielo e penso alla vita ingiusta che il destino ci ha riservato. Ora state a guardare. Vi renderò fieri di essere vostro figlio. Vantatevene mi raccomando!

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