Keep on smiling
Non ho cenato.
Ho solo tanta rabbia, ed essa è mischiata ad una strana tristezza. Mi siedo sul letto. L'etichetta della maglietta mi provoca un prurito fastidioso. Chiudo gli occhi e con la mente affollata mi addormento.
*****
Sento delle labbra appoggiarsi sul mio collo. Avverto un respiro che mi sfiora la pelle, quei baci mi rabbrividiscono.
Apro lentamente gli occhi. Haphephobia accende le luci.
Qualcuno si sta avvicinando.
-"Giudicando dai tuoi vestiti sei di classe bassa come quella volta?"-
È Alex. Lo riconosco dalla voce. Cazzo.
-"Hai delle gambe così belle "-
Sono disteso sul letto. Non riesco né a muovermi né ad aprire gli occhi. Cosa sta succedendo?
-"Tranquillo tra poco ti sentirai meglio"- sussurra.
Ho il cuore a mille, il battito accelerato. Delle labbra carnose avvolgono le mie. Sono impietrito, incapace di muovermi. Vorrei scappare e gridare aiuto, ma è impossibile.
Qualcosa punge il mio braccio. È un ago? Merda! Mi sta drogando? Il corpo non risponde più ai miei segnali. Alex sfila la benda che avevo sugli occhi. Ci sono anche i tre ribelli.
Alex comincia ad accarezzarmi il collo. Le sue dita sfiorano i miei vestiti strappandoli.
Basta!
-"Non ti farò del male. Per ora"- afferma. È rivoltante. I brividi percorrono la mia schiena. Le sue labbra premono contro le mie. Disgustoso. La sua lingua continua a farsi strada nella mia bocca.
Le mie mani che in un primo momento erano legate ora si sciolgono, ma loro prendono qualcos'altro. Le gambe e i polsi vengono legati al letto con delle catene. Ho paura, il mio cuore galoppa. Haphephobia è tornata più forte di prima.
-"Sarai il mio giocattolo e ti userò finché non ti romperai"-
La droga offusca la mia mente.
-"Ti prego slegami!"-
Abbassa la testa a avvicina la sua lingua al mio inguine. Lo percorre.
-"N-no fermo-o. "- cerco di riprendere conoscenza.
-"Quindi sei gay ?"- dicono quei tre.
-"Ora voglio proprio provare che differenza c'è "- sghignazzano.
Si avvicinano mentre Alex continua là sotto. Prendono i miei capezzoli e li punzecchiano mordendoli e leccandoli.
Non ne posso più . Mi sento svenire.
Alex appoggia una mano sul mio rigonfiamento iniziando a premere.
Ho bisogno di Aaron. È l'unica cosa a cui sto pensando. Anche se è uno stronzo. Egoista. Narcisista.
Perché i controlli del dormitorio non sono ancora arrivati?
Sento la sua intimità sulla mia.
-"Registrate! "- ordina.
Cosa? No ,cazzo! Cerco di divincolarmi. Colpisce il mio fianco con un pugno.
-"Stai buono, puttana"-
La maniglia della porta si muove.
-"Perché avete chiuso a chiave?"- è una voce sottile.
-"Il piccolo Branden dorme. Non vogliamo disturbarlo. "-
-"Aprite. Devo controllare "-
-"A-a-a-iuu-t...."- cerco di gridare.
Alex copre la mia bocca con la mano.
-"Zitto, bastardo"- urla.
Ho paura.
L'altro continua a strizzare il mio sesso. Emetto un gemito.
Agito le catene , creando dei piccoli tintinnii per attirare l'attenzione.
-" Cosa succede?"-
-"Niente "-
-"La volete aprire la porta?!"-
Non rispondono.
Cala il silenzio per due minuti, quando la porta viene aperta con la forza della spalla di Aaron.
Aaron?!
Percepisco il vuoto che lo prende dentro, colmato da acido e rabbia. I suoi occhi vengono coperti dalla nebbia, la ragione gli sta sfuggendo, l'istinto prevale. Il sangue sta scorrendo nelle vene e arriva al cervello.
Ha detto che per lui ero soltanto una valvola di sfogo e allora perché lo desidero così tanto? Non ce la faccio a dimenticarlo.
Mi mancano i suoi baci anche se sono stati per una sola notte. Mi mancano i suoi sorrisi.
Il cuore ha ricominciato a palpitare senza sosta. Cerco di liberarmi dalla presa di Alex. Inutile.
La mia lucidità sta ricomparendo.
Aaron afferra il collo dell'altro sbattendolo al muro.
-"Ti prego no!"- vorrei gridare. Non riesco. La voce è scomparsa.
-"Che cazzo stavi facendo?"- Urla.
-" Puoi unirti se vuoi"- mi da il voltastomaco.
La sua mano stringe il suo collo più forte. Mi sta spaventando. Alex afferra un coltello pugnalando Aaron.
Mi sveglio di colpo.
Ho gli occhi rossi e i nervi a pezzi.
La droga ha incasinato la mia testa.
Aaron non è qui. Era solo un ' allucinazione.
Alex sta sfilando le mutande così anche su di me. Lo prende tra le sue luride mani e inizia a muovere su e giù.
Una lacrima inizia a scendere sul mio viso.
Inizia a penetrarmi. Fa male. Mi contorcio dal dolore. Sto tremando.
-"Non è la tua prima volta, vedo."- si mette a ridere.
-"Chi ti ha scopato per prima?"-
Basta.
A turno entrano ed escono da me.
Sono sfinito.
-"Avete registrato?"-
-"Ovvio"-
-"Passami il telefono "-
-"Questa è una garanzia. La terrò io. Fa il bravo, la userò molto presto."- sussurra al mio orecchio.
Mi slegano ed escono dalla stanza. Soddisfatti. Le catene hanno lasciato dei segni sia sulle caviglie che suoi polsi.
Fa cosi male. Mi arrotolo su me stesso. Mi sento così sporco. Mi faccio schifo. Piango. Piango e tremo. Tremo e piango.
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Spazio autrice
Grazie tantooo per le visualizzazioni!!😍😍😍
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