«era.. era lì.» balbettò Lydia.
«Stiles, era lì.» disse senza mai smettere di osservare il soffitto.

«c'era tanta neve quel giorno, i notiziari avevano raccomandato gli abitanti di non uscire.» continuò.

«nonostante ciò, ebbi una sensazione strana, quando andai ad aprire la porta scoprii il perché.»

Lydia si alzò da quel letto, piccolo e scomodo, in quella stanza color crema, una stanza che avrebbe dovuto curarla, ma la stava facendo impazzire. O peggio, la stava facendo ricordare.
Aveva i capelli crespi e incolti, il viso pallido e latteo le faceva risaltare le piccole occhiaie violacee sotto gli occhi.
Si mise seduta tenendo la sua vestaglia bianca di seta con le mani.

Guardò l'infermiere Mayne, o meglio, l'allucinazione dell'infermiere, accanto a lei e continuò a non sbattere le palpebre.

«cosa hai visto?» disse lui.

«Stiles era di spalle, le vans sulla neve stavano sprofondando, vedevo solo la sua schiena...»

«e il sangue.» continuò la rossa sentendo i suoi occhi inumidirsi.

«il sangue di Stiles?»

Lydia annuì, aggrottò la fronte, come se avesse rivisto la scena ancora.
Era "ricoverata" ad Eichen House da otto mesi, otto mesi in cui, urlava ogni notte.
Il posto era cambiato, non era pieno di segreti e malvagità come una volta, ma poteva sempre avvertirsi una sensazione, quasi di.. finta calma.

«lo vedo ovunque, è dietro di te adesso, è qui.» disse prima di essere inebriata da un nuovo ricordo.

«il coltello..» sussurrò.

«IL COLTELLO!» disse socchiudendo gli occhi colmi di lacrime.

«era nelle mie mani.»

DAMNATIO MEMORIAE

ciao a tutti, era da tempo che volevo scrivere una storia sugli Stydia, potevo farlo in modo normale? Ovviamente no.
Vi giuro, è l'idea più contorta che io abbia mai avuto per una storia, ma spero che vi piaccia.

Per ora vi saluto, se volete lasciare qualche recensione ne sarò felice.

A domani🤟🏻