In tuo figlio (IwaOi)

Dall'esterno di quella bella villetta bianca dal tetto rosso si poteva sentire una bella musichetta, avete presente le canzoni Disney? Tutte dalla musica che ti coinvolge e ti entra in testa e ti viene voglia di ascoltarle fino alla morte?
Se uniamo a questa droga musicale Oikawa Tooru e due bimbi, uno di 4 anni e uno di 1, vi potete immaginare che Iwaizumi non sopportasse più quella canzone, soprattutto quando accidentalmente era entrato nel salotto e vedendo i figli con il padre cercare di imitare Tarzan, aveva capito che, no, i suoi figli non sarebbero stati normali.

Tooru rideva e pensava che non avrebbe mai passato un pomeriggio più bello di quello passato con i suoi bimbi, e poi, ogni tanto con la coda dell'occhio, lo vedeva.
Appoggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate al petto c'era Hajime, che li guardava mentre un piccolissimo sorriso gli increspava le labbra. Non era molto, ma era pur sempre bello vederlo felice.

"Otou-san!!" Il piccolo Sohichiro saltellò fino al padre, con un enorme sorriso gli prese la mano tirandolo verso il centro della stanza. "Dai Otou-san!! Vieni anche tu!" Oikawa rideva, vedeva il viso preoccupato del compagno che assolutamente non voleva ballare, e poi il suo sguardo che non voleva deludere il figlio, per fortuna di Iwaizumi e sfortuna di Sohichiro, il piccolo Akihito si mise a piangere, con le manine strette in due pugnini si lamentava per la fame.
"Vai da papà Aki-chan!"
Tooru gli sorrideva incoraggiante, così il bimbo si alzò tutto traballante e con gli occhietti ancora lucidi di lacrime e le manine alzate in alto si diresse da Hajime.
Il padre lo prese in collo portandolo in cucina e nel mentre che usciva dalla stanza quella maledetta canzone stava rincominciando.

"Avrai forza per lottare
Sarai saggio per decidere
Quando il tuo momento arriverà"

Si voltò sentendo il compagno cantare, e con un piccolo sorriso lo vedeva mentre teneva per le mani
Sohichiro facendolo girare in tondo tutto sorridente.

"Perchè è in questo tuo vagare
Che risposte troverai
Sarai tu sulla montagna
E tu che in cima andrai"

Hajime non lo avrebbe mai detto, ma stava amando ogni secondo di più la scena che gli si presentava davanti, Tooru aveva fatto un buffetto sul naso del bimbo che ridendo gli si era aggrappato al collo e lo aveva preso in braccio, lo stava cullando mentre con un sorriso beffardo guardava negli occhi il compagno.

"Figlio di chi è padre ormai
Libero camminerai
E quando un padre tu sarai
In tuo figlio un padre scoprirai"

Cullava il loro primogenito continuando dolcemente, questa volta, a guardarlo negli occhi, come a convincerlo che una cosa del genere l'avrebbero passata anche loro.

"E anche se sarai da solo
I dubbi vincerai
E' di sola andata il viaggio
Da ragazzo un uomo sarai
Figlio di chi è padre ormai
Libero camminerai
E quando un padre tu sarai
In tuo figlio un padre scoprirai"

Gli sorrise ironico, quelle parole assomigliavano molto alle promesse di matrimonio che gli aveva detto lui all'altare, era forse per questo che si era ossessionato con quella canzone? Sorrideva abbracciando stretto Sohichiro, si vedeva che non voleva che il tempo passasse, quello era il suo bambino, era così veloce la vita che un giorno lo vedi appena nato e il giorno dopo è già un'uomo, infondo capiva sua madre che tutte le volte che lo vedeva lo chiamava il mio bambino! E capiva la paura di Tooru, infondo era anche al sua.

"Imparerai insegnando
E imparando insegnerai
Finchè l'amore un giorno incontrerai
Tutti i sogni che hai sognato
E le tue fantasie
Non per molto lo saranno
Questo tempo vola via"

Oikawa sospirò malinconico, stava ricordando come era evoluta la loro amicizia, come si era immaginato la sua vita e ridendo ironico al ricordo della sua prima gravidanza, il tempo volava, e questo lo sapevano entrambi. Pensare che ai tempi del Liceo non riuscivano a capire quello strano sentimento che li faceva stare bene e male allo stesso tempo, da quel periodo era passato così tanto tempo, che credeva fosse successo in un'altra vita.

"Figlio di chi è padre ormai
Libero camminerai
E quando un padre tu sarai
In tuo figlio un padre scoprirai
E tuo figlio
E tuo figlio è padre già da un po'."

Appena finito di cantare Hajime gli si avvicinò.
Posò la mano sulla schiena del bimbo che tranquillo si stringeva a Tooru.
Lo baciò con tenerezza e calma, mentre con una mano gli accarezzava la guancia. Sfiorò con il naso la parte del collo del marito libera dalla stretta del figlio sussurrandogli all'orecchio un sospiro che lo fece fremere di felicità.

"Tutti i sogni che hai sognato
E le tue fantasie
Non per molto lo saranno"
Canticchiò leggero al suo orecchio con un tono molto meno spensierato di come lo aveva cantato Tooru ma molto più sensuale. Gli baciò la guancia sfiorando con il naso l'incavo del collo e baciandolo lentamente.
"mmm...Iwa-chan... i bambini..."
Mormorò al limite, amava tanto passare il tempo con il padre dei suoi figli in maniera molto intima, ma come brava mammina possessiva e iperprotettiva qual'era non si era mai azzardato a fare niente di sconvolgente davanti ai suoi tesori, a mala pena li avevano visti darsi ogni tanto un bacio a stampo, dopotutto lui li doveva proteggere.

"Iwa-chan..." un sussurro quasi demoniaco gli uscì dalla bocca quando Hajime si azzardò a lasciargli un vistoso e caloroso succhiotto nella scapola, gli occhi ridotti a due fessure, Hajime sapeva cosa stava per dire l'istinto della mammina iper protettiva che Tooru aveva ereditato da sua madre, ma non avrebbe mai creduto a ciò che di lì a poco sarebbe uscito dalle labbra del compagno.

Un sussurro tremulo per la rabbia gli arrivò alle orecchie.
"Sognati da stanotte e per il resto del mese il mio sedere!" Hajime poteva sopportare tutto, ma quello, no quello era troppo!
Mentre Iwaizumi rimase pietrificato nella sala, Oikawa prese il piccolo Akihiko e uscì dalla stanza con i due bimbi, lasciando il poveretto a riflettere, di sicuro non avrebbe più fatto incazzare il suo amato compagno! No questo non sarebbe mai più successo!

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