Capitolo 8: Amico o nemico?


POV HIROTO
La doccia non è servita a molto. Alla fine sono più confuso, stressato e arrabbiato di prima. Cose che non dovrei nemmeno provare. I sentimenti sono inutili. Spesso essi ti avvicinano alle persone, ma delle volte sono un disastro. Ecco questo è il riassunto della mia vita: da sempre ho sperimentato cosa volesse dire emozionarsi: da bambino, con la mia famiglia, i miei fratelli. Ma ad un tratto ho smesso totalmente di arrendermi ad essi,anzi erano loro ad arrendersi a me. La causa? I sanguinari e i loro piani di conquista così suggestivi ed allettanti...mi manipolarono. Ma da quando ho incontrato lui, sembra che queste maledette emozioni vogliano prendere il sopravvento...cosa mi sta succedendo?

Improvvisi flash affollano i miei occhi. Corpi di licantropi senza vita, una casa distrutta, odore di sconforto ovunque. Una bambina capelli color argento, un occhio verde uno grigio, piccola sui due anni. Impotente urla, urla disperata. Piange e chiama il nome dei genitori a gran voce<perché non si svegliano? Perché non aprono gli occhi?>. Altre lacrime le rigano il volto paffuto, innocente, puro mentre io sporco, immondo e disonesto mi avvicino col palmo aperto pronto ad eliminarla. La bestia dentro di me ferme dalla voglia: un altro licantropo da uccidere. Gioia era per le mie orecchie...e per le sue! Ma uno sguardo da quella creatura insignificante e il mio corpo si bloccò. La rabbia nei suoi occhi bicromi era così tanta, da superare la confusione, la disperazione, la tristezza. In quel momento mi ricordò tanto i miei fratelli che avevo abbandonato...mi avrebbero guardato anche loro in quel modo? Mi avrebbero odiato per sempre? Ebbi paura. E cosa fanno di solito le persone che hanno paura? Scappano! Ed è ciò che feci io, scappai come il peggiore dei codardi, nonostante appena pochi minuti prima, le avevo ucciso i genitori.

Altri ricordi malevoli si affacciano alla finestra della mia mente:sangue, grida strazianti, morte, distruzione, disperazione e ancora sangue. Sangue ovunque anche sulle mie mani. Odio ricordare. Io ne ho uccisi tantissimi. Il mio scopo era comune al loro. Ero un sanguinario di nome e di fatto. Adesso credevo di aver smesso. Insomma avevo deluso tutta la mia famiglia, non facevo niente nella vita se non ammazzare e portare morte ovunque, fin quando grazie ai gemelli ho messo la testa a posto. Se un lavaggio del cervello mi aveva reso pazzo, maniaco del controllo e crudele come pochi, un altro lavaggio dolce e ristoratore mi aveva fatto diventare: freddo e distaccato. Capii i miei errori e decisi di confinare la bestia lontana, in un minuscolo anfratto della mia anima, incatenata al cuore. Priva di poteri. Attingevo da lei, sono in caso di emergenza.

Chi avrebbe mai pensato, che ne sarebbero saltati fuori altri? E dopo tre anni? Io ero convintissimo che avessimo sterminato tutti i lupi. Poi d'un tratto ecco che sbuca dal nulla quel lupastro, un padre disperso, ma ancora vivo e il suo maggiordomo! Chissà se invece quella mocciosa è sopravvissuta...ma spietati come sono i sanguinari credo proprio di no.

Salgo le scale fino alla terrazza ed esco. Le stelle. È strano ma più di una volta le ho viste brillare negli occhi del bambinetto, che sono neri come il cielo di notte. Sbuffo percependo una presenza alle mie spalle< Desarm cosa ci fai qui?> Una figura incappucciata si rivela, illuminata dalla luce della luna. Si cala il cappuccio< ne è passato di tempo eh, divino Hiroto?> <piantala non mi chiamo più così!> mi monta una rabbia averlo qui ad un millimetro e non potergli spaccare la faccia. Noi vampiri non possiamo ribbellarci al volere dei sanguinari...sono una razza fuori dal comune, potenti come pochi, spietati come molti< oh adesso sei soltanto Hiroto. Non ti manca la forza? L'avarizia, la disumanità, la spietatezza, umiliare gli altri, uccidere...la lussuria?> mi chiede passeggiando, come se non avesse accanto, una bomba ad orologeria pronta a scoppiare da un momento all'altro <non mi faccio abbindolare dalle tue parole. Di forza ne ho a sufficienza per farti fuori però-ghingo- su sputa il rospo burattino...cosa vuoi>chiedo tornando serio <la divina Reina vuole che ti riunisca a noi...>< neanche se mi pregasse in ginocchio> In un attimo me lo trovo addoso< tu lurido verme, scarto di un vampiro, tu e la tua famiglia non siete degni di portare questo nome. Come osi dire questo della regina?> urla fuori di se. <Hahaha che c'è? Stai delirando? Risparmiami il tuo rancore, non è colpa mia se Reina preferì me a te...io non l'ho mai amata> controbbatto sicuro. Invece lui spalanca gli occhi e digrigna i denti<brutto bastardo. Come osi chiamare la divina Reina per nomeeeeeh?> sta per attaccarmi e io sono pronto a difendermi, ma si ferma di colpa e tira un sospiro come per calmarsi.

<Non ne vale la pena, non con un traditore. Mi chiedo infatti cosa la regina veda in te. Dalla prima volta che ti scelse, io vedo solo del marcio- si allontana con passo lento e calcolato- un ultimatum dalla regina dei sanguinari: torna da noi altrimenti lo uccideremo! Rifletti inetto, dopo questa non ci sarà un altra possibilità e il tuo adorato Midorikawa verrà eliminato insieme a tutti gli altri!>. E in una nuvola di fumo, sparisce.Verrà ucciso? Ben venga un problema in meno. Almeno questa volta non dovrò occuparsene io e potrò tornare al mio tranquillo e stupido lavoro. Mentre rifletto sul fatto che ho chiamato Desarm burattino nelle mani di Reina, malgrado io lo fossi stato per anni; sento una fitta alla'altezza dello stomaco. Ma sarà la consapevolezza di star scappando ancora dalle mie responsabilità, o la testardaggine a non voler ammettere che infondo quel moccioso mi mancherà?

POV DIAM
Essere in queste prigioni buie e fredde è totalmente destabilizzante. E come se le pareti siano impregnate di una magia che ti azzerano i poteri. Che poi che accidenti ci faccio in delle segrete? Tuttavia continuo a passeggiare, manco fossi in un campo fiorito, attirato da un profumo dolce in mezzo a tutta questa nebbia. Ad un tratto mi fermo dinanzi ad una cella, richiamato dalla creatura che vi è all'interno. Due luci brillano nel buio di essa: grigio e verde. Ma cosa? Una figura si illumina all'improvviso. La luce mi acceca per un momento e mi paro gli occhi con un braccio. Poi una voce gentile quasi commossa parla<Diam finalmente> Io stupito le chiedo come facesse a sapere il mio nome. E la figura-che orami ho compreso essere una bambina- risponde afflitta< eh...vi siete dimenticati di me. Sono io Diam> Sicuri che sia una bimba?<ehm...sei un angelo?> con una risatina tenera lei scoute la testa< ma no!> <e allora perché brilli? Ti mancano solo le ali e l'aureola> le faccio notare.

Con un altro sorriso lei risponde< sto brillando perché sto comunicando con te. È il mio potere che mi permette di parlarti. Questo è un sogno Diam e io sto provando a mettermi in contatto con voi da tanto tempo. Con Riuji non funziona nemmeno. Con te beh- e qui la vedo allargare il sorriso-con te è regolamentare!> Regolamentare? E cosa vuole dire? <Scusami piccola, ma non ci sto capendo un granché. Se stai comunicando come me attraverso un sogno...questo vuol dire che non sei reale? E poi perché sei rinchiusa?> Così tante domande affolano il mio cervello, come ad esempio: cos'è questa strana sensazione di felicità mista a preoccupazione? <non ho più tempo Diam, mi hanno scoperta. Però sappi questo, mi tengono rinchiusa e mi useranno per farvi del male- improvvisamente la sua immaggine si muove come se ci fosse un interferenza e delle urla fanno irruzione nella mia mente- oh no! Stanno arrivando. Ricorda Diam: tu, Riuji e Shion non siete gli unici licantropi. State attenti, una trappola che non sembra tale è stata preparata per voi> e chiudendo gli occhi, l'ultima cosa che vidi fu un viso incornicato da preziosi capelli d'argento, ricoperto di rassegnazione.

Salto dal letto. Sulle labbra un urlo: <aspetta!> È sparita. Dov'è: cerco la sua figura per tutta la stanza. È stato solo un sogno? Tiro un sospiro di sollievo. Anche se è uno dei sogni più strani che abbia mai fatto, lo preferisco a quelli ricorrenti sulla morte dei miei. Certo che la mente veramente gioca brutti scherzi a volte: una bambina in una prigione che dice di conoscermi, una potenziale minaccia e una trappola che in realtà non è una trappola. E così assurdo. Cosa potrebbe mai fare una bambina così piccola ed indifesa? E poi quella frase così inverosimile: non siete gli unici licantropi...ma se sono stati sterminati tutti! Bah! Ribadisco la mente gioca davvero dei pessimi scherzi: sembra che io debba risolvere un cruciverba. Mi alzo ed infilo le pantofole sbadigliando. Un sorriso divertito solca le mie labbra: regolamentare. Dove siamo? Ad un partita di football?

POV MIDO
È passato un mese da tutto quel trambusto e l'ala della scuola ridotta in fiamme è di nuovo agibile. Quindi la struttura ha riaperto i battenti. Sbuffo prendendo la cartella. Se penso che in questo piccolo periodo il prof mi ha salvato la vita almeno un centinaio di volte mi viene da urlare: non so se arrabbiarmi o essergli riconoscente. L'unica cosa che ho fatto invece è stata,arrossire come una stupida ragazzina alla sua prima cotta e far spuntare orrecchie e coda contemporaneamente. Sembra che dopo "l'incidente del bosco" gli attacchi dei sanguinari siano aumentati. <È normale sciocco di un popoante, adesso sanno dove ti trovi> e stata la risposta della sanguisuga quando gliel'ho chiesto. E così, una volta ha evitato che ingerissi del veleno che mi era stato messo nel piatto; un'altra mi ha preso al volo mentre stavo per cascare giù da un dirupo, a causa della mia bicicletta manomessa<da questo momento userai solo la macchina, ti deve accompagnare il tuo fidanzato!> mi disse antipatico come sempre. Un'altra ancora invece ha ucciso un sanguinario che sbucato dal nulla, stava per attaccarmi nel giardino della scuola.

Menomale che non uso mai la mensa e vado sempre in un posto isolato a pranzare. La mia casa invece, sembra non essere stata ancora localizzata. Ma se dovessero apparire, Diam è sempre pronto a rispedirli indietro. Ed io? Cosa faccio io, mentre loro si spaccano in due dalla fatica? Un bel niente. Sto a guardare e non alzo un dito, se non per prendere la penna e tradurre quelle maledette versioni di greco. E Diam non mi farebbe alzare nemmeno quello. Dice che è troppo pericoloso ed io purtroppo non sono una cima nel combattimento! C'è un motivo se sono debole...la mia mancata trasformazione! Di solito all'età di diciotto anni i normali adolescenti diventano adulti; noi licantropi riceviamo anche la capacità di trasformarci in lupi completi; e non solo delle stupide orecchie e una coda che mi fanno sembrare un inutile peluche! Questo pensiero mi fa scodinzolare contento, poiché compirò gli anni tra meno di tre settimane. Sorrido varcando il cancello della scuola.

Un ragazzino poco più basso di me si avvicina titubante. Ha lo sguardo rivolto a terra. Io incuriosito gli cheido se gli servisse qualcosa. Lui balbettando risponde< s-cusami. S-s-sono nuovo. Volevo sapere se almeno t-tu, p-potresti dirmi dove s-si trova, l-la 4L...sai n-nessuno ha vo-voluto a-aiutarmi> conclude con un sospiro triste. Ora non è che io volessi fare l'eroe o magari movimentare la mia vita -come se non lo fosse già abbastanza-, ma odiavo le ingiustizie. E poi quel tipetto è nella mia stessa classe. Ha 17 anni? Sembra uno di seconda...se non di prima! Quindi con uno dei miei soliti sorrisi gentili, decido di aiutarlo<ma certo che ti aiuto amico! E poi sei molto fortunato è nella 4L che sto andando...siamo nella stessa classe- gli riferisco rivolgendogli un altro sorriso- oh che sbadato non mi sono presentato: mi chiamo Midorikawa Riuji. E tu sei?>Così dicendo gli faccio segno di seguirmi<piacere Midorikawa. Io sono Afuro! Afuro Terumi>Mi risponde stranamente senza balbettare.

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I giorni passano e io ed Afuro diventiamo molto amici, tanto da invitarlo alla piccola festa che si terrà sabato a casa mia.  Ed infatti appena lo raggiungo sul tetto della scuola, lo informo raggiante< Afuro-kun! Sei invitato alla mis celebre festa questo sabato. Compio diciotto anni!><oh che meraviglia...accidenti me lo ripeti da quando ci siamo conosciuti che il 28 gennaio avresti fatto diciotto anni e che varecherai la "soglia del non ritorno", non sei al centro dell'attenzione carino!>Beh si ho imparato a conoscere Afuro e posso dire che è un tantino vanitoso. Tutto l'opposto del ragazzino timido ed ingenuo che vidi la prima volta. Ovviamente avendo fatto amicizia solo con me, questo suo lato è esclusivamente rivolto ad una persona: ciò io. Bhe posso dire di aver imparato anche a  sopportarlo. Ed infatti si trova ad aggiungre<se non lo hai notato non si vede per niente che sei quasi adulto, cioè guardati sei un tappo- d'un tratto alza la mano per zittirmi, come se sapesse cosa stavo per dire-e non dire che sono più basso di te, lo so. Ma è inutile ribadirlo perché se tu sei più alto, io sono più bello> si è decisamente egocentrico.

Quindi devo ammetterlo: è egocentrico quanto bello. Ha dei lunghissimi capelli biondi, sono lisci come spaghetti, e due occhioni rossi. Un corpo mingherlino, che copre con degli abiti molto eccentrici:come pantaloncini, cannottiere scollate, bandane, cappellini di vario genere, orecchini...e spesso si trucca. Non una cosa esagerata, ma un filo di mascara o di matita non manca mai nel suo looc. Fa parte di lui. Parole sue. Nell'insieme non è male. Sottolineo però che non è il mio tipo. Ovviamente! Il tuo tipo ha una bestia dentro di se ed è estremamente prestante, muscoloso e sexy! Esclama la mia odiosa coscienza, che dovrebbe farsi gli affaracci suoi. Torando ad Afuro ho capito una cosa: se all'inizio tutti lo evitavano come la peste, adesso ci hanno fatto l'abitudine...fin troppa, oserei dire. La novità, la curiosità ha portato molte ragazze e ragazzi a lasciargli messaggi d'amore nell'armadietto, sotto il banco, nella cartella. Insomma ogni giorno fa strage di cuori.

<ovviamente Narciso. Chi era questa volta?>< oh non la conosco nemmeno. Mi ha fermato prima di pranzo, mi ha dato questa lettera ed è scappata. Io l'ho letta da gentiluomo quale sono e poi l'ho buttata. Sono troppo affascinante,che delle volte mi stupisco di me stesso> dice con uno sguardo ammiccante<malizioso> gli faccio il verso io, mente lui risponde con una linguaccia. Scoppiano entrambi a ridere. La maturità...certo! Successivamente accade una cosa strana. Afuro si ritrova steso sul pavimento: il berretto da baseball a terra insime al suo pranzo. Su di lui c'è Hiroto, che ringhiante, gli punta gli artigli al collo< sta lontando lurido sanguinario>Sia io che Afuro lo guardiamo come se avesse due teste< ma cosa dici sanguisuga?> chiedo avvicinandomi< è un sanguinario> ribadisce lui illuminando gli occhi di rosso, pronto ad eliminarlo<non so di cosa parla prof> risponde il mio amico impassibile. Mi stupisce la sua calma stoica in questo momento...io me la starei facendo sotto dalla paura.< Non mentire mostro. So che state archittettando qualcosa e io non starò a guardare no. Ti ucciderò>

Ora basta. Furioso separo i due che continuano a guardarsi in cagnesco< stai diventano paranoico succhiasangue, hai anche le visioni! Afuro è un semplice umano. Il fatto che sappia di noi, non fa di lui un vampiro, men che meno un sanguinario. E poi me ne sarei accorto no?> Il vampiro furioso fa per andare, ma d'un tratto torna indietro e sbattendomi al muro mi fulmina con lo sguardo< fa come vuoi. Ma non "gridare a lupo" quando sarai in pericolo> <come se l'avessi mai fatto >gli urlo dietro imbufalito! Ma cosa accidenti vuole? Allora è bipolare? E poi incolpare il mio amico, senza nessuna prova, quando è lui a doversi fare un esamino di coscienza...non è lui un sanguinario? Dopo il morso,non sono venuto a sapere nulla. Nessuna informazione. Eppure Diam mi disse che avremmo discusso. Niente. Nada. Ed io non posso fidarmi, solo perché lo sento. Non posso guardarlo negl'occhi e affidargli la mia vita ciecamente.

I miei dubbi invece di essere stati spenti con dell'acqua, sono stati alimentati con della legna. Anche se ha continuato a difendermi nonostante tutto. <E adesso chi pulirà questo disastro? Mi si rovinerebbe la manicure!> sbotta il biondo distraendomi dai miei pensieri depressi e fin troppo articolati< e da quando tu hai la manicure?> < da edesso-mi fa l'occhiolino lui-e se anche non l'avessi, non metterei le mani in quello schifo! Sai che noia!> Un'altra risata mi scappa< sei unico Afuro hahahaha> <come se non lo sapessi carino. Io sono sempre unico. Ed inimitabile, ricordalo!> continua a vantarsi, mentre scendiamo dalla terrazza. Prima di entrare in classe mi chiede dove abito. Oh giusto che sciocco, ho proprio dimenticato di dirglielo. Così prendo un foglio e ci scrivo sopra l'indirizzo, porgendoglielo. Lui lo afferra e sussurrando un"ci sarò"tra i denti, va a sedersi al suo banco.

POV AFURO
Che bamboccio. Devo ammettere che sono stato fortunato. I belli sono sempre baciati dalla fortuna no? Persona più ingenua non poreva capitarmi.Me lo sono proprio lavorato per bene, ed in così poco tempo ho ottenuto il suo indirizzo. La divina Reina sarà fiera di me. Andrò al suo party, festeggerò con lui da bravo amico, non sospetterà nulla...ed alla fine lo ucciderò. Poi mi voleterò verso la telecamera e urelerò trionfante missione compiuta. Si perché sono stato mandato in quella scuola ad uno solo scopo: uccidere Midorikawa Riuji. La regina dei sanguinari si fida di me: ha dichiarato dinanzi a tutta la stirpe, che malgrado la mia giovane età, io sia uno dei suoi sottoposti più affidabili e potenti. Ed infatti nonostante io abbia solo 17 anni-umani ovviamente per noi vampiri saranno 17mila, sempre meno dei suoi tanti dipendenti più anziani ed esperti di me che avranno due/tre milioni di anni...forse di più, sono dei vecchiacci-ho una forza che supera quella di tutti i vampiri del mondo messi assieme.

La regina mi confidò che sono uno di quei vampiri che nasce ogni mille anni. Ovvero un esemplare raro. Che con un solo sguardo può immobilizzare le persone e con un semplice gesto della mano può eliminare i parassiti in meno di un nanosecondo. Tutto segue la mia volontà. I miei capricci. Se io decido che un licantropo muore, quello muore. Se decido che dovrà patire mille sofferenze prima di abbandonare questo mondo, così sarà. Di preciso non so ancora che pena affliggere a quel bimbetto, ma l'importante è che io renda tutti orgogliosi di me. Solo allora potrò ritenermi soddisfatto, e solo allora il mio orgoglio potrà raggiungere il suo traguardo. Quando umilierò tutti quei maledetti burattini e schiaccerò il loro orgoglio, sotto la maestosità del mio. Non sentirò mai più quella parola ,"nullità"uscire dalle loro bocche malvagie: non avranno più voglia di sparare sentenze negative sul mio conto. Smetteranno di infangare il mio nome e riempirlo di infamia. Capiranno che un vampiro appartenente alla stess famiglia, può spazzarli dalla faccia delle terra con un dito. Comprenderannouna cosa fondamentale, una cosa che non mi hanno mai riserbato: il rispetto. Io smetterò di soffrire, di sentirmi inadeguato, fuori luogo, ingiusto. Smetteranno di maltrattamenti, di malemenarmi.

Si, il futuro di una star profuma di successo. E io posso già sentirlo. Ghigno varcando la soglia dell'enorme villa Yagami. Quest'ultima si trova su un alto monte scuro, privo di vegetazione e circondato da nebbia, una nebbia fittissima. Così fitta che arriva fin dentro le prigioni. All'interno spiccano ovunque i colori del nero e del rosso: dagli enormi tappeti, alle ombrose vetrate, ogni candelabro o parete sono di rosso e nero. Supero un lunghissimo corridoio a passo svelto, non solo perché voglio arrivare al più presto alla sala del trono, ma anche perché tutti quei sanguinari mi mettono a disagio. Con i loro occhi malefici e la lingua biforcuta, rendono ogni mia visita un inferno. Menomale che non abitò più li. Vivo infatti in un bilocale, con altri due ragazzi, ci dividiamo l'affitto. Ed è per questo che un divo come me, è dovuto abbassarsi a fare un lavoro umile come il dogsitter...ma questa è un altra storia.

Entro nell'enorme sala del trono. L'oscurità regna sovrana. Solo due rubini scintillanti, illuminano la sala di un rosso acceso. Gli occhi della mia regina. L'unica che mi ha sempre dimostrato rispetto ed affetto. Mi inchino dinanzi al maestoso e sfarzoso trono: ricoperto d'oro bianco e rivestito di pietre preziose<maestà> sussurro docile <oh piccolo Afuro sei tornato. Dimmi com'è andata?> mi chiede schioccando pollice ed indice. Subito un vampiro fa un inchino e le versa del sangue in un calice di cristallo. Lei sorseggia la bevanda assaporandola, poi disgustata ne reclama un altra<incompetenti- bisbiglia con rabbia tra i denti, dopodiché mi rivolge un sorriso- ma non restare li impalato! Avvicinati!> Eseguo l'ordine e ad un cenno della sua testa ho il permesso di parlare<tutto va secondo i piani, mia signora. Il lupo crede che io sia suo amico e mi ha invitato alla sua festa di compleanno. Ora so dove abita> < bene Afuro. E dell'altro che mi dici?> a questa domanda assottiglia lo sguardo minacciosa e una cappa di gelo si crea intorno a noi <il traditore penso abbia capito chi sono, o meglio cosa sono. Ma anche se agisse contro di me, io so come fermarlo> <molto bene! E non dimenticare le nostre dolci raccomandazioni> <sarà fatto divina Reina> mi inchino un ultima volta e mi volto pronto a levare le tende. Ma lei mi ferma, alzandosi di botto dal trono. Si avvicina con indosso il suo lungo mantello rosso sangue, che ad ogni passo striscia sul pavimento, creando un rumore sinistro, come se fosse un serpente.

Direi che il paragone è perfetto: la mia signore è elegnate come un cobra e velenosa come un basilisco. Così cinge il mio corpo in un abbraccio materno< nessuno ti farà più del male, se porterai a termine il tuo compito. Quindi stai tranquillo- afferma carezzandomi una guancia delicatamente-  ed ora vai!>sussurra. Orami fuori i miei occhi scintillano, creando un varco nella nebbia della Black Mountain. I miei passi sicuri, risuonano nel silenzio inquietante del luogo e i miei capelli si muovono al ritmo del vento<preparati Riuji, la tua fine è vicina> Una risata malefica scuote il mio corpo, mentre il sibilo di un serpente ritorna alla mia mente mentre prendo il volo<ed ora vai!>
































ANGOLINO DELL'AUTRICE PICCINA PICCIÒ😂
Ed ecco l'ottavo. Sospira. La storia continua e un nuovo personaggio è apparso: Afuro Terumi. Chi ricorda Bayron Love? Ecco è lui. Miss "i miei capelli fanno swish"😂Che dire spero che apprezziate e buona lettura pargoli❤

Roxas-chan💭

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