Capitolo 11: La morte di Charon

POV MIDO
Un calore confortevole,dolce, tranquillo e che trasmette protezione, mi dona uno dei risvegli più belli della mia miserabile vita! Tasto con la mano il posto accanto a me...è vuoto. Hiroto se ne sarà andato durante la notte! Questo pensiero mi trasmette un immensa tristezza! Desideravo veramente svegliarmi al suo fianco. Ma continuando a muovere i polpastrelli sulle fredde lenzuola, tocco qualcosa di caldo e un odore familiare mi investe: il profumo di Hiroto. Sulle mie spalle c'è la sua camicia, quella che indossava ieri sera. Ecco cos'era quel calore avvolgente, il mio corpo si è stretto a questo indumento fino ad ora. Sono felice. Hiroto ha mostrato del riguardo nei miei confronti. So che dovrei odiarlo, insomma da meno di cinque ore ho scoperto che è un sanguinario, e che sostanzialmente Diam aveva ragione. Ma è più forte di me. La sensazione che ho provato ieri, ad averlo tutta la serata accanto...è impagabile. Il modo in cui mi ha aiutato quando ero ubriaco, la premura nel prendersi cura di me. Benché io sappia benissimo che la sua stirpe ha ucciso i miei amatissimi genitori, non riesco a frenare questo sentimento che spontaneo sta fiorendo nel mio cuore. Ebbro di quest'emozione a cui non so dare un nome, mi alzo scalciando via le coperte con entusiasmo...un enorme sorriso fa crescere la rotondità delle mie guancie ed una nuova energia sgorga da fin dentro le ossa.

Il vampiro musone , non si è nascosto dinanzi al mio infantile desiderio, bensì ha dormito con me. Lo ha esaudito. Senza battere ciglio. È straordinario. Purtroppo tutta la felicità presente nell'aria, quest'atmosfera meravigliosa che regna nella mia stanza, viene smorzata brutalmente...e la mia espressione gioiosa, viene sostituta da una scioccata, appena apro la porta della camera: Hiroto è di fronte a me, nudo! Se non fosse per uno striminzito asciugamano intorno ai fianchi lattei. Goccioline d'acqua gli accarezzano il corpo beffarde, come se dicessero: non sperimenterai mai questo privilegio. E vogliamo parlare dei capelli? Oh accidentaccio i capelli! Appicicati in testa a causa dell'acqua, scivolano sulla sua fronte leggiadri... impossibile reprimere la voglia di toccarli. Per non parlare dei pettorali scolpiti. Le goccie ci giocano sopra, come se fossero sulle montagne russe, arrivando ai fianchi stretti e alla meraviglia e sensuale v! Mezzo bagnato e inondato dalla luce del sole, quel corpo bianchissimo risplende come se fosse un diamante.

Il mio cervello trova difficoltà nel fermare l'impulso delle mani, le quali vogliono tastare e baciare ogni lembo di pelle. Ho solo un nome da dare a questa visione: paradisiaca. Pensare che sotto queste vesti da angelo puro, ci sia un diavolo maledetto rende la cosa ancora più destabilizzante.
<ti piace ciò che vedi?>
La sua frecciatina è mirata: vuole smuovere il mio imbarazzo. Se sapesse che il suo corpo ha già agito abbondantemente...non so cosa potrebbe farmi! Sei diventato perverso Riuji...è normale valutando con quale gente te la spassi! Stando con lo zoppo impari a zoppicare... taci coscienza insolente, inoltre a chi ti riferisci? Hiroto? Afuro? Un rosso accesso si diffonde sulle mie guance e al primo ghigno del vampiro inzio a preoccuparmi.
<non sto vedendo un bel niente, ed è meglio che ti vesta altrimenti...>
<altrimenti non reggerai a lungo e sverrai davanti ai miei occhi?>
<certo che no! Altrimenti...>
<altrimenti non riesci più a trattenerti e mi baci sedutastante?>
<oddio no! La smetti di interrompermi?>
<altrimenti cosa allora? Su spiegati> come se la ride il bastardo...ritiro immediatamente tutto ciò che ho pensato dieci minuti fa.
<altrimenti, altrimenti- faccio vagare lo sguardo per la stanza, l'occhio cade sulla finestra e al di fuori di essa...non dire la prima cosa che pensi, non dire la prima cosa che pen- altrimenti ti prenderai un insopportabile raffreddore> come non detto.
<hahahahhaha!>.

Al suono roco e virile della sua risata, un'altra vampata di vergogna si impossessa delle mie gote, facendomi abbassare il capo imbarazzatissimo
<...>non ho neanche il coraggio di replicare <Ma davvero? Perché noi vampiri possiamo ammalarci giusto...ammettilo che sei attratto da me moccioso. Non saresti di certo il primo!>
<dove lo tenevi nascosto questo lato da "sono macho, strafigo e nessuno mi resiste?">Il cuore perde un battito e subito mi è ad un millimetro di distanza, mi spinge sul letto, il suo viso sfiora il mio
<È colpa tua...non ho mai posseduto questo lato. Ma il tuo odore- annusa fortemente il mio collo e poi entrambe le clavicole- la tua pelle- con una mano si tiene al materasso, l'altra mi accarezza il viso: la fronte, gli occhi il naso, le labbra- i tuoi capelli sono così morbidi- e scioglie il codino- mi fanno pronunciare cose che non voglio dire> pendo letteralmente dalle sue labbra. Altro calore si sprigiona intorno a noi. Calore che istruisce gli ingranaggi della mia scatola cranica, dato che non capisco piu niente. Ci sono solo i suoi meravigliosi occhi verdi come le profonde acque degli oceani... sempre più vicini, sempre più in contattato con i miei. Il suo respiro e il suo intenso profumo dei boschi, mi fa impazzire e goiere allo stesso tempo. Manca davvero poco e le sue labbra potrebbero posarsi delicatamente sulle mie..putroppo veniamo bruscamente interrotti da Diam che entra in camera come una furia, sbattendo la porta<cosa stai facendo al mio fratellino?>

<tranquillo lupastro, stavo solamente recuperando la mia camicia> improvvisa egregiamente la sanguisuga, afferrando quest'ultima e liberandomi dal quel mix di emozioni pronte a sgorgare da un momento all'altro.
<si Diam tranquillo stava prendendo la camicia per vestirsi e tornarsene a casa> lo aiuto subito, dopo essere tornato repentinamente in me<e perché tu eri sotto di lui? Non dirmi che lo aiutavi a prenderla?>controbatte mio fratello, che per nostra sfortuna è furbo, molto furbo
<bhe...io->
<esatto Hiromu- dichiara il rosso poggiando una mano sulla mia spalla, un altro contatto come questo e mi squaglio come neve al sole- io gli avevo chiesto di prenderla e dato che non ci arrivava, mi sono allungato finendo sopra di lui...>
<È stato un incidente!> confermo la sua bugia. Sono sicuro che nonostante quest'ultima, Diam non caschi così facilmente
<ora che ne dici di andare a fare colazione? Poi dobbiamo festeggiare il mio primo giorno da lupo maggiorenne- gli sorrido raggiante spingendolo fuori dalla camera e facendo cenno ad Hirto di andarsene- su su, proponi un posto> e prima di sparire dietro il muro, osservo attentamente l' occhiolino di ringraziamemto, che Hiroto mi rivolge prima di sparire.

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<Tu non me la racconti giusta!> esclama Diam una volta entrati in cucina
<di che parli?> mento, mentre afferro due tazze dalla credenza, insieme a latte,cacao, caffè e zucchero.
<del fatto che tu eri volontariamente steso sotto il tuo professore di lettere antiche?>
<chi? Io? Hahahaha, mi farai morire dal ridere...il solito cappuccino?> chiedo sembrando il più naturale possibile. In realtà dentro di me è in atto una vera e propria guerra. Perché accidenti il mio corpo era così accondiscendente sotto le sue carezze? E il mio cuore sotto le sue parole? In quel istante, anche il cervello si è lasciato abbindolare! Pertanto ho compreso, in tutto quel caos che era la mia razionalità, e in tutto quello squilibrio che erano le mie emozioni, una cosa: voglio che si ripeta. Come quella volta che rivolevo riprovare l'esperienza del morso. Il benessere che ho provato, ha surclassato il timore e tutto il resto, lasciando il posto alla mia volontà primordiale. Voglio risentire il suo profumo, come gli dissi ieri sera, annebbiato dall'alcool...ed era la verità. Voglio toccare i suoi capelli.
Oddio! Questa voglia mi manda fuori di testa; e stato così difficile non farlo mentre era tutto bagnato e brillante davanti ai miei occhi estasiati!

Voglio accarezzarlo, voglio guardarlo negli occhi e perdermici, voglio il suo passionale morso, voglio ascoltare ancora la sua voce dolce e rude contemporaneamente, voglio abbracciarlo stretto fino a sparire fra le sue possenti braccia...voglio baciarlo. Sentire il suo sapore...
<...do! Ehi Mido? Il caffè!>
L'urlo di Diam mi riporta bruscamente alla realtà, e con un piccolo sobbalzo, lo vedo spegnere il fuoco<rischiavi di bruciarti> sussurra vicinisso al mio viso e osservando i suoi occhi preoccupati mi viene da piangere. Non so cos'è scattato in me, ma la sua preoccupazione, ha rimosso il velo che copriva miei di occhi...ora è tutto chiaro. Io lo amo. Arrivato a questa conclusione, do libero sfogo alle emozioni: piccole ma abbondanti stille di acqua salata fuoriescono dai miei occhi, le quali scavano dei dolorosi solchi sulle guance
<Mido? Riuji che hai? Ti sei bruciato?> si allarma lui abbracciandomi forte.
<perché piangi? Riuji parlami...> bisbiglia la sua voce afflitta, mentre io affondo ancora di più il viso nella sua maglia, bagnandogliela.

Adesso che ci faccio caso, Diam non indossa il pigiama, e odora stranamente di fiori<dove sei stato?> gli chiedo tirando su col naso
<cosa?> strabuzza gli occhi al mio repentino cambio d'umore< ti ho chiesto, dove sei stato> ripeto asciugandimi il viso, passandoci ripetutamente le mani sopra< oh...dopo aver riempito di calci, i deretani di quella massa di animali, detti umani- gli lancio un occhiataccia- con gentilezza si intende- specifica lui- mi sentivo irrequieto e così sono andato a fare un giro>
<sei andato a trovare i tuoi vero?> chiedo sorridendogli calorosamente. Lo vedo sospirare pesantemente ed annuire, ma al dinanzi al suo ovvio mutismo non indago oltre. È sempre difficile parlare della loro morte. Lo capisco perfettamente. Esibendo poi un enorme sbadiglio, mi stacco da lui deciso a preparare questa benedetta colazione<a proposito di ieri...chi accidenti ha inviato tutta la scuola? E non ti sei minimamente chiesto dove fossi finito?> riparte all'attacco, con la modalità "mamma detective"attiva.
<È stata un idea di Afuro e...>
<È?>
<Io non ne sapevo niente>Uno sguardo insistente mi perfora la schiena, dato che gli do le spalle< è la pura verità- esclamò girandomi pronto a fronteggiarlo, chissà come reagirebbe se gli dicessi che amo qualcuno, e cosa farebbe se scoprisse che quel qualcuno è un vampiro...non voglio nemmeno immaginarlo- Afuro ha usato il selfie fatto con i gemelli al centro commerciale, per "movimentare" un pò la mia festa, diceva che sarebbe stata noisa senza. E io lo sono venuto a sapere, solo la sera stessa>

<E perché non hai fatto niente per evitarlo?>
<perché qualcuno degli invitati mi ha fatto ubriacare...ed è per questo motivo, che non mi sono minimamente preoccupato di dove fossi. Insomma la sbornia mi aveva fatto dimenticare persino dove fossi io> e fatto fare azioni decisamente imbarazzanti, mi ricorda la coscienza.
<Lo sai che sono stato legato con delle catene d'argento e chiuso nello sgabuzzino della cantina, come un animale in gabbia?> tuba alternandosi un pò<oddio? Chi ti ha fatto una cosa del genere?>
<Non lo so. Ma l'artefice di questo piano, vuole ucciderci- sgrano gli occhi spaventato- c'era dello strozza lupo sparso nella piccola ripostiglio delle scope Mido> mi avverte a sua volta preoccupato. Lascio immediatamente tutto ciò che sto facendo e mi avvicino a lui, ormai sprofondato pesantemente nella sedia. Gli prendo il viso tra le mani<come sei uscito di li? Come sei sopravvissuto allo strozza lupo?>mi sorride e poggia le sue mani sulle mie, spingendo la sua guancia contro il mio palmo<Non so se ringraziare il fato o il karma, ma sono arrivati i gemelli in mio aiuto>
<i gemelli ti hanno aiutato?>
<certo! Sono eccezionali! Avevi ragione Riuji! Non sono persone malvagie>
<Che ti dicevo? Adesso non ti resta che fidarti anche di Hirot->
<no Mido. Mi dispiace ma non posso fidarmi di lui. Non quando penso che sia anche un sospettato >
<ma è impossibile! Lui e stato con me tutta la serata!> urlo poggiandogli le mani sulle spalle. Lui invece mi afferra saldamente i polsi e in uno scatto le sue labbra sono sulle mie. Non capisco cosa l'abbia spinto a compiere questo gesto. Ma prima che io provi a ribbellarmi, lui si allontana e sussurra una frase che mi lascia basito<non posso permettergli di averti. Non posso> Così lascia che i miei polsi, ricadano mollemente lungo i fianchi e dopo un"mi dispiace"sussurrato, mi lascia solo.

Come se fossi realmente solo. I pensieri non mi danno pace.
Il comportamento strano di Diam, il suo bacio inaspettato, qualcuno ha tentato di ucciderlo, il quasi bacio con Hiroto, la sua intossicante mancanza, la scomparsa improvvisa di Afuro...ecco cos'altro ho dimemticato! Cosa sarà accaduto al mio amico.Spero niente di grave. Prendo il cellulare, in carica da ieri sera, forse ha provata a contattarmi in qualche modo. Ed infatti aprendo la casella dei messaggi, ne trovo uno da parte sua che dice:

"Mi dispiace di essermene andato così! Non volevo abbandonarti! Ma ho bevuto così tanti alcool,che mi sono sentito male! Proprio una sbronza coi fiocchi e controfiocchi! Gomen.
Ci vediamo lunedì a scuola amico. Oyasumi"

Decido di rispondergli immediatamente.

Io: Oyaho* Narciso. Non preoccuparti per ieri sera. Non mi sono accorto di niente dato che ero ubriaco,e non per mia volontà. Ho un brutto presentimento... poi ti spiego meglio lunedì. Buona giornata :*

E anche questa è fatta...sospiro coprendomi il viso con le mani. La voglia di piangere...incontenibile! Ma non posso. Oggi è il mio primo giorno da maggiorenne e non vedo l'ora di trasformarmi in un maestoso lupo. Non voglio farmi rovinare questa immensa gioia da niente e nessuno. Con un abile mossa da calciatore, tiro tutti i mie pensieri nella rete del"ci penerò piu tardi" ed esco.

POV DIAM
Imbecille! Sciocco! Citrullo! Stolto! Un idiota. Ecco cosa sono. Cosa mi è preso? Baciare il mio fratellino, e per di più sulle labbra! La gelosia mi ha fatto uscire di testa. Il prof è buono, il prof è così, devi fidarti di lui, Hiroto, Hiroto ed ancora Hiroto. Non lo sopporto. Capire che hanno dormito insieme poi. Mi è montata una furia ceca. Mi sono trattenuto...ma lo avrei scaraventato fuori dalla finestra, molto volentieri. Mido veniva sempre a rifugiarsi nel mio letto, abbiamo dormito insieme così tante volte. Pensare che potrebbe iniziare a farlo con qualcuno che non sono io...non accadrà. Il modo in cui li ho trovati, appena entrato in stanza...ero incredulo. Riuji permetteva solo a me di avvicinarglisi in quel modo. È stato tutta la serata con lui, a fare chissà cosa- e non ha minimamente pensato a me. Che potevo morire se inalavo lo strozza lupo, solo per altri 5 minuti.

Mentre i gemelli mi aiutavano a trasportare fuori quei corpi quasi tutti ubriachi, i pochi coscienti hanno deciso di andarsene appena ho fermato la musica, lui che faceva? Se ne stava tranquillo col suo adorato prof. Evito di pensare che sicuramente gli avrà messo le mani addosso. Al successivo congendo dei vampiri, i quali sono stati una vera benedizione in quel momento, non me la sentivo di entrare in casa. Così ieri notte ho pensato di andare a fare una visita. Il cimitero dista abbastanza da Sapporo, ma correndo ci sono arrivato in meno di 20 minuti. È da quando ci siamo trasferiti, che non andavo a trovare i miei genitori. Mi mancavano, e dopo la disastrosa serata, ho sentito forte il bisogno di parlare con loro. Le lapidi erano bianche, immacolate, pure come ne sono sicuro, sono le loro anime, e una volta arrivato ne ho accarezzato le fotografie <ciao mamma, ciao papà>. Mi confido spesso con loro quando sono turbato o triste. So che non possono sentirmi, ma quest'azione mi fa stare sempre molto meglio dopo. Gli ho raccontato di come Mido si stia allontanando gradualmente da me. Al momento è la cosa che più mi turba e preoccupa. Poi ci sono quei occhi rossi, che sono impressi a fuoco nella memoria. Non ricordo niente di ciò che mi è accaduto, tranne questo affascinante colore cremisi. Ho parlato così tanto, mi sono sfogato, ho urlato... e si anche ululato. Sono arrivato ad un punto del racconto, dove sono scoppiato, non ce l'ho fatta: ero così angosciato e furioso che mi sono trasformato. Alla luce della luna, in mezzo a migliaia di lapidi, circondato da una leggera nebbia, il mio urlo disperato ha raggiunto l'immensità del cielo e le sue abitanti, le stelle. Credo di aver fatto tremare il terreno.

L'atmosfera poteva risultare inquietante ad occhi altrui. Un licantropo, in un cimitero che ulula al nulla. Una perfetta scena da film horror. Invece a me sembrava tutto molto malinconico. Pochi minuti prima che arivasse l'alba, mi alzai da terra, e accarezzato ancora una volta le lapidi, tra cui ero stato rannicchiato dopo la trasformazione, mi allontanati. Il cielo sfumava verso il rosa. Era meraviglioso. Alcune stelle facevano ancora capolino, timide e indecise se mostrare ancora la loro luminosità, o dare tutto lo spazio al maestoso sole. Prima di lasciare definitavemte il cimitero, un ululato raggiunse lievemente il mio udito. Sembrava disperato. Una volta a casa, mi convinsi di averlo immaginato...come il sogno della bambina rinchiusa.

POV AFURO
Ho appena letto il messaggio del mio ingenuo "amico". Non sospetta minimamente di me. Questo è un punto a mio vantaggio. Però...se penso a quello che mi ha detto Charon... accidenti! È possibile che Reina sia stata convinta da lui a darmi un' altra chance? Perché ha dovuto intervenire? Dalle sue parole, traspariva la riluttanza della regina nel permettermi altre azioni...come se l'avessi delusa a tal punto! Inoltre,da quando Charon si preoccupa per me! Forse è uno dei pochi che ancora non è inabbissato nella gloria eterna...ancora non è un anziano. O forse ipotesi più ovvia, si finge buono e disponibile agli occhi della regina per prendere il mio posto. Non accadrà. Reina non può dargli la stessa fiducia che da a me. Non può.

Charon: <cos'hai piccino?>

Non sobbalzo. Avevo percepito la sua presenza<cos'altro vuoi? Ridere di me?>
<nient'affatto...anzi si! Sei così vulnerabile in questo momento>
<taci leccapiedi!>
<ah! Non dovevi dirmi una cosa così orribile, adesso come faró? Il grande Terumi mi odia...sei patetico>esclama sogghignando, mentre la mia furia amuemta ad ogni respiro. Mi volo, gli occhi accesi come carboni ardenti e le zanne in bella mostra<non provocarmi Charon...>
<miseriaccia, che paura! Chi ti credi di essere? Un speciale vampiro che nasce ogni mille anni... hahaha cavolate. Non sei diverso da me!>
Le sue parole mi bloccano...ha ragione. Infondo posseggo gli stessi poteri di ogni sanguinario, non sono diverso da loro. Allora perché Reina avrebbe dovuto dichiarare il falso? Non sono un millennium vampire? Non lo sono mai stato! Mi ha mentito? Sono cresciuto pensando questo! Eppure sono l'unico vampiro ad essere nato con le iridi già scarlatte, nessuno ha gli occhi come i miei!
<se stai pensando ai tuoi stupidi bulbi oculari, non sono quelli che fanno la differenza-detto ciò arriva ad un palmo dal mio naso-che tu li possieda o meno...non sei nessuno>sussurra malevolo.
Quella frase fa rompere qualcosa nel mio intimo, nel mio essere. La mia anima sprofonda, annega, muore, si arrende alla cattiveria di quelle parole.
<povero piccolo Afuro, cosa farai adesso- mi accarezza la guancia e gli vedo alzare un braccio minaccioso-vuoi fare un favore a me, povero, misero, inferiore, umile e infimo vampiretto di serie B? Sparisci!>

Non so cosa successe precisamente, ma in un battito di ciglia avevo la mano destra conficcata nel suo stomaco, la rabbia feroce a guidarmi<sarai tu a sparire feccia> e lo scaraventai lontano. Negli occhi vitrei, senza vita, era visibile lo sconcerto, lo stupore.
<non te lo aspettavi vero vampiretto di serie B? Hahahaha> Il suo sangue cola dalle dita sul pavimento. Lo guardo scendere via, paragonandolo alla mia inadeguatezza, incapacità, e vigliaccheria nello svolgere il mio compito. D'ora in avanti sarò più crudele, impassibile, efficiente e soprattutto non deluderò mai più la mia padrona. Un nuovo me è nato. Chiunque intralcerà il mio cammino, si pentirà di essere venuto al mondo. Il mio ghigno malefico, si allarga, quando mi volto verso lo specchio della camera: il mio aspetto è cambiato, ho assunto le sembianze di Charon. Finalmente so qual'è il potere del millenium vampire: sono l'unico vampiro in tutto il pianeta, a poter trasoformarmi in chi voglio e quando voglio. Fantastico! Mi avvicino ancora di più allo specchio e poggiandovi una mano sopra, divento Midorikawa, poi Diam, Reina e ancora Diam...preparati amico mio, stai per conoscere un Diam, che non hai mai visto.





































ANGOLINO DELL'AUTRICE PICCINA PICCIÒ😂

*attende pomodori e verdure*...non lanciate nulla please😢😢😢
Non ho scusanti. Vi dico solo che è stato difficile capire e trovare l'ispirazione per continuare a scrivere. Per vostra gioia, quest'ultima(l'ispirazione) è venuta a trovarmi ed ecco...una piccola illuminazione. Afuro è il millenium vampire, ma mi sono accorta di non avergli dato nessun potere particolare, tranne gli occhi già rossi, infatti a lui gli si illuminano soltanto(dato che di solito essi diventano rossi quando bevono il sangue, o quando usano dei poteri, oppure quando sentono dell'odore particolarmente buono). E così il nostro caro Terumi apprende la sua inimitabile fortuna: può diventare chi vuole. Preparativi agl'immensi guai che combinerà. E tutto perché? Per compiacere Reina (la quale vedrete vuole solo*non spoilera) e per vendicarsi di tutti coloro che gli hanno fatto del male, compreso Charon che poverino è stato il primo a pagarne le conseguenze😂

Spero che nonostante la mia mancata costanza, continuate a seguirmi. Vi chiedo umilmente perdono*congiunge le manine in preghiera😔😔

PS. la parolina giapponese di questo capitolo è* OHAYO che significa BUONGIORNO😊😊

Un bacione pargoli😙

Roxas-chan💭

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