Undicesimo Guardiano

La mente del Guardiano venne travolta da un'ondata di pensieri allegri e folli, ricolmi di dolci, unicorni, colori sgargianti e tante, ma tante canzoni. Era giunto il momento di ricordare la sua undicesima vita, la svampita e platinata bambolina con il vestito multicolore. Questa rigenerazione fu leggera e allegra, era come se fosse sotto effetto di acidi o quanto meno di zuccheri, data la quantità industriale di dolci che mangiava.

Adorava ballare e cantare con i suoi allegri compagni, come quella volta che aveva messo a tutto volume la canzone "Bad Feeling". 

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Onestamente non ricordava il testo, ma ricordava ancora la filastrocca che citava gli Oompa Loompa. Lei adorava questa razza in tutte le loro varianti e adorava ancor di più il loro amico e capo umano: Willy Wonka. Willy in tutte le sue varianti era il suo principale fornitore di dolci. La versione che aveva invitato quel giorno a ballare con lei era il giovane Wonka, un Willy ancora in erba che aveva appena incominciato la sua attività. I due stavano ballando come due cretini attorno alla console esagonale e rosa del suo TARDIS.

Il TARDIS era rosa e giocoso. Oltre al rosa, l'altro colore dominante era il bianco. La console con il rotore, anch'esso dello stesso colore, si trovava su un dislivello più in basso rispetto al resto della sala e lo si poteva raggiungere tramite degli scalini in legno marrone scuro, oppure tramite un simpatico scivolo giallo. Ovviamente, praticamente tutti utilizzavano lo scivolo ignorando gli scalini. Vi era un comodo sgabello direttamente collegato alla console e lo si poteva far girare tutto attorno ad essa. Poco più in là vi erano due divani eleganti di un colore rosso violaceo e accanto ad uno di essi vi era un distributore di bibite zuccherate tutto viola.

Nel vero piano terra vi si poteva trovare un organo marrone con una chitarra elettrica rosa appoggiata ad esso. Dall'altra parte vi era anche un gigantesco schermo che mostrava il famosissimo gioco Minecraft. Sullo sgabello davanti vi era seduto un simpatico omino arancione dai capelli verdi. L'Oompa Loompa era vestito con un abito elegante viola a righe e stava uccidendo dei polli con la sua spada in legno, quando qualcosa esplose dietro di lui facendolo spaventare.

<< I Creeper! >> urlò il Guardiano. << Adoro i Creeper, hanno una faccina così dolce e triste allo stesso tempo! Inoltre quelli marroni che danno i biscotti e quelli rosa con i cuori sono i miei preferiti! >>

<< Stai parlando come se fossero esseri reali e non di finzione >> le disse un giovane ragazzo con un bel sorriso e un cilindro marrone in testa. Il ragazzo indossava una giacca e pantaloni in velluto rosso e verde smeraldo, camicia in raso lavanda, cilindro marrone e accessori dorati. Il suo look era un'esplosione di colori e rifletteva la sua personalità eccentrica e fantasiosa.

<< Dolce Willy! Tutto è reale da qualche parte! >> gli rispose la svampita, mentre si guardava attorno. << Ti ho trovata Miss Pinky! >> Detto ciò, si buttò in una vasca di palline colorate per bambini, perché sì, la caratteristica distintiva di quella versione del TARDIS era la grande piscina di palline che circondava la console. Vi era un altro scivolo che conduceva in quella zona, anche se lei preferiva tuffarsi.

<< Pika!! >> squittì un simpatico e dolcissimo roditore rosa che le saltò subito a dosso. Pinky era un Pikachu X, un Pokemon proveniente da un universo alternativo da quello considerato dai più come canon. Le femmine di questo Pokemon erano di tipo folletto, mentre i maschi di tipo suono. Il Guardiano adorava strizzare le gote rosse a forma di cuore della sua amica pelosetta e adorava spupazzarsela fino allo sfinimento.

Sapeva bene che dietro tutte le risate, i dolci, i giochi e le cose carine vi era ancora il trauma della Guerra del Multiverso. Lei cercava di dimenticarlo divertendosi come una matta e facendo la svampita, tuttavia era pur sempre il Guardiano e quella era solo una facciata. Non era il caso di farsela nemica o di sottovalutarla, poteva essere la disfatta di un suo qualsiasi avversario.

<< Willy! Ti voglio portare alla festa del non compleanno e farti conoscere dei miei amici che sono super simpatici! >> Detto ciò, ritornò su e si mise ad armeggiare con i comandi, per poi uscire da lì seguita dagli altri.

<< Io me ne resto qui a costruire una casa, divertitevi >> disse il piccolo gentiluomo mentre continuava a giocare.

Una volta usciti si ritrovarono davanti ad una casa folle a forma di capello che sembrava essere composta da un'unione di più stili architettonici. Una volta entrati furono accolti da due simpatici gemelli rotondi, sproporzionati e tenerissimi: Pinco Panco e Panco Pinco. Con loro vi era un coniglio tutto bianco con un vestito elegante blu.

Più in là una bellissima ragazza tutta bianca, sia la sua pelle che i suoi vestiti erano bianchi. Lei era la Regina Bianca, sovrana di quelle terre e svampita tanto quanto il Guardiano, se non di più. Le due ragazze si sorrisero e si abbracciarono.

La pazza Lepre Marzolina stava discutendo con un cane parlante, mentre gettava il tè dalla sua tazzina praticamente ovunque. Sulle spalle di Wonka apparve uno strano gatto dai colori blu e verdi che fluttuava nell'aria. Il Guardiano ricordava con affetto lo Stregatto e il suo enorme sorriso che appariva sempre prima del resto del suo corpo.

Il padrone di casa li osservò con un sorriso folle. Il Cappellaio Matto sembrava una versione più folle e psicopatica di Willy. Anche lui aveva un enorme cilindro in testa, sproporzionato rispetto al resto del corpo e pieno di aghi e altri strumenti utili per il suo lavoro. I suoi capelli arancioni erano spettinati e i suoi occhi avevano un colore verde. La pelle era bianco cadavere. Il folle sedeva a capotavola di un lungo tavolino che occupava gran parte del piano terra. La tavola, già disordinata, era ricolma di dolci e tante altre goloserie che fecero venire l'acquolina in bocca alla stramba Time Lady.

<< Guardiano! Hai portato Willy? Non lo vedo... >> disse lui facendo il broncio.

<< Eccolo qua! >> urlò lei indicandolo con ambo le braccia.

<< Non è Willy! Lui mi somiglia, questo no! >> sbraitò lui, mentre il suo migliore amico leprotto annuiva in accordo. 

<< Magari è una sua variante, stupido! >> lo riprese un piccolo ghiro tutto bianco vestito con abiti eleganti. Lei era una prode spadaccina.

<< Esatto è così! Vi presento il giovane Willy! >> disse il Guardiano e il diretto interessato si presentò con un inchino e un sorriso, mentre abbassava il cappello.

Il non compleanno passò nel migliore dei modi, tra canzoni, risate, cibo e tanto divertimento. Eh sì, quelli erano proprio bei tempi.


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