Ottavo Guardiano

La Guerra del Multiverso, la guerra delle guerre, una battaglia così violenta e sanguinaria che al suo termine il multiverso ne uscì irrimediabilmente mutato. Interi universi, mondi e civiltà bruciarono per poi risorgere un attimo dopo, grazie alle continue manipolazioni temporali operate da entrambe le fazioni nemiche. A combattersi erano i Signori del Tempo e i Dalek, in un conflitto che rappresentava la fusione di molteplici Guerre del Tempo che si riversavano nelle altre realtà.

Malgrado la sua volontà, il Guardiano si ritrovò coinvolto in questo terribile conflitto, costretto a combattere in prima linea per la salvezza della creazione. Per sua fortuna, in questa rigenerazione possedeva un fisico da vero guerriero: un Ercole di colore alto due metri, la cui camicia nera faticava a contenere i muscoli da lottatore di wrestling. I suoi nemici temevano la sua forza bruta e la sua abilità di guerriero e generale, tanto da soprannominarlo il Guardiano della Guerra.

Durante questo periodo, fu richiamato a casa, la stessa che lo aveva deluso millenni prima. I Signori del Tempo tentarono di reclutarlo, ma la sua risposta fu un pugno in faccia, seguita da una "accettazione" della loro proposta solo di facciata. Ufficialmente, combatteva al fianco dei Signori del Tempo, in quanto i Dalek rendevano la scelta piuttosto facile. In realtà, la sua guerra era contro entrambe le fazioni: il conflitto aveva tirato fuori il peggio della sua specie e dei loro alleati, arrivando a ferire troppi innocenti. Il Guardiano combatteva per loro e non era solo.

Si era infatti creato un piccolo gruppo di ribelli, formato da Signori del Tempo e altri esseri che la pensavano come lui e che soprattutto, avevano motivi per nutrire rancore verso entrambe le fazioni, in particolare verso i Signori del Tempo.

La prima ad unirsi al gruppo fu la Necromante, una strega di straordinaria bellezza con lunghi capelli corvini. Lei e il Guardiano avevano un passato in comune: un amore tormentato ai tempi in cui lui era una donna e lei un uomo. In questa rigenerazione, la Necromante era una donna affascinante che indossava un abito da strega completo di cappello a punta dello stesso colore. Un diadema blu abbelliva il suo collo. Questa potente strega proveniva da un Gallifrey alternativo dove la magia regnava sovrana al posto della scienza.

Il secondo membro era qualcuno che il Signore del Tempo non avrebbe mai desiderato in guerra: il Mago. Un eccentrico uomo di mezza età con capelli e baffi grigi, indossava sempre un mantello rosso sopra un elegante abito vittoriano dai colori sgargianti. Viaggiava nello spazio e nel tempo alla ricerca di nuove magie e per intrattenere il pubblico, esibendosi nelle piazze cittadine con i suoi spettacolari poteri. Il Mago, il cui vero nome era Talassan, era figlio del Guardiano e della Necromante, anche se il Guardiano era solo la madre adottiva.

Ravan il Meccanico era un altro membro fondamentale del gruppo. Il Guardiano ricordava bene il dolce Ravan, il gentile meccanico che lui stesso aveva ingiustamente processato. Proprio da quell'evento il Guardiano aveva preso coscienza della corruzione della sua civiltà. Ravan era parte integrante della sua genesi. Ma ciò che il Guardiano non sapeva era che Ravan non era un Time Lord, bensì un TARDIS. La macchina era stata costruita dal vero Ravan che dopo la sua morte ingiusta per mano dei politici, aveva deciso di assumerne l'aspetto e il posto per rendergli onore. Il Guardiano non sapeva se il Ravan che aveva processato fosse il vero o la macchina e in fondo non gli importava poi molto: il Meccanico "aveva" il cuore nel posto giusto e questo era ciò che contava. Ancora ricordava il gentile aspetto di Ravan: un giovane ragazzo castano con una giacca da aviatore marrone e due occhiali avanzati gialli.

Super Gallifreyano, un Signore del Tempo in continuo stato di rigenerazione. Non ricordava esattamente la causa di questa condizione, se fosse naturale o imposta. Fatto sta che ricordava la sua enorme potenza. Era il Superman del loro team: l'energia rigenerativa lo rendeva forte e quasi invulnerabile e poteva volare in modo simile alla Torcia Umana.

La Trasformista era un'anomalia genetica, nata con tutte le sue rigenerazioni già attive. Poteva cambiare forma e personalità in un attimo. Al Guardiano ricordava la Moltitudine, ma in modo molto diverso. Nonostante la sua natura, la Trasformista era una persona fondamentalmente buona. Era stata cacciata da Gallifrey perché considerata un mostro, motivo per cui odiava la sua razza.

Blue Guardian. Una variante della sua quarta versione, con la pelle blu e due orecchie leggermente a punta. Era sostanzialmente il suo quarto sé, con lo stesso carattere, ma di colore blu.

 
Infine, c'era Gallifrey il Pianeta Vivente. A differenza delle altre versioni di sé stesso che erano semplici pianeti, Gallifrey era vivo. Possedeva una propria coscienza e la capacità di viaggiare nello spazio e nel tempo. Questo gentile mondo era l'ultimo membro ufficiale del loro strambo gruppo e anche la tomba del Mago.

Ricorda ancora quel terribile giorno. Il gruppo era appena rientrato da una missione e aveva tutta l'intenzione di riposarsi quando Ravan si accasciò a terra.

<< Scappate! >> urlò lui, tenendosi il petto dolorante.

<< State indietro! >> ordinò il Guardiano, per poi correre a soccorrere il Meccanico. << Ragazzo, che ti prende? >>

<< Qualcosa mi sta facendo a pezzi! >> disse Ravan, mentre numerose crepe cominciarono a squarciare il suo corpo.

<< Devi farmi entrare dentro di te, magari posso aiutarti, aggiustarti! >> lo consolò il Guardiano, cercando di incoraggiarlo. Ravan annuì.

Tuttavia, prima che il Guardiano potesse fare qualsiasi cosa, Ravan esplose, scaraventandolo lontano. Il Guardiano era sicuro che sarebbe morto, ma poi notò che l'esplosione era stata contenuta dai due maghi del gruppo. Madre e figlio avevano innalzato una barriera magica per proteggere gli altri.

<< Fatemi passare, posso entrare senza problemi >> disse il super del gruppo, avvicinandosi ai due.

<< Potresti, ma l'energia sprigionata da un TARDIS è tale da distruggere un intero universo >> gli spiegò il Mago, per poi abbassare il volto rassegnato. << Madre, Padre, genitori miei adorati, promettetemi una cosa >>.

I suoi genitori si guardarono allarmati da quella richiesta, ma annuirono.

<< Vincete questa guerra >> detto ciò, con le ultime energie magiche a sua disposizione, aprì dei portali sotto i piedi dei presenti, spedendoli su un mondo a galassie di distanza.

<< No! >> urlò la Negromante, mentre stava per riaprire un altro portale, ma fu troppo tardi. Una gigantesca esplosione, pari a decine di supernove, squarciò il cielo illuminando l'aria.

Il Guardiano si accasciò a terra, per poi cominciare ad urlare e battere i pugni con foga sul terreno fino a spaccarsi le nocche. Aveva appena assistito alla morte di suo figlio, una cosa che nessun genitore doveva provare, mai, per nessun motivo. Eppure a lui era successo. Un attimo prima era vivo e quello subito dopo se n'era andato per sempre. A peggiorare la situazione fu il fatto che avevano perso anche Ravan e Gallifrey, due cari amici che ora non c'erano più. Con il senno di poi, non aveva più rivisto nessuno del gruppo dopo la guerra. Non sapeva che fine avessero fatto, ma molto probabilmente erano morti.


Il Guardiano si rialzò da terra e bevve una fiala contenente uno strano liquido argentato. I suoi occhi brillarono e lanciò un urlo che squarciò il cielo. L'universo avrebbe scoperto che grave errore aveva fatto. Il War Guardian era pronto a lottare ancora una volta e sarebbe stato un massacro.

Se vi interessa approfondire la versione blu del Guardiano, vi consiglio di leggere la one-shot del mio amico Ema_Forte, intitolata "La Pizia". Potete trovare questa storia su AO3.

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