Speciale: Guardian II - Gli angeli non muoiono mai

[D'accordo l'ho fatto. 

Vi sto postando i primi capitoli della continuazione della storia. E' incompleta quindi ho deciso di aggiungerla come speciale. Che ne dite?

Godetevi la nuova vita di Flora :3 Ciao!]

La fine non esiste. Dopo ogni tramonto c'è sempre un'alba più bella...  

S.Squillante  

Nessuno dei vostri baci è caduto per terra, nessuno dei vostri baci ha commesso un peccato perchè se le labbra degli angeli si toccano generano luce. 

Alda Merini

Prologo



Notte fonda. Sono le due, forse le tre del mattino.

Mi rigiro nel letto senza riuscire a prendere sonno.

Fuori dalla finestra sarebbe buio, se non fosse per la rada illuminazione che proviene dal centro del paese e per la fioca luce della luna. Sento gli animali cantare tra le folte chiome degli alberi del boschetto qui vicino e percepisco il fresco dell'aria mentre la respiro, distesa sul mio letto.

Fuori dalla finestra sento i suoni della natura: lo stormire delle chiome degli alberi, il vento leggero ma abbastanza fresco da costringermi a cercare rifugio sotto le coperte.

Quando mi stufo di stare immobile senza riuscire a chiudere un occhio, decido di alzarmi e di dirigermi alla finestra. La luna risplende nel cielo blu, limpido e autunnale. Qualche nuvola, di tanto in tanto, ne oscura la visione a causa del vento che la sospinge.

La guardo e penso a quanta gente sia stata rapita dalla sua bellezza e dalla sua luce. Se mi fermo a riflettere che esiste dagli albori della terra, mi vengono i brividi.

Quante ragazze come me hanno alzato lo sguardo verso di lei, riponendovi tutti i loro sogni e le loro speranze? Quanti poeti vi hanno dedicato poesie?

Giacomo Leopardi è stato uno di quelli... mi ha sempre affascinata la passione che questo poeta nutriva per quel corpo celeste, e poi... la luna è sempre stata uguale per tutti...

Una ragazza dell'antica Grecia, se alzava gli occhi al cielo, la vedeva uguale a me... i latini, gli egiziani, gli antichi romani... la luna ha fatto compagnia all'umanità intera... ogni notte, di ogni anno, di ogni secolo...

Mi sfrego le mani sulle braccia per sentire meno freddo e mi raggomitolo su me stessa dopo essermi seduta sul davanzale della finestra. Rifletto su quelli che dovrebbero essere i miei sogni o i miei timori in questo momento, e come una ragazza vissuta milioni di anni fa, provo a confidarmi a lei... a Selène... a Iside...

Benché abbia tanti nomi, lei è sempre stata la stessa... risplende grazie al suo fidato compagno, il Sole, vede tutto ma è silenziosa, e sa mantenere i segreti.

Ebbene, Luna, oggi Flora vuole parlare con te... magari in questa maniera si schiarisce un po' le idee. Che ne pensi?

Un rombo di motore rompe per un attimo la quiete della notte, poi tutto torna ad essere come prima.

Beh, se penso a quello che mi preoccupa di più, non smetterei nemmeno dopo aver fatto una lista lunga trecento pagine. Ci sono gli esami, l'ultimo anno scolastico e quindi l'imminente separazione dalle mie migliori amiche. C'è che ho litigato con la mamma e che adesso potrò rivederla solo a Natale per riabbracciarla. Fare pace per telefono non è uguale al farla di presenza.

Zia Alisa è sempre dolce con me... è l'unica con cui sto bene e che non mi dà mai problemi... sa capirmi.

E poi... c'è la paura di innamorarmi di nuovo.

Dopo l'esperienza avuta con Roberto, uno dei ragazzi più carini della scuola, mi ero promessa che non ci sarei cascata più.

Samuel, il ragazzo che ho incontrato il primo giorno di quest'anno scolastico, ormai lo conosco bene. Non si dà per vinto e mi fa la corte spudoratamente. All'inizio ero riuscita ad ignorarlo, ma credo che più passi il tempo più lui riesca a fare breccia nel mio cuore.

Ogni giorno mi riserva sempre qualche parola carina, qualche battutina sottile. E poi, devo dire che io non gli sono neanche indifferente. Quando lo vedo il mio cuore inizia a fare le capriole, il respiro accelera e mi viene naturale abbassare gli occhi per evitare il suo sguardo.

È vero, sono carina, non mi è mai mancata l'occasione di stare con qualcuno, e talvolta ci sono stata, ma se c'è una cosa che odio, è lo stare con un ragazzo solo per dire di essere impegnata. Magari la mia è solo un'illusione, ma io conto di trovare la persona giusta per me, prima di buttarmi a capofitto in una storia.

Roberto, il mio ultimo ragazzo, di lui sì che ero perdutamente innamorata. Ma purtroppo per me non immaginavo che mi avrebbe voltato le spalle in quel modo.

Mi ha piantata, un giorno, quando tutto sembrava andare bene. Con un messaggio, puff... all'improvviso dichiarava di non amarmi più, di non avere mai provato nulla per me. Tutto quello che avevamo passato era svanito dai suoi pensieri? I nostri momenti? I nostri segreti? Il nostro amore?

Ho pianto tantissimo in quei giorni. Se non fosse stato per zia Alisa, credo che sarei morta di fame. Non mangiavo più niente, non uscivo più, evitavo le mie amiche e andavo perfino male a scuola. Avevo perso la mia risolutezza e concentrazione. Solo l'estate era riuscita a guarire tutte le ferite. O almeno le più apparenti.

Non credevo che sarei riuscita a innamorarmi di nuovo. Eppure, con Samuel i sintomi erano chiari.

Un'altra nuvola si frappone tra me e Iside... bello, mi piace questo nome, è così che d'ora in poi chiamerò la luna: Iside o Selène.

I miei occhi vagano nel buio per un minuto prima di abituarsi all'oscurità, ed è in quel momento che scorgo una sagoma nascosta tra gli alberi, esattamente in direzione della mia finestra. È oscura, e quando punto gli occhi su di essa si scosta veloce e va a nascondersi dietro un albero del boschetto.

Il mio cuore va in tumulto per la paura. Qualcuno là in mezzo mi sta fissando... mi spia. Un uomo forse?

Scendo dal davanzale e in fretta e furia chiudo la tapparella andandomi a rifugiare sotto le coperte. Tremo come una foglia inspiegabilmente, è come se il corpo avesse reagito al posto del cervello.

Non penso di essere veramente in pericolo, sono a casa mia, nel mio letto, il mondo è chiuso fuori, eppure tremo...

Torno a calmarmi e vedo penetrare dai buchi della tapparella i raggi della luna.

Chi era quella persona? E soprattutto, cosa voleva da me?

Mi chiedo se non me lo sia immaginato, e a quel pensiero mi rilasso un poco.

Ma sì... sono una comune ragazza, chi può volere qualcosa da me?

Per un secondo i miei pensieri tornano di nuovo a Samuel, mi rilasso... chissà se lui potrebbe essere diverso da Roberto?

In fondo ha tutte le carte in regola per piacermi, è bello, è gentile, è intelligente, ma è anche un po' bastardo, come tutti i ragazzi del resto...

Sorrido divertita a quel pensiero, poi i miei occhi si chiudono e scivolo nel sonno con ancora un tenue sorriso sulle labbra, senza pensare più all'evento di pochi secondi fa.

In camera torna a farsi buio. Dalla finestra non viene più nessuna luce.

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