UR*
"UR"
POV'S GRAY
Appena rientrati in casa marciai spedito verso il bagno con l'intenzione di fare subito una doccia, ma la principessina mi bloccò immediatamente intimandomi di non muovermi da li e ritornando poco dopo con dei vestiti puliti in mano, minacciandomi di indossarli prima di uscire dal bagno - Tenga signor Gray così non avrà scuse per andarsene di nuovo in giro in asciugamani, Juvia ora va a lavarsi anche lei - Precisò piazzandomi gli abiti tra le braccia. Aspettai che salisse le scale, poi quando la vidi girare l'angolo, sbuffando afferrai i boxer e naturalmente ICY lasciando il resto su una sedia.
Quando sua maestà scese io ero già lavato e vestito e stavo smontando la pistola per pulirla comodamente seduto sul divano, con la coda dell'occhio la osservai curioso, mentre si avvicinava con espressione risoluta, poi mi afferrò per un braccio con l'intenzione di trascinarmi solo lei sa dove - Ma si può sapere che diavolo vuoi adesso? - Gli domandai quando mi fui scocciato di osservare i suoi inutili tentativi di smuovermi - Juvia vuole che il signor Gray lasci perdere quella stupida pistola e che si faccia disinfettare il taglio! - No!!!... Ora sono occupato - Va bene, allora Juvia porterà qui l'occorrente! - Ti ho già detto che è solo un graffio!!! - Si ma potrebbe infettarsi, ora Il signor Gray la smetterà di fare il bambino e si lascerà medicare da Juvia! - Proclamò mentre continuava a fissarmi con un cipiglio che a suo avviso avrebbe dovuto intimidirmi - Che cosa hai fatto un corso di crocerossina per caso? - La presi in giro sarcastico - Non serve una laurea per certe cose, Juvia è capacissima di mettere un cerotto! - Ma te ne vuoi andare! - Le dissi seccato rimettendomi a lavoro - Sei tremendamente fastidiosa lo sai! - Aggiunsi poi per scoraggiarla - NO! Juvia da qui non si muove! - Disse piazzandosi le mani sui fianchi in attesa - UFFF!!! E va bene! - Mi arresi infine sospirando esasperato - Se l'unica soluzione che ho per levarti dalle scatole è quella di lasciarti giocare a fare l'infermiera... accomodati e facciamola finita! - Con un sorrisetto soddisfatto per la vittoria appena ottenuta, si precipitò in cucina e poco dopo si presentò con tutto l'occorrente appoggiato in un vassoio che sistemò sul tavolino, mentre con una mano scostava ICY - E no! Così iniziamo male - La fermai - Innanzitutto leva le mani dalla mia pistola! - Ma è una fissa la sua, quell'affare è solo un inanimato pezzo di ferro! - Un' inanimato pezzo di ferro???... Senti principessa, tu non hai la minima idea di quello che dici, ICY non è una semplice pistola... ICY è la pistola per eccellenza! - A si! - Esclamò scettica - E che cos'ha di così speciale, Juvia è curiosa ! - E' inutile spiegartelo, non ci capiresti niente comunque - A quel punto gonfiò le guance stizzita - Juvia lo vuole sapere lo stesso ! -
- TSK! E va bene, se ci tieni tanto... ICY è una beretta Fusion-Black special edition... - Feci una pausa, beandomi della sua espressione ebete, come previsto non aveva la minima idea di cosa stessi dicendo - Ne esistono pochissimi esemplari in tutto il pianeta, per l'esattezza 120 - Continuai - E sono davvero pochi quelli che si possono vantare di possederne una, è una pistola speciale, non adatta a un qualsiasi comune mortale, ed è anche molto costosa... - Aggiunsi tutto fiero di me! - E lei... signor Gray come ha fatto ad averla? - Mi chiese dubbiosa inarcando le sopracciglia sottili - Mi stai dando del pezzente per caso? - N-no... Juvia non si sognerebbe mai di offenderla, era tanto per sapere... - Già... come ho fatto ad averla... me l'ha procurata il nonno di Laxus, Il generale Makarov Dreyar, io e Lax abbiamo trascorso tre anni nell'esercito insieme, lui voleva farsi le ossa da solo e non voleva essere avvantaggiato dal fatto di essere il nipote di un pezzo grosso, durante una missione Lax fu ferito da un cecchino all'arteria femorale, gli legai una cintura attorno alla gamba e me lo trascinai di peso fino alla nostra base... Makarov venne di persona a ringraziarmi per aver salvato l'unico suo parente ancora in vita e mi chiese cosa poteva fare per sdebitarsi... -
- E il signor Gray si è fatto comprare ICY... giusto! - Concluse per me - Non me l'ha comprata - Precisai - ICY l'ho pagata con i soldi delle missioni, in tutta la mia vita nessuno mi ha mai regalato niente, tutto quello che ho me lo sono guadagnato, lui me l'ha soltanto procurata!!! - Mi infervorai - Accidenti che permaloso, il signor Gray è troppo prevenuto, quella di Juvia era solo curiosità... certo però spendere tanto per un arma - Disse con aria di sufficienza - Vogliamo parlare di quello che spendi tu per i tuoi assurdi costumi di scena forse??? - Gli ricordai lanciandole un'occhiataccia - OK! OK! Con lei non si può scherzare, ma ora stia fermo... Juvia ha da fare -
Rassegnato appoggiai il gomito destro sulla gamba e viso sul pugno chiuso e inclinai il collo per facilitargli il lavoro sulla parte sinistra della testa, mentre lei si inginocchiava di fronte a me per posizionarsi alla mia altezza, immobile come una statua la scrutai di sottecchi mentre prendeva il disinfettante e i cerotti, poi con gesti delicati tamponò la ferita mettendo su una garzina qualche goccia di perossido di idrogeno che mi procurò un lieve bruciore - Non si muova! - Mi ordinò - E chi si muove! - Esclamai già scocciato fissandola male, teneva la lingua stretta tra i denti, mentre le sopracciglia erano aggrottate per la concentrazione, la sua espressione era tremendamente buffa ma anche tenera e sembrava si stesse impegnando parecchio. La mia mente a un certo punto si esternò completamente perdendosi in vari pensieri, dovevo ammettere che forse questa volta ero stato troppo precipitoso nel trarre le mie conclusioni, quando Lyon mi aveva chiesto di prendere in considerazione la sua proposta, mi aspettavo di trovarmi d'avanti la solita starlettina esaltata, viziata e piena di boria, caratteristiche tipiche di chi veniva avviluppato dall'improvviso affluire di fama, soldi facili e successo, ma a quanto pare mi ero sbagliato, Juvia e i ragazzi della band, per ora non erano ancora stati travolti da quel mondo falso e ipocrita dove l'unica cosa che contava veramente era il dio denaro.
Dopo i tre anni passati nell'esercito a fare missioni su missioni, l'ambiente militare non mi dispiaceva, ma odiavo prendere ordini così lo lasciai in cerca di altri stimoli, per prima tentai la strada del detective privato, ma mi accorsi subito che non faceva per me, si guadagnava poco e le richieste si limitavano per di più a seguire mogli o mariti fedifraghi. Poi durante un pedinamento mi trovai per caso a Malva, dove in un pub incontrai Jerome, un vecchio commilitone in congedo che attualmente faceva il body-guard a tempo pieno – Perchè non provi anche tu – mi disse sorseggiando la sua birra bionda - Iscriviti a un'agenzia... una qualunque, la presenza c'è l'hai e le tue credenziali sono ottime, io faccio parte dell'Avatar Group, ma se non sbaglio anche a Magnolia c'è ne sono un paio – Si ne ho sentito parlare - Gli risposi pensieroso - Una è la " Twilight Ogre" e l'altra si chiama "Fairy-Tail Security" - Ecco vedi... fai domanda, secondo me ti prendono subito, facendo la guardia del corpo ai politici ci guadagno un sacco di grana, per non parlare dei diplomatici, magistrati, primi ministri ed altre cariche importanti, li si che fioccano soldi a palate, ma ti avviso c'è anche il rischio reale di rimetterci la pelle, quindi all'inizio ti consiglio di fare qualcosa di facile tipo lavorare per quelli dello spettacolo, certo c'è da dire che la maggior parte di loro sono un ammasso di stramboidi bastardi ed egoisti, tra cui abbondano puttane, cornuti e vecchi pervertiti ma il guadagno è buono e il rischio e pari a zero! - Concluse scrollando le spalle. Jerome aveva avuto ragione, nessuno di quegli stronzi vanagloriosi, si sarebbe abbassato a disinfettare il taglio ad una semplice guardia personale, se non per un capriccio dettato dalla voglia di sperimentare qualcosa di nuovo... durante i miei primi incarichi quando ancora non potevo permettermi di scartare i lavori che non mi piacevano, me ne erano capitate di tutti i colori e In più di un'occasione mi era successo di dover subire le attenzioni indesiderate da parte di clienti e non solo donne o di dover assistere a festini a base di droghe e superalcolici che spesso sfociavano inevitabilmente in vere e proprie orge, nei quali mio malgrado più per curiosità che per altro una volta mi ero anche fatto trascinare. Era molto facile lasciarsi abbagliare da quel mondo in apparenza dorato, ma che al di sotto spesso celava il degrado più totale, in seguito decisi di optare per qualcuno più in la con gli anni, pensando stupidamente che sarebbe stata l'età a fare la differenza, così entrai alle dipendenze di una coppia di cabarettisti cinquantenni, ma dopo neanche una settimana la mia cliente mi convocò nella sua stanza facendosi trovare tutta in tiro coperta solo da un bustino di pizzo nero con annessa giarrettiera, proponendomi di diventare il suo amante, in cambio mi avrebbe comprato tutto quello che volevo, macchine, case, vestiti... insomma qualsiasi cosa avessi desiderato e fin li ( anche se non esisteva proprio che io facessi una cosa del genere )ci poteva pure stare, ma quando poi lo stesso pomeriggio suo marito mi fece chiamare nel suo studio per farmi la stessa proposta e lungi da me diventare motivo di attrito tra quella così bella coppia di svitati, concordai con me stesso che quell'ambiente non faceva assolutamente al caso mio. Tornando al presente ragionai su come invece a prima vista, quella ragazza sembrasse del tutto priva di qualsiasi malizia e mentre mi perdevo in quelle costatazioni, una ciocca dei suoi capelli cadde in avanti coprendole parte del viso, distrattamente mi ritrovai a seguirne l'ondeggiare sinuoso, fin che con un movimento aggraziato delle dita non se la risistemò dietro l'orecchio accompagnandola lungo la delicata curva del collo in modo del tutto naturale, quando la mano si riabbassò il mio sguardo venne attratto dall'ampio scollo rotondo della sua maglietta che era scivolata leggermente scoprendo una porzione di clavicola e un accenno del solco tra i seni. Su quella pelle candidamente nuda non c'era traccia alcuna ne di fettucce elastiche ne di merletti che indicassero la presenza di intimo e guardando ancora meglio, notai che ad un esame più attento si intravedevano perfino le forme appuntite dei capezzoli che premevano contro il tessuto teso e sempre non volendo mi ritrovai a ragionare su come quelle notevoli rotondità riuscissero a stare belle alte nonostante l'assenza di sostegni artificiali... "una quinta abbondante eh!"... "Dannato Dreyar devi morire male" pensai infastidito dalla direzione che avevano preso i miei stessi pensieri, in quella maledetta casa intanto aveva iniziato a fare davvero troppo caldo, ma che cazzo! doveva per forza sbattermele davanti agli occhi a quel modo? Forse alla fine non era così ingenua - Ti ci vuole ancora molto? - Domandai spazientito - Juvia ha quasi finito, deve solo mettere un cerotto - Sospirando chiusi gli occhi cercando di concentrare la mia attenzione su qualcosa che non fosse morbido e tondo, mentre lei mi sollevava i capelli all'indietro in una carezza quasi rilassante e fu allora che il suo profumo mi colpì le narici, raddrizzai di colpo la testa e riaprii gli occhi... così dolce pensai... ad un tratto mi venne da ridere, le sue mani si bloccarono e io la fissai – Perchè il signor Gray sorride? - Mi chiese inclinando la testa di lato - Niente... e che mi sono appena reso conto che tu e il tuo ammiratore segreto avete lo stesso profumo, chissà quali altri tipi di perversione mette in atto su di te quello svitato sghignazzai... AHI!!! - Con un movimento stizzito mi spiaccicò con forza il cerotto sulla ferita, quella strega mi aveva fatto male di proposito - Vuoi stare più attenta, così lo farai riaprire! - L'accusai bloccandole il polso in una stretta ferrea, il movimento improvviso la portò a chinarsi in avanti e così mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio. Contro le mie dita avvertii chiaramente l'aumento delle sue pulsazioni, vidi nei suoi occhi spalancati le pupille ingrandirsi impaurite... e le sue belle labbra carnose schiudersi inconsciamente, mentre io come un idiota rimasi imbambolato a fissargliele incapace di distogliere lo sguardo. Il provvidenziale trillo del citofono fece sobbalzare entrambi e Juvia raddrizzò la schiena di scatto, con il viso che aveva letteralmente preso fuoco - J-Juvia va ad a-aprire - Balbettò confusa guardando la mia mano ancora artigliata al suo polso mentre cercava di rialzarsi - d-deve essere il caro Lyon, l-lei l-lo ha avvisato d-di quello che è successo - S-scusa! - Biascicai lasciandola immediatamente andare..." Cosa cazzo era appena successo?" Cercai di spiegarmi, ma l'unica espressione che mi venne in mente per definire quell'istante era una soltanto... " Terribilmente imbarazzante" . Lasciando uscire un sospiro di sollievo, ringraziai mentalmente Lyon, che per una volta si dimostrava utile a qualcosa, poi svelto rimontai velocemente ICY e la misi dietro la schiena .
- Mia piccola Ju-Ju, chissà che paura che hai avuto !!! - Appena Juvia aprì la porta mio cugino si fiondò all'interno approfittandone subito per stringerla tra le braccia - Ma-ma veramente Juvia è sempre stata al sicuro, è il signor Gray quello a cui hanno sparato ! - Si-si lo so, ma tanto con la testaccia dura che si ritrova probabilmente quando ritroveranno la pallottola che lo ha colpito, si accorgeranno che è ammaccata... e poi a quanto posso vedere gode di ottima salute... senza offesa cugino ! - Ma figurati! - Commentai sarcastico.
Lyon riprovò spudoratamente ad abbracciare Juvia che si divincolò abilmente con la scioltezza di una contorsionista facendomi scappare un sorriso, Lyon era sempre il solito, aveva solo una cosa in testa...
- Allora Gray... eri quasi riuscito a prenderlo e te lo sei fatto scappare, questo ti costerà una riduzione della paga! - Mi punzecchiò l'idiota - Piantala Lyon... piuttosto hai fatto quella cosa che ti ho chiesto ? - Aaah! Si l'ho fatto! - Mi rispose storcendo il naso - Bene io vado a cucinare qualcosa! - Cucinare??? M-ma Juvia non ha niente in casa! - Mi guardò perplessa - Si che c'è l'hai principessa, ho mandato Lyon a fare le spesa prima di venire in centrale - Prima di veni ... OH! Ora Juvia capisce, era quello l'importante impegno di lavoro del caro Lyon ! - Già, non potevo mica dire davanti a tutti che mio cugino mi aveva spedito al supermercato con la lista della spesa ! - Ma signor Gray... è quasi mezza notte, non vorrà davvero mangiare a quest'ora ? - E chi me lo vieta!... Sono a digiuno da orario di pranzo, dove tra l'altro abbiamo mangiato solo un panino e ho tanta di quella adrenalina in corpo che non riuscirei comunque a chiudere occhio, se sua maestà ha sonno, può anche andarsene a dormire ! -
- Sai che ti dico cugino - Intervenne Lyon - Ti faccio compagnia, quando io e Meredy siamo tornati dall'interrogatorio ci siamo messi a letto... e poi ci siamo addormentati... ultimamente ho sempre sonno... saranno gli antistaminici che sto prendendo o lo stress accumulato boh! - E dov'è ora Meredy ? - Gli chiese Juvia - Dopo che mi hai telefonato l'ho lasciata che dormiva, non volevo disturbarla, a proposito Gray dopo che Juvia ha attaccato mi ha chiamato Ur e... - Lyon lasciò di proposito la frase in sospeso osservando la mia reazione prima di continuare - E allora??? - Gli chiesi cauto - E allora niente, gli ho detto che ti hanno sparato... si insomma... mi è scappato di bocca, lei è andata nel panico e così gli ho dato il tuo numero... - CHE HAI FATTO ??? -
Neanche a farlo apposta il mio cellulare iniziò a suonare e sul display apparve un numero sconosciuto... Dopo aver lanciato un'occhiataccia assassina a Lyon risposi dirigendomi verso la finestra e mentre dal microfono usciva la sua voce mi passai la mano tra i capelli, parlare con lei mi faceva sentire sempre a disagio...
- Pronto... si... ciao zia... si sto bene... n-no non sono in ospedale... no sono a cas... si è con me... - Lanciai un'occhiata esasperata a mio cugino mentre come un'imbecille se la rideva sotto i baffi... - No che non l'ho fatta l'antitetanica... zia era un proiettile non un ferro arrugginito... s-si va bene... no non lo so se per natale vengo... senti zia... sto lavorando... si lo so... ma... va bene però ora piantala di seccarmi, ti richiamo io o.k... ciao! -
Chiusi la telefonata e smanettai veloce sul telefono... Lyon appena si accorse di quello che stavo facendo scattò subito in piedi...
- Che cazzo hai fatto ??? L'hai bloccata !!! -
- Si! E allora?... Questo è il telefono che uso per lavorare, non dovevi dargli il numero! -
- Oh andiamo Gray! Sull'altro numero non rispondi mai e dopo quello che hai fatto quella è capace di venire qui! -
- Perché dovrebbe venire qui ? - Lo squadrai con sospetto - Tu non gli hai detto che sto lavorando per te vero??? -... Hem!!!... - Certo che tu sei proprio scemo!!! -
POV'S JUVIA
Mi morsi l'interno della guancia per rimanere seria, quando poi il signor Gray gettò il telefono sul divano e se ne andò in cucina con un diavolo per capello, lasciai che la mia bocca si sollevasse in un sorrisino soddisfatto, a Juvia sarebbe piaciuto infinitamente stringere la mano di quella famigerata zia, vedere quella faccia di solito imperturbabile coprirsi di un lieve rossore era stato impagabile...
- Perché il signor Gray ha reagito cosi? - Domandai curiosa rivolgendomi a Lyon - In fondo quella povera donna era solo preoccupata per lui - Oddio Ju-Ju, definire povera donna mia madre è davvero un grosso azzardo... vedi lei è... come spiegartelo in parole semplici... hai presente il carattere di Gray? - Annuii con la testa e lui continuò – Bene elevalo al cubo e otterrai Ur e non ti nascondo che non mi sorprenderei affatto di vederla entrare da quella porta per prendere entrambi a calci nel culo - Lyon fece una pausa ridacchiando - Non sono mai andati d'accordo quei due... sono troppo simili. -
- Ma davvero... Juvia adesso è curiosa... lei vuole sentire tutta la storia - Beh! Devi sapere che io e Gray siamo molto di più che cugini, in pratica siamo stati cresciuti insieme come fratelli da mia madre. Lei rimase in cinta di me a vent'anni, mio padre si offrì di prendersi le sue responsabilità, ma a Ur non stava bene, perché lo reputava un donnaiolo senza speranza e così dopo avergli rotto una gamba e mandato un avvocato se lo tolse dalle scatole, Gray nacque l'anno dopo di me, i suoi genitori vollero per forza che che io e mia madre andassimo a stare da loro, in seguito morirono entrambi sotto le macerie della nostra casa durante un terremoto, fortunatamente in quel momento, noi due ci trovavamo fuori insieme a Ur e alla fine siamo rimasti noi tre. Per mia madre non è stato semplice occuparsi di tutt'e due, Gray è sempre stato complicato da gestire a causa del suo carattere e io con il mio vizio di mettermi continuamente nei guai, di certo non gli rendevo vita facile, costringendola inevitabilmente ad usare il pugno duro per farci rigare dritti, lei ha sempre lavorato, per non farci mancare niente, era ed è tutt'ora un esperta di arti marziali, dirigeva una palestra, dove passava la maggior parte del tempo, noi ci recavamo da lei un paio di ore al giorno e a casa toccava arrangiarci da soli, in verità facevamo un po quello che ci pareva, amministrandoci in totale anarchia, poi quando siamo cresciuti ci siamo iscritti all'università, ma siccome mia madre voleva sempre dettare legge e decidere su tutto, un giorno proprio durante l'ultimo anno, avemmo una brutta discussione con lei, dove rinfacciò a me e a Gray i soldi che spendeva per mantenerci, il giorno dopo mio cugino se ne andò di casa e poco tempo dopo si arruolò nell'esercito, a nulla servirono le scuse di mia madre che si era pentita per la sua impulsività, da allora sono sempre ai ferri corti... non fraintendere, loro si vogliono bene e Gray ogni tanto va anche a trovarla ma a Ur non piace il lavoro che fa e alla fine finiscono sempre per litigare! -
- Accidenti... certo che la madre del caro Lyon deve essere terribile ! -
- Dipende dai punti di vista, Gray non ha mai saputo prenderla, è troppo orgoglioso, a me per esempio non è mai fregato un cavolo di farmi mantenere da le, anzi... sono in buoni rapporti anche con mio padre... mi hanno messo al mondo... ed è giusto che si prendano le loro responsabilità, io non sono mai stato schizzinoso come mio cugino... -
- Juvia pensa che tra i tre sia proprio il caro Lyon il più stronzo ! -
- Mmmmh... come sei cattiva Ju-Ju !!! -
- Se avete finito di spettegolare è pronto, io non ho nessuna intenzione di portarvi da mangiare fin lì ! -
Il signor Gray ci stava fissando dalla porta della cucina con le braccia conserte e lo sguardo infastidito, ma contro ogni aspettativa passammo una rilassante serata, avevo scoperto che la mia guardia del corpo sapeva cucinare proprio bene e rimasi ancora più di sconcertata apprendendo che perfino il caro e perfettino cugino sapeva farlo più che bene. L'albino se ne andò subito dopo cena, perché Meredy svegliandosi e non trovandolo si era preoccupata e aveva telefonato allarmata .
Rimasti da soli aiutai il signor Gray a sparecchiare e a caricare la lavastoviglie nel più assoluto silenzio, ora che Lyon se ne era andato e colpa forse di quello che era successo prima, tra di noi regnava una strana tensione, che cercai di spezzare ringraziandolo sotto voce...
- Grazie di tutto signor Gray... stasera ha rischiato la vita per me! - Mormorai un po in imbarazzo. Senza guardarmi prese un canovaccio e si asciugò le mani, in un primo momento pensai che non mi avesse sentito - Non devi ringraziarmi - Disse cogliendomi alla sprovvista - Ho fatto solo il mio lavoro... senti principessa... forse io e te abbiamo iniziato con il piede sbagliato, sarò franco con te, ho accettato quest'incarico di malavoglia, perché pensavo fosse solo un'inutile spreco di tempo... ma a quanto pare non è così e per piacere smettila di chiamarmi signore, chiamami Gray e basta o.k. - Senza aspettare la mia risposta e facendomi capire che la questione si chiudeva la, se ne andò sul divano e accese la T.V. sulle ultime notizie, io dopo aver esitato un attimo presi posto al suo fianco, in verità stavo morendo di sonno e sapevo benissimo che sarei stata totalmente ignorata da lui, che dopo gli sprazzi con cui si era aperto poco prima, aveva di nuovo innalzato quello che percepivo come un muro invisibile tra noi, ma per una qualche strana ragione volevo passare un altro po' di tempo in sua compagnia... solo un altro po'...
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Avevo l'impressione di fluttuare nell'aria... alle narici mi giungeva un buon profumo di pulito con note di menta e agrumi... mentre contro l'orecchio sentivo il rumore cadenzato e rassicurante di un battito cardiaco...
Socchiusi gli occhi e alzandoli il mi trovai ad fissare una mascella volitiva coperta da un lieve accenno di barba, vedevo il muro delle scale con i suoi quadri sfilare davanti ai miei occhi... dovevo essermi addormentata sul divano e adesso il sig... no... Gray e basta mi stava portando di sopra, pensai che forse avrei dovuto avvertirlo che ero sveglia e che non c'era bisogno che mi portasse in braccio... ma a pensarci bene era meglio di no... mi sentivo così al sicuro tra le sue braccia forti ... richiusi gli occhi e mi accoccolai meglio con la testa nell'incavo del suo collo lasciandomi scivolare nuovamente nel sonno... CONTINUA
§ La tana di Lestoargento §
Ebbene si, anche questo capitolo è incentrato quasi interamente su Gray, ora ne sappiamo praticamente vita morte e miracoli. Abbiamo scoperto del rapporto di parentela che lega Gray e Lyon in più abbiamo appurato che la nostra guardia del corpo non è poi così freddo come vuole farci credere, e che la sua testa tende a perdersi spesso in infiniti voli pindarici... in questo assomiglia molto all'originale sempre alle prese con le sue infinite pippe mentali. Spero di non avervi annoiato con le descrizioni, e di avervi strappato un sorriso, in fine per quanto riguarda ICY volevo informarvi che le Fusion black special edition esistono davvero, sono pistole speciali, le fabbrica la Beretta, noto marchio italiano, sono state prodotte in edizione limitata, 120 esemplari in tutto, 40 in Italia e 80 per il resto del mercato mondiale. Ma ora vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo !!!
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