GRAY 2.0*

* Attenzione * Capitolo Lemon a raiting rosso sconsigliato ai minori di diciotto anni .


" Gray 2.0 "

" Occhi... quei maledetti occhi mi fottevano sempre,

ci facevo l'amore solo a guardarli . "

( Charles Bukowski )

POV'S JUVIA

Mi destai all'improvviso nel cuore della notte, totalmente avvolta dal profumo inconfondibile di menta e agrumi, sentivo la pelle solleticare piacevolmente, nei punti dove il mio corpo era a contatto con quello di Gray. Durante il sonno doveva aver cambiato posizione, e ora la mia schiena e il mio sedere erano incollati rispettivamente al suo torace muscoloso e al suo inguine, subito una nuova scarica di desiderio mi assalì i sensi, la sua gamba sinistra era messa di traverso sulla mia e la testa era appoggiata alla mia spalla, il suo respiro regolare mi solleticava piacevolmente il collo, il braccio destro passava sotto al mio busto e con la mano teneva il mio seno stretto possessivamente a coppa nel palmo, mentre l'altro braccio era adagiato pigramente sulla mia vita con le dita della mano sinistra aperte a ventaglio sul mio ventre teso.

Lentamente socchiusi gli occhi, la stanza era buia, a parte un leggero chiarore che delineava vagamente i contorni del mobilio, forse mi ero sbagliata, non era più notte, quella luminescenza soffusa apparteneva sicuramente all'alba. Sorridendo sorniona, spinsi il mio posteriore contro di lui a stuzzicarlo, ricevendo dalla sua bocca solo un borbottio infastidito - Gray sta dormendo?- Domandai a bassa voce, senza ricevere nessuna risposta.

Lasciandomi sfuggire un sospiro di delusione poggiai di nuovo la testa sul cuscino e chiusi gli occhi cercando di riaddormentarmi, quando all'improvviso la sua mano, immobile fino a qualche secondo prima, cominciò a scendere lentamente verso il basso, dove con movimenti circolari del medio iniziò a stimolare il mio clitoride. Spalancai nuovamente gli occhi, mentre qualcosa di estremamente stuzzicante iniziava ad ingrandirsi contro il mio di dietro, la mano che stringeva il seno prese anch'essa vita, dedicandosi a strizzarlo leggermente e a tormentare il capezzolo già di per se sensibile a causa delle attenzioni che Gray gli aveva già riservato più che abbondantemente in precedenza – Juvia è dispiaciuta di aver svegliato Gray – Mi scusai tra un gemito e l'altro – Si come no! - Biascicò ironicamente con la voce roca, ancora impastata dal sonno prima di iniziare a mordicchiarmi la spalla e poi il collo - Mmmh! Gray è di nuovo pronto per Juvia – Lo provocai nel sentire la sua dura erezione ora totalmente sveglia, strusciare tra il solco delle mie natiche – Strega! - Sibilò mentre faceva scivolare due dita all'interno della mia femminilità, facendomi inarcare naturalmente contro il suo membro pulsante – Sento che anche tu sei di nuovo pronta per me principessa! - Sogghignò contro al mio orecchio prima di spingersi all'interno del mio corpo fremente – Grayyy!!! L-la protezione! - Strillai in preda allo shock - Sta zitta... voglio solo sentirti tutta, la metterò dopo, per ora fammi beare del contatto integrale della mia pelle, contro la tua deliziosa carne – E con un verso compiaciuto accelerò di poco il ritmo, riempendomi di sensazioni mai provate prima, mentre con la mano mi afferrava sotto al ginocchio passando la mia gamba sinistra sopra la sua, per cambiare l'angolazione degli affondi. Dio che sensazione meravigliosa sentirlo in quel modo così naturale dentro di me, pensai totalmente dimentica del preservativo, concentrandomi solo sul fatto che ora stava colpendo un punto particolarmente reattivo e in men che non si dica, stavo di nuovo gridando senza ritegno dall'immenso piacere, se continuava così mi avrebbe fatto raggiungere l'apice in pochissimo tempo - AAAH! Juvia sta per!!! - Boccheggiai rumorosamente, mentre l'orgasmo esplodeva violento, lasciandomi incredibilmente frastornata, e quando i miei muscoli interni smisero di contrarsi attorno al quel suo strepitoso organo del sesso, Gray uscì da me, rotolò sulla schiena e si girò verso il comodino per afferrare un preservativo, raddrizzandomi mi arrampicai su di lui salendogli a cavalcioni – Lascia che sia Juvia ora a darti piacere – Gli sussurrai sensualmente chinandomi a baciarlo con trasporto, levandogli allo stesso tempo dalle mani l'involucro argentato - Se tutti i buon giorno fossero così, diventeremmo tutti un popolo di mattinieri – Rise prima di alzare le braccia sopra la testa facendomi intendere che si metteva nelle mie mani – Mi affido alle tue amorevoli cure principessa – Mi provocò con voce profondamente sexi e eccitante... quello era senz'altro un invito a cui non si poteva assolutamente resistere.

Iniziai dalla mascella, mordicchiandola brevemente prima di dedicarmi alla gola, dove presi una piccola porzione di pelle tra i denti che poi succhiai e lambii più volte, fino a lasciare un personale piccolo marchio di appartenenza... volevo che fosse completamente mio, almeno per quella interminabile notte, che purtroppo stava pian piano giungendo alla fine, dopo di che scesi sui pettorali, soffermandomi sui piccoli capezzoli induriti, per arrivare finalmente a quella bellissima confezione da sei che erano i suoi addominali scolpiti... oh mamma! Quanto mi piaceva leccarli e delinearne le forme, Gray intanto stava già diventando impaziente e le sue mani ora erano scese ad accarezzarmi i capelli e il viso – Gray deve stare fermo! – Gli ordinai secca mentre scendevo più in basso – Juvia non ha ancora avuto il suo dessert!Va bene starò fermo! - Sbuffò divertito, ma appena il mio respiro sfiorò il suo membro, lo sentii trattenere il fiato, lentamente diedi una prima leccata alla sua punta, poi continuai partendo dalla base fino alla cima dove lo avvolsi tra le mie labbra. A quel punto dalla sua gola scaturì un suono misto tra un gemito e un ringhio e la sua mano strinse con più forza i miei capelli spingendo la mia testa più in basso, le mie labbra si piegarono in un sorriso compiaciuto e senza attendere oltre iniziai a succhiarlo da prima piano, facendo allo stesso tempo ruotare la lingua tutt'intorno a quella notevole asta, poi intensificai la suzione quasi con ingordigia prendendolo più profondamente in gola – Cristo fermati!!! - Esclamò all'improvviso tirandomi all'indietro la testa – Tu sei davvero una strega, mi stai facendo impazzire!!! – I suoi occhi erano diventati due pozze liquide ardenti di desiderio e il suo respiro un affanno incontrollato.

Deliziata dal potere che avevo su di lui in quel momento, mi affrettai a infilargli il preservativo, ero impaziente, e la mia femminilità stava già pulsando dalla voglia matta di averlo di nuovo dentro di me, senza la minima esitazione mi issai sul suo corpo, posizionando le ginocchia ai lati dei suoi fianchi e con un movimento fluido mi apprestai a prendermi tutto quello di cui avevo bisogno in quel momento. Quando fu completamente dentro di me, mi lasciai sfuggire un sospiro estasiato, Oh cavolo! che sensazione meravigliosa avere il dominio di quel corpo duro e perfetto sotto di me, pensai, mentre con calma iniziavo a dondolare i fianchi tenendo per sostenermi, i palmi aperti poggiati sui suoi pettorali solidi.

- Cristo principessa! Vista da qui sei uno spettacolo per gli occhi non osare fermarti! – Esclamò con foga prima di artigliarmi con forza i fianchi per prendere nuovamente il comando della situazione – Amo vedere il tuo seno sobbalzare al ritmo dei miei affondi e mi eccita da morire guardare il tuo viso in preda al piacere! - Soffiò esaltato, e venendomi incontro con il bacino iniziò a spingersi sempre più in fretta dentro e fuori dal mio nucleo scivoloso.

Mio Dio era lui che faceva impazzire me, non il contrario!... Quell'uomo riusciva a tirare fuori il peggio di me, rendendomi una creatura insaziabile, schiava delle sue carezze e bramosa delle sue attenzioni, erano bastate poche spinte e le sue mani sul mio corpo per portarmi di nuovo oltre il limite estremo, in poco tempo stavo di nuovo gemendo vergognosamente.

Sentendomi vicina alla prossima esplosione, le mie braccia cedettero e non mi restò che crollare sul suo petto. Gray mi accolse senza esitazione tra le sue braccia forti, tenendomi talmente stretta da stritolarmi, poi strofinò il naso contro il mio collo prima di avvicinare le sue labbra alle mie, per zittire il grido di piacere che venne soffocato dalle sua bocca esigente, mentre i nostri corpi continuavano a muoversi frenetici slittando uno sull'altro sempre più in fretta e sempre più prossimi alla tanto agognata meta, poi come un lampo che illumina il paesaggio durante un temporale notturno, arrivò l'estasi suprema, il tempo sembrò rallentare fino a fermarsi, i nostri muscoli fremettero un'ultima volta prima di immobilizzarsi, avevo i brividi, sentivo caldo e poi freddo – GRAY!!! - Mormorai quasi in tono adorante contro le sue labbra morbide, in verità erano tutt'altre le parole che avevo in mente, ma le ricacciai indietro," Gray... Juvia ti ama " avrei tanto voluto dire, invece mi limitai a pronunciare il suo nome, imprimendo in quelle quattro lettere tutto l'amore che sentivo per lui e fui sicura che il mio cuore sarebbe scoppiato, quando anche lui cominciò ad ansimare e a gemere nella mia bocca, mentre anche i nostri respiri affannati si fondevano in un una cosa sola.

Parecchi minuti più tardi eravamo ancora nella stessa medesima posizione, senza che nessuno di noi due accennasse a muoversi. La mia guancia era premuta nell'incavo della sua spalla e il battito cadenzato del suo cuore mi cullava trascinandomi sempre di più, nell'indolenza dovuta al recente appagamento – Tutto bene principessa? – Mi chiese ad un tratto con voce tranquilla – Juvia crede di si!... Solo che Gray dovrà pazientare ancora un po' prima che lei trovi la forza di alzarsi – E perchè mai dovresti alzarti? - Ridacchiò silenziosamente scostandomi i capelli di lato per accarezzare con le dita prima la mia spalla nuda e poi la curva del collo facendomi di nuovo venire i brividi - Mi piace sentirti addosso, puoi restare quanto vuoi... non mi da fastidio! - Mormorò piegando la testa per lasciarmi un ultimo caldo bacio a fior di labbra – Buon riposo principessa! - Sussurrò, poi la sua voce sfumò e poco dopo mi accorsi che il suo respiro si era fatto di nuovo regolare e profondo, Gray si era appena riaddormentato come se nulla fosse successo. Sospirando di felicità per via della farfalle che mi svolazzavano nello stomaco, mi accoccolai meglio contro il suo corpo, tirai la coperta su entrambi e in poco tempo lo seguii in quel dolce sonno ristoratore.

***

Come un dejavu, per la seconda volta in quella mattina, socchiusi pigramente gli occhi, mentre un forte aroma di caffè mischiato a quell'ormai noto profumo fresco e speziato, solleticavano il mio olfatto... mi sentivo... soddisfatta, piacevolmente dolorante in più punti e... decisamente al settimo cielo - Buongiorno principessa... dormito bene??? -

Oh cielo! Se gli angeli avessero avuto una voce, sarebbe stata proprio come quella che avevo appena udito... sicuramente stavo ancora sognando... Mmmh! Si... stavo decisamente sognando...

- Hey dormigliona! - Spalancai gli occhi di sbotto, ritrovandomi Gray che mi sorrideva, seduto di fianco a me sul letto, vestito di tutto punto e con i capelli ancora umidi dalla doccia...

Forse era stato davvero tutto un sogno, magari non ci eravamo mai mossi da Magnolia, il ricevimento, Crocus, il maniaco, il viaggio, la pioggia, la grandine... io e lui... insieme... no non poteva essere stato soltanto un sogno... ero completamente nuda sotto il lenzuolo e l'intorpidimento generale delle varie parti del mio corpo era di sicuro l'inconfondibile conferma di quello che era avvenuto...

Timidamente lo scrutai di sottecchi, ammirandolo nella sua perfezione, il sole giocava con i suoi capelli donandogli riflessi bluastri e mi resi conto di non aver mai fatto caso all'adorabile fossetta che gli appariva sulla guancia quando sorrideva in quel modo così aperto e sereno... forse... perchè non lo faceva quasi mai, in ogni caso, più cose nuove scoprivo sul suo conto e più mi innamoravo di lui... era ingiusto il modo in cui mi faceva sentire semplicemente guardandomi con quegli occhi blu... così profondi e misteriosi dal taglio quasi orientale, occhi che come avevo notato la sera prima, tendevano a scurirsi e a brillare diventando pozze di ossidiana liquida, ogni qual volta il suo proprietario era in preda alla passione più sfrenata. La notte appena trascorsa era stata qualcosa di assolutamente indimenticabile per me, e la sua espressione calma e soddisfatta mi fece stupidamente sperare, che magari anche per lui si era trattato di qualcosa in più di un semplice scambio di favori a letto. Persa in quei pensieri non mi resi subito conto che tra le mani reggeva un vassoio per la colazione, dentro c'era un bricco di latte del caffè e un paio di dolci dall'aria assolutamente invitante, a quella vista il mio stomaco vuoto brontolò rumorosamente, facendomi morire per l'imbarazzo, abbassando gli occhi ne afferrai uno e diedi un morso facendo fuoriuscire la marmellata che come sempre mi sporcò le mani e il viso...

POV'S GRAY

Quella mattina Juvia sembrava stranamente poco loquace, la osservai divertito mentre imbarazzata afferrava un pasticcino ripieno e lo mordeva imbrattandosi tutta - Ma tu guarda che pasticciona, non sei capace di mangiare senza sporcarti? - La presi in giro. Arrossì se possibile ancora di più, ma continuando a stare zitta - Che c'è principessa... il gatto ti ha forse mangiato la lingua ? - La stuzzicai di nuovo...

Finalmente mi guardò in faccia, poi passandosi un dito sotto il labbro sporco se lo mise in bocca succhiandolo e ripetendo la stessa operazione con le altre dita – Juvia è curiosa! - Se ne uscì di punto in bianco - Su cosa? - Lei si chiedeva se il servizio in camera fosse compreso nelle tue mansioni di body-guard – Non proprio... anzi in verità è la prima volta che lo faccio – Sorrisi come sempre alla sua sfacciataggine... non si smentiva mai, un attimo prima era tutta timida e impacciata e un attimo dopo eccola che ritornava all'attacco – Quindi Juvia può tranquillamente definirsi... speciale, dato questo tuo trattamento esclusivo? - No... speciale no... diciamo che... te lo sei ampiamente guadagnato... questo trattamento... esclusivo - Dove sta andando Gray ? - Mi domandò dando un altro morso al dolce passandosi la lingua sulle labbra carnose...

- Alla... centrale – La informai sovrappensiero - Lax mi ha telefonato poco fa, dicendo che ci sono un paio di cose interessanti che deve mostrarmi... sembra che abbiano ripescato la pistola dal canale centrale... - Gli risposi distratto o forse troppo occupato a seguire i movimenti della sua bocca mentre continuava a mangiare quel maledettissimo pasticcino che io stesso gli avevo fatto portare dal bar qui vicino - Juvia deve venire con te? - Chiese continuando tranquillamente a fare quello che stava facendo, mentre nella mia testa passavano una decina di immagini una più erotica dell'altra...

- N-no non c'è ne bisogno, faccio entrare i ragazzi della scorta in casa... se non hai nulla in contrario, non ci metterò molto... massimo un'oretta e sarò... di nuovo da te - La stuzzicai calcando sulle ultime parole per vedere la sua reazione. Per un po' rimase ferma a fissarmi, con un dito per metà infilato in bocca, per poi farlo fuoriuscire con un sonoro schiocco della lingua... cazzo santissimo allora mi voleva morto.

- Juvia in verità qualcosa in contrario l'avrebbe, lei vorrebbe che Gray restasse ancora un po'! - Ammise sfoggiando il suo solito adorabile broncio. Il mio cellulare intanto ricominciò a suonare

- No... non posso, davvero... sono già le undici e mezza, Lax mi aspetta... guarda! - Gli mostrai lo schermo – Questa è la quinta chiamata persa - Solo un altro po' – Riprovò caparbia - Ho detto di no !!! - Solo cinque minuti... ti prego! - No devo andar...

Feci per alzarmi, ma quella piccola strega mi afferrò talmente forte per la maglietta da strapparmela - Ecco sei contenta!... Adesso dovrò cambiarmi di nuovo, ma che ti salta in mente ! - Sbuffando infastidito appoggiai il cellulare sul comodino, per sfilarmi più comodamente la maglietta ormai inservibile e proprio in quel momento quell'aggeggio del demonio scelse di reiniziare a squillare fastidiosamente – Questo deve essere di nuovo Laxus, accidenti quanto è insistente! – Mi Allungai a recuperare il telefono, ma Juvia fu più veloce e appena ebbe letto il nome sul display si irrigidì e il suo viso si adombrò – Che c'è? - Domandai preoccupato dalla sua espressione, la mia mente iniziò a immaginare gli scenari più catastrofici, senza sapere che invece quello stronzo del diavolo aveva deciso di farmi passare un bruttissimo quarto d'ora. Con la faccia rossa di rabbia e lo sguardo accusatorio girò lo schermo nella mia direzione – Juvia spera che Gray abbia una spiegazione credibile a... questo!!! - Una chiamata persa da... bamboline vogliose – Ma che roba è? - Mi grattai la testa confuso – Te lo dice Juvia chi è, sono quelle due stronze della reception! - Ah ecco ora ricordo! - Ti sei fatto dare il loro numero! Gray pianta un casino se sua zia lo chiama su questo telefono e poi lo da tranquillamente a due puttane infoiate! Certo che non perde tempo - Ma di che stai parlando! Io non mi sono fatto dare il numero proprio da nessuno! – E ti aspetti che Juvia ci creda? - Non me ne importa un emerito cavolo di niente se mi credi o no e tanto per essere chiari a te di quello che faccio con il mio numero di telefono non te ne deve fregare un cazzo! - Adesso mi stavo davvero arrabbiando, come diavolo si permetteva di accusarmi di qualcosa che lei aveva indirettamente provocato, era successo sicuramente quando si era messa a flirtare con quell'idiota alla festa, mentre io ero distratto a sorvegliarla, le due ne avevano approfittato per rifilarmelo e comunque stava di fatto che non la riguardava – Ridammi il telefono, non ho tempo da perdere con queste stronzate! - No! - Rimarcò prima di andare a rifugiarsi dall'altra parte del letto.

Esasperato mi misi le mani sui fianchi e lasciai uscire un lungo sospiro – Ridammelo mi serve! – Per farci cosa, per organizzarti con loro appena fuori casa di Juvia? - Ti ho già detto che non sono problemi tuoi... ridammelo e basta! - No-no e no!!! - Se ne stava inginocchiata sul letto con espressione cocciuta, mentre con una mano cercava di coprirsi e con l'altra teneva il cellulare stretto al seno - Va bene l'hai voluto tu... adesso vengo a riprendermelo!!! - Balzai sul letto nello stesso istante che lei tentò di alzarsi con il risultato che finimmo entrambi a terra, attorcigliati nelle coperte, mentre il vassoio volava per aria spargendo tutto il suo contenuto in giro.

Frugai tra le pieghe del piumone scoprendo la sua chioma azzurra tutta arruffata e bloccandogli le mani sopra la testa, cercai di fargli mollare la presa senza farle male - Avanti lascialo! - No!!! - Girando il viso mi diede un morso sulla mano facendomi scappare un'imprecazione - Juvia smettila! - Le dissi osservando il segno lasciato dai suoi denti - Cazzo mi hai quasi staccato un pezzo di carne, piantala con questa pagliacciata e ridammelo – Ho detto no! - Veloce come un furetto mi assestò una ginocchiata tra le gambe, lasciandomi senza fiato e correndo a rifugiarsi contro il muro, lo nascose dietro la schiena... bene adesso ero incazzato nero...

- O.k. basta così!!! Quando ti ho detto che non volevo scenate mi riferivo proprio a cose come questa, sono stato un'idiota, non avrei mai dovuto cedere... lo sapevo che avresti finito col diventare solo una spiacevole seccatura! - Probabilmente lo schiaffo che mi arrivò in faccia, me l'ero ampiamente meritato, purtroppo avere tatto non era mai stata una delle mie virtù, specialmente quando ero furioso come in quell'istante – Gray può anche riprenderselo il suo stupido telefono adesso! - Mi urlò prima di lanciarmi il dispositivo. Fortunatamente riuscii ad afferrarlo, prima che si disintegrasse in mille pezzi, non tanto per il telefono in se per se, ma per tutti i contatti importanti che conteneva.

- Ma si può sapere che hai in quella testa? - N-niente – Sussurrò Stringendosi il lenzuolo al petto e abbassando il capo. Con due dita glielo sollevai, ma lei cocciuta cercò di spostarmi la mano – Juvia guardami! – Gli ordinai, ma l'unica cosa che ottenni fu un segno di diniego con la testa – Maledizione guardami ho detto! - Dando un leggero strattone questa volta raggiunsi il mio obbiettivo di farle alzare il viso, notando subito che aveva gli occhi pieni di lacrime - Perché stai piangendo adesso? - Niente! - Rispose evitando di nuovo il mio sguardo - È per Quello che ho detto poco fa... vero??? - No!!! - Si invece!... Tu lo sapevi... sapevi quali erano le condizioni e hai accettato!!! - S-si è vero... Juvia ha accettato e non si rimangerà la promessa... ma - Ma cosa? - Lei non sopporta quando Gray assume certi atteggiamenti... Juvia lo odia quando si comporta come ha fatto adesso! -

Lacrime brillanti e silenziose lasciarono i suoi occhi per scivolare su quelle guance chiare fino a lambire le punte delle mie dita ancora artigliate al suo mento, facendomi provare una sconosciuta stretta all'altezza del cuore, in quel momento mi resi conto di non riuscire a sopportare l'idea di vederla piangere... specialmente se la causa ero io... avrei dovuto proteggerla, non ferirla – Gray ha detto che Juvia è solo una spiacevole seccatura? - Sussurrò ad un tratto tra i singhiozzi sommessi – Va bene forse ho esagerato... più che una seccatura sei stata un inaspettato contrattempo... non avrei mai dovuto farmi coinvolgere in questo modo da te... invece è successo lo stesso - G-Gray si sente coinvolto da Juvia? - Mi chiese con voce incerta – Tu che ne pensi? - Juvia pensa di essere stata talmente insistente che alla fine Gray non ha potuto fare altro che accontentarla – Ti sbagli!... Per quanto tu possa essere stata caparbia, non ho mai permesso a nessuno di obbligarmi a fare qualcosa contro la mia volontà, ma ora rispondi tu alla mia domanda... davvero mi odi? - Gli chiesi sapendo comunque che non era così – S-si! - Rispose tirando su con il naso, mentre i miei occhi divoravano il suo viso fino ad indugiare sulle sue labbra gonfie di pianto – Quanto mi odi? - Le chiesi chinandomi a strofinare la bocca sulla sua, gustando con la lingua il salato delle lacrime versate – Da morire! - Gemette contro le mie labbra.

Il potente magnetismo che c'era tra di noi, non era stato minimamente intaccato dalle parole rabbiose che ci eravamo scambiati poco prima – Lo sai principessa, il tuo modo di dimostrare che mi odi è davvero curioso – Juvia lo sa, ma non può farci nulla! - Sospirò contro la mia bocca mentre mi allacciava le braccia attorno al collo, facendo scivolare a terra il lenzuolo che la copriva. Quel meraviglioso corpo caldo premuto contro al mio mi diede il colpo di grazia – Allora sei davvero una strega... quando ti tocco non riesco a resistere... scusa per prima, cosa posso fare per farmi perdonare da te? - Fai l'amore con Juvia! - Mi chiese semplicemente.

Senza darle nessuna risposta, la afferrai rudemente per le spalle e la baciai con foga, gustando quelle labbra che sapevano di caffè e marmellata, avrei dovuto immaginare che sarebbe riuscita a trovare un modo per blandirmi nuovamente, ma forse a me non importava poi così tanto, quello era il prezzo da pagare per essermi fatto coinvolgere in quel modo da lei, quella strega ammaliatrice voleva qualcosa in più del semplice piacere fisico da me, ma non ostante questo, non riuscivo a dirle di no.

Volevo di nuovo assaggiarla, gustare il suo sapore, il suo corpo era caldo e cedevole, mentre la sua bocca dolce e arrendevole, l'avrei mangiata viva se solo avessi potuto, pensai quando sentii le sue labbra ardenti sul mio collo e due mani impazienti che mi aprivano i jeans e quando le sue dita si chiusero intorno al mio cazzo eretto temetti di scoppiare in mille pezzi.

Afferrandola per le natiche la sollevai da terra sentendo i muscoli delle braccia flettere per lo sforzo improvviso, quando poi mi allaccio le lunghe gambe attorno alla vita non ci vidi più dall'urgenza di possederla subito e inchiodandola al muro affondai profondamente dentro di lei con un poderosa spinta dei fianchi, stringendo i denti per non perdere subito il controllo del mio corpo, mentre continuavo a spingermi nel suo grembo accogliente, ancora e ancora. Di più! Pensai in modo vago, dovevo avere di più da quella meravigliosa incantatrice, ormai ero andato troppo oltre, era la prima volta in vita mia che sentivo di volere qualcosa di diverso del semplice appagamento fisico.

La mia faccia sprofondò in mezzo ai suoi seni soffocando un ringhio di soddisfazione, quando la sentii pronunciare il mio nome accarezzando ogni lettera, come solo lei sapeva fare... Gray-Gray-Gray continuava a ripetere con quella dolce voce melodiosa. Cristo santo mi stava facendo completamente impazzire, continuando con quel ritmo sostenuto mi allontanai con il viso, quel tanto che bastava per guardare avidamente le varie espressioni che passavano sul suo bellissimo volto, non ne avevo mai abbastanza, volevo di più, volevo diventare un'unica cosa con lei, tremando violentemente si aggrappò ancora più forte alle mie spalle, affondando le unghie nella mia pelle fino farla sanguinare, incitato maggiormente da quella dimostrazione di passionalità accelerai ancora di più le mie spinte, rendendole sempre più profonde e fluide, sentendo il bacino che sbatteva ad ogni affondo contro il suo, continuai con quella velocità finché non la sentii lamentarsi chiamandomi ancora più forte...

- Vieni Juvia... vieni per me ? - La implorai quasi. E lei lo fece contorcendosi tra le mie braccia, lanciando un grido acuto che soffocai contro la mia bocca, mentre le ondate sempre più forti e ravvicinate dell'imminente soddisfazione finale, mi travolgevano fino a raggiungere la mia anima, a quel punto persi completamente il controllo e sentendo un forte spasmo lungo la colonna vertebrale rallentai le spinte e venni anch'io sussurrando il suo nome tra le sue labbra morbide,mentre il mio seme caldo la riempiva.

Rimasi così ancora un po' la fronte appoggiata alla sua, naso contro naso guardandola intensamente negli occhi, con il respiro che man mano si regolarizzava, mentre i brividi di piacere mi facevano ancora vibrare tutto il corpo come le corde di un violino, poi le mie gambe cedettero e mi lasciai scivolare assieme a lei sulle coperte rimaste sul pavimento, abbracciandola come se fosse la mia ancora di salvezza in mezzo ad un mare tempestoso.

Mi sentivo confuso e turbato dalle sensazioni contrastanti che stavo provando in quel momento... " Fai... l'amore... con Juvia " aveva detto... AMORE... quella donna sarebbe stata la mia rovina ... CONTINUA...

§ La tana di Lestoargento §

Buon fine settimana a tutti, scusate il ritardo, ma volevo che questo fosse un capitolo da non dimenticare, non ho la presunzione di esserci riuscita quello no, ma vi giuro che mi sono impegnata tantissimo, restando sveglia fino alle due di notte per finirlo. Per il resto non ho molto altro da dire, penso che parli da se, lascio a voi il piacere o meno di commentarlo, voglio solo farvi una piccola anticipazione, godetevi questa pace interiore perché da qui inizia il conto alla rovescia che porterà alla fine della storia, sarà la calma prima della tempesta e volevo avvisarvi che d'ora in poi la storia assumerà toni decisamente più cupi. Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono Guardia del corpo e per la forza che mi date nel continuare a scriverla, senza di voi non sarei niente...


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