GAJEEL*
* Capitolo a raiting giallo
" Gajeel "
POV'S JUVIA
Sospirando mi accomodai sull'ultimo gradino della scala che dava sul giardino, l'aria era frizzante li fuori e non ostante i guanti e il cappuccio alzato, venni lo stesso colta da un brivido. I primi giorni di dicembre trascorrevano con una lentezza esasperante e io ero stufa di starmene barricata in casa come una reclusa, la mia vita ormai era diventata una noia mortale e se non fosse stato per le ore che io la band passavamo tutti i pomeriggi nella saletta prove che Lyon aveva fatto approntare nel mio garage, di sicuro avrei finito col tentare il suicidio ...
Per quanto riguardava il mio rapporto con Gray... beh! Lasciamo perdere... nonostante la sua minaccia di stargli lontano, cercavo sempre e comunque una scusa per parlargli, ma lui niente... non mi calcolava minimamente, era dal giorno della discussione che non mi rivolgeva più la parola... si comportava come se non esistessi, continuando a fare esattamente quello che a quanto pare si era prefissato... cioè ignorarmi completamente.
Certo era sempre e comunque presente al mio fianco, anche se si comportava più come un ombra scura e silenziosa, mi accorgevo che c'era solo guardandomi alle spalle, infatti un paio di volte avevo visto la sua figura di sfuggita affacciata da una delle finestre – Stupido di un Fullbuster! Juvia non ci tiene affatto a parlarti! - Sbottai calciando un sassolino. Mi sentivo assurdamente sorvegliata al pari di un detenuto che usciva in cortile per prendere la sua giornaliera boccata di ossigeno pulito, sentendomi frustrata all'inverosimile .
Guardando distrattamente verso il cancello della villa, mi accorsi che era appena arrivata la seconda volante per dare il cambio ai due agenti mandati dal capitano Laxus, poverini... sempre la stessa routine, arrivavano verso le diciannove pronti a passare l'ennesima notte all'agghiaccio, chiusi nella loro auto a consumare caffè freddo e ciambelle confezionate, scendevano salutavano i colleghi che andavano via, sarebbero rimasti fino alle sei della mattina dopo, poi sarebbe arrivato di nuovo il cambio, si sarebbero risalutati e così via... ormai l'avevo imparato a memoria, appena si accorsero della mia presenza alzarono entrambi la mano in segno di saluto, una sera avevo preparato una cioccolata calda e gliel' avevo portata, poi ero rimasta fuori un po' più del solito fermandomi a chiacchierare e a scherzare con loro, subito il portoncino si era aperto e la figura di Gray si era stagliata all'ingresso, limitandosi a squadrarmi con le braccia incrociate e l'espressione severa stampata sul volto adombrato fin quando non ero rientrata in casa.
Quante storie, tanto era un bel po' che il maniaco non si faceva vivo, probabilmente era morto di noia anche lui ... mi strinsi di più nel piumino, mentre osservavo il mio fiato condensarsi in nuvolette di vapore, perché mi sentivo così sola mi chiesi... ma la risposta già la sapevo... avevo scoperto che il suo silenzio mi era molto più insopportabile delle sue battutine sarcastiche ammisi con me stessa sospirando tristemente.
***
Ormai era assodato, la mia proverbiale sfortuna con gli uomini stava raggiungendo livelli stratosferici, possibile che avessi una calamita naturale che mi attirava solo verso le cose sbagliate? La mia prima esperienza era stata una sveltina dolorosissima, avuta con quel cretino puerile di Loky, che mi fece desiderare di chiuderla immediatamente con tutto il genere maschile e così feci, fin che a Magnolia non incontrai Gildarts Clive... esperto e consumato reporter d'assalto. Viaggiava per tutta Fiore in cerca di scoop, sarei potuta rimanere ore ad ascoltarlo narrare le sue incredibili vicissitudini, avevo da poco compiuto diciannove anni e lui era un'affascinante uomo sulla quarantina, veniva tutti i sabato sera a vedere le mie esibizioni, mi riempiva di mazzi di fiori e complimenti. La sua maturità mi dava sicurezza, era cortese e gentile, con lui mi sentivo viziata e coccolata al pari di una regina, così iniziammo a frequentarci. Tutte le domeniche mi portava a cena nei più esclusivi ristoranti della città, poi dopo un po' finimmo per andare oltre. Quando mi spogliò la prima volta, cercai di nascondere le mie nudità al suo sguardo bramoso, la mia insicurezza mi aveva sempre portato ad avere un pessimo rapporto con il mio corpo, ma Gildart era un'amante esperto, paziente e delicato – Nessuna donna con un fisico stupendo come il tuo... dovrebbe vergognarsi di mostrarsi agli occhi del suo amante piccola Juvia – Mi disse quella volta. Non pretendeva mai, mi baciava, mi accarezzava guidando i miei goffi, primi timidi approcci alla sessualità adulta, mi ripeteva in continuazione che avevo un dono ingenuamente naturale nel far impazzire un uomo di desiderio, quello con lui, non era stato amore, ma di sicuro qualcosa di molto simile. Gildarts era stato la persona che più di tutti mi aveva aiutata ad avere finalmente fiducia in me stessa, portando alla luce un lato passionale del mio carattere che non sapevo di possedere, peccato che subito dopo le lezioni scappava come un ladro, adducendo la scusa che la mattina doveva svegliarsi presto per andare a lavorare. Spariva tutta la settimana, per farsi vivo solo la domenica successiva, carico di regali e promesse. Fino a che, dopo poco più di due mesi dall'inizio della nostra relazione, scoprii che era sposato e aveva una figlia della mia stessa età. All'inizio ci rimasi malissimo, fortunatamente nessuno sapeva della nostra storia, l'unico che ne era al corrente era Gajeel, sempre pronto a offrirmi una spalla su cui piangere, non senza prima avermi ricoperto di insulti si intende. Mi accusò di essere una stupida ingenua e che solo un bambino deficiente non si sarebbe insospettito del modo furtivo con cui Clive si comportava, ordinandomi di troncare immediatamente quella relazione se no avrebbe informato mio padre. Il solo pensiero mi riempì di sensi di colpa, papà era sempre stato una persona molto seria e posata, ma io ero la luce dei suoi occhi, la sua cocca e il solo pensiero di deluderlo in qualche modo mi spaventava a morte, perfino più della possibilità di rinunciare per sempre a vedere Gildarts.
Poi c'era stato quel rampante avvocato super-impegnato, borioso e lampadato com'è che si chiamava... a si Ren! ... Pensavo che fosse quello giusto, ma la nostra storia era durata meno di un mese, passava quasi tutto il tempo al telefono, quando non mi trascinava a noiosissimi pranzi di affari con i suoi clienti, dove pretendeva che mi presentassi tutta agghindata, era lui stesso a scegliere quello che avrei dovuto indossare, neanche fossi stata una stupida bambolina. Era insopportabilmente geloso di Aria e Totomaru, in più aveva il brutto vizio di denigrare il mio lavoro, esortandomi in continuazione a lasciare la band. Il sesso con lui??? Scarso, noioso e impersonale al pari delle arringhe che ripassava dopo ogni amplesso, chiedendomi assurdamente di dargli un giudizio e per di più... il suo "coso" non era neanche lontanamente paragonabile a quello di Gildarts... forse era proprio quello il mio problema, i miei standard erano troppo alti ed ero convinta che nessuno avrebbe retto il confronto con lui, ma di quel passo avrei finito per rimanere zitella. Dopo tutto, le mie esperienze si riducevano tristemente ad una decina di rapporti completi, non che me ne fregasse qualcosa sia chiaro, avevo deciso che non mi sarei concessa più a nessuno, fin quando in me non fosse scattata la fatidica scintilla. Era passato un anno ormai da che mi ero preposta quell'obbiettivo e quando finalmente avevo incontrato un bel ragazzo, gentile quanto bastava, della mia stessa età e con le mie stesse passioni... che succede?... Il giorno dopo lo ammazzano! Ma che cazzo!!! Il che infine mi porta alla mia ultima conquista, uno squilibrato che si diverte a fare i collage con la carta straccia e che se ne va in giro ad elargire malefatte con il mio profumo addosso. Ed era tutta colpa sua se adesso dovevo vivere segregata in casa in compagnia di quell'asociale, stronzo senza cuore... pensai infastidita portandomi una mano al viso che all'improvviso era diventato bollente.
***
Ormai era buio pesto li fuori... sarei dovuta rientrare... ma l'idea di salire di sopra, lavarmi e andare a letto senza parlare con nessuno, non mi entusiasmava affatto, erano giorni che mi arrovellavo sulle sensazioni che Gray suscitava in me, il cuore che batteva forte, le guance surriscaldate, la difficoltà a deglutire, la voglia irrefrenabile e quasi fisicamente dolorosa di toccarlo, per non parlare di quel fastidioso nodo all'altezza del petto, che mi faceva andare in debito d'ossigeno tutte le volte che pensavo a lui. Certo quasi sicuramente si trattava di semplice attrazione fisica, infondo era bellissimo e poi c'era quel suo carattere ombroso che non faceva altro che renderlo ancora più desiderabile... ma davvero si trattava solo di desiderio... sospirai affranta e alzai il viso al cielo terso, dove milioni di stelle brillavano nella fredda brezza invernale - Juvia trova che sia davvero spettacolare! – Mormorai tra me e me - Così blu... così lontano e gelido... così tanto simile a lui! - Un'ispirazione mi colse improvvisamente e come una lampadina che si accende nell'oscurità, mi erano appena venute in mente le parole per una nuova canzone ...
Senza perdere tempo mi precipitai in casa e salii le scale di corsa dirigendomi verso la mia stanza, sotto lo sguardo perplesso di Gray, che mi guardò sfrecciargli davanti limitandosi ad inarcare un sopracciglio...
Arrivata a destinazione afferrai penna e block-notes e iniziai a scrivere ...
FROZEN ( Gelido ) di "Madonna" Traduzione in italiano ...
Tu vedi solo quello che i tuoi occhi vogliono vedere ...
Come può la vita essere come vuoi tu ...
Sei gelido ...
Il tuo cuore è chiuso ...
Sei così inaridito da non accorgerti di quello che hai ...
Perdi il tuo tempo con l'odio e i rimpianti ...
Sei ridotto male ...
Il tuo cuore è chiuso ...
Se mi permettessi di sciogliere il tuo cuore ...
Non ci separeremmo mai ...
Abbandonati a me ...
La chiave è nelle tue mani ...
Ora non ha senso incolparci ...
Dovresti sapere che io soffro quanto te ...
Se ti perdo il mio cuore sarà ridotto male ...
L'amore è come un uccello ...
Ha bisogno di volare libero ...
Fai morire tutto il male che è dentro di te ...
Sei gelido ...
Il tuo cuore è chiuso ...
Se mi permettessi di sciogliere il tuo cuore ...
Non ci separeremmo mai ...
Abbandonati a me ...
La chiave è nelle tue mani ...
***
Le parole uscirono fuori come un fiume in piena, certo era da perfezionare ma almeno ora mi sentivo stranamente più serena, come se mi fossi scaricata da un peso ...
Il telefono squillò all'improvviso facendomi sobbalzare, era Meredy - Juvia... tutto o.k.??? - Urlò quasi – S-si – Risposi incerta – E' la terza volta che provo a chiamarti! - Scusa... Juvia era uscita a prendere una boccata d'aria in giardino e ha dimenticato di portare il cellulare – Ti senti bene? Oggi mi sei sembrata un po' strana, quasi fredda nei miei confronti, sei ancora arrabbiata per la stupida proposta che ho fatto vero? - Silenzio - Ti prego Juvia perdonami, mi dispiace tantissimo, non credevo di scatenare quel putiferio! - Lasciai uscire un sospiro prima di parlare, non ne avevo molta voglia in quel momento - Meredy non si deve preoccupare... Juvia ora stà meglio, solo che - Feci una pausa quasi a cercare una scusa per quella mia strana e improvvisa apatia - Lei si sente solo un po' travolta da tutta questa storia assurda... tutto qui! - Oh Tesoro !!! Facciamo una cosa, dopodomani sarà il giorno della partenza, chiederò a Lyon se non ha niente in contrario che io domani sera rimanga a dormire da te... faremo un pigiama party ... ti piace come idea??? - Che carogna insensibile che ero, infondo era solo preoccupata per me e dopo un po' di esitazione realizzai che come idea non era affatto male, almeno mi sarei distratta dalle mie fantasie autolesionistiche - Va bene Meredy... Juvia non vede l'ora... ora però lei va a dormire, in verità non si sente molto bene... deve essere colpa del ciclo - Mentii sul momento " dato che mi era appena passato " ma in quel momento volevo solo essere lasciata in pace – Juvia adesso prenderà un antiinfiammatorio e andrà a letto! - Ah ecco! Ora si spiega il tuo strano comportamento... a domani allora – Mi salutò sollevata - Notte Meredy! -
Chiusi distrattamente la chiamata, mentre pensierosa guardavo quello che avevo appena scritto, rendendomi subito conto che erano qualcosa in più di semplici parole, che diavolo mi stava succedendo... possibile che?... No non volevo neanche lontanamente pensare a quell'eventualità...
Il giorno dopo mi alzai dal letto quasi a mezzogiorno, tanto non avevo niente da fare, alle tre arrivarono Lyon, Meredy e i ragazzi per le prove, alle diciotto avevamo già finito, Gajeel doveva portare Levy a fare il controllo, Lyon aveva i suoi soliti impegni di lavoro e Aria e Totomaru stavano programmando una serata in discoteca ... beati loro ... pensai invidiosa. Meredy come promesso invece rimase con me .
Era dalla serata all'Alvarez che non passavamo un po' di tempo insieme e dopo una cena leggera e un buonissimo dolce che aveva fatto Meredy, ci mettemmo a chiacchierare del più e del meno, in verità avremmo voluto vedere un film, ma il salotto era occupato da Gray, che negli ultimi giorni sembrava esserne diventato il padrone incontrastato - Come mai Gray non si è unito a noi??? - Mi chiese all'improvviso Meredy sotto voce - Juvia non lo sa... forse aveva da fare ! - Risposi evasiva senza guardarla – Juvia ha avuto un idea! - Me ne uscii per distrarla da altre domande – Andiamo fuori a portare un po' di dolce a Macao e Wakaba – La afferrai per la manica trascinandola in giardino. Guardandomi stranita mi seguì non senza prima aver richiamato l'attenzione di Gray – Ne vuoi una fetta anche tu? - Domandò al corvino mentre passavamo di fronte al divano - No ma grazie lo stesso Meredy – Rispose lui senza guardarci.
- Allora... mi dici che cavolo succede? - Mi domandò una volta fuori portata d'orecchio – Niente! - Bu-giar-da!!! – Mi accusò - Di la verità siete ancora ai ferri corti? - Mmmh! Mugugnai annuendo con la testa - Ultimamente Gray ignora Juvia più del solito – Sospirai - Lui... si limita solo a fare il suo lavoro... senza sforzarsi di avere nessun altro tipo di rapporto con Juvia ! - E a te... questo dispiace vero – Strinse gli occhi con aria da inquisitrice la rosata - Dimmi Juvia... che tipo di rapporto vorresti con lui ? - Indagò più a fondo - Cosa??? - N-no... ma che va a pensare Meredy... Juvia voleva solo più compagnia, lei si annoia a morte... tutto qui ! - Ha! Ha! Ha!... Scusa Juvia, per un attimo ho pensato che tu ci avevi provato con lui e che ti avesse respinta ! - Juvia non ci proverebbe con Gray neanche se fosse l'ultimo uomo sulla faccia della terra! - Mentii spudoratamente mordendomi il labbro. Invece lo aveva fatto... eccome se lo aveva fatto, gli si era praticamente buttata addosso e lui... per tutta risposta l'aveva scostata come se fosse stata una mosca fastidiosa, facendola sentire tremendamente umiliata e indesiderata - Lei è solo un po' depressa e non vede l'ora di andare a Crocus, almeno li potremo divertirci! - Cambiai discorso - A proposito di divertimento, che ne dice Meredy se ora andiamo in camera di Juvia e facciamo un gioco – Proposi nel modo più innocente possibile – Che tipo di gioco ?- Indagò diffidente – Oh nulla... una cosetta che mi hanno insegnato Aria e Toto! - Oooh! Andiamo bene ridacchiò nervosa – Non oso neanche immaginare di che si tratti – Segui Juvia e lo scoprirai – Sghignazzai maliziosamente -
Dopo aver portato una fetta ciascuno di torta ai ragazzi della scorta, che ci ringraziarono contenti, passai dalla cucina dove prelevai una bottiglia di vino rosso e un bicchiere che sarebbero serviti per il "gioco", poi salendo le scale di corsa andammo a trincerarci in camera mia. - Allora mi dici di che si tratta? - Domandò sempre più curiosa Meredy, dopo che entrambe ci eravamo cambiate per la notte – E' semplice... ora inizierà Juvia così ti farà vedere – Spiegai sistemando un vassoio con i piedini, di quelli che si usano per fare colazione sul letto in mezzo a noi.
- Juvia ora farà un'affermazione – Continuai mentre aprivo la bottiglia e riempivo il bicchiere – Se Juvia indovinerà... Meredy dovrà bere il vino in un sol sorso, se invece sbaglierà, sarà lei a dover bere e la matta passerà automaticamente a Meredy che a sua volta dovrà porre un quesito a Juvia... capito? - Mmmh più o meno – Rispose dubbiosa la rosata – Non so perchè ma ho come l'impressione che andrà a finire male – OH ANDIAMO MEREDY! - Scoppiammo a ridere tutt'e due, poi ritornando seria posi la prima domanda... - Allora, Juvia inizierà con qualcosa di semplice... lei scommette che... quando Meredy passa la notte con Lyon, indossa coordinati sexi, completamente diversi da quell'orrore che si è messa per stasera! - Ridacchiai – Ma dai non è poi così male! - E' orrendo invece, ma il punto è se... è vero o no? - Si è vero, si arrese la rosata – Allora Meredy deve bere, bevi! Bevi! - La incitai... e lei lo fece guardandomi male – Tocca sempre a Juvia affermai portando le mani unite a mo di preghiera davanti alla bocca, va bene... - Ragionai - Ora lei si butta a caso... Juvia scommette che... a Meredy piace da morire il sesso orale! - NOOO!!! Ma che? - AH! AH! Juvia ti avvisa che è vietato mentire! - Ma tu guarda che razza di giochi ti insegnano quei due – Poi tutta rossa prese il bicchiere e lo svuotò – YEEEH! Juvia ha indovinato! - Urlai battendo le mani, poi senza darle tregua continuai – Meredy è innamorata cotta di Lyon! - Convinta di aver vinto di nuovo aspettai che la mia amica svuotasse l'ennesimo bicchiere... invece... con un sorrisino malefico mise due dita alla base del calice di cristallo e lo spostò nella mia direzione – Bevi! - Ma nooo! Juvia ti ricorda che non sono ammesse bugie! - Infatti non lo è, ti ho già spiegato che non mi fido di lui, quindi non posso amare una persona di cui non ho piena fiducia... BE-VI! - AHHH!!! Non è giusto! - Si che lo è... e se ho capito bene ora è il mio turno vero? - Ghignò cattiva – Si lo è! - Risposi mogia dopo aver mandato giù tutto il liquido rosso – Dunqueee???... E' passato più di un anno da quando hai fatto l'ultima volta sesso! - Ma andiamooo! Questa era scontata, è stata Juvia stessa a dirtelo! - Non-mi-interessa... Bevi!!! - Aaah! d'accordo! - Sbuffai – Ma se Meredy fa di nuovo un'affermazione così stupida, Juvia si rifiuterà di bere! - Va bene! - Mi osservò divertita prima di parlare – Io scommetto che invece di stare qui a perdere tempo con me... te ne andresti volentieri sul divano assieme a Gray – Non è vero! - Mentii per l'ennesima volta in quella sera – Juvia non lo sopporta! - Il fatto che non lo sopporti non esclude che ti piaccia... quindi bevi è falla finita prima che ti cresca il naso! - Sospirando nuovamente guardai la rosata negli occhi – Meredy crede che si noti così tanto? - Gli chiesi mordendomi nervosamente un unghia – OHHH SIII! - E... Meredy pensa che se ne possa essere accorto anche Gray? - Oh Si! Se ne sono accorti praticamente tutti, ne stavano parlando proprio l'altro giorno quando te ne sei andata, Aria e Toto hanno fatto anche una scommessa su quanto ci impiegherai e se riuscirai a rimorchiartelo! - Scoppiò a ridere – OHHH!!! Al diavolo stronzi! Juvia va a lavarsi i denti, si è stufata di questo stupido gioco, ora ha sonno! - Dopo aver scolato a canna quello che rimaneva della bottiglia andammo tutt'è due in bagno, mentre mi struccavo vidi Meredy ingoiare una compressa – Che cos'è? – Domandai curiosa – Pillole anticoncezionali – Mi rispose spiccia - Non voglio nessun regalino indesiderato... perchè tu non le usi? - No! A Juvia non servono! - Rivolgendomi un sorrisino ammiccante mi provocò di nuovo – Se fossi in te inizierei a prendere in considerazione l'idea di assumerle... sai com'è a Crocus... da soli... nella stessa stanza... nello stesso letto! - Juvia non pensa proprio, piuttosto dormirà sul pavimento – Sibilai aprendo la porta del bagno per tornarmene in camera – Non c'è ne sarà bisogno, continuò la rosata seguendomi, Lyon è riuscito a prendere una suite, quindi ci sarà anche un divano – Ecco appunto, lui può benissimo dormire la! - Precisai buttandomi a peso morto sul mio letto e appena Meredy mi raggiunse mi accoccolai contro il suo petto – Ma che fai? - Mi chiese divertita – Niente, solo che Meredy stasera è stata una vipera e ha fatto arrabbiare Juvia, ora per punizione dovrà farle le coccole fin che non si addormenta! - Secondo me hai bevuto troppo, guarda che non sono il tuo giocattolino schiaccia-pensieri e in più mi mancano gli attributi per farlo, al massimo potrei andare a chiamare Gray o se proprio non lo sopporti... potrei darti sollievo in un altro modo - Insinuò alzando il medio e scoppiando in una risata sguaiata – Ma-ma – Spalancai la bocca incredula – E sarebbe Juvia quella ubriaca, secondo lei la troppa compagnia di quell'albino libidinoso sta rovinando irrimediabilmente Meredy! - E dai! Stavo scherzando... sei tu che hai iniziato a fare battutine sul sesso, vieni qui adesso! - Mi invitò allargando le braccia. Ssorridendo mi ci fiondai in mezzo e chiusi gli occhi lasciando che Meredy giocherellasse con le mie ciocche accarezzandole come se fossi una bimba – Grazie... Juvia è contenta che Meredy l'abbia convinta a fare questa cosa del pigiama parti, ora lei si sente infinitamente meglio, era un bel po' che loro due non passavamo una serata così! - Mmmh mugugnò già mezza assonnata - Sai Juvia, da Lyon ho appreso un paio di cose non molto incoraggianti su Gray... quando erano adolescenti, lui si riteneva molto fortunato ad averlo come cugino, perché tutte le ragazze a cui spezzava il cuore con la sua indifferenza, dopo erano felicissime di farsi consolare da lui – Ridacchiò sarcastica – Inoltre mi ha informato che Gray non ha mai avuto una relazione fissa in vita sua e che la sua sfera amorosa è composta esclusivamente di incontri occasionali da una botta e via... lo vuoi un consiglio da amica... lascialo perdere – Senza aprire gli occhi annuii con la testa – Juvia ha capito! - E non preoccuparti del fatto che dovrai dividere la stanza con Gray – Continuò - Ci sarò io li con te, ti difenderò da lui anche a costo di dover dividere il letto assieme a voi... dormi adesso! - Stavo quasi per farlo quando sentii dei rumori provenire dal bagno e l'acqua della doccia che si apriva ...
Senza volerlo iniziai a immaginare il suo corpo tonico sotto il getto... la sua pelle imperlata da mille goccioline trasparenti mentre le sue mani passavano il sapone su quei muscoli sodi... quanto avrei voluto raggiungerlo... sospirai pesantemente e il cuore iniziò a battere forte, speravo vivamente che Meredy non se ne accorgesse, c'era una cosa che lei non aveva capito... non era da lui che doveva difendermi, ma da me stessa.
8 DICEMBRE ore 18:30 Partenza
POV'S JUVIA
- Avete preso tutto ? - Domandò impaziente l'albino - Si Lyon!- Risposi seccata dalla sua solerzia – Bene, allora ci vediamo domani in tarda mattinata ! - Gray aveva appena finito di caricare il bagagli che ci sarebbero serviti per quei due giorni, come previsto Lyon aveva fatto fatica a trovare un alloggio libero, infatti l'unico disponibile era una suite matrimoniale, ma soltanto perché la coppia che doveva occuparla aveva disdetto la prenotazione per un contrattempo improvviso .
L'hotel era strapieno, visto che per la sera dell'otto Dicembre tutti gli ospiti vi avrebbero soggiornato, il re aveva organizzato un pranzo di arrivederci per gli invitati all'evento, questo voleva dire che avremmo dovuto passare non una, ma due notti nella stessa stanza " Fantastico " sbuffai - Avanti Ju-Ju , che cos'è quella faccia da funerale, guarda che stiamo andando a divertirci e poi la suite è molto grande, ha perfino un salotto privato con frigo bar e il megaschermo, avrei dovuto comunque prenotare una doppia comunicante, Gray deve sempre tenerti d'occhio, non potrei mai perdonarmi se dovesse succederti qualcosa... vero cugino ! - Mmmh!!! Sarebbe stato meglio non andarci affatto, ma visto che a quanto pare è "necessario"... non sarà un problema per me dormire due giorni su uno stupido divano in una stupida suite di lusso, ho dormito in posti peggiori... - Sbottò buttando malamente nel portabagagli l'ultima valigia - A domani!!! - Lo salutò freddo salendo a bordo - A domani ragazzi! - Sorrise Lyon - Ah! Avvisatemi appena arrivate ! -
" Wow... dopo sette giorni aveva finalmente aperto bocca, ed era addirittura riuscito a mettere insieme un discorso a senso compiuto senza mugugnare o grugnire scocciato più di tanto... a quanto pare il problema era solo uno... io!!! " Mi accomodai sul sedile e allacciai la cintura, poi incrociando le braccia focalizzai il mio sguardo verso il vetro laterale, preparandomi a passare tutto il tempo in quella posizione. Gray intanto aveva sintonizzato la radio su una famosa stazione musicale che stava trasmettendo il meglio della musica rock, alzando il volume assurdamente a palla, facendomi così aumentare il mal di testa che mi aveva costretta a prendere una compressa. Dallo specchietto laterale si vedevano i fari dell'auto della polizia, che ci avrebbe scortato fino alla periferia di Crocus, appoggiando la testa al vetro cercai di chiudere gli occhi, tentando al tempo stesso di ignorare quel terribile frastuono. All'incirca a metà viaggio si fermò a una stazione di servizio, per fare rifornimento, poi parcheggiò affianco alla volante e scese senza dire niente...
Tirai un sospiro di sollievo, tutta quella tensione mi stava uccidendo, ma fortunatamente il cerchio alla testa sembrava essersi attenuato, forse ora grazie al silenzio, sarebbe scomparso del tutto... non feci neanche in tempo a formulare il pensiero che la portiera si spalancò e me lo ritrovai in piedi che mi fissava accigliato - Che fai scendi? – Mi chiese brusco come al solito - Devo comprare le sigarette e prendere un caffè !!! - Fu tutto quello che disse prima di allontanarsi senza aspettarmi e lasciando per di più la portiera spalancata.
Ma chi si credeva di essere per trattarmi così? Ero arcistufa dei suoi modi. Saltando quasi dalla macchina lo raggiunsi e gli afferrai il braccio con entrambe le mani facendolo girare di forza – JUVIA PUO' SAPERE CHE CAVOLO DI PROBLEMI HA GRAY PER TRATTARLA IN QUESTO MODO??? - Gli urlai furiosa in faccia - Non so di che parli principessa ... io non ho nessun problema!!! - Mi rispose in tono glaciale osservando infastidito le mie mani strette al suo braccio - Ah! Quindi per Gray è normale trattare le persone alla stregua di inutili seccature! - Qui la seccatura è una sola principessa e non ti nascondo che sto iniziando seriamente a non sopportarti piu! - Se Gray non sopporta Juvia perché non ha lasciato l'incarico... infondo è quello che Gray ha detto di voler fare! - Non penso siano affari tuoi quello che voglio o non voglio fare... e ti informo che mi da fastidio che mi tocchi, quindi se non hai bisogno di niente lasciami immediatamente il braccio e tornatene in macchina ad aspettarmi! - Così dicendo si liberò con uno strattone, mi lanciò le chiavi del SUV e se ne andò lasciandomi sola in mezzo al parcheggio ...
Sentendo gli occhi punzecchiare mi affrettai a risalire nell'abitacolo sbattendo violentemente lo sportello - CRISTO!!! - Quanto avrei voluto che ci fosse stata la sua testaccia dura al posto di quella portiera... singhiozzai - Juvia lo odia-lo odia-lo odia!!! - Lacrime di rabbia iniziarono a scendere improvvise, girai la faccia dal lato opposto al finestrino per evitare che i ragazzi della scorta mi vedessero piangere asciugandole rabbiosamente con la manica del cappotto, avvertendo la familiare sensazione di quel peso insopportabile all'altezza del petto e maledicendo silenziosamente il giorno in cui lo avevo incontrato.
POV'S GRAY
Solo mezz'ora di viaggio è già mi sentivo in trappola, mai l'abitacolo del mio SUV mi era sembrato più piccolo e soffocante come in quel momento, tant'è che avevo dovuto scendere immediatamente per prendere aria .
Quello che stava succedendo ultimamente non mi andava proprio giù, il suo modo di guardarmi, il suo arrossire in continuazione non presagivano niente di buono, sapevo già in partenza che avere un qualsiasi tipo rapporto non professionale con lei, non era neanche lontanamente da prendere in considerazione... mi avrebbe portato solo una montagna di rogne e allora per quale stramaledetto motivo non riuscivo a smettere di pensare a quello che era successo a casa sua. La mia intenzione iniziale era stata quella di intimorirla per farmi lasciare in pace, di solito funzionava sempre, invece quel proposito si era ritorto contro di me. Quella strega non faceva altro che provocarmi in continuazione... già la mattina quando l'avevo beccata a curiosare tra le mie cose, c'era mancato poco che non la baciassi fino a lasciarla senza fiato, ma quando eravamo rientrati dalla tavola calda e avevo toccato la sua pelle morbida e osservato quei magnifici occhi azzurri totalmente insensibili alle mie minacce accendersi di passione, dove anziché paura avevo scorto solo curiosità e aspettativa... mi ero eccitato a tal punto da non capire più nulla, se non che mi era venuta una gran voglia di farmela contro quella dannatissima parete, riuscendo magari a inculcare un po di buon senso in quella testa vuota che si ritrovava. Continuare a fare certi pensieri su di lei era contro producente e mi avrebbe portato solo una serie infinita di distrazioni, per non parlare del fatto che non sarebbe stato per nulla professionale scoparsi il datore di lavoro...
Non doveva succedere più, sapevo perfettamente di averla ferita, ma non potevo assolutamente permettere alla mia vita privata di interferire con la mia professione... mai... Quella dannata donna possedeva un'adorabile viso da cherubino utile a mascherare un'anima diabolica e non faceva altro che mandare in totale confusione l'opinione che mi ero fatto su di lei. Ancora non riuscivo a capire se era completamente stupida e avventata o se fosse semplicemente la più scaltra puttanella che mi era mai capitato di incontrare in tutta la mia vita. Ignorarla completamente era stata un'ottima soluzione, ma per quanto tempo avrei potuto continuare così, nel mio lavoro la comunicazione verbale era importantissima per mantenere i contatti, ma se non riuscivo a governare i mie istinti, l'unica soluzione sarebbe stata davvero quella di abbandonare l'incarico, prima di trasformare il tutto in un gran casino nel vero senso della parola...
E pensare che prima di conoscerla mi ero anche deciso a smettere di fumare – Cazzo! - Gettai il mozzicone a terra e lo calpestai con la punta dello stivale mettendoci più foga del dovuto, avevo i nervi a fior di pelle, non mi era mai successo di non riuscire a controllarmi e per di più non avevo nessuna intenzione di lasciare quel lavoro a metà... sarei andato fino in fondo anche a costo di farmi odiare da lei ... CONTINUA ...
§ La tana di Lestoargento §
Mi scuso con voi se questo capitolo risulterà un po' pesante, vi prometto che sarà l'ultimo a contenere le varie descrizioni sulla vita dei personaggi, purtroppo non ci posso fare nulla, adoro dare ai protagonisti delle storie più spessore possibile, facendo conoscere le infinite sfaccettature, del loro carattere... e ricordatevi nulla è scritto a caso.
Tornando alla storia, le cose si stanno evolvendo, sia per Juvia che per Gray, sono entrambi confusi e i vari accadimenti li stanno portando a fare determinati ragionamenti su quelli che sono i loro veri sentimenti, l'uno per l'altro. La canzone " Frozen" citata nel capitolo appartiene a Madonna è una vecchio successo del 1998 e ho trovato le parole molto azzeccate ai personaggi e non solo quelli della fiction, anzi non vi nascondo che mi è sembrata molto più adattabile a quelli originali.
Detto ciò vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo, che entrerà finalmente nella zona hot in tutti i sensi ! ( Appunto speciale, mi scuso con Ren, a me lui piace parecchio, ma mi serviva un capro espiatorio) e ne approfitto per ricordare che gli splendidi personaggi di questa storia li ho presi in prestito dalla mente del bravissimo Hiro Mashima. ( Secondo appunto... il gioco delle verità mi è stato ispirato dai libri " Le cronache del ghiaccio e del fuoco" ) o più semplicemente Games of Trone se preferite.
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