Louis, vedendo Harry in quello stato, cominciò a rendersi conto che quello che aveva accanto a sè era solo un ragazzo di vent'anni che, come capitava spesso, si era ritrovato a vivere in una realtà troppo grande per lui.

" Ascolta " gli disse quindi " forse io non sono la persona più adatta a parlarti, ma capisco come ti senti e mi rendo conto che, quando tutto è iniziato per te, a sedici anni, eri troppo piccolo per affrontare il mondo dello spettacolo.
All'inizio era tutto bello, guadagnavi tanti soldi, ti potevi comprare cose che prima non eri in grado di permetterti e migliaia di persone ti seguivano adoranti.
Solo che questo era solo un lato della medaglia, vero?
Certo, perché poi sono cominciati a spuntare i paparazzi che ti fotografavano in ogni angolo e, se in un primo momento, ti faceva piacere vedere le tue foto su riviste o social, poi ha iniziato a darti fastidio.
Nuovi amici sono spuntati come funghi, ma scommetto che non erano veri, ma solo interessati ai tuoi soldi e dopo è stato un incatenarsi di fatti, uno causa e conseguenza dell'altro e ti sei ritrovato a drogati e a saltare da un amante all'altro..."

" Io voglio solo qualcuno che provi affetto per me " sussurrò Harry " che mi faccia ridere e che mi aiuti a ritrovare quella pace interiore che non ho più "

" Va bene, ti dò atto che questo è importante, ma devi anche ritornare a scrivere musica. I tuoi fan non ti aspetteranno in eterno e il tuo talento non va sprecato. Sei bravo, Harry, l'hai dimostrato in passato e sono sicuro che lo dimostrerai anche in futuro "

Harry sorrise alle parole di Louis e si disse che forse l'uomo accanto a lui aveva ragione.

Avrebbe voluto abbracciarlo, stringerlo e farsi coccolare, ma sapeva che era sbagliato, come era sbagliata quell'infatuazione che da mesi provava per lui.

Allora disse la prima cosa che gli venne in mente.

" Quando abbiamo fatto sesso io ho mentito " mormorò con gli occhi bassi " non è vero che ce l'hai piccolo. Io...scusami...so quanto dà fastidio sentirsi dire una cosa del genere "

Louis sorrise, si alzò dal letto e disse:

" Scuse accettate e io ti chiedo perdono per averti chiamato puttana. Mi dispiace, non lo meriti. Promettimi, però, che cercherai di dare un nuovo senso alla tua vita "

Harry annuì e, quando Louis uscì dalla sua stanza, provò un grande senso di vuoto.