5 - IMPOSSIBILE DIMENTICARLA

KAMERON

Cerco di trattenere la voce quando l'orgasmo mi investe per non farmi sentire dai miei.

Mi guardo la mano imbrattata dal mio sperma, non è stato per niente appagante, una sega non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che ho provato facendoci sesso nella mia auto.

È l'ennesima volta che mi do piacere pensando alla notte di Halloween, cercando di placare il desiderio di possederlo ancora e ancora.

I ricordi della serata non sono tutti lucidi, ma delle attività in macchina rammento perfettamente ogni dettaglio, ogni sensazione.

E' stato unico: sia la pompa che il sesso sono stati favolosi, e io non faccio altro che pensarci.

Era così stretto da farmi girare la testa e farmi perdere completamente il controllo. L'ho scopato senza trattenermi minimamente, con talmente tanta foga che credevo mi avrebbe fermato, invece non l'ha fatto. Nessuna altra ragazza me lo avrebbe mai permesso.

Però il fatto che sia stato un orgasmo così appagante, non giustifica il fatto che non riesca a pensare ad altro.

Se ragiono razionalmente lo so che era Sid, ma la mia mente continua a negarlo. Forse ero troppo ubriaco per rendermene conto e ora il ricordo di una ragazza inesistente mi sta facendo impazzire.

Infondo io lo so perché mi ha colpito, se lui fosse una femmina sarebbe la mia ragazza ideale, per niente noiosa o rompipalle, con i miei stessi gusti in fatto di divertimento e soprattutto bellissima... però un po' troppo zoccola.

Sidney ha sempre avuto dei lineamenti delicati, androgeni, con quegli occhioni azzurri, i capelli lunghi e le labbra carnose, per non parlare delle sue gambe longilinee e il culo sodo.

Anche se è un uomo e io non sono gay capisco tutti quelli che dicono che se lo farebbero volentieri e da quello che so lui non si tira mai indietro.

I giorni successivi alla pubblicazione di quelle dannate foto una domanda continuava a martellarmi in testa e a non darmi pace, ogni volta che lo vedevo non riuscivo a pensare ad altro "Cosa si prova a fare sesso con lui?"

Ora lo so.

Basta! Devo trovare il modo di non pensarci se non voglio diventare pazzo a forza di seghe.

Credo che l'unica soluzione per togliermela dalla testa sia rivederla nuovamente da lucido, così mi renderò conto che è solo Sid e tutto finirà visto che io non sono gay.

Con Rebecca sono ancora ai ferri corti e non mi parla, quindi non dovrò rendere conto a lei di quello che faccio, e visto che ignora suo fratello non si accorgerà nemmeno se uscirò con lui.

Prendo il cellulare e mando un messaggio a Sid "Sei a casa? Sei solo?"

La risposta non tarda "Si e no, sto facendo un'orgia con Thor e Capitan America"

Il primo pensiero è "idiota", ma poi un fastidio mi attraversa al pensiero che possano essere dei soprannomi che ha affibbiato a due ragazzi che sono effettivamente con lui e la voglia di prenderlo a cazzotti è veramente forte.

Come quando ho visto quelle dannate foto, la rabbia era tanta che avevo solo due opzioni: evitarlo o massacrarlo di botte. Ho optato per la prima.

Gli mando un nuovo messaggio "Rebecca è andata in palestra?"

Se vado da Sid non posso assolutamente incontrarla.

Anche questa volta risponde subito "Cazzo ne so! È la tua ragazza! E sono troppo occupato a farmi scopare per controllare"

Sorrido, non penso che si porterebbe a casa due ragazzi se non fosse solo ... o no? Nessuno sano di mente lo farebbe. Io avrei controllato prima di portare una ragazza nella mia camera e farci sesso.

L'importante ora è sapere se c'è o no Bechi, so a chi posso chiedere.

Denzel lavora nella palestra che frequenta lei.

"Ciao Den. Bechi è lì?"

"Sì e sta facendo la gatta morta con Leonard per farti ingelosire, perché sa che te lo avrei riportato"

"Ok. Me l'hai riportato."

"Vuoi che faccia qualcosa?"

"No, lascia stare, per il momento è meglio che tutto resti invariato ... anzi, mandami un messaggio quando lascia la palestra"

"Ok amico"

"Grazie"

Prendo le chiavi della macchina ed esco.

SIDNEY

Impreco alzandomi dal letto, se è Rebecca che si è dimenticata ancora le chiavi, giuro che questa volta la lascio fuori casa.

Invece mi trovo nuovamente davanti Kameron che mi sorride con la sua solita faccia da cazzo "Ciao Sid."

Sono sorpreso anche se non dovrei esserlo, infondo è il ragazzo di mia sorella e poi non è certo qui per me.

"Rebecca non c'è"

"Lo so. Non sono qui per lei. Mi fai entrare?"

"Non vedo perché dovrei."

"Perché te lo sto chiedendo gentilmente. Altrimenti entro da solo"

Spingo la porta cercando di chiuderla, ma lui la blocca rimandandomela indietro, facendomi sbattere contro la parete ed entrando senza nessuna difficoltà.

Io lo guardo male "Stronzo". Lui sorride "Ti avevo avvertito" poi mi oltrepassa e sale le scale.

"Dove vai?"

"In camera tua. Muoviti non ho molto tempo prima che torni Bechi"

"Sei il solito prepotente"

"Mi conosci, non dovresti stupirti"

Arrivati nella mia stanza chiudo la porta e lo affronto "Allora cosa vuoi?"

"Voglio uscire nuovamente con Sibyl"

Sento l'irritazione assalirmi "Sibyl non esiste"

"E' questo il punto. Io razionalmente lo so, ma c'è una parte di me che non lo comprende e continua a desiderarla"

Sorrido e mi avvicino a lui "Hai goduto così tanto che non riesci a dimenticarmi, ma per illuderti di essere etero vuoi scoparmi fingendo che io sia una ragazza"

"No, sei fuori strada. Non voglio scopare. Voglio passare una serata tranquilla, così da imprimermi nella mente che sei solo tu e che Sibyl non esiste. In questo modo smetterò di farmi le seghe pensando a lei"

Cerco di ignorare la delusione che sento e soprattutto di scacciare l'immagine di lui che si dà piacere, perché sono io ad averlo fatto godere, ma lui pensa ad una ragazza che non esiste, una ragazza che io non sarò mai

"Se lo dici tu. A me sembra una stronzata. E comunque non ho nessuna voglia di mettermi nuovamente quel vestito"

"Tranquillo te ne comprerò un altro meno vistoso"

Io sbuffo "Non intendevo in quel senso"

"Ti prego Sid, sarà l'ultima volta."

"Non sarebbe più semplice se mi mettessi il vestito ora e mi spogliassi qui davanti a te?"

Vedo una strana luce accendergli gli occhi, ma lui si affretta a rispondere "No"

Mi avvicino maggiormente e gli appoggio una mano sul pacco "Hai paura che qui in camera, da soli, non riusciresti a resistere?"

Lui mi afferra il polso e la allontana "Sì, dallo spaccarti la faccia"

Ci guardiamo negli occhi, sono io a distogliere lo guardo per primo "D'accordo, però ho due condizioni"

"Spara"

"Dovrai pagarmi la cena, se di cena si tratta"

"Sì, intendevo già farlo. E poi?"

"Voglio la tua maglietta?"

Lui se la guarda stupito "Perché? Nemmeno ti va"

"Lo so, è solo per fare lo stronzo"

Mi rivolge un'occhiataccia e poi se la toglie tirandomela in faccia.

Io la afferro al volo e sorrido gustandomi la vista del suo fisico.

"Dovrei andarmene a casa così?"

"Certo, se io vado in giro vestito da ragazza tu puoi anche girare senza maglietta"

Sta per dire qualcosa, ma il suono del suo cellulare lo interrompe, deve essergli arrivato un messaggio. Lo legge e poi dice "Devo andare. Bechi sarà qui fra poco."

Sentire pronunciare da lui il nome di mia sorella mi dà un enorme fastidio, mi ricorda che questo bastardo mi ha abbandonato. Così dico "E se le raccontassi che sei stato qui?"

"Non lo farai"

Fingo di non notare il tono minaccioso.

Poi prosegue "Domani mattina ti farò sapere tutto."

E poi esce dalla mia camera.

Non mi prendo il disturbo di accompagnarlo, conosce la strada.

Sono all'ultima ora quando mi arriva un messaggio di Kam, non so se leggerlo perché anche questa mattina all'ingresso mi ha bellamente ignorato.

Ma poi non resisto alla tentazione.

Dice semplicemente "Alle 19 da me"

Presumo che sia per non incontrare Bechi, non nascondo che mi piacerebbe vedere come si giustifica con lei, però anche per me è meglio così.

Se mio padre mi vedesse vestito da donna, sarebbe l'ultima goccia e mi ritroverei fuori di casa.

Al termine delle lezioni trovo Valerie che mi aspetta all'uscita.

"Sid, sono d'accordo con le altre di vederci per un film da me. Sei con noi?"

Io sorrido "Se fossi etero sarebbe il paradiso, ma ahimè io preferisco i maschioni. E questa sera ne ho giusto uno che mi aspetta"

Lei ricambia il mio sorriso "Non dirmi che è lo stesso di Halloween"

"Infatti non te lo dico"

Lei esulta "Domani devi raccontarmi tutto compreso chi è, non mi basta sapere che l'hai conosciuto su internet"

"Sarà un racconto noioso, solo una cena"

"Finalmente qualcosa di romantico"

"Sai che noia. Comunque mi copri? Posso dire che vengo da te? Mio padre dà in escandescenza se sa che esco con un ragazzo"

"Ma certo"

Poi insieme ci incamminiamo verso casa.

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