13 - Chiodo scaccia chiodo

Come esco dalla scuola, non ci metto molto ad individuare la sua auto, è decisamente più vistosa delle altre, però non è la stessa con cui mi ha accompagnato al parcheggio del Black Hole.

Lui è già dentro e mi fa segno di raggiungerlo.

Mentre mi avvicino sento addosso lo sguardo di tutti.

Appena salgo Nick mi sorride raggiante "Non ho specificato nel messaggio che prima ti porto a vedere casa mia"

Io ricambio il sorriso "Ti ricordo che l'ho già vista"

"Quella era la casa di Brian"

Sono sorpreso "Ma non abitate insieme?"

"Certo che no. Te l'ho detto: siamo solo scopamici. Fingere di essere una coppia è stato solo un gioco"

Mi sento sollevato da questa notizia "Allora andiamo"

Siamo quasi arrivati quando mi arrivano 3 messaggio.

Uno di Valerie "Wow! Hai fatto bingo! Che invidia! Domani voglio sapere tutto!"

Uno di Rebecca "Mi fai schifo! Sei senza vergogna!"

E infine uno di Kameron "Sei un completo imbecille a salire in macchina con uno sconosciuto!"

Rispondo solo a Kameron, perché come sempre mi fa girare le palle e non riesco ad ignorarlo "Hai paura che mi possa violentare? E' proprio quello che spero"

Ribatte subito "Smetti di fare la troia, altrimenti prima o poi ti capiterà qualcosa di brutto"

Non so se è un avvertimento o una minaccia, mi verrebbe voglia di urlargli che è tutta colpa sua, ma devo lasciare perdere e concentrarmi solo sul bellissimo ragazzo che ho affianco se voglio ottenere il mio scopo, cioè dimenticarlo.

Arriviamo ad un complesso residenziale molto elegante, parcheggiamo e entriamo.

Anche l'appartamento lo è, moderno e arredato con gusto, ma privo di personalità. Sembra uscito da una rivista di case di lusso.

"Allora ti piace?"

Mi guardo meglio intorno in cerca di foto o suoi oggetti personali, ma non trovo niente. "È veramente il tuo? È così impersonale"

Lui sorride e mi viene vicino "Me lo ha dato la società per cui gioco, mi hanno acquistato sei mesi fa, ma non so quanto resterò, quindi meglio divertirsi che perdere tempo per personalizzarlo. Giusto?"

"Giusto"

E prende a baciarmi.

Ci spogliamo in fretta e mi conduce nella sua camera, il letto è enorme e decisamente comodo per farci sesso.

Ed è proprio quello che facciamo.

Al contrario di quello che mi aspetto vuole che sia io il primo a fare l'attivo, così lo preparo facendogli una pompa, tra un gemito e l'altro mi dice "Dio, quanto mi è mancata la tua meravigliosa bocca sul mio cazzo".

Io sinceramente ricordo ben poco di cosa abbiamo fatto la scorsa volta.

Poi lo scopo con foga come se lo desiderassi da tanto, purtroppo nella mia mente non è lui che sto possedendo.

Nick è più alto di me e più muscoloso, ma disteso in un letto questa differenza è insignificante e io sono bravo anche come attivo, anche se tutti credono che sia solo capace ad allargare le gambe.

Dopo ci spostiamo nel bagno e lo facciamo anche nella mega vasca idromassaggio scambiandoci i ruoli.

Nick mi chiede di cavalcarlo e io lo accontento, poi mi fa mettere le mani sul borgo e mi prende da dietro.

È bello farlo con qualcuno che non si vergogna di essere gay.

Mentre ci rilassiamo nell'acqua calda Nick vuole mettere le cose in chiaro "Sei stupendo Sid. Fare sesso con te è spettacolare, ma io purtroppo non sono per le relazioni stabili, perché, come ti ho detto, non so dove sarò il prossimo anno."

Le sue parole non mi stupiscono affatto, avevo già capito che tipo di persona è e ne sono felice, anch'io non sono pronto per una relazione stabile, almeno non con lui  "Tranquillo anch'io non cerco niente di più che puro e semplice sesso"

Lui sorride raggiante "Sei il mio uomo ideale. Bellissimo e libertino. A cui piacciono i giochi sadomaso." Mi passa un dito sui segni che ho ai polsi, poi aggiunge "Possiamo continuare a vederci? Magari la prossima volta mi mostri qualche giochino"

Io ignoro il suo commento, non ho voglia di raccontargli dell'aggressione, così dico solo "Non vedo perché no"

"Il tuo amico è d'accordo?"

Mi sento mancare il fiato "Quale amico?"

"Il bel ragazzo moro, alto, pieno di sé."

"Cosa c'entra Kameron?"

"Oggi sembrava volesse divorarti con lo sguardo e a me incenerirmi"

"Io direi picchiarmi. È solo un grandissimo bastardo. Un tempo eravamo amici, adesso non sopporta che io sia gay"

"Se lo dici tu? A me sembrava gelosia bella e buona e anche di quelle potenti."

Devo assolutamente cambiare argomento, ho già pensato troppo a lui mentre facevamo sesso e mi odio per questo.

"Hai già dei progetti per il prossimo anno?"

"Mi piacerebbe andare a giocare all'estero, in Europa, magari in Italia, ci sono già diversi giocatori della nazionale maggiore che giocano là."

"Ti invidio, anche a me piacerebbe scappare da tutto: da mio padre, da mia sorella, da quella merda di scuola e da..."

Stavo per dire Kam, ma mi trattengo.

Lui sorride "Ci penserò io a farti divertire a scuola. Ci sono tanti posti dove poter fare sesso"

Lo guardo sorpreso "E se ci beccano?"

Lui alza le spalle "Io non sono un insegnante e poi lo sanno già tutti che sono gay. Non ho niente da nascondere e tu?"

Ripenso alle foto "No, hanno già visto tutto di me"

"Sarà divertente. Ora devo riportarti a casa anche se resterei qui a scopare con te fino allo sfinimento, ho gli allenamenti."

Uscendo dalla vasca scoppia a ridere "Mi hai distrutto. Mi sa che sta sera non darò il massimo, sarà molto se reggerò in piedi fino alla fine"

"Sei tu che hai voluto fare anche il passivo"

"Ed è stata una grande idea"

Appena rientro a casa, mia madre mi assale "Dove accidenti sei stato? Tua sorella mi ha detto che sei andato via in macchina con uno sconosciuto."

Quella stronza di Rebecca "Non è uno sconosciuto mamma, è Nicholas Diaz giocatore di pallavolo della nazionale under 21. E' l'assistente del prof di educazione fisica. Siamo solo andati a fare un giro e a mangiarci un gelato"

Beh io il suo cono l'ho sicuramente succhiato .... Mi viene quasi da ridere al doppio senso.

"Non mi importa. Devi stare attento, sei troppo ingenuo. Ti fidi troppo delle persone"

Mi verrebbe da riderle in faccia: io ingenuo, coglione sì ...

Lei prosegue "Quella scuola non è più un posto sicuro. L'altro giorno sei tornato a casa con degli evidenti lividi, non credo tu sia semplicemente caduto. E oggi te ne vai via con uno che non conosci nemmeno. Ti sarebbe potuto accadere qualcosa di brutto. Avevi anche il telefono spento!"

Quando Kam mi ha picchiato la sera mi faceva un gran male l'addome e non sono riuscito a nasconderlo e così mia madre ha visto i segni, ho mentito dicendole che mi ero scontrato con un mio compagno durante educazione fisica e che mi era caduto addosso. Fortuna poi che non ha visto i segni che mi ha fatto Steve con quel dannato asciugamano e quelli lasciati dalle fascette.

"Mamma mi dispiace, ma non è successo nulla"

Lei sospira esasperata "Almeno proteggiti, ci sono un sacco di malattie in giro ..."

Non si è bevuta la storia del gelato, me lo aspettavo, non è così scema.

Lei prosegue "Comunque avresti potuto avvertirmi e non spegnere più il cellulare"

"Non l'ho spento, mi si è scaricato e comunque sapevo ti avrebbe riferito tutto la mia cara sorellina"

Un'altra bugia: ho spento il cellulare per non ricevere più i messaggi da Kameron. Sono veramente un verme a farla preoccupare così.

Salgo in camera per vedere se riesco a studiare, invece dopo pochi minuti mi addormento.

Vengo svegliato dalla voce di mia sorella, sta discutendo con mia madre.

"Mi sono stancata! Mi fa continuamente vergognare! Non voglio più andare a scuola con lui! Voglio cambiare scuola!"

"Calmati, a Sid manca meno di un anno, poi andrà al college"

"Non sperarci. Pensa solo a farsi fottere, verrà sicuramente bocciato e io me lo ritroverò addirittura nella mia stessa classe! Che schifo!"

"Smettila Bechi è tuo fratello. Modera i termini!"

"E' proprio questo il problema. Oggi l'hanno visto tutti andarsene con il nuovo assistente. Si fa scopare da tutti, anche dagli sconosciuti, senza alcuna vergogna"

"Bechi! Adesso basta!"

Nel frattempo sono sceso, non sopporto che mi si parli alle spalle "Nick non è uno sconosciuto, è un mio amico. E se voglio passare del tempo con lui non sono affari tuoi"

Lei mi guarda con odio "Quanto ti sei fatto pagare?"

"E tu quanto ti fai pagare da Kameron? A no, aspetta, vi siete lasciati"

Mia madre che stava per urlarci di smetterla, la guarda sorpresa "Davvero? Mi dispiace tesoro"

Io sorrido e mia sorella viene presa dalla rabbia e mi molla un ceffone "Ti odio è solo colpa tua! Con tutte le malattie che ti sei preso creperai presto! E io ne sarò molto felice!"

E poi scappa su in camera sua.

Mi appoggio una mano sulla guancia, picchiarmi deve essere diventato uno sport nazionale.

Mia madre sospira "Possibile che non possiate andare d'accordo?" Fa una pausa e poi continua "Come ho detto a tua sorella, vostro padre è fuori per una riunione di lavoro e io ho il turno in ospedale. Ho lasciato la cena in frigo. Mangiate e non vi ammazzate. Capito?"

Annuisco "Ci proverò. Buon lavoro"

Afferra la sua giacca ed esce, non prima però di avermi dato un bacio in fronte. Anche se sono diventato molto più alto di lei questa abitudine non l'ha ancora persa.

Prendo da mangiare e ritorno in camera mia.




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NdA: scusate se è un po' corto, ma ho avuto poco tempo ... mi farò perdonare con il prossimo.

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